Vai al contenuto

Thread per i sopravvissuti a famiglie disfunzionali


Back Door Man

Messaggi raccomandati

Il 5/9/2020 alle 05:37 , Back Door Man ha scritto:

Attualmente la gente comincia a fare sesso più tardi di prima.

Su questo dissento però la gente fa sesso molto prima e il livello di conoscenza e delle fantasie sessuali è molto più precoce e approfondito di prima.

Cause disparate, ma sicuramente non si fa sesso più tardi.

Link al commento
Condividi su altri siti

freefall

Volevo scrivere di Panic Room e Stanza del Faraone.

Quando siete in un ambiente ostile e ci dovete stare a lungo, rischiate un logoramento irrecuperabile. O peggio.

Ecco che vi serve una Panic Room. Si tratta di un luogo reale o ideale ove rifugiarvi e sapere che lì dentro nessuno verrà a turbare la vostra vita. Nessuno entra a fracassare i maroni.

Può essere un luogo reale, per me era la casa dei nonni (coi nonni ovviamente) oppure la cantina-bunker piena di attrezzi oppure (davvero) la casa della fidanzata (anche con la fidanzata...). Ma può essere un luogo dove hai progettato di andare, che rimane idealizzato fino a che non ci andate a vivere davvero e quel pensiero di un altrove speciale e incontaminato, lenisce quando siete immersi nella merda e sapete che ci dovete stare ancora a lungo. In qualche film, per capirci, è la spiaggia messicana in cui sognano di andare i detenuti-protagonisti del film.

Può essere dei libri che leggi, un posto in quella spiaggia libera che nessuno intasa, un hobby, una tua passione creativa, etc.

Questo posto, reale e/o ideale, deve essere noto solo a voi. Nessuno deve capire la sua importanza. Ma se vivete in ambiente ostile, chi vi osserva sente, percepisce che può esistere questo altrove speciale. E qui entra in gioco la "Stanza del Faraone". Essa è la finta stanza dove stanno i preziosi corredi del Faraone. In pratica, come in un gioco di prestigio, è un luogo (reale e/o ideale) che lasciate intendere speciale per voi. Il nemico lo studierà per bene, bombardandolo quando vorrà farvi male. Ma è come un carroarmato in legno e tela, è solo un bersaglio da dare in pasto al nemico. Lasciandoli credere di avere un potere (sapere il vostro luogo speciale da colpire) e lasciandogli credere di aver fatto danno quando vuole punirvi.

 

 

Modificato da freefall
errore battitura...
  • Mi piace! 8
  • Wow 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Vals
Il 14/9/2020 alle 17:32 , Orph ha scritto:

Su questo dissento però la gente fa sesso molto prima e il livello di conoscenza e delle fantasie sessuali è molto più precoce e approfondito di prima.

Cause disparate, ma sicuramente non si fa sesso più tardi.

Condivido e aggiungo che l'uomo che ci va piano è considerato uno sfigato. La donna che ci va piano una figa di legno.

Oggi si indossa il meglio che hai nell'armadio, si esce e si caccia solo per quello.

Per carità, non consideratemi un bacchettone, non giudico questo comportamento in negativo. Fare sesso è bello ed esaltante. 

Però viviamo ben lontani dall'epoca delle coppie storiche e della condivisione di vita.

È una interazione molto più simile ai social, una sorta di FuckBook

XD

Link al commento
Condividi su altri siti

Back Door Man

Io giuro che per quanto riguarda la mia generazione si scopava presto. Appena possibile.

Non capisco perché c'è questa leggenda metropolitana globale che non fosse così. Anzi, mi pare il contrario. Tutti questi vergini over20 non li avevo mai sentiti ai tempi miei.

C'erano i pornazzi invece dei video su internet. I video porno c'erano ugualmente. C'era tutto quello che c'è ora, esclusa internet.

E prima che si diffondesse la paranoia dell'HIV / AIDS tutti trombavano con tutti. L'infedeltà regnava sovrana. E le minorenni si prostituivano. Il mondo non è cambiato poi tanto in certe cose (in altre moltissimo).

  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Il 15/9/2020 alle 18:34 , freefall ha scritto:

Ecco che vi serve una Panic Room. Si tratta di un luogo reale o ideale ove rifugiarvi e sapere che lì dentro nessuno verrà a turbare la vostra vita. Nessuno entra a fracassare i maroni.

