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Esperienza tantrica mi ha fatto rivalutare il sesso


Reddevil

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Giraluna
4 ore fa, Reddevil ha scritto:

Sembra quasi lo facciano apposta a capitare in questi momenti.  

Capita anche a me. Credo sia inevitabile. La vita non è fatta per essere omeostatica. Nel tuo caso l omeostasi oscilla di più con le donne: sistemata una faccenda e raggiunta poi la serenità, ecco che ne arriva un'altra a terremotare il terreno appena innaffiato con acqua dolce. 

Quello che posso scriverti per esperienza è che il terremoto avviene esattamente quando facciamo dei pensieri precisi, mentre ci rendiamo conto della realtà.

Questi pensieri ci portano a delle decisioni, che vengono costantemente messe alla prova per testarne l efficacia.

Queste decisioni ti hanno portato ad optare per il tantra. A realizzare una verità, ossia che finora ti eri nutrito di panini. Adesso sei sotto sforzo: non riesci a tornare indietro.

E ti occorre un tipo diverso di donna. Non ti basta più quella di prima (generica), che ora ti farebbe solo avere flop. 

Finché non raggiungerai una centratura in quest aspetto in particolare (le donne), ogni volta verrai messo sotto sforzi sempre più faticosi. 

L evoluzione, infondo, non è altro che questo: una costante ricerca dell omeostasi. 

Modificato da Giraluna
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Reddevil
1 hour ago, Giraluna said:

L evoluzione, infondo, non è altro che questo: una costante ricerca dell omeostasi. 

Concordo, è una ricerca ed un apprendimento costante. 

Credo che vi siano molte strade e mezzi per ottenere l’omeostasi. E tu, in base anche alla tua esperienza diretta, che pensiero hai in questo senso?

Ho intenzione di proseguire lungo la strada del tantra e dello sviluppo interiore in generale; vi è tuttavia qualcosa che magari non ho considerato per facilitarmi il compito ed evitare di ricadere in fastidiosi yo-yo di centratura e decentratura?

ringrazio.

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Giraluna
2 ore fa, Reddevil ha scritto:

vi è tuttavia qualcosa che magari non ho considerato per facilitarmi il compito ed evitare di ricadere in fastidiosi yo-yo di centratura e decentratura?

Anche io avevo osservato la perfetta tempestività di certi incontri accaduti in determinati periodi della mia vita. 

Li osservai inizialmente solo in superficie; poi andai più affondo. E trovai le mie risposte. 

Per quanto riguarda gli uomini e come rispondono a queste oscillazioni ho notato che:

- non sanno targettizzare;

- non parlano chiaro, soprattutto a se stessi;

- danno davvero troppe cose per scontate. 

Magari prova a valutare questi tre punti come si adattano alla tua nuova fase. E butta giù qualche risposta. 

2 ore fa, Reddevil ha scritto:

 tu, in base anche alla tua esperienza diretta, che pensiero hai in questo senso?

L omeostasi è essenzialmente non reagire eccessivamente ad eventi che non rientrano nelle tragedie (lutti o disgrazie permanenti).

E con reagire eccessivamente non intendo per forza solo lo sclero, ma anche l uso di giochini subdoli per rispondere ad azioni altrui. 

Cercare questa omeostasi, secondo me, richiede un serio lavoro introspettivo e dovrebbe passare attraverso l analisi degli errori e al funzionamento della propria psiche.

Altrimenti, per quanto mi riguarda, è come essere uno zombie in mezzo alla palude più scura. 

Modificato da Giraluna
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Reddevil
17 hours ago, Giraluna said:

Per quanto riguarda gli uomini e come rispondono a queste oscillazioni ho notato che:

- non sanno targettizzare;

- non parlano chiaro, soprattutto a se stessi;

- danno davvero troppe cose per scontate. 

 

Illuminante.

Si nota che hai fatto un tuo percorso introspettivo. Credo inoltre che anche il tuo aver praticato l’accompagnamento a livello professionale ti abbia dato un’ulteriore profonditá di comprensione del genere maschile e umano più in generale.

Una cosa simile, ma al contrario, l’ho spesso fatta anche io. Ricalcando per certi versi quello che alcuni scrittori dell’800 facevano, frequentando salotti e cortigiane per capire la societá e il mondo. 

Io non sono uno scrittore, ma scrivo spesso i miei pensieri per migliorare il secondo punto da te enunciato.

Per quanto riguarda il primo punto, non é il mio caso, sono critico e selettivo con le mie frequentazioni.

Il terzo punto potrebbe essere invece oggetto di attenzione e focalizzazione: do molte cose per - più che scontate - appurate, di conseguenza rimango raramente piacevolmente emozionato (se non addirittura stupito) da qualche evento o conoscenza. 

Le emozioni che la quotidianitá e le persone non sono in grado di darmi, le ho ad esempio trovate durante la sessione tantrica. 🙂 

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Giraluna
2 ore fa, Reddevil ha scritto:

frequentando salotti e cortigiane per capire la societá e il mondo. 

