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Per quale motivo ci sono donne a cui senti di non riuscire a tenere testa?


ALIEN

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Dopo il classico parlarne con amici stretti ed aver ricevuto opinioni contrastanti e consigli sulla frequenza del "sii te stesso", credo sia il caso di proporre la discussione nel luogo opportuno, dove le opinioni possano arrivare da chi ne sa più di me e con cognizione di causa. Perciò eccomi. 

La situazione è questa.

L'anno scorso inizio in modo del tutto naturale ad avvicinarmi ad una collega, un anno più grande di me e due anni più anziana lavorativamente (io sono arrivato dopo).
All'inizio non la consideravo per niente, sia come potenziale partner sessuale che sentimentale, è anche bruna, io vado matto per le bionde/castane. Inizia a mostrarsi interessata e ad investire nelle conversazioni, a fare domande, a mostrare prossimità fisica, a proporre attività. Io non ci dò molto peso, continuo a fare la mia vita e nel frattempo mi limito a capparla ad ogni occasione. Iniziamo a frequentarci e scopro pian piano che mi piace, parecchio. "Non vedo l'ora di fare l'amore con te", diceva. Era più che evidente che fosse super attratta da me. Ma dopo poco io inizio ad avere pensieri del tipo "questa mi piace sul serio", ed è qui che inizio a mandare in frantumi il mio inner game, vuoi perché avevo ancora una mentalità di scarsità, vuoi perché evidentemente non ero più così "cocky&funny" come all'inizio. Inizierà a fornirmi le solite spiegazioni razionali per giustificare il fatto che si sentiva meno attratta. Ci allontaniamo. Riesco a riprenderla dopo un mese mostrandomi imperturbabile al suo rifiuto. Dura poco: cado nell'errore di fare una litigata da bisognoso perché aveva pubblicato delle foto di un nostro viaggio a Venezia con altri amici, ma in queste foto non mi si vedeva, questo perché abbiamo sempre tenuta nascosta la nostra relazione in azienda e abbiamo colleghi amici in comune su facebook che avrebbero potuto vedere le foto. Allora lei mi dice che quella mia incazzatura le faceva capire quello che in realtà volevo, e che quindi era meglio "fermarsi del tutto". Lo accetto. Qualche mese più tardi vengo a scoprire che subito dopo la rottura si era rivista con il suo ex. Probabilmente già lo sentiva mentre usciva con me, ma credo che questo abbia inciso in percentuale minore come causa del nostro allontanamento.
Sbaglio a pensare che con un frame più forte non l'avrei persa?

Comunque sia, ci passo su. Arriva il lockdown. Arriva giugno 2020. Mosso da una grande fame e voglia di rivalsa, mi decido finalmente a fare pratica in modo più costante e ad uscire quindi APPOSITAMENTE per approcciare. La fortuna aiuta gli audaci: trovo finalmente un'ottima spalla con cui farlo. Fino a prima di quel momento la mia pratica erano approcci casuali e rari e tanto chat game. Scopro che conoscere nuove persone (non solo donne!) può essere di una facilità disarmante. Poi certamente portare a letto donne nuove è un altro paio di maniche, ma devo comunque già riconoscermi il primo grande passo in avanti. Tutto questo, infatti, mi regala la possibilità di dimenticare finalmente la mia vecchia mentalità di scarsità per abbracciare una nuova e potenziante mentalità di abbondanza, mai avuta prima. Diventano veramente tutte meno importanti, all'improvviso.