 

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Vals
Il 17/9/2020 alle 20:04 , Back Door Man ha scritto:

Io giuro che per quanto riguarda la mia generazione si scopava presto. Appena possibile.

Non capisco perché c'è questa leggenda metropolitana globale che non fosse così. Anzi, mi pare il contrario. Tutti questi vergini over20 non li avevo mai sentiti ai tempi miei.

C'erano i pornazzi invece dei video su internet. I video porno c'erano ugualmente. C'era tutto quello che c'è ora, esclusa internet.

E prima che si diffondesse la paranoia dell'HIV / AIDS tutti trombavano con tutti. L'infedeltà regnava sovrana. E le minorenni si prostituivano. Il mondo non è cambiato poi tanto in certe cose (in altre moltissimo).

Forse sono aumentate le possibilità di tradire senza doversi esporre. Senza cellulari se volevi andare dall'amante dovevi per forza provare a rintracciarla per strada o peggio chiamare a casa col rischio di farti scoprire dal marito.

Oggi io ripudio l'idea di coppia esclusiva anche per questo motivo. Se mi piace una donna mi piace nella sua chiamiamola "integrità" ma vivo l'esperienza come un qualcosa che finirà quando il brivido sparisce. Quando questo accade è bello salutarsi e proseguire il cammino cercando qualcosa di nuovo, per entrambi.

Non credo che un uomo e una donna possano amarsi per sempre rinunciando alla promiscuità, al senso di noia che una relazione porta dopo svariati anni passati insieme e alla conoscenza ormai scontata.

Questo è un qualcosa che quando viene portato agli estremi contribuisce a generare una famiglia disfunzionale.

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

stefania568
21 ore fa, Vals ha scritto:

Forse sono aumentate le possibilità di tradire senza doversi esporre. Senza cellulari se volevi andare dall'amante dovevi per forza provare a rintracciarla per strada o peggio chiamare a casa col rischio di farti scoprire dal marito.

Oggi io ripudio l'idea di coppia esclusiva anche per questo motivo. Se mi piace una donna mi piace nella sua chiamiamola "integrità" ma vivo l'esperienza come un qualcosa che finirà quando il brivido sparisce. Quando questo accade è bello salutarsi e proseguire il cammino cercando qualcosa di nuovo, per entrambi.

Non credo che un uomo e una donna possano amarsi per sempre rinunciando alla promiscuità, al senso di noia che una relazione porta dopo svariati anni passati insieme e alla conoscenza ormai scontata.

Questo è un qualcosa che quando viene portato agli estremi contribuisce a generare una famiglia disfunzionale.

Hai detto benissimo 

Link al commento
Condividi su altri siti

freefall
Il 18/9/2020 alle 11:55 , Orph ha scritto:

 

Fight Club, uno dei miei film preferiti. Per la doppia vita del protagonista.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Lemure
Il 29/8/2020 alle 19:43 , drake00 ha scritto:

Che dire, io ho aperto il vaso di Pandora solo dopo essermi lasciato con la psycho. Parti dal cuore spezzato, ti informi, comprendi alcune dinamiche di lei, poi tue, e infine familiari. 
Prima di questa donna, io credevo di avere una famiglia tutto sommato normale, che mi supportava, che cercava di non farmi mancare nulla, che aveva i propri difetti ma finiva lì. 

@drake00 hai descritto esattamente la stessa dinamica con la quale anche io mi sto confrontando da un anno o poco più. Ho avuto una storia "supernova" che in quanto tale si è conclusa con un'esplosione violentissima e improvvisa, immotivata e inattesa. Probabilmente la ragazza in questione è una narcisista covert (di sicuro le modalità sono quelle) ma non lo so con certezza. Fatto sta che ne sono uscito a pezzi e mi sono ripreso solo grazie alla psicoterapia.

Successivamente ho intrapreso una relazione "semiclandestina" (perchè lei era "semi-impegnata") con una ragazza fantastica che poi però si è rivelata essere affetta da disturbo borderline (questa volta è sicuro, diagnosticato...ne ho parlato qui). Molto più recentemente ho frequentato una ragazza che aimè dopo 15 giorni di lontananza ha capito che di me non le importava poi tanto.
 

