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Il diritto all' oblio non esiste nei paesini


Yuber

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Yuber
1 minuto fa, RAWolf ha scritto:

Il problema però se permetti è anche tuo. Nel senso che:

  • ok che a 25 anni se sti qua ancora prendono per il culo qualcuno stile ricreazione delle superiori allora sono dei coglioni bambini nel corpo di giovani adulti
  • però è vero anche che se lo fanno, anche in una minima % la colpa e tua. Perchè glielo permetti.

Ora, se non hai coraggio / sbattimento / non te ne frega / pensi che non puoi riuscire a / affrontarli e ad altare un po' la testa, la soluzione è andartene.

Capisco benissimo che magari non hai soldi, o devi finire studi (non lo so), ma tant'è. Fight or flight, non ci sono vie di mezzo. 

A meno che tu non riesca a convivere con sta cosa, ma mi sembra di no. E comunque non è una cosa sana appunto perchè:

Vedi te.

Per rispondere ai quesiti che giustamente fai dovrei spiegarti la natura della situazione e non mi va.

La natura di questa situazione non permette una reazione da parte mia , perché facilmente posso passare nella parte del torto senza contare che ho già provato ad affrontare  qualcuna di queste persone e la situazione è peggiorata.

 

Non sono due-tre persone che mi odiano e prendono in giro ma la situazione è degenerata in proporzioni davvero enormi.

Voglio darti un piccolo assaggio di una situazione simile alla mia :

In un paese del Salernitano c era un tizio che veniva considerato da tutti come uno stupratore, tanto che nel paese lo si chiamava così , fatto sta che il tizio non aveva mai stuprato nessuno, alla fine il tizio si è ucciso.

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7 minuti fa, Yuber ha scritto:

Per rispondere ai quesiti che giustamente fai dovrei spiegarti la natura della situazione e non mi va.

Capisco. Ci sta, però ci sta anche che non possiamo darti un punto di vista più specifico, ma come vuoi.

8 minuti fa, Yuber ha scritto:

Non sono due-tre persone che mi odiano e prendono in giro ma la situazione è degenerata in proporzioni davvero enormi.

Voglio darti un piccolo assaggio di una situazione simile alla mia :

In un paese del Salernitano c era un tizio che veniva considerato da tutti come uno stupratore, tanto che nel paese lo si chiamava così , fatto sta che il tizio non aveva mai stuprato nessuno, alla fine il tizio si è ucciso.

Anche qui da me due ragazzini (un maschio, all'epoca penso avesse sui 20 anni) e una femmina (credo sui 15-16) si sono uccisi buttandosi giù da un palazzo. Ora non so come sia la situazione generale giù da quelle parti, immagino che comunque anche li tutti si conoscano e se ti fai la reputazione di merda te la porti nella tomba.

Fatto sta che lui era in one itis per una, oltre ad essere bullizzato. Lei invece era "solo" bullizzata e si è uccisa.

Però appunto molte volte la reputazione non dipende direttamente da te. Cazzo se io sono considerato uno sfigato perchè su 20 persone 19 ascoltano metal e io invece ascolto musica classica, che si fottano. E se ti sembra un esempio stupido lo è, ma è anche uno dei motivi per cui ero perculato ed emarginato, ai tempi.

Chiedimi se ho smesso di ascoltare musica classica. [nota: i due generi sono inventati]

Capisco che sono caratteri diversi, ma ad una certa o subisci, o affronti o te ne vai. Io ho fatto nell'ordine 1) affronto 2) me ne vado (ergo inizio a frequentare gente di paesi più lontani diciamo) e 3) Bonus: mi prendo anche le rivincite.

Tipo uno che mi bullizzava quando avevo 14 anni, ero piccolo e mingherlino ed avevo 0 carattere. Lo ritrovo dopo 13 anni, e lui fa l'amicone, e mi chiede anche "scusa" dicendo qualcosa tipo:  "...guarda so che eravamo degli stronzi però dai insomma, eravamo giovani..." Si, vaffanculo intanto io all'epoca ci stavo malissimo. E perchè mi ha detto questo? Perchè probabilmente:

1) sono grosso 3 volte lui adesso anche se è 20cm più alto di me,

2) perchè lui lavora al banco salumi di un supermercato mentre io ho fatto "strada".

Questo per dire cosa? Non per vantarmi o altro, non sono qui per parlare di me, ma posso portarti esempi.

In situazioni così o alzi la testa o te ne vai. Se uno si ammazza è debole, e ha problemi ben più gravi rispetto a due coglioni che lo perculano. Non sto qui a giudicare, se uno arriva ad una decisione così allora ripeto la situazione è grave. Vuol dire che il condizionamento è troppo forte, e non va bene proprio per niente.

