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The Social Dilemma


Alexis2

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1 minuto fa, Alexis2 ha scritto:

Tu l'hai visto il documentario? 

Credo anche io nella consapevolezza. Ma é come dire: imparate a muovervi nel traffico senza che nessuno vi tuteli. Siatene però consapevoli. 

Invece imho il ragionamento corretto é che anche queste aziende siano sottoposte a regole e controlli. Come lo sono tutte le altre al mondo 

Nella metafora: ti rendo consapevole come muoverti nel traffico ma metto delle regole anche per quello 

Me lo guarderò poi nel caso ti dico come la penso nello specifico, il mio discorso è più generale diciamo un mio sentire che di base è:

preferisco la consapevolezza che l'imposizione.

Ma è generico non riguarda lo specifico del documentario, se riesco lo guardo comunque.

 

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3 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

In realtà sono le AI che ci stanno dietro

Si intendevo questo 

3 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

Certo... però per esperienza

- per quanto ti vuoi regolamentare sul lungo ci ricaschi

Io posso parlare solo per me. Per mia esperienza mi disciplino bene

E tra l'altro anche solo avere la consapevolezza di scegliere quali informazioni condividere, sapendo poi dove va a finire tutto, é un passo avanti

 

6 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

Se qualcuno lo facesse le masse insorgerebbero. Non credi ?

Forse sull'età di iscrizione insorgerebbero, ma dubito che qualcuno muoverebbe un dito se fosse imposto ai Social di non poter più sfruttare l'80% dei nostri dati, per dire

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3 minuti fa, Orph ha scritto:

Me lo guarderò poi nel caso ti dico come la penso nello specifico, il mio discorso è più generale diciamo un mio sentire che di base è:

preferisco la consapevolezza che l'imposizione.

Ma è generico non riguarda lo specifico del documentario, se riesco lo guardo comunque.

 

Se viviamo in un mondo in cui ci diamo delle regole non vedo perché alcuni devono starne fuori

Ok guardalo, se riesci, così mi fai spere cosa ne pensi in merito

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1 minuto fa, Alexis2 ha scritto:

Non sono io a proporlo ma gli ex ceo di Twitter, Pinterest, Instagram

Se non l'hai visto ti consiglio di perderci due orette 

L'ho visto proprio ieri sera per questo sono intervenuta e l'ho visto fino alla fine, fino ai commenti degli ammutinati, chiamiamoli così

Comunque c'è da considerare due cose: loro sono americani e la società americana è sempre stata restia alle troppe regole e infatti vivono ancora oggi nel Far West e si vede tutto, quindi è chiaro che in parte auspichino che arrivi uno sceriffo più forte dei social a regolarli e a instaurare law and order (cit)

L'altra cosa da considerare è che da qualche anno esiste il cosiddetto soft law cioè quel diritto inteso come consuetudini vincolanti (tutto il diritto, tutte le leggi hanno di base degli usi, dei costumi e delle consuetudini) e che origina proprio da quei protagonisti che sono più forti nel mondo e che si sanno imporre, oggi i protagonisti sono i social, 15-20 anni fa i protagonisti in tal senso erano i cinesi e gli asiatici e il loro dumping, che ha fatto tanto bene a loro tanto quanto ha fatto male a noi

Quindi, che piaccia o no, oggi a dettare le regole sono le Big Tech, che però, fortunatamente, non servono per sopravvivere quindi se ne può anche fare a meno o imparare a usarle e non a farsi usare, per quanto possibile

Non penso che la strada sia quella della regolamentazione: i social sono delle imprese, una volta che hanno assolto gli obblighi esterni in quanto imprese, perché uno stato dovrebbe metter bocca su quello che è il loro business? Non prendiamoci in giro che nessuno stato oggi ha a cuore la salute dei propri cittadini con riguardo ai social, per cui se uno stato regolamentasse i social lo farebbe solo ed esclusivamente per mero tornaconto personale, perché si sente di essere stato sopraffatto nella sua sovranità, non di certo per proteggere i cittadini. E uno stato che si ingerisce così è uno stato totalitario, già non siamo completamente liberi, meglio evitare di legare e circoscrivere le azioni di privati come me e te che hanno dato via a una fiorente impresa, potevano farlo tutti, loro ci sono riusciti ma non per questo dobbiamo frenarli

