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Non riuscire ad avere più relazioni....


roberto5552

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thehappyunicorn
Il 7/8/2021 at 16:37, ArmandoBis ha scritto:

Può essere la psicoanalisi o una terapia ad orientamento analitico o altro. In ogni caso, ti conviene agire

Armando sei sempre spot on nei tuoi commenti.

La psicologia e l'inno al prendersi cura di sé...vorrei che mi diceste la vostra su questo, anche se è un parziale fuori tema.
È da un po' che ho iniziato un percorso con una psicologa per migliorarmi. Ma per ora sono perplesso sugli effetti: è come parlare ad un amico che mi ascolta attentamente senza dire molto, e ogni tanto fa qualche considerazione, magari appropriata ma che anche la signora che viene a farmi le pulizie, che ha una discreta esperienza di vita, potrebbe darmi, magari solo con un vocabolario più terra terra. Ma invece è la mia psicologa a dirlo, poi quando guarda il suo orologio nascosto e vede che si è fatta una certa, ti fa segno e ti saluta, rigorosamente dopo 50 minuti e zero secondi, anche se sei nel mezzo del racconto del tuo trauma migliore (quindi guardavi l'orologio e non stavi a sentire me, vero brutta str..?) raccomandandoti sempre di 'prenderti cura di te' . E io sempre penso: ma non è proprio questo il mio problema? Che ho capito di non aver capito cosa fare per stare bene? Che cazzo vuol significare quindi dirmi di prendermi cura di me, mi prendi in giro? Ossia, credevo di averlo sempre fatto, di prendermi cura di me, ma evidentemente sarà che lo faccio male? Dimmelo, TU che dovresti saperlo! Invece di starmi a guardare così. Non è che poi non mi voglia bene, è solo che forse sbaglio involontariamente nel farlo, penso io, ma dovresti suggerirmelo TU invece (lei). E se lo faccio male, tu dovresti averlo capito, visto che in teoria hai studiato proprio questo. Perché non mi dici chiaro e tondo cosa devo fare concretamente allora, e dove sbaglio? Invece no, stai lì a dirmi ovvietà, come la storia del brutto anatroccolo (me l'ha raccontata sul serio più di una volta). 
Ecco cosa penso quando parlo con la mia psicologa.
Prendersi cura di sé. Certo. Ad esempio, se il mio pisello mi comunica che vuole scopare, io mi attivo per soddisfarlo e trovagli una donna: questo pensavo che fosse prendermi cura di me fino a poco tempo fa. Ma poi se così faccio sto più insoddisfatto di prima e in più ora ho il problema di scaricare la donna magari, sentendomi pure in colpa. E allora se questo non è prendermi cura adeguatamente di me, come faccio a sapere che fare? Se faccio il contrario non sto mica bene lo stesso. Andare dalla mia psicologa è come per una persona in sovrappeso andare dal nutrizionista e questo, invece di dargli una dieta precisa, lo ascolta esporre cosa mangia e poi dice solo: 'mi raccomando, ora mangi bene'. Grazie al cazzo. Ogni volta che esco dalla mia psicologa mi sembra di aver perso tempo, mi sembra non ci sia un piano a lungo termine. Mi sento sempre più io il mio proprio psicologo. Magari che sia questo il suo obiettivo? Eppure so che da solo non vado distante su questo punto. Poi il fatto che lei sia donna mi lascia perplesso sulle concrete possibilità che ha di capirmi (ben inteso penserei lo stesso di un psicologo uomo a fare sedute ad una donna).
