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Gli esami universitari NON HANNO SENSO. Che ne pensate?


MeMiceElf

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MeMiceElf

Ciao ragazzi,

come state? Vi scrivo mentre cerco di sopravvivere alla sessione universitaria (e non penso proprio di essere l'unico qui dentro).

Sto riflettendo, mentre studio, sul fatto che le impostazioni del 90% degli esami (le domande che ti pongono, come ti vengono poste ecc.) siano completamente senza senso.

Cioè, ti fanno domande ultraspecifiche (a volte su argomenti manco troppo importanti) e se non sai articolare la risposta sei out.

Che palle! Magari sapevo tutt'altro (e sottolineo TUTTO) ma ovviamente se non sai quanti capelli aveva Napoleone non sei degno di laurearti in Storia (esempio a caso).

Ma non avrebbe più senso tornare alla classica "scegli un argomento a piacere" e/o fare domande (molto) generali e poi mettere il voto in base soprattutto a QUANTE informazioni lo studente mi ha fornito durante l'esame?

Non prendetela come una lamentela, anzi...ma io vi chiedo: voi cosa fareste?

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Secondo me dipende anche dall'intelligenza della persona che gestisce l'esame, come in tanti altri ambiti

Io ho avuto dei prof che se vedono che hai studiato se ne fregano se non ti ricordi dei particolari insignificanti. E sono solitamente i più bravi ad insegnare

E altri che si fissano su cose inutili e se sbagli una cosa all' inizio dell'esame ti bollano e ti conviene tornare alla sessione dopo

Scegliere un argomento a piacere mi sembra un po troppo facile 🙂 però tolleranza e flessibilità dovrebbero aumentare 

 

 

Modificato da Alexis2
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nickmane
12 minuti fa, MeMiceElf ha scritto:

Ciao ragazzi,

come state? Vi scrivo mentre cerco di sopravvivere alla sessione universitaria (e non penso proprio di essere l'unico qui dentro).

Sto riflettendo, mentre studio, sul fatto che le impostazioni del 90% degli esami (le domande che ti pongono, come ti vengono poste ecc.) siano completamente senza senso.

Cioè, ti fanno domande ultraspecifiche (a volte su argomenti manco troppo importanti) e se non sai articolare la risposta sei out.

Che palle! Magari sapevo tutt'altro (e sottolineo TUTTO) ma ovviamente se non sai quanti capelli aveva Napoleone non sei degno di laurearti in Storia (esempio a caso).

Ma non avrebbe più senso tornare alla classica "scegli un argomento a piacere" e/o fare domande (molto) generali e poi mettere il voto in base soprattutto a QUANTE informazioni lo studente mi ha fornito durante l'esame?

Non prendetela come una lamentela, anzi...ma io vi chiedo: voi cosa fareste?

Io non sono più uno studente da qualche anno, e da universitario la pensavo come te. Poi in magistrale ho cambiato prospettiva, lavorando ho capito 2 cose: 1) che gli esami ti servono a collegare elementi diversi fra loro e sviluppare ragionamenti complessi su tali elementi e 2) che più ne sai meglio è. 

La prospettiva è diversa a seconda del tuo ruolo, da studente può essere frustrante, da lavoratore ti rendi conto che se non ti avessero rotto il cazzo su certi temi magari non saresti così bravo nel fare il tuo. 

Poi si, dare per scontato che per una domanda sei fuori lo trovo ridicolo, ma quando poi lavori utilizzando quelle conoscenze ringrazi il prof che ti ha rotto il cazzo. 

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2 minuti fa, nickmane ha scritto:

Poi in magistrale ho cambiato prospettiva,

Anche per me la magistrale é stata molto diversa

Ero forse più consapevole di tante cose e l'ho vissuta molto bene, come un'ampliamento delle mie conoscenze non come una forzatura 

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Doom Head
12 minutes ago, MeMiceElf said:

voi cosa fareste?

Ti parla uno che ha sempre odiato studiare... preferivo giocare ai videogames o -meglio ancora- dormire.

Tieni presente una cosa: agli esami ci sei tu e dei professori che ti valutano; ora, loro lo sanno che quando alzerai il culo da quella sedia, l'80%-90% delle cose che hai studiato te le dimenticherai il giorno dopo; allora diventa tutto a discrezione dell'insegnante: o ti chiede l'argomento a piacere (ed è grazie a questa flessibilità che ho preso un titolo di studio altrimenti mi avrebbero bocciato persino all'asilo) o ti mette sotto per impartirti una lezione.

Ricordo ancora 15 anni fa quando, durante un esame universitario, una stronza (eh sì che lo era) si impuntò su una domanda totalmente irrilevante circa l'argomento della materia; prima di bocciarmi mi disse "Guarda, non credere che sia mio interesse bocciarti", le risposi "Senta, se lo sta facendo per il MIO interesse, mi chieda cose che so e non cose che non so". Questo per dire che in quell'inferno che è la vita scolastica, sei nelle mani degli insegnanti e del tuo modo di intortarli.

Sì perché io avevo anche un collega che non sapeva un cazzo di niente ma arrivava a farsi promuovere persino con voti come 24 (che per ottenerlo io, dovevo studiare almeno un mese) e sai perché, perché quel cazzo di niente sapeva esporlo bene a parole.

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nickmane

 

1 minuto fa, Doom Head ha scritto:

Sì perché io avevo anche un collega che non sapeva un cazzo di niente ma arrivava a farsi promuovere persino con voti come 24 (che per ottenerlo io, dovevo studiare almeno un mese) e sai perché, perché quel cazzo di niente sapeva esporlo bene a parole.

A me è anche capitato di dire ai prof (che intortavo da dio) frasi come "Prof quest argomento credo sia poco utile per la mia formazione....cioè l'ho trovato poco interessante per il motivo x, lei che ne pensa?" e li proprio manipolazione becera ma efficace 

che bei ricordi 

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3 minuti fa, Doom Head ha scritto:

con voti come 24

Io una volta ho rifiutato un 28.

🙈

Ok scusate fuggo. 

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Doom Head
Just now, nickmane said:

 

A me è anche capitato di dire ai prof (che intortavo da dio) frasi come "Prof quest argomento credo sia poco utile per la mia formazione....cioè l'ho trovato poco interessante per il motivo x, lei che ne pensa?" e li proprio manipolazione becera ma efficace 

che bei ricordi 

Allora mi sa che siamo stati colleghi 😆.

Cioè, se io dicevo al prof "Senta, questa cosa proprio non me la ricordo" ottenevo come risposta un "Eh ma non ci siamo signor Doom Head, non ci siamo proprio"; lui faceva addirittura i complimenti -in sede d'esame- alle prof del tipo "E' un bel vestito professoressa, ne cerco uno uguale per il saggio di violino di mia sorella" quando 1) non aveva una sorella e 2) che cazzo c'entra il vestito con l'esame?

Quello sapeva rigirarsi la frittata come voleva.

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Doom Head
1 minute ago, Alexis2 said:

Io una volta ho rifiutato un 28.

🙈

Ok scusate fuggo. 

Un 28, a casa mia, non avendo il vitello avremmo ammazzato mio zio che è comunque grasso, per festeggiare.

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Adesso, Doom Head ha scritto:

Un 28, a casa mia, non avendo il vitello avremmo ammazzato mio zio che è comunque grasso, per festeggiare.

Infatti tornando indietro eviterei 

Credo

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