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5 minuti fa, Alexis2 ha scritto:

dubito che qualcuno muoverebbe un dito se fosse imposto ai Social di non poter più sfruttare l'80% dei nostri dati, per dire

Ok benissimo io social non posso più usare l'80% dei tuoi dati ma da oggi il mio social te lo metto a pagamento

In fin dei conti la gratuità per l'utente viene rimborsata con l'uso dei suoi dati

Do ut des, gioco vecchio come il mondo

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BrianBoru
12 minuti fa, Edo ha scritto:

Non sono per niente d'accordo ed è alquanto paternalistico ciò che proponi: secondo me, occorre obbligare i propri figli a imparare a stare al mondo e sapersi confrontare con questi social, invece di obblgare i social a comportarsi in un certo modo

Sì... quello che dici è puramente teorico.

E' una battaglia persa in partenza.

Si dovrebbe passare tutto il tempo a monitorare i profili dei figli (ammesso che non se ne creino altri di nascosto), rovinerebbe il rapporto con il figlio e gli farebbe passare una adolescenza di merda.

Un mio amico ha tentato di farlo con sua figlia adolescente. Il risultato è che lei creava sempre nuovi account Instagram man mano che il padre li scopriva fino a che si è rotto le palle visto che le punizioni per queste intemperanze creavano solo ulteriori problemi. Sta ragazza ha 15 anni e al padre risultano 6 profili instagram

Personalmente ho fatto di tutto perchè mio figlio non avesse il cellulare fino almeno a 16 anni.

A 10 anni gliene hanno regalati tre per la prima comunione, ho cercato di centellinargli l'uso. Nel giro di un anno lui ne faceva l'uso che voleva.

12 minuti fa, Edo ha scritto:

Perché, pur avendone la possibilità, non dovrebbero poter utilizzare tutto? Alla fine sono loro che ti offrono il servizio alle loro regole, tu puoi scegliere di usufruire del servizio o anche scegliere di fare a meno di questo servizio

Uno Stato regolamenta l'attività pubblica e privata nell'interesse generale del cittadino persino quando non ne è consapevole. Altrimenti in periodo di covid potrebbe dire a tutti "fate il cazzo che volete ma state attenti" e non ordinerebbe lockdown

12 minuti fa, Edo ha scritto:

Quando sali in autobus per caso vorresti che l'autista scegliesse le fermate che piacciono di più a te? Ovviamente no, sai che se prendi l'autobus le fermate sono quelle, sennò avresti scelto il servizio taxi o saresti andata a piedi

Un servizio normato non è quello che ti consente di scegliere le fermate alla cazzo di cane, semmai è quello che obbliga il prestatore di servizio ad avere degli standard. Per esempio nessun servizio di autobus potrebbe permettere che i propri mezzi vengano guidati da persone senza patente idonea, fregandosene del codice stradale, senza sistemi di sicurezza previsti, appunto, dalla legge.

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BrianBoru
13 minuti fa, Alexis2 ha scritto:

E tra l'altro anche solo avere la consapevolezza di scegliere quali informazioni condividere, sapendo poi dove va a finire tutto, é un passo avanti

Sì guarda....

anche io lo faccio

scrivo di cose non personali.

Però parlo di cinema, talvolta commento notizie....

 E secondo me una AI ha sufficiente materiale 

13 minuti fa, Alexis2 ha scritto:

 

Forse sull'età di iscrizione insorgerebbero, ma dubito che qualcuno muoverebbe un dito se fosse imposto ai Social di non poter più sfruttare l'80% dei nostri dati, per dire

Quale 80% ?

Su quali basi lo stabilisci ?

In teoria ci sarebbe dovuto essere un casino dopo lo scandalo di Cambridge Analytica (puoi guardarti the great hack su netflix). In realtà non è successo niente e i tizi a capo di quella megatruffa che è stata sono lì a gestire una società che fa le stesse cose che faceva Cambridge Analytica.

E invece niente.

Anche io che cerco di disciplinarmi ho semplicemente smesso di credere a quello che leggo sui social, ma di fatto sono ancora lì.

 

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14 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

Sì... quello che dici è puramente teorico.

E' una battaglia persa in partenza.