Tuttavia... La ragazza in questione rimane una mia collega. Riesco quindi a ricreare un rapporto amichevole ed equilibrato con lei in quanto devo lavorarci quotidianamente. 
Al rientro dalle mie indimenticabili ferie di agosto ero depresso e costantemente con la testa tra le nuvole. Come un po' tutti no? La prima settimana. La seconda. La terza. Ancora la testa tra le nuvole... Inizio a dirmi che probabilmente c'è qualcos'altro che non va e che non era la semplice depressione da rientro della prima settimana.
Oggi, dopo l'ennesima giornata con la testa annebbiata, sono riuscito a fare chiarezza. Da metà estate a questa parte sono capitate diverse uscite tra colleghi in cui ci siamo ritrovati nuovamente io e la ragazza target. Troviamo conferma del fatto che tra noi ci sia sempre una certa simpatia e vicinanza reciproca di base. "Siete una bella coppia", ci dicono alcuni colleghi dopo averci visti ballare tango durante una giornata al mare. Ma qualcosa non permette al nostro rapporto di passare al livello successivo.
La mia nuova mentalità di abbondanza non è abbastanza per avere successo con lei.

Ho la forte sensazione che lei non mi percepisca abbastanza "alpha" per potersi sentire nuovamente attratta da me, e questo probabilmente sono proprio io a stabilirlo, percependola nel profondo del mio inconscio come di valore superiore al mio. Importante è anche il rapporto che abbiamo sul lavoro, abbiamo lo stesso inquadramento ma spesso sento di non riuscire a "tenerle testa" perché su alcune cose arriva prima di me, vuoi perché è in azienda da più tempo, vuoi perché sul lavoro ha un carattere più energico del mio (fuori dal lavoro invece sembra quasi una sorellina da portare a spasso). Un ruolo più avanti al suo o un'esperienza più avanzata penso che di sicuro aiuterebbero.

IL PUNTO ORA è che quotidianamente non mi sento lucido e libero di esprimermi come potrei perché vedo davanti a me una persona che rappresenta in un certo senso l'incarnazione del rifiuto. È come se ogni giorno avessi davanti una donna che mi sub-comunicasse "non vai bene". Mi faccio troppe pippe? Non ho voglia di cambiare lavoro perché per tutto il resto mi trovo bene, ma non sto vivendo il mio pieno potenziale. Come faccio a pormi automaticamente ad un livello pari al suo? Le uscite con i colleghi continuano, io non dico di no quando ci sono proposte interessanti e sicuramente arriverò a riprovarci con lei. Quando una ti piace e continui ad avercela davanti, diventa impossibile non provarci. Ma come la metto con questo mio blocco momentaneo?
Qualcuno si è mai ritrovato in una situazione simile? Come ha risolto? Secondo voi ha ancora senso riprovarci e dannarsi per innalzare il proprio valore agli occhi di se stessi e degli altri? 

Grazie a chiunque risponderà. 


 

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yena

Ciao! L'unico consiglio che mi sento di darti è di lavorare sulla tua autostima, in modo da non sentirti inferiore a nessuno, tantomeno a una donna come lei. In questo modo ti verrà spontaneo fregartene e buttarti, trattarla un po' con sufficienza, prenderla in giro e giocarci, facendola sentire subordinata a te invece che innalzandola su un piedistallo. 

Come arrivarci devi capirlo tu, per come la vedo io devi essere appagato in quello che fai, avere un obiettivo nella vita, stare bene con te stesso. Devi caricarti di energia positiva, che attrarrà poi gli altri verso di te. Non è sempre facile perché un po' tutti abbiamo periodi pesanti, di stanchezza, stress e anche mancanza di figa. Difficile quindi talvolta avere la giusta lucidità.

Il punto è avere la consapevolezza di piacere e poter avere altre donne con una certa facilità, di poter raggiungere qualunque obiettivo con la tua forza di volontà. Devi partire con l'idea che tu piaci a lei ed è solo questione di fare accadere le cose, portarla naturalmente a desiderarti per poi appagare questa sua voglia. E se non va non importa perché il tuo l'hai fatto e magari semplicemente non sei stato capito dall'altra parte. 

Che età avete?

