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Per le donne: Quali sono le credenze disfunzionali sulle relazioni e sul sesso che vi hanno insegnato da ragazzine?


Back Door Man

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Back Door Man

Spesso noi uomini ci si lamenta di come ragionano le donne.

Io sono sicuro che gran parte dei loro modi di ragionare che non ci piacciono vengono dall'educazione ricevuta (anche nel contesto della religione "di Stato"), e che le stesse donne, a una certa, abbiano cambiato idea su alcune cose e che siano in grado di riconoscere almeno una parte delle credenze tossiche / disfunzionali che sono state loro insegnate.

 

Se qualche utentessa, coraggiosamente, volesse testimoniare raccontando qualcosa in proposito potrebbe venirne fuori una discussione conoscitiva e costruttiva.

A voi la parola. Scrivete. Vogliamo leggere qualcosa sul tema e commentarlo con voi.

*****

PS: Potete anche confessare di essere romantiche e cose del genere. E potete scrivere del Principe Azzurro e dell'amore Disney. Vogliamo sapere come la pensate. Vi leggeremo con amore. ❤️

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Io mi sono sempre considerata una inguaribile romantica e proprio perché mi consideravo tale, l'ho data molto tardi perché volevo trovare quello adatto a me, alla mia altezza (cioè per me doveva essere sufficientemente intelligente)

Al contrario, le mie amiche e conoscenti l'hanno data molto prima perché qui dove abito io (non so se sia così in tutto il Veneto o solo nella fascia del padovano e del veneziano) se non la dai abbastanza presto sei una sfigata, una poveretta da compatire ma non mi sono mai posta il problema anche perché l'attesa è valsa decisamente la pena e soprattutto il panorama non offriva molto, anzi. Mi sembravano tutti abbastanza insulsi

Però c'è da dire che le venete (l'ho scoperto poi) hanno la nomea che la danno via facilmente quindi ancor di più una che arriva tardi è vista come una poverina a cui manca qualcosa di essenziale nella vita

Altrove so che non è così

Aggiungo che vengo da una famiglia dove si è sempre parlato di sesso tranquillamente, anche a tavola per dire. Ero solo io che mi ero intestardita a voler trovare quello giusto per la mia prima volta e non sprecare l'occasione con uno a caso, soprattutto perché le ragazze mie conoscenti descrivevano la loro prima volta come una cosa da dimenticare e, siccome sono sempre stata abbastanza convinta del mio (vero o presunto, fare voi) valore, non volevo essere come le altre e avere un'esperienza da dimenticare. Piuttosto avrei aspettato finché non si fosse presentata l'occasione di una cosa degna di me e della mia intelligenza soprattutto

Devo dire che avevo ragione

Riassunto: credenze tossiche del mio vissuto direi fare per forza le cose secondo tappe altrui solo per non essere sfigato (ma con tanta buona volontà si può resistere a questo sistema)

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Per quel che mi riguarda credo abbiano peccato molto di eccessiva protezione, a casa mia il fidanzatino a 14 anni era una roba inammissibile, una distrazione.

Sono contenta che da buon adolescente non gli ho dato retta e con la gente ho cominciato a interagire, francamente non rinuncerei a nessuna delle mie esperienza a dispetto di come sono andate, mi han fatto scoprire cose di me e andare avanti.

Lato positivo della medaglia è che non mi hanno cresciuta col pallino del matrimonio, ma con la tendenza a raggiungere l'indipendenza economica (personalmente credo che nelle relazioni sia questo che mi frena di più) e con le basi per scappare da eventuali relazioni violente.

Di sesso non si è parlato mai più di tanto e francamente ricordo una genuina curiosità fin dai 14/15 anni senza particolari problemi, è sempre stato inconcepibile per me il sesso dopo il matrimonio per dire 

confermo l'esperienza già riportata da Edo sulle altre donne nella parte del vicentino:

se non la dai prestissimo sei una sfigata e da compatire, nella mia esperienza, molto spesso detto da sfigate che fingono di darla o di cui le prime volte hanno la stessa passione di uno sfregamento di mani; addirittura se nessuno sa niente della tua vita sentimentale si comincia(va) a insinuare che fossi lesbica/strana, quindi considerando il livello del pollaio non c'è cosa più sacrosanta che tenersi i fattacci propri per sé in linea di massima.

Francamente ricordo che ho iniziato presto a tranquillizzare molte ragazze sul fatto di fare solo ciò che si sentivano di fare, se cominciano per pressione sociale secondo me è molto difficile che si lasceranno andare, avendo iniziato vedendola come un'imposizione inconsciamente se la tirano dietro per molto tempo

 

 

 

.....e comunque i film Disney vanno contestualizzati, oh!🙈

 

Modificato da bruni
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  • 7 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...
saekonogami

Interessante... 

 

Io sono veneta come Edo, ma forse di un'altra generazione 

Non ho mai sentito la nomea di cui parla lei.. Ma ripeto ci sono diversi anni di differenza, io a 15 anni con le mie amiche leggevamo manga (ecco forse spiegato il mio nick in effetti) e avevamo il cerchietto per i capelli.. 

Ad ogni modo la cosa di cui mi sono pentita io? 

Di essermi persa molte occasioni, di aver vissuto quello che ho vissuto solo dopo  10 anni di quando avrei dovuto. 