Si dovrebbe passare tutto il tempo a monitorare i profili dei figli (ammesso che non se ne creino altri di nascosto), rovinerebbe il rapporto con il figlio e gli farebbe passare una adolescenza di merda.

Il miglior modo per non ottenere ciò che si vuole è tenere alla corda qualcuno invece occorre lasciargli quanta più corda possibile, se non starà attento si strozzerà da solo, premio Darwin assicurato

I miei non mi hanno mai impedito di fare niente, anzi mi chiedevano perché non fumassi e non bevessi, perché non usassi i social, dato che li usano tutti e sono uno strumento della modernità

Invece se mi avessero impedito di fare tutto, quel tutto sarebbe stato la stanza proibita del castello di Barbablù, più ti dicono di non guardarci dentro più ti viene da guardare

14 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

Uno Stato regolamenta l'attività pubblica e privata nell'interesse generale del cittadino persino quando non ne è consapevole. Altrimenti in periodo di covid potrebbe dire a tutti "fate il cazzo che volete ma state attenti" e non ordinerebbe lockdown

In alcuni stati l'hanno fatto e si sono visti i risultati, gente che veniva lasciata morire e cose così. In Italia il socialismo in questo senso è ancora molto forte, vedi cose come il reddito di cittadinanza ecc ecc. Però un conto è l'interesse del cittadino che ha delle conseguenze sulle casse statali, un altro è il puro interesse del cittadino che non ha conseguenze per le casse statali. Un adolescente che si ammazza perché non ha like su Instagram e lo fa nella sua cameretta, che impatto ha sulle casse statali? Un hikikomori che impatto ha per lo stato? Nessuno. Sad but true

14 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

Un servizio normato non è quello che ti consente di scegliere le fermate alla cazzo di cane, semmai è quello che obbliga il prestatore di servizio ad avere degli standard. Per esempio nessun servizio di autobus potrebbe permettere che i propri mezzi vengano guidati da persone senza patente idonea, fregandosene del codice stradale, senza sistemi di sicurezza previsti, appunto, dalla legge.

I social sono ancora una realtà monopolistica, la regolamentazione serve quando c'è concorrenza e viene richiesta proprio in un regime di concorrenza. Finché non saranno un pericolo per la comunità (per es autista senza patente che pensa di essere su GTA invece che nella vita vera), i social non saranno regolamentati. Piuttosto dovranno essere i genitori a insegnare ai figli a sopravvivere nella giungla, al pari di qualsiasi altro animale, siamo cacciatori e se non vogliamo che i nostri cuccioli siano preda di altri cacciatori, sarà bene insegnare loro a difendersi dai pericoli, a che serve sennò un genitore? La mamma rondine non vieta ai pulcini di uscire dal nido ma li sprona a farlo sotto la sua vigilanza proprio per permettere loro di alzarsi in volo quando sarà il momento di scappare da un predatore e non ci sarà la mamma: se la Natura si basasse sul vietare, probabilmente ci saremmo già estinti

Modificato da Edo
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BrianBoru
1 minuto fa, Edo ha scritto:

Il miglior modo per non ottenere ciò che si vuole è tenere alla corda qualcuno invece occorre lasciargli quanta più corda possibile, se non starà attento si strozzerà da solo, premio Darwin assicurato

 

1 minuto fa, Edo ha scritto:

I miei non mi hanno mai impedito di fare niente, anzi mi chiedevano perché non fumassi e non bevessi, perché non usassi i social, dato che li usano tutti e sono uno strumento della modernità

Invece se mi avessero impedito di fare tutto, quel tutto sarebbe stato la stanza proibita del castello di Barbablù, più ti dicono di non guardarci dentro più ti viene da guardare

I tuoi nonni sono stati indubbiamente bravi

Ma anche fortunati. 

Perchè c'è gente che ha avuto la tua stessa educazione ed è social -addicted

E tu non hai 15 anni ma 10 di più e ti assicuro che non sono pochi di questi tempi.

1 minuto fa, Edo ha scritto:

In alcuni stati l'hanno fatto e si sono visti i risultati, gente che veniva lasciata morire e cose così. In Italia il socialismo in questo senso è ancora molto forte, vedi cose come il reddito di cittadinanza ecc ecc. Però un conto è l'interesse del cittadino che ha delle conseguenze sulle casse statali, un altro è il puro interesse del cittadino che non ha conseguenze per le casse statali. Un adolescente che si ammazza perché non ha like su Instagram e lo fa nella sua cameretta, che impatto ha sulle casse statali? Un hikikomori che impatto ha per lo stato? Nessuno. sad but true

Non ho ben capito il tuo discorso.