I salotti e le cortigiane effettivamente sviluppano parecchio l intelligenza. 

2 ore fa, Reddevil ha scritto:

rimango raramente piacevolmente emozionato (se non addirittura stupito) da qualche evento o conoscenza. 

Credo che tu possa rimanere piacevolmente stupito solo quando incontri tuoi simili. 

Il fatto di dare per scontate molte cose deriva da una radice di comportamenti così soventemente riproposti che non si allena l intuito e l istinto allo sviluppo massimo. 

In soldoni: c è talmente tanta gente che emula da non farti nemmeno più porre domande. Si pensa di andare a colpo sicuro. Di aver capito. Di non aver bisogno di capire altro.

Quando invece sarebbe saggio non dare nulla per scontato. Chiedersi cose sagge. E non sopravvalutarsi troppo spesso. 

Non è che questa è emotivamente stitica da farmi smosciare?

Non è che qui rischio di annoiarmi? 

Ecc ecc. 

  • Grazie! 1
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  • 5 settimane dopo...
ArmandoBis
Il 20/8/2020 alle 13:32 , Reddevil ha scritto:

(...)

Le emozioni che la quotidianitá e le persone non sono in grado di darmi, le ho ad esempio trovate durante la sessione tantrica. 🙂 

Credo che ci sia qualcosa che non funziona nella tua ricerca.

Perdonami se te lo dico in modo così brutale. Può essere che mi sbagli, sia chiaro.

Nei primi interventi facevi riferimento a viaggi in oriente e interesse per le pratiche spirituali.

Ora, se c'è una cartina di tornasole che ti dice se in un percorso spirituale sei sulla strada giusta, è se sei più o meno interessato ai banali eventi quotidiani e alle persone comuni che ti capita di incontrare.

Una pratica positiva aumenta l'interesse per il mondo, che appare molto più vario e ricco di sfaccettature rispetto a prima.

I rapporti personali diventano più fluidi e leggeri.

Se così non accade vuol dire che si sono tralasciate parti importanti di noi stessi.

Parti che non possono essere analizzate e studiate per mezzo delle pratiche spirituali, che agiscono a un altro livello.

Io sconsiglierei l'esperienza del Tantra se non si ha già un rapporto più che solido e appagante con il proprio partner.

Altrimenti si viene esposti a un rimescolamento energetico che aumenta il senso di isolamento anziché connetterci maggiormente agli altri.

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Il 18/8/2020 alle 20:52 , Reddevil ha scritto:

Dici bene, prima era tutto ridotto. Come quando uno, abituato a mangiare semplici panini, scopre delle prelibatezze culinarie e si chiede “ma io fino adesso cosa diavolo ho mangiato?”.

Ho letto con interesse tutta la discussione e ti chiedo una cosa 

Mi piacerebbe provare quello che hai descritto: silenzi, respiri, tocchi lenti, luci soffuse 

Ora la mia domanda pratica é: come faccio a farlo capire al ragazzo con cui vorrei farlo? 

A te da uomo come piacerebbe? 

Glielo verbalizzo? Tipo 'andiamo con calma'..lo bacio lentamente ecc

Oppure provo a 'condurlo' in quella direzione senza dirglielo espressamente? 

 

 

 

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ArmandoBis
11 ore fa, Alexis2 ha scritto:

Ho letto con interesse tutta la discussione e ti chiedo una cosa 

Mi piacerebbe provare quello che hai descritto: silenzi, respiri, tocchi lenti, luci soffuse 

Ora la mia domanda pratica é: come faccio a farlo capire al ragazzo con cui vorrei farlo? 

A te da uomo come piacerebbe? 

Glielo verbalizzo? Tipo 'andiamo con calma'..lo bacio lentamente ecc

Oppure provo a 'condurlo' in quella direzione senza dirglielo espressamente? 

 

 

 

C'è tutto un rituale da compiere, piuttosto lungo, credo due ore minimo.

Trovi descritta la cosa in rete in appositi blog.

Oppure, una pratica più semplice (e breve) è quella chiamata Karezza.

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28 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

C'è tutto un rituale da compiere, piuttosto lungo, credo due ore minimo.

Trovi descritta la cosa in rete in appositi blog.

Oppure, una pratica più semplice (e breve) è quella chiamata Karezza.

Grazie per le info! Mi informeró

In realtà prima chiedevo più che una pratica vera e propria di cui non sono esperta, un modo in cui provare a far andare una serata in quella direzione

Anche solo in modo più 'lento' e consapevole

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  • 3 settimane dopo...
ArmandoBis
Il 24/9/2020 alle 11:29 , Alexis2 ha scritto:

Grazie per le info! Mi informeró

In realtà prima chiedevo più che una pratica vera e propria di cui non sono esperta, un modo in cui provare a far andare una serata in quella direzione

Anche solo in modo più 'lento' e consapevole

Puoi introdurre un massaggio.

Uno massaggia l'altro e poi ci si scambia di posto.

Il massaggio fa parte, fra le altre cose, del rituale tantrico.

  • Mi piace! 1
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