Nei primi due casi (soprattutto il primo) ho analizzato e sovranalizzato la questione, andando a studiare i comportamenti di queste persone a livello clinico e scientifico, capendo che l'origine è sempre un rapporto disfunzionale con la famiglia e in particolare la madre. Nell'ultimo caso ho lasciato andare subito, ma con non poco disturbo, la persona in questione ed ho notato che il mio "attaccamento" per quanto giustificato dalle condizioni (una breve ma intensa/bella frequentazione) è stato forse troppo eccessivo (cioè in cuor mio mi aspettavo tropo da una situazione che evidentemente non lo permetteva).

Allora ho iniziato a guardarmi alle spalle, ripercorrendo tutte le mie relazioni e frequentazioni, fino alle prime cotte adolescenziali. Ho notato che ho sempre avuto questo modo di relazionarmi, cioè un forte attaccamento romantico (a volte anche solo platonico e inespresso) alle ragazze che frequentavo. La mia prima LTR è durata quattro anni, e per almeno due di questi non funzionava (e provocava a entrambi forti sofferenze); ciononostante non riuscivo a lasciarla andare, avevo paura di restare "da solo". Da ragazzino poi non ci sapevo proprio fare (ero il classico sfigato sottone dei film) e questo aumentava il mio disagio.

Negli anni sono migliorato (ora sono molto più attraente, nel carattere e nel fisico, quindi ho avuto modo di fare un po' di esperienze), ma resta la stessa dinamica per la quale mi risulta difficile accettare che una ragazza si allontani da me, anche se si parla di frequentazioni brevi (15 giorni) e questo perché sono sempre un po' coinvolto emotivamente.

La mia è una famiglia apparentemente normale. I miei non mi hanno fatto mancare nulla ma non hanno viziato né me né mia sorella perchè (banalmente...) non potevano permetterselo. A livello affettivo non ho individuato nessuna particolare carenza, anzi mi reputo fortunato...però c'è un però. I miei genitori sono stati separati da quando io ero piccolissimo finchè non ho compiuto 13 anni (poi sono tornati insieme) e per quanto siano sempre stati presenti entrambi durante la mia crescita, lo hanno fatto sempre alternandosi e ovviamente non mancavano gli attriti fra di loro. Effettivamente per me andava tutto bene tranne quando bisognava fare qualcosa tutti insieme...in quei momenti sapevo già che avrebbero litigato oppure ci sarebbe stata tensione nell'aria.

Non so se questo è sufficiente ad etichettare la mia famiglia come "disfunzionale", ma lo stesso attaccamento che ho adesso verso le donne lo ritrovo nella mia infanzia verso mia madre (forse cercavo in lei quelle sicurezze che vedevo sì, ma solo alternativamente fra lei e mio padre). Ad ogni modo oggi sento di "essere sempre stato così" e anche se negli anni sono cresciuto (e sono anche una persona alquanto stabile) ho capito che probabilmente il mio attaccamento nelle relazioni è il sintomo di un bisogno, una necessità, uno stato di mancanza.
 

Ci penso da tempo ma solo ultimamente sono arrivato a queste conclusioni, anche per la difficoltà di ammettere a me stesso di avere un "problema" su cui lavorare.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 settimane dopo...
drake00
Il 2/10/2020 alle 00:57 , Lemure ha scritto:

@drake00 hai descritto esattamente la stessa dinamica con la quale anche io mi sto confrontando da un anno o poco più. Ho avuto una storia "supernova" che in quanto tale si è conclusa con un'esplosione violentissima e improvvisa, immotivata e inattesa. Probabilmente la ragazza in questione è una narcisista covert (di sicuro le modalità sono quelle) ma non lo so con certezza. Fatto sta che ne sono uscito a pezzi e mi sono ripreso solo grazie alla psicoterapia.

Successivamente ho intrapreso una relazione "semiclandestina" (perchè lei era "semi-impegnata") con una ragazza fantastica che poi però si è rivelata essere affetta da disturbo borderline (questa volta è sicuro, diagnosticato...ne ho parlato qui). Molto più recentemente ho frequentato una ragazza che aimè dopo 15 giorni di lontananza ha capito che di me non le importava poi tanto.
 

Nei primi due casi (soprattutto il primo) ho analizzato e sovranalizzato la questione, andando a studiare i comportamenti di queste persone a livello clinico e scientifico, capendo che l'origine è sempre un rapporto disfunzionale con la famiglia e in particolare la madre. Nell'ultimo caso ho lasciato andare subito, ma con non poco disturbo, la persona in questione ed ho notato che il mio "attaccamento" per quanto giustificato dalle condizioni (una breve ma intensa/bella frequentazione) è stato forse troppo eccessivo (cioè in cuor mio mi aspettavo tropo da una situazione che evidentemente non lo permetteva).