Però uno Stato deve pensare al cittadino nel suo complesso e non solo l'aspetto economico. Altrimenti il verde pubblico potrebbe essere sostituito da dei ben più redditizi palazzoni.

 

1 minuto fa, Edo ha scritto:

I social sono ancora una realtà monopolistica, la regolamentazione serve quando c'è concorrenza e viene richiesta proprio in un regime di concorrenza.

Tutto ciò che c'è su internet è in regime monopolistico.

Hai una idea, la sviluppi e ti prendi tutto il mercato, gli altri prendono le briciole. Punto.

E i social sono uno diverso dall'altro proprio per questo. Un concorrente di facebook non potrebbe nascere, e Instagram non è un concorrente di facebook.

 

1 minuto fa, Edo ha scritto:

 

Finché non saranno un pericolo per la comunità (per es autista senza patente che pensa di essere su GTA invece che nella vita vera), i social non saranno regolamentati.

Il punto è che sono un pericolo per la comunità.

Solo che non se ne accorge nessuno. 

E quindi non vengono regolamentati.

1 minuto fa, Edo ha scritto:

Piuttosto dovranno essere i genitori a insegnare ai figli a sopravvivere nella giungla, al pari di qualsiasi altro animale, siamo cacciatori e se non vogliamo che i nostri cuccioli siano preda di altri cacciatori, sarà bene insegnare loro a difendersi dai pericoli, a che serve sennò un genitore? La mamma rondine non vieta ai pulcini di uscire dal nido ma li sprona a farlo sotto la sua vigilanza proprio per permettere loro di alzarsi in volo quando sarà il momento di scappare da un predatore e non ci sarà la mamma: se la Natura si basasse sul vietare, probabilmente ci saremmo già estinti

Sul fatto di insegnare ai propri figli a vivere nella giungla sono d'accordo.

Ma un tempo avevi delle bestie feroci fuori dal villaggio, il villaggio si organizzava e scacciava le belve.

Ora le bestie feroci fanno finta di esserti amiche, entrano in casa tua, fanno i cazzi loro, e se tenti di opporti vieni sbranato, non dalla bestia feroce, ma dagli altri del villaggio.

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15 ore fa, BrianBoru ha scritto:

I tuoi nonni sono stati indubbiamente bravi

genitori non nonni, non so dove tu abbia letto nonni🤔

15 ore fa, BrianBoru ha scritto:

Non ho ben capito il tuo discorso.

Però uno Stato deve pensare al cittadino nel suo complesso e non solo l'aspetto economico. Altrimenti il verde pubblico potrebbe essere sostituito da dei ben più redditizi palazzoni.

Il fatto che gli adolescenti passino tanto tempo sui social non è così gravoso per le casse statali, mentre il verde pubblico è redditizio nella misura in cui valorizza i quartieri, facendo aumentare i prezzi delle case e attirando gente ricca, se noti nei quartieri più degradati il verde pubblico è quasi del tutto assente

15 ore fa, BrianBoru ha scritto:

Tutto ciò che c'è su internet è in regime monopolistico.

Hai una idea, la sviluppi e ti prendi tutto il mercato, gli altri prendono le briciole. Punto.

E i social sono uno diverso dall'altro proprio per questo. Un concorrente di facebook non potrebbe nascere, e Instagram non è un concorrente di facebook.

Su questo sono pienamente d'accordo, motivo per cui secondo me non ci sarà una regolamentazione degli stessi dato che non ci sarà mai concorrenza

15 ore fa, BrianBoru ha scritto:

Il punto è che sono un pericolo per la comunità.

Concretamente in che modo?

15 ore fa, BrianBoru ha scritto:

 

Ora le bestie feroci fanno finta di esserti amiche, entrano in casa tua, fanno i cazzi loro, e se tenti di opporti vieni sbranato, non dalla bestia feroce, ma dagli altri del villaggio.

A società complesse corrispondono nemici complessi, non me ne stupisco

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