Modificato da yena
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ciccioman333
22 ore fa, ALIEN ha scritto:



All'inizio non la consideravo per niente, sia come potenziale partner sessuale che sentimentale, è anche bruna, io vado matto per le bionde/castane. Inizia a mostrarsi interessata e ad investire nelle conversazioni, a fare domande, a mostrare prossimità fisica, a proporre attività. Io non ci dò molto peso, continuo a fare la mia vita e nel frattempo mi limito a capparla ad ogni occasione. Iniziamo a frequentarci e scopro pian piano che mi piace, parecchio. "Non vedo l'ora di fare l'amore con te", diceva. Era più che evidente che fosse super attratta da me.

Sicuramente questa circostanza ha fatto si che lei all'inizio fosse attratta da te, senza dubbio

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Seth44
Il 21/9/2020 alle 21:25 , ALIEN ha scritto:

"sii te stesso"

Espressione abusatissima che però non vuol dir nulla. Siamo sempre noi stessi, sia quando ci comportiamo in un modo, sia quando ci comportiamo nel modo opposto. Non siamo monoliti inscalfibili, siamo sfaccettati e contraddittori. Conteniamo moltitudini, come diceva qualcuno.

Quando qualcuno mi consigliava di essere me stesso mi veniva voglia di prenderlo a sberle.

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Il 22/9/2020 alle 15:22 , yena ha scritto:

Ciao! L'unico consiglio che mi sento di darti è di lavorare sulla tua autostima, in modo da non sentirti inferiore a nessuno, tantomeno a una donna come lei. In questo modo ti verrà spontaneo fregartene e buttarti, trattarla un po' con sufficienza, prenderla in giro e giocarci, facendola sentire subordinata a te invece che innalzandola su un piedistallo. 

Come arrivarci devi capirlo tu, per come la vedo io devi essere appagato in quello che fai, avere un obiettivo nella vita, stare bene con te stesso. Devi caricarti di energia positiva, che attrarrà poi gli altri verso di te. Non è sempre facile perché un po' tutti abbiamo periodi pesanti, di stanchezza, stress e anche mancanza di figa. Difficile quindi talvolta avere la giusta lucidità.

Il punto è avere la consapevolezza di piacere e poter avere altre donne con una certa facilità, di poter raggiungere qualunque obiettivo con la tua forza di volontà. Devi partire con l'idea che tu piaci a lei ed è solo questione di fare accadere le cose, portarla naturalmente a desiderarti per poi appagare questa sua voglia. E se non va non importa perché il tuo l'hai fatto e magari semplicemente non sei stato capito dall'altra parte. 

Che età avete?

Fare game sicuramente aiuta. Ma da solo non basta, quello che sicuramente ad oggi mi manca è infatti un obiettivo di vita chiaro e su quello ci sto lavorando e posso stabilirlo solo vivendo e scoprendo col tempo ciò che mi fa star bene e ciò che invece non fa per me. Ovviamente però nel mentre non posso rinunciare a vivere relazioni
Quando parli di "far accadere le cose" cosa intendi? Prendere iniziativa e buttarsi senza necessariamente aspettare il momento in cui io mi senta più sicuro? Passare quindi ad una seduzione più attiva? 
Io comunque ho 32 anni e lei 33. 

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Il 22/9/2020 alle 20:17 , ciccioman333 ha scritto:

Sicuramente questa circostanza ha fatto si che lei all'inizio fosse attratta da te, senza dubbio

Senza dubbi anch'io su questo. All'inizio lei per me era nient'altro che una tipetta carina come un'altra. Inutile dire quanto questa indifferenza potesse essere attraente ai suoi occhi

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yena
59 minuti fa, ALIEN ha scritto:

Fare game sicuramente aiuta. Ma da solo non basta, quello che sicuramente ad oggi mi manca è infatti un obiettivo di vita chiaro e su quello ci sto lavorando e posso stabilirlo solo vivendo e scoprendo col tempo ciò che mi fa star bene e ciò che invece non fa per me. Ovviamente però nel mentre non posso rinunciare a vivere relazioni
Quando parli di "far accadere le cose" cosa intendi? Prendere iniziativa e buttarsi senza necessariamente aspettare il momento in cui io mi senta più sicuro? Passare quindi ad una seduzione più attiva? 
Io comunque ho 32 anni e lei 33. 

