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Fedeltà coniugale, ovvero: il matrimonio e...


Seth44

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BrianBoru
Il 18/8/2020 alle 11:29 , Seth44 ha scritto:

Dilemma etico tra i più classici, ma proprio per questo non di facile soluzione. Premetto che non sono in cerca di consigli risolutori o di illuminazioni, ma semplicemente di un confronto con uomini e donne adulti che sembrano avere una certa dimestichezza e consapevolezza di/per ciò che riguarda le relazioni con l'altro sesso. Ascoltare opinioni, anche delle più disparate, mi torna sempre utile, e non dubito che sarà così anche stavolta.

La mia storia, in breve:

Ho superato da un po' i quarant'anni, sono sposato con figli. Il matrimonio prosegue più che bene e il nucleo famigliare rimane il centro dei miei interessi, quantomeno per ciò che riguarda la sfera personale. Per questioni professionali sono abituato da più di un decennio ad avere a che fare con ragazzi e ragazze tardoadolescenti, ma questo non è mai stato un problema né ha mai ostacolato la mia LTR... fino a quando ho conosciuto una ragazza (diciottenne all'epoca, oggi più che ventenne) con la quale ho costruito un rapporto diverso da tutti gli altri analoghi, ben più solido e più confidenziale di quanto accade di solito. Dopo qualche mese il sentimento di simpatia e affetto che provavo per lei ha iniziato a cambiare ed è diventato una vera e propria attrazione, ma io ho cercato di reprimermi e di non superare i limiti che mi ero autoimposto, innanzitutto per preservare la mia integrità famigliare, ma anche perché ritenevo che la differenza di età tra noi due fosse eccessiva. E in parte anche perché lei era ed è tuttora impegnata in una LTR.

Però...

è dura! Negli anni il rapporto non ha smesso di crescere e non c'è dubbio che, sebbene le nostre relazioni sentimentali primarie siano altre, entrambi siamo diventati molto importanti l'uno per l'altra. Ho avuto modo di capire che la differenza d'età non è il problema che pensavo fosse, e in generale il solo fatto che un legame emotivamente così impegnativo sia durato così a lungo è un buon indice della sua profondità. Detto questo, credo che sia anche arrivato il momento di una svolta, in un senso o nell'altro, per il bene di entrambi. Per come la vedo le possibilità sono due:

1) Portiamo il rapporto a un livello diverso (fisico, per intenderci), con tutti i rischi connessi.

2) Ci salutiamo definitivamente.

Entrambe le opzioni mi suscitano diverse perplessità, che provo a riassumervi:

Nel primo caso, sono sicuro al 100% di quel che provo io per lei ma tutt'al più all'80/90% di quel che prova lei. E non è poco, ma insomma, non è la certezza... Per me sarebbe importante capire se la situazione è effettivamente equilibrata, prima di decidere se è o no il caso di procedere in questa direzione. Se scoprissi che a lei non piacco quanto lei piace a me, preferirei passare direttamente alla possibilità numero 2, perché la 1 porterebbe a entrambi più problemi che altro. Specifico che abbiamo molta confidenza, sia a livello di comunicazione che a livello fisico: se stiamo assieme c'è sempre molto contatto, lei accetta senza la minima difficoltà che le mie mani indugino sulle sue cosce o sul suo seno, e più in generale non si è mai tirata indietro di fronte alle mie (per quanto limitate) avance fisiche. Se quindi non ho dubbi di piacerle, fatico a capire bene quanto: lei è una ragazza consapevole del proprio fascino e disinibita, e per quanto lei apprezzi la mia vicinanza e le poche volte in cui possiamo trascorrere del tempo assieme, ho la sensazione che le bastino quegli uno o due incontri al mese e che non faccia molto per aumentarne la frequenza. Sono anche consapevole che la situazione non dev'essere molto semplice neanche per lei, visto che frequentare un uomo sposato, con la certezza di non poter essere nulla più che la numero due, può essere in un certo senso liberatorio, ma anche molto frustrante. Per non parlare dei molteplici dilemmi etici che la relazione comporta, anche nella sua forma più blanda.

Nel secondo caso, rinunceremmo entrambi a un supporto molto importante. Ovvio che nessuno è indispensabile, ma credo appunto che l'importanza del rapporto sia certificata dal fatto che tra un ammiccamento e l'altro prosegue da anni ed è sempre più solido, pur senza essere mai salito di livello. D'altro canto le nostre relazioni primarie ne potrebbero trarre giovamento, anche se non è affatto detto. Ma gira e rigira, lontano dagli occhi lontano dal cuore.

Questo è quanto, più o meno. Potrei dire molto altro ma mi sono dilungato fin troppo, se poi avrete qualcosa da chiedere sarei felice di rispondere. In generale mi farebbe piacere sentire qualche opinione, ottenere qualche consiglio, anche ricevere qualche critica. Capire se dall'esterno individuate una scelta palesemente migliore dell'altra. In generale capire che ne pensate.