Se tu non riesci a fare nulla, l'unica cosa che puoi fare è cercare di levarti prima sto condizionamento. E fare un piano per levarti dal cazzo, ma andare lontano proprio. E poi che si fottano tutti.

 

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BrianBoru
Il 3/7/2020 alle 01:13 , Yuber ha scritto:

Apro questo thread per parlare a voi che come me avete avuto problemi nel vostro piccolo paese e avete rimediato un danno alla reputazione irreparabile.

Non vi dirò quello che mi è successo ne tantomeno lo sto chiedendo a voi. Vi sto invece chiedendo come convivete con questo genere di situazioni.

Io penso che colpevoli o meno si abbia il diritto di essere perdonati o al limite dimenticati ma mi rendo conto che  almeno nel mio caso non è successo, anzi mi si rinfacciano cose successe 8 anni fa.

Ovvio che la soluzione più immediata ed efficace sarebbe quella di trasferirsi ma purtroppo ora non posso quindi che si fa?

Un abbraccio forte va a chi si trova in queste situazioni.

Il diritto all'oblio è una definizione inventata da malfattori e pezzi di merda che vogliono continuare ad esserlo pretendendo che tutti facciano finta di niente.

 

Il perdono, il rispetto, si guadagnano sul campo, e in ambiti ristretti come i paesini questo è fattibile a condizione di essere centrati.

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Back Door Man
20 minuti fa, Yuber ha scritto:

Per rispondere ai quesiti che giustamente fai dovrei spiegarti la natura della situazione e non mi va.

La natura di questa situazione non permette una reazione da parte mia , perché facilmente posso passare nella parte del torto senza contare che ho già provato ad affrontare  qualcuna di queste persone e la situazione è peggiorata.

 

Non sono due-tre persone che mi odiano e prendono in giro ma la situazione è degenerata in proporzioni davvero enormi.

Voglio darti un piccolo assaggio di una situazione simile alla mia :

In un paese del Salernitano c era un tizio che veniva considerato da tutti come uno stupratore, tanto che nel paese lo si chiamava così , fatto sta che il tizio non aveva mai stuprato nessuno, alla fine il tizio si è ucciso.

 

La parte del torto: dobbiamo distinguere fra due situazioni. Se lo Stato esiste, oppure no.

Se nella realtà locale ti è permesso denunciare il gruppo che ti molesta lo Stato c'è. Se lo Stato non ti difende siamo concettualmente in uno Stato di natura. In questo secondo caso non rispondi alla legge delle tue azioni. Ne rispondi però alla realtà locale.

Su questo ci sarebbe da riflettere. Non si deve cadere nella trappola del "non mi difendo perché la legge punisce la vittima che si difende". Si agisce, punto e basta.

_________

La situazione descritta è una specie di gangstalking. Non mi sembra che ti permetta i due anni di studio che ti mancano. Devi intervenire.

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BrianBoru
14 ore fa, Back Door Man ha scritto:

Il consiglio che do è quello di andare via. Puoi essere bravo e forte quanto ti pare, ma le bestie sono troppe. Ti levano ossigeno, ti sabotano in tutto. Vattene prima di diventare troppo vecchio per farlo.

Dai per scontato che sia sempre colpa degli altri.

Quello che ho notato è che se vieni percepito in un certo modo in un ambiente, verrai percepito nello stesso modo anche se cambi ambiente.

Poi se a uno piace andare via a cercare nuove opportunità, va bene. Ma non certo per essere percepiti diversamente da quello che si è.

Perchè se è quello il problema non risolvi niente.

In questo senso forse potrei dare un consiglio: dentro di noi vivono tante immagini, tante persone. Siamo noi a scegliere quale mostrare agli altri. Magari fare autoanalisi e scoprire altri se stessi per poi essere quelli può aiutare.

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Back Door Man
Adesso, BrianBoru ha scritto:

Dai per scontato che sia sempre colpa degli altri.

Non è vero. Non capisco da cosa evinci questo ragionamento. Il concetto di colpa mi è estraneo, è cosa dei cattolici.

Io semmai parlo di responsabilità delle azioni. Tuttavia la colpa, la vergogna e tutte queste altre cose le ho in testa. Mi ce le hanno messe. ☺️

Fammi capire questa storia.

 

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Yuber
23 minuti fa, RAWolf ha scritto:

Capisco. Ci sta, però ci sta anche che non possiamo darti un punto di vista più specifico, ma come vuoi.