Riguardo il discorso "sii te stesso" io invece lo sostengo molto, nel senso che sono dell'idea che nel momento in cui tu sei in pace con te stesso, ti senti bene e soddisfatto di quel cerchi (e sottolineo "cerchi", con tutti i casini e le delusioni che comportano la vita) di ottenere dalla vita diventi una calamita per gli altri e per le donne. Se ti sforzi troppo di "fare game" con strategie e tattiche il tutto risulta forzato e poco attraente. Devi capire e analizzare i momenti e le situazioni per giocarti le tue carte, ma la sostanza e la personalità dev'essere tua, al naturale. 

Per "fare accadere le cose" intendo che, data questa premessa, tu ti presenti come un uomo di valore e interessante, lei lo percepisce. L'attrazione fisica (e non solo) tra di voi hai già sperimentato che c'è, quindi è solo questione di farla crescere e scatenarla. Come? Flirtandoci: scherzando e giocando con lei, prendendola in giro in modo divertente, facendo contatto fisico. Ma cosa importante, non ti deve importare di lei, nel senso che non devi percepire lei come centro della tua sicurezza e della tua vita. Il punto, che è strettamente legato al discorso dell'obiettivo di vita ecc, sta nell'essere e dimostrare (a te e agli altri) di essere una persona di valore, con un equilibrio e una stabilità emotiva. Se diventa lei il fulcro di tutto ciò te la vivi male tu e lei si sentirà allontanata da te. Non hai bisogno di lei perché stai già bene con te stesso, lei è un valore aggiunto. Devi ribaltare lo schema: devi essere tu il premio per lei e non viceversa. Se riesci a metterla in quest'ottica verrà tutto naturale e basterà "fare accadere le cose".

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Kaihō-sha
Il 21/9/2020 alle 21:25 , ALIEN ha scritto:

Dopo il classico parlarne con amici stretti ed aver ricevuto opinioni contrastanti e consigli sulla frequenza del "sii te stesso", credo sia il caso di proporre la discussione nel luogo opportuno, dove le opinioni possano arrivare da chi ne sa più di me e con cognizione di causa. Perciò eccomi. 

La situazione è questa.

L'anno scorso inizio in modo del tutto naturale ad avvicinarmi ad una collega, un anno più grande di me e due anni più anziana lavorativamente (io sono arrivato dopo).
All'inizio non la consideravo per niente, sia come potenziale partner sessuale che sentimentale, è anche bruna, io vado matto per le bionde/castane. Inizia a mostrarsi interessata e ad investire nelle conversazioni, a fare domande, a mostrare prossimità fisica, a proporre attività. Io non ci dò molto peso, continuo a fare la mia vita e nel frattempo mi limito a capparla ad ogni occasione. Iniziamo a frequentarci e scopro pian piano che mi piace, parecchio. "Non vedo l'ora di fare l'amore con te", diceva. Era più che evidente che fosse super attratta da me. Ma dopo poco io inizio ad avere pensieri del tipo "questa mi piace sul serio", ed è qui che inizio a mandare in frantumi il mio inner game, vuoi perché avevo ancora una mentalità di scarsità, vuoi perché evidentemente non ero più così "cocky&funny" come all'inizio. Inizierà a fornirmi le solite spiegazioni razionali per giustificare il fatto che si sentiva meno attratta. Ci allontaniamo. Riesco a riprenderla dopo un mese mostrandomi imperturbabile al suo rifiuto. Dura poco: cado nell'errore di fare una litigata da bisognoso perché aveva pubblicato delle foto di un nostro viaggio a Venezia con altri amici, ma in queste foto non mi si vedeva, questo perché abbiamo sempre tenuta nascosta la nostra relazione in azienda e abbiamo colleghi amici in comune su facebook che avrebbero potuto vedere le foto. Allora lei mi dice che quella mia incazzatura le faceva capire quello che in realtà volevo, e che quindi era meglio "fermarsi del tutto". Lo accetto. Qualche mese più tardi vengo a scoprire che subito dopo la rottura si era rivista con il suo ex. Probabilmente già lo sentiva mentre usciva con me, ma credo che questo abbia inciso in percentuale minore come causa del nostro allontanamento.
Sbaglio a pensare che con un frame più forte non l'avrei persa?