Grazie.

 

Premesso che in tutto quello che ho letto il problema sta nel fatto che questa ragazza è una a cui hai che fare per lavoro e non certo perché sei sposato ti dico la mia, dall'alto del mio curriculum di separato con una età simile alla tua.

Ti è ben chiaro, vedo, che essere sposato con una donna e provare sentimenti per un'altra è una cosa normale e non è sintomo del fatto che il matrimonio vada male. E già questo è tanto.

Però dovresti fare altre considerazioni legate al tuo lavoro e non al tuo matrimonio.

Cioè

Sta ragazza può creare problemi sul lavoro ? Che succede se la tua storia trapela nel tuo ambito professionale ? Rischi conseguenze ? E cosa succederà quando questa storia sarà finita ? Lei può rovinarti ? Perché se potrà lo farà. O semplicemente potrebbe creare imbarazzo con la sua sola presenza ?

Inoltre. Eviterei di dare tutta sta importanza a questa storia. Se non ci sono impedimenti scopala, coccolala, fa quello che devi fare e poi torna da tua moglie.

Sul fatto di dirlo anche alla consorte, te lo sconsiglio assolutamente. Le donne non sono capaci di gestire una situazione poligamica a meno che tu non abbia un potere su di loro, potere che hai iniziato a perdere qualche anno fa davanti al sacerdote/sindaco. Quindi in forza di legge ora sei un castrato sotto ricatto costante, pena la perdita del controllo dei tuoi investimenti materiali.

Riassumendo, il tuo è un problema professionale, non coniugale.

 

Modificato da BrianBoru
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Back Door Man
Adesso, ciccioman333 ha scritto:

esatto, è l'unica cosa da fare

Confermo.

Mi scuso per la ripetizione del verbo fare 4 volte nell'ultima frase del mio ultimo messaggio. ☺️ E' cacofonica e imbarazzante. 😞

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Seth44
Inviato (modificato)

Grazie per gli interventi, non sono bravo con il multiquote quindi cerco di sfruttare il mio ultimo posto della giornata per chiarire qualche punto partendo dalle vostre repliche.

Ovviamente non ho le idee chiarissime, e altrettanto ovviamente rimugino da molto sulla questione. La possibilità concreta di concludere c'è stata eccome ma non ho voluto coglierla, anche se almeno in un momento ci sono andato molto vicino, però da allora mi si è piantato sto tarlo nel cervello che levati, non dico che sia un pensiero costante ma è lì, in sottofondo, e appena ho la mente abbastanza sgombera torna a farsi vivo. Però finora l'idea del matrimonio come unione univoca e duratura è stata più forte, in me, del desiderio. E poi detesto l'idea di sottoporre mia moglie alla squallida trafila del tradimento, delle bugie e di quel che ci va dietro. E non voglio neanche assumere ai miei occhi l'immagine della persona che costringe mia moglie a questo ruolo.

Poi c'è anche la questione biologica, evidenziata da qualcuno (forse Human) in un topic di cui non ricordo il titolo. E' un dato di fatto che, dopo aver avuto il primo figlio, tutte le altre donne hanno iniziato a sembrarmi n volte più appetibili di quanto fossero prima. Forse chi ha già avuto figli può confermare la cosa e forse no, ma davvero da quel momento in poi ho avvertito un aumento esponenziale dell'attrattività femminile che tra l'altro, me ne sono reso conto, mi porta istintivamente a privilegiare le donne intelligenti e di spessore a quelle di bell'aspetto (nel senso che la bellezza in sé non mi attrae più in quanto tale, ma solo se accompagnata alle caratteristiche di cui sopra). Diosanto, è come se inconsciamente selezionassi quella che ritengo essere la miglior madre per il mio prossimo figlio. Differenziazione genomica, mi pare si dicesse.

E poi i miei coetanei mi capiranno, spero, ma avvicinandosi ai 50 l'attrattiva della giovinezza è per me irresistibile. C'è dietro la paura della morte, ovviamente, ma respirare l'aria che sta respirando una ventenne mi fa sentire più vivo e mi dà un'energia incredibile. Al punto che sono arrivato a chiedermi se trarrei più beneficio da una frequentazione platonica ma destinata a durare, oppure da una più fisica e intensa, ma anche inevitabilmente più breve. E non mi sono dato una risposta certa.

Però divago. Non ci sono legami professionali tra me e la ragazza in questione, c'erano ma ora non ci sono più. Professionalmente non avrei problemi, e sono abbastanza sicuro di lei e della sua solidità da credere che non mi metterebbe nei guai nel caso in cui la relazione prendesse una piega più fisica (ma in quanti hanno fatto questa riflessione e poi si sono trovati nella merda?). Sta di fatto che, per bene o male che faccia, non è certo per questo che mi trattengo. E' per la questione di cui sopra: nessuno mi ha obbligato a sposarmi, e se è vero che nel frattempo le cose sono cambiate (sono cambiato io), l'impegno che ho preso non può non essere considerato vincolante.