 

Ma non dipende dalle credenze in se direttamente, dipende un po' da come ti senti tu

Io a vent'anni ero goffa, insicura, un pochino complessata. 

Paurosa forse di affrontare le relazioni, ma soprattutto di non capirne le dinamiche 

E tutto questo non riguarda il sesso

Riguarda non aver riconosciuto tanti segnali prima, di essere affascinata da persone che io ora considero coglioni

Poi, per carità, qualcun altro la chiamerebbe esperienza, crescita, però secondo me, emotivamente ero più immatura dei miei coetanei.. 

 

 

 

 

 

 

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Il 9/9/2020 at 23:38, Back Door Man ha scritto:

e che le stesse donne, a una certa, abbiano cambiato idea su alcune cose

Quello che é interessante infatti é come certe credenze si sgretolino man mano con l'esperienza 

Come il modo di porsi, di relazionarsi con gli altri, si accresca di sfumature che prima-all'epoca dei grandi amori- neanche sapevo esistessero 

Vivere le relazioni con un trasposto emotivo forse più controllato significa per me riuscire ad avere il distacco necessario per uscire con qualcuno, andarci a letto, e continuare ad avere un rapporto magari affettuoso ma non esclusivo. O meglio non escludente

O anche vivermi un momento che inizia e finisce nella bellezza di quegli attimi

Ecco, questo é qualcosa che si distacca enormemente dalle credenze dell'epoca dei primi fidanzatini 

 

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1) Non ci può essere sesso senza una relazione e senza amore. 

2) La prima volta è importantissima, deve essere con il ragazzo giusto e non di certo da ragazzina (inaccettabile a 14 anni ad esempio) 

3) Meno uomini hai meglio è, e non ti far vedere in giro con nessuno a meno a che non sia una relazione ultra stabile in stile promessi sposi, perché la gente parla

Il contesto è un paesino dell'entroterra siculo. Sono stata parecchio influenzata da questi parametri di fatti la mia volta è stata a 18 anni compiuti e con un ragazzo con cui ho avuto una relazione stabile per 7 anni. 

C'è da dire che queste convinzioni, che avevo fatte "mie" mi hanno limitata parecchio. Mi ero accontentata negli ultimi anni di una relazione in cui non stavo bene influenzata appunto da quel modo di pensare. Ed è terribile perché è così che si diventa infelici. Agghiacciante se ripenso che a 23/24/25 anni mi accontentavo pensando "vabbè ormai". 

Adesso queste credenze si sono sgretolate, con l'esperienza e conoscendo gente nuova e ovviamente con una maggiore maturità. E menomale dico!

La famiglia dovrebbe al massimo consigliare, ma non influenzare le ragazzine, è giusto vivere le proprie esperienze in libertà. Ciò che dovrebbero insegnare in famiglia è ad avere amor proprio e vivere in base ai propri valori e non a quelli "imposti". 

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  • 3 settimane dopo...
Stregatta

Io ad esempio ho il taboo dell'uomo più giovane di me, quello con il quale mi accompagnerei anche molto volentieri ma che poi alla fine no, perché non si fa. 

Potrei permettermi un 40enne, ne ho evidenti conferme, eppure alla fine mi accompagno sempre con 50 e + enni.

Non riesco proprio ad infrangere questo pregiudizio che mi auto impongo. 

Eppure gli uomini più giovani mi guardano ragazzi, lo vedo bene. E non è che io cerchi il fidanzamento, sia chiaro :))

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Back Door Man
4 hours ago, Stregatta said:

Io ad esempio ho il taboo dell'uomo più giovane di me, quello con il quale mi accompagnerei anche molto volentieri ma che poi alla fine no, perché non si fa. 

Potrei permettermi un 40enne, ne ho evidenti conferme, eppure alla fine mi accompagno sempre con 50 e + enni.

Non riesco proprio ad infrangere questo pregiudizio che mi auto impongo. 

Eppure gli uomini più giovani mi guardano ragazzi, lo vedo bene. E non è che io cerchi il fidanzamento, sia chiaro :))

Interessante.

Sembra una cosa messa in testa nell'infanzia.

Tu saprai perché hai questo "taboo" che in seconda battuta chiami pregiudizio.

(In riferimento al titolo del thread) Mi pare che ci siano cose che sono state dette in chiaro e altre che sono state accennate, fatte capire.

Volevano che...

Mi giunge nuova questa ingiunzione.

C'entra l'educazione ricevuta, senz'altro, ma è più una cosa autoimposta oppure ingiunzione di terzi?

Per capire.

Io penso a uno che ci prova e viene rifiutato.

Oppure uno che ti sorprende e ti porta vicino ad infrangere il voto.

Trigger e fuga e desiderio.

Ci dica.

 

 

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Stregatta

Il preconcetto assorbito non tanto dell'educazione genitoria, quanto appunto da una sorta di pregiudizio sociale, è che la funzione del maschio debba essere protettiva, dunque se lui è più giovane questa cosa non funziona.

Mi rendo conto che è una stupidaggine, ma evidentemente a livello inconscio per me funziona così.

Nella mia mente immagino un uomo giovane che si nutre della mia complessità e del mio erotismo maturo, immagino una situazione anche molto stimolante a livello emotivo, poi però ci penso bene  e mi dico: "ma che ci faccio con questo", oppure: "non voglio fare la cougar"....

 

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