Comunque sia, ci passo su. Arriva il lockdown. Arriva giugno 2020. Mosso da una grande fame e voglia di rivalsa, mi decido finalmente a fare pratica in modo più costante e ad uscire quindi APPOSITAMENTE per approcciare. La fortuna aiuta gli audaci: trovo finalmente un'ottima spalla con cui farlo. Fino a prima di quel momento la mia pratica erano approcci casuali e rari e tanto chat game. Scopro che conoscere nuove persone (non solo donne!) può essere di una facilità disarmante. Poi certamente portare a letto donne nuove è un altro paio di maniche, ma devo comunque già riconoscermi il primo grande passo in avanti. Tutto questo, infatti, mi regala la possibilità di dimenticare finalmente la mia vecchia mentalità di scarsità per abbracciare una nuova e potenziante mentalità di abbondanza, mai avuta prima. Diventano veramente tutte meno importanti, all'improvviso.

Tuttavia... La ragazza in questione rimane una mia collega. Riesco quindi a ricreare un rapporto amichevole ed equilibrato con lei in quanto devo lavorarci quotidianamente. 
Al rientro dalle mie indimenticabili ferie di agosto ero depresso e costantemente con la testa tra le nuvole. Come un po' tutti no? La prima settimana. La seconda. La terza. Ancora la testa tra le nuvole... Inizio a dirmi che probabilmente c'è qualcos'altro che non va e che non era la semplice depressione da rientro della prima settimana.
Oggi, dopo l'ennesima giornata con la testa annebbiata, sono riuscito a fare chiarezza. Da metà estate a questa parte sono capitate diverse uscite tra colleghi in cui ci siamo ritrovati nuovamente io e la ragazza target. Troviamo conferma del fatto che tra noi ci sia sempre una certa simpatia e vicinanza reciproca di base. "Siete una bella coppia", ci dicono alcuni colleghi dopo averci visti ballare tango durante una giornata al mare. Ma qualcosa non permette al nostro rapporto di passare al livello successivo.
La mia nuova mentalità di abbondanza non è abbastanza per avere successo con lei.

Ho la forte sensazione che lei non mi percepisca abbastanza "alpha" per potersi sentire nuovamente attratta da me, e questo probabilmente sono proprio io a stabilirlo, percependola nel profondo del mio inconscio come di valore superiore al mio. Importante è anche il rapporto che abbiamo sul lavoro, abbiamo lo stesso inquadramento ma spesso sento di non riuscire a "tenerle testa" perché su alcune cose arriva prima di me, vuoi perché è in azienda da più tempo, vuoi perché sul lavoro ha un carattere più energico del mio (fuori dal lavoro invece sembra quasi una sorellina da portare a spasso). Un ruolo più avanti al suo o un'esperienza più avanzata penso che di sicuro aiuterebbero.