Anche qui da me due ragazzini (un maschio, all'epoca penso avesse sui 20 anni) e una femmina (credo sui 15-16) si sono uccisi buttandosi giù da un palazzo. Ora non so come sia la situazione generale giù da quelle parti, immagino che comunque anche li tutti si conoscano e se ti fai la reputazione di merda te la porti nella tomba.

Fatto sta che lui era in one itis per una, oltre ad essere bullizzato. Lei invece era "solo" bullizzata e si è uccisa.

Però appunto molte volte la reputazione non dipende direttamente da te. Cazzo se io sono considerato uno sfigato perchè su 20 persone 19 ascoltano metal e io invece ascolto musica classica, che si fottano. E se ti sembra un esempio stupido lo è, ma è anche uno dei motivi per cui ero perculato ed emarginato, ai tempi.

Chiedimi se ho smesso di ascoltare musica classica. [nota: i due generi sono inventati]

Capisco che sono caratteri diversi, ma ad una certa o subisci, o affronti o te ne vai. Io ho fatto nell'ordine 1) affronto 2) me ne vado (ergo inizio a frequentare gente di paesi più lontani diciamo) e 3) Bonus: mi prendo anche le rivincite.

Tipo uno che mi bullizzava quando avevo 14 anni, ero piccolo e mingherlino ed avevo 0 carattere. Lo ritrovo dopo 13 anni, e lui fa l'amicone, e mi chiede anche "scusa" dicendo qualcosa tipo:  "...guarda so che eravamo degli stronzi però dai insomma, eravamo giovani..." Si, vaffanculo intanto io all'epoca ci stavo malissimo. E perchè mi ha detto questo? Perchè probabilmente:

1) sono grosso 3 volte lui adesso anche se è 20cm più alto di me,

2) perchè lui lavora al banco salumi di un supermercato mentre io ho fatto "strada".

Questo per dire cosa? Non per vantarmi o altro, non sono qui per parlare di me, ma posso portarti esempi.

In situazioni così o alzi la testa o te ne vai. Se uno si ammazza è debole, e ha problemi ben più gravi rispetto a due coglioni che lo perculano. Non sto qui a giudicare, se uno arriva ad una decisione così allora ripeto la situazione è grave. Vuol dire che il condizionamento è troppo forte, e non va bene proprio per niente.

Se tu non riesci a fare nulla, l'unica cosa che puoi fare è cercare di levarti prima sto condizionamento. E fare un piano per levarti dal cazzo, ma andare lontano proprio. E poi che si fottano tutti.

 

Andarmene è proprio quello che farò .

 

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Yuber
1 ora fa, Akira93 ha scritto:

Io sono riuscito a cambiare comitiva e ora frequento un paesino a 15 km da me, prima non avevo i grossi problemi che magari hai tu, pero' la situazione non portava da nessuna parte. Social circle super chiusi in cui entri solo se ti presenta qualcuno, e il mio vecchio social circle che attuava strategie per escludermi o screditarmi, appena sono arrivate un paio di fighe. 

Ora comunque sono arrivato di nuovo allo stesso punto in cui non mi soddisfa la situazione, e sto iniziando a farmi delle idee su come andare via. 

Comunque puoi anche fare cose da solo, tipo uscite in posti naturalistici a gratis per avere almeno un po' di pace certi momenti, oppure una volta al mese il sabato o la domenica, prendi un mezzo e ti fai la giornata altrove, rientrando in serata. 

Il tutto considerando che come me hai pochi soldi per fare qualcosa, tuttavia darsi un obiettivo personale da seguire aiuta molto. 

Ti ringrazio per l intervento Akira93 

Il consiglio che mi hai dato lo sto già mettendo in pratica nel limite delle mie possibilità economiche e logistiche.

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BrianBoru
7 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Non è vero. Non capisco da cosa evinci questo ragionamento. Il concetto di colpa mi è estraneo, è cosa dei cattolici.

Io semmai parlo di responsabilità delle azioni. Tuttavia la colpa, la vergogna e tutte queste altre cose le ho in testa. Mi ce le hanno messe. ☺️

Fammi capire questa storia.

 

L'ho fatto intuire nel mio post: se uno si presenta in un certo modo e viene trattato per come è allora cosa c'è di strano ? Che sia un paesino o che sia una metropoli, che sia il villaggio del Burundi, che sia Manhattan

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Yuber
17 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

Dai per scontato che sia sempre colpa degli altri.

Quello che ho notato è che se vieni percepito in un certo modo in un ambiente, verrai percepito nello stesso modo anche se cambi ambiente.

 

A me questo non è successo nelle volte che ho cambiato ambiente.

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