Allora ho iniziato a guardarmi alle spalle, ripercorrendo tutte le mie relazioni e frequentazioni, fino alle prime cotte adolescenziali. Ho notato che ho sempre avuto questo modo di relazionarmi, cioè un forte attaccamento romantico (a volte anche solo platonico e inespresso) alle ragazze che frequentavo. La mia prima LTR è durata quattro anni, e per almeno due di questi non funzionava (e provocava a entrambi forti sofferenze); ciononostante non riuscivo a lasciarla andare, avevo paura di restare "da solo". Da ragazzino poi non ci sapevo proprio fare (ero il classico sfigato sottone dei film) e questo aumentava il mio disagio.

Negli anni sono migliorato (ora sono molto più attraente, nel carattere e nel fisico, quindi ho avuto modo di fare un po' di esperienze), ma resta la stessa dinamica per la quale mi risulta difficile accettare che una ragazza si allontani da me, anche se si parla di frequentazioni brevi (15 giorni) e questo perché sono sempre un po' coinvolto emotivamente.

La mia è una famiglia apparentemente normale. I miei non mi hanno fatto mancare nulla ma non hanno viziato né me né mia sorella perchè (banalmente...) non potevano permetterselo. A livello affettivo non ho individuato nessuna particolare carenza, anzi mi reputo fortunato...però c'è un però. I miei genitori sono stati separati da quando io ero piccolissimo finchè non ho compiuto 13 anni (poi sono tornati insieme) e per quanto siano sempre stati presenti entrambi durante la mia crescita, lo hanno fatto sempre alternandosi e ovviamente non mancavano gli attriti fra di loro. Effettivamente per me andava tutto bene tranne quando bisognava fare qualcosa tutti insieme...in quei momenti sapevo già che avrebbero litigato oppure ci sarebbe stata tensione nell'aria.

Non so se questo è sufficiente ad etichettare la mia famiglia come "disfunzionale", ma lo stesso attaccamento che ho adesso verso le donne lo ritrovo nella mia infanzia verso mia madre (forse cercavo in lei quelle sicurezze che vedevo sì, ma solo alternativamente fra lei e mio padre). Ad ogni modo oggi sento di "essere sempre stato così" e anche se negli anni sono cresciuto (e sono anche una persona alquanto stabile) ho capito che probabilmente il mio attaccamento nelle relazioni è il sintomo di un bisogno, una necessità, uno stato di mancanza.
 

Ci penso da tempo ma solo ultimamente sono arrivato a queste conclusioni, anche per la difficoltà di ammettere a me stesso di avere un "problema" su cui lavorare.

Mi riconosco molto nella tendenza ad avere quasi sempre un coinvolgimento emotivo. Certo, è graduata la cosa a seconda della ragazza e dell'importanza che riveste, ma anch'io mi sforzo spesso di lasciar andare. 

In altri casi invece, mi comporto in maniera diametralmente opposta, non ho alcun coinvolgimento emotivo e non me ne frega niente di come va la storia. Sono anche i casi in cui le tipe si coinvolgono di più, particolare non da poco.

Comunque è esattamente come dici, abbiamo uno stile relazionale di tipo bisognoso. Ora è chiaro che bisogna lavorare su questo, anche se non ho capito ancora bene come e in che misura.

Non mi sorprende che il fattore scatenante sia una relazione con una persona del tutto opposta a noi, con uno stile di attaccamento evitante, e che rifugge la stabilità.

Due facce della stessa medaglia. La stabilità che cerchiamo noi è pur sempre fittizia, non a caso finiamo a frequentare sempre tipe che prima o poi si allontaneranno. Altre, che potrebbero darci stabilità invece... o le evitiamo, o perdiamo interesse. 

Insomma, potrei continuare a sviscerare la questione, ma pro quo? Più si va nel profondo più emerge la merda. Il problema è che io il fondo l'ho pure toccato. Nemmeno a dire ''eh, devi raschiare prima di poterne uscire''. L'ho fatto, ci sono stato, un po' sono risalito, ma la puzza si sente. 

Il problema non è tanto individuare la merda. Quella ormai l'abbiamo vista. Il problema è eliminarla.

 

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...