IL PUNTO ORA è che quotidianamente non mi sento lucido e libero di esprimermi come potrei perché vedo davanti a me una persona che rappresenta in un certo senso l'incarnazione del rifiuto. È come se ogni giorno avessi davanti una donna che mi sub-comunicasse "non vai bene". Mi faccio troppe pippe? Non ho voglia di cambiare lavoro perché per tutto il resto mi trovo bene, ma non sto vivendo il mio pieno potenziale. Come faccio a pormi automaticamente ad un livello pari al suo? Le uscite con i colleghi continuano, io non dico di no quando ci sono proposte interessanti e sicuramente arriverò a riprovarci con lei. Quando una ti piace e continui ad avercela davanti, diventa impossibile non provarci. Ma come la metto con questo mio blocco momentaneo?
Qualcuno si è mai ritrovato in una situazione simile? Come ha risolto? Secondo voi ha ancora senso riprovarci e dannarsi per innalzare il proprio valore agli occhi di se stessi e degli altri? 

Grazie a chiunque risponderà. 


 

Allora...

 

noto dal tuo post che usi tecnicismi manualistici molto datati...sicuramente ci sono principi utili ma devi sapere che molto spesso manuali alla mystery fottono letteralmente il nostro cervello...aiutandoci indirettamente a costruire una sorta di avatar ultra alpha o presunto tale...che però avatar resta..e quando una persona si fa davvero interessante i cazzoni non riusciamo più a farli e certe cose tornano a galla...

 

 

questo perché...in un certo senso...rimaniamo falene..anziche farci Fiamme...e colgo l’occasione per farti conoscere...se già non l’avessi visto...questo interessante topic: 

 

perché’ te lo suggerisco?

 

 

Perché’ ne faccio parte

 

 

e perché il farsi Fiamma rappresenta una delle chiavi di volta che spesso l’approccio mysteriano non tratta a sufficienza (si li si parla di avere un forte inner Game..peccato che a parte approcciare non spiega come si fa...)

 

 

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Il 23/9/2020 alle 21:42 , yena ha scritto:

Riguardo il discorso "sii te stesso" io invece lo sostengo molto, nel senso che sono dell'idea che nel momento in cui tu sei in pace con te stesso, ti senti bene e soddisfatto di quel cerchi (e sottolineo "cerchi", con tutti i casini e le delusioni che comportano la vita) di ottenere dalla vita diventi una calamita per gli altri e per le donne. Se ti sforzi troppo di "fare game" con strategie e tattiche il tutto risulta forzato e poco attraente. Devi capire e analizzare i momenti e le situazioni per giocarti le tue carte, ma la sostanza e la personalità dev'essere tua, al naturale. 

Per "fare accadere le cose" intendo che, data questa premessa, tu ti presenti come un uomo di valore e interessante, lei lo percepisce. L'attrazione fisica (e non solo) tra di voi hai già sperimentato che c'è, quindi è solo questione di farla crescere e scatenarla. Come? Flirtandoci: scherzando e giocando con lei, prendendola in giro in modo divertente, facendo contatto fisico. Ma cosa importante, non ti deve importare di lei, nel senso che non devi percepire lei come centro della tua sicurezza e della tua vita. Il punto, che è strettamente legato al discorso dell'obiettivo di vita ecc, sta nell'essere e dimostrare (a te e agli altri) di essere una persona di valore, con un equilibrio e una stabilità emotiva. Se diventa lei il fulcro di tutto ciò te la vivi male tu e lei si sentirà allontanata da te. Non hai bisogno di lei perché stai già bene con te stesso, lei è un valore aggiunto. Devi ribaltare lo schema: devi essere tu il premio per lei e non viceversa. Se riesci a metterla in quest'ottica verrà tutto naturale e basterà "fare accadere le cose".

Toglimi una curiosità: cosa ti ha portato sul forum? Cosa hai studiato/praticato? 

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yena
1 ora fa, ALIEN ha scritto:

Toglimi una curiosità: cosa ti ha portato sul forum? Cosa hai studiato/praticato? 

Mi piace il confronto su questi temi e cogliere spunti per migliorarmi in ogni situazione. Personalmente ci ho messo non pochi anni a sbloccarmi riguardo la mia autostima, i rapporti con l'altro sesso e la seduzione, il mio essere naturalmente introverso. 

Cosa intendi per cosa ho studiato/praticato?

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