Fortunatamente riesco a vivere la situazione perlopiù con leggerezza, in fin dei conti non è che ci perda il sonno. Ma certo ci penso parecchio.

Modificato da Seth44
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ArmandoBis

Credo che più che darti consigli, sia per te utile avere diversi punti di vista, come ti hanno proposto gli altri utenti.

Personalmente rifuggo dalle relazioni fortemente squilibrate. 

Le trovo sbagliate. Intrinsecamente sbagliate.

Non sono scambi fra pari ma relazioni dove si esercita il potere di uno sull'altro (con la possibilità, a volte, di un ribaltamento dei ruoli).

In questo caso, il potere ce l'ha lei.

Ovvio che non sia importante chi detiene il potere, la relazione nasce sbagliata chiunque diriga il gioco.

Ma per te è importante tenerne conto visto che, lo ribadisco, al timone non ci sei tu ma lei.

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43 minuti fa, Seth44 ha scritto:

nessuno mi ha obbligato a sposarmi, e se è vero che nel frattempo le cose sono cambiate (sono cambiato io), l'impegno che ho preso non può non essere considerato vincolante.

questa è una bellissima frase

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Seth44
51 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Credo che più che darti consigli, sia per te utile avere diversi punti di vista, come ti hanno proposto gli altri utenti.

Personalmente rifuggo dalle relazioni fortemente squilibrate. 

Le trovo sbagliate. Intrinsecamente sbagliate.

Tutto corretto.

All'inizio del rapporto, ho proprio rinunciato ad approfondire la conoscenza (solo la conoscenza!) con lei perché per ragioni professionali mi sentivo in posizione dominante, di potere, e questo, unito alla differenza d'età, mi metteva a disagio. Poi siamo tornati sui nostri passi e, proprio perché in posizione più paritaria, abbiamo iniziato a conoscerci davvero. Ora sicuramente è lei quella in posizione di forza, nel senso che ha più in mano di quanto abbia io. Ma la relazione non mi pare essere troppo sbilanciata a suo favore, per quanto ne posso capire.

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ArmandoBis
1 ora fa, Seth44 ha scritto:

Tutto corretto.

All'inizio del rapporto, ho proprio rinunciato ad approfondire la conoscenza (solo la conoscenza!) con lei perché per ragioni professionali mi sentivo in posizione dominante, di potere, e questo, unito alla differenza d'età, mi metteva a disagio. Poi siamo tornati sui nostri passi e, proprio perché in posizione più paritaria, abbiamo iniziato a conoscerci davvero. Ora sicuramente è lei quella in posizione di forza, nel senso che ha più in mano di quanto abbia io. Ma la relazione non mi pare essere troppo sbilanciata a suo favore, per quanto ne posso capire.

Sicuro che all'inizio fossi tu quello in posizione dominante?

Quello che ha scritto BrianBoru su questo genere di situazioni mi sembra un quadro molto realistico.

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Seth44

Penso di sì, o quantomeno pensavo di esserlo (avrei avuto comunque delle leve da sfruttare per facilitarmi le cose) e ho preso delle decisioni che davano per scontata la cosa. Poi, secondo me, la questione ha un po' perso di importanza. Magari non è realmente così, ma al momento la questione di chi abbia il coltello dalla parte del manico non mi sembra così prioritaria.

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Riple

La ragazza ventenne sta mostrando più occhio di te, dispiace dirlo ma loro sono sempre più avanti su queste cose.

A lei va bene giocare così, non è presa quanto te, sa bene che ci sono dei paletti tra voi, che è una relazione squilibrata e che  complicherebbe solo le cose senza andare da nessuna parte, quindi si prende ciò che le serve, cioè sapere che tu sei ai suoi piedi, ed è già bellissimo così per lei. Ed è vero è assai probabile che sei ogni tanto oggetto dei discorsi con i suoi amici/fidanzato.

Tu invece senza girarci intorno vorresti fartela, e ovviamente sei frenato dalle circostanze.

Queste storielle fatte cosi non hanno senso, sono perdite di tempo.

Se te la fossi scopata oggi non avresti il tarlo ma saresti un traditore.

Se fossi stato libero avresti affondato il colpo molto prima e stai certo che lei non avrebbe giocato. Ma nella vostra situazione sa bene che sei innocuo, sei un passatempo, oltre ad essere diventato un amico fidato.

Ti consiglio di staccarti se vedi che non reggi più, e rifletti sul tuo matrimonio se è a fine corsa o no.

L'alternativa è tenertela come amica e basta, fai l'uomo, non darle più le tue carezze e se un giorno sarai libero e senti di volerci provare farai il tentativo seriamente.

Adesso stai solo sprecando energie.

Modificato da Riple
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Seth44

Probabilmente è proprio così, virgole comprese.

Il mio matrimonio però me lo tengo stretto, anche perché ho sempre immaginato che momenti così ci sarebbero stati. Su questo concordo anzi con quanto detto da BrianBoru.

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