Poi penso che in realtà lei sappia tutto ma non lo da a vedere, e il piano a lungo termine lo gestisce segretamente e io devo continuare solo ad andare. Che il suo sia un grande e dettagliato piano per il mio recupero che però non mi dice. Come no.
L'ultima donna con cui sono uscito era la settimana scorsa: ora in genere dico loro,  prima di portarmele a letto per la prima volta, come io funziono in fatti di amore,  perché non sopporto che poi mi accusino di cose che non faccio in fondo per cattiveria. Preferisco perderle ancora prima di averle avute che sentirmi in colpa inutilmente. Anche perché in realtà devo ancora trovare una che per questo mi allontani (guarda la testa umana come è fatta). Speravo di non stufarmi in fretta di questa ultima lei. Ed invece eccoci di nuovo al solito epilogo. Ma lei è una persona molto interessante, brillante direi, e quando le ho comunicato che infelicemente non mi sembrava stesse già più funzionando, lei ha detto una cosa che mi è rimasta in testa: 'non è il fatto che ti sia già stufato a lasciarmi più stupita, ma la mancanza di emozioni che sento in te' . In effetti ha ragione, io o sento cose negative o non sento niente. E infatti, dopo che inizialmente mi piaceva e molto, ora provo il nulla interiore. Ma rispetto al passato ho consapevolezza di questo e ci lavoro. Andare al McDonald è esattamente lo stesso di quello che provo, per tornare al paragone del nutrizionismo: prima hai voglia di brutto del tuo Big Mac (sono più sul salutismo ma a volte raramente sgarro), hai la bava alla bocca mentre fai l'ordine. Ma appena poi lo addenti già hai capito che non fa al caso tuo davvero, hai fatto un ulteriore errore nella tua dieta, ma lo finisci per senso del dovere, ma esci da lì insoddisfatto, appesantito, puzzi di patatine e ti senti pure in colpa. Ma se dico questo alla mia psicologa so già cosa mi dice, mi dice 'mi raccomando, prenditi cura di te'. Grazie bella. Secondo me dovrebbe andare pure lei dallo psicologo, che tra l'altro per mia esperienza personale consolidata le donne con la passione per la psicologia sono le più scabinate, quindi anche la mia psicologa lo sarà di certo. Inizierò ad anticiparla, a dirle 'si prenda cura di lei' prima che sia lei a farlo. Vediamo che faccia mi fa.
Sarebbe interessante se qualcuno riportasse i miglioramenti ottenuti da un percorso con uno psicologo. O come capire se lo psicologo che si ha non sia quello giusto e vada cambiato. Ma forse questo è una deviazione dal tema del td. A volte mi sembra tutto una ciarlatanata questa della psicoterapia, ma so che non è così. Sarà quindi che devo avere più pazienza? Sarà che abbia la psicologa errata? Sarà invece che va tutto bene  e che stia over analizzando tutto? E voi, come fate? Non vorrei apparire lagnoso, non mi sento vittima per nulla, scrivo in un'ottica di condivisione e per capire se altri si rivedono in questo. E mi raccomando: prendetevi cura di voi  
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roberto5552
40 minuti fa, thehappyunicorn ha scritto:

Armando sei sempre spot on nei tuoi commenti.

La psicologia e l'inno al prendersi cura di sé...vorrei che mi diceste la vostra su questo, anche se è un parziale fuori tema.
È da un po' che ho iniziato un percorso con una psicologa per migliorarmi. Ma per ora sono perplesso sugli effetti: è come parlare ad un amico che mi ascolta attentamente senza dire molto, e ogni tanto fa qualche considerazione, magari appropriata ma che anche la signora che viene a farmi le pulizie, che ha una discreta esperienza di vita, potrebbe darmi, magari solo con un vocabolario più terra terra. Ma invece è la mia psicologa a dirlo, poi quando guarda il suo orologio nascosto e vede che si è fatta una certa, ti fa segno e ti saluta, rigorosamente dopo 50 minuti e zero secondi, anche se sei nel mezzo del racconto del tuo trauma migliore (quindi guardavi l'orologio e non stavi a sentire me, vero brutta str..?) raccomandandoti sempre di 'prenderti cura di te' . E io sempre penso: ma non è proprio questo il mio problema? Che ho capito di non aver capito cosa fare per stare bene? Che cazzo vuol significare quindi dirmi di prendermi cura di me, mi prendi in giro? Ossia, credevo di averlo sempre fatto, di prendermi cura di me, ma evidentemente sarà che lo faccio male? Dimmelo, TU che dovresti saperlo! Invece di starmi a guardare così. Non è che poi non mi voglia bene, è solo che forse sbaglio involontariamente nel farlo, penso io, ma dovresti suggerirmelo TU invece (lei). E se lo faccio male, tu dovresti averlo capito, visto che in teoria hai studiato proprio questo. Perché non mi dici chiaro e tondo cosa devo fare concretamente allora, e dove sbaglio? Invece no, stai lì a dirmi ovvietà, come la storia del brutto anatroccolo (me l'ha raccontata sul serio più di una volta). 
Ecco cosa penso quando parlo con la mia psicologa.
Prendersi cura di sé. Certo. Ad esempio, se il mio pisello mi comunica che vuole scopare, io mi attivo per soddisfarlo e trovagli una donna: questo pensavo che fosse prendermi cura di me fino a poco tempo fa. Ma poi se così faccio sto più insoddisfatto di prima e in più ora ho il problema di scaricare la donna magari, sentendomi pure in colpa. E allora se questo non è prendermi cura adeguatamente di me, come faccio a sapere che fare? Se faccio il contrario non sto mica bene lo stesso. Andare dalla mia psicologa è come per una persona in sovrappeso andare dal nutrizionista e questo, invece di dargli una dieta precisa, lo ascolta esporre cosa mangia e poi dice solo: 'mi raccomando, ora mangi bene'. Grazie al cazzo. Ogni volta che esco dalla mia psicologa mi sembra di aver perso tempo, mi sembra non ci sia un piano a lungo termine. Mi sento sempre più io il mio proprio psicologo. Magari che sia questo il suo obiettivo? Eppure so che da solo non vado distante su questo punto. Poi il fatto che lei sia donna mi lascia perplesso sulle concrete possibilità che ha di capirmi (ben inteso penserei lo stesso di un psicologo uomo a fare sedute ad una donna).
Poi penso che in realtà lei sappia tutto ma non lo da a vedere, e il piano a lungo termine lo gestisce segretamente e io devo continuare solo ad andare. Che il suo sia un grande e dettagliato piano per il mio recupero che però non mi dice. Come no.
L'ultima donna con cui sono uscito era la settimana scorsa: ora in genere dico loro,  prima di portarmele a letto per la prima volta, come io funziono in fatti di amore,  perché non sopporto che poi mi accusino di cose che non faccio in fondo per cattiveria. Preferisco perderle ancora prima di averle avute che sentirmi in colpa inutilmente. Anche perché in realtà devo ancora trovare una che per questo mi allontani (guarda la testa umana come è fatta). Speravo di non stufarmi in fretta di questa ultima lei. Ed invece eccoci di nuovo al solito epilogo. Ma lei è una persona molto interessante, brillante direi, e quando le ho comunicato che infelicemente non mi sembrava stesse già più funzionando, lei ha detto una cosa che mi è rimasta in testa: 'non è il fatto che ti sia già stufato a lasciarmi più stupita, ma la mancanza di emozioni che sento in te' . In effetti ha ragione, io o sento cose negative o non sento niente. E infatti, dopo che inizialmente mi piaceva e molto, ora provo il nulla interiore. Ma rispetto al passato ho consapevolezza di questo e ci lavoro. Andare al McDonald è esattamente lo stesso di quello che provo, per tornare al paragone del nutrizionismo: prima hai voglia di brutto del tuo Big Mac (sono più sul salutismo ma a volte raramente sgarro), hai la bava alla bocca mentre fai l'ordine. Ma appena poi lo addenti già hai capito che non fa al caso tuo davvero, hai fatto un ulteriore errore nella tua dieta, ma lo finisci per senso del dovere, ma esci da lì insoddisfatto, appesantito, puzzi di patatine e ti senti pure in colpa. Ma se dico questo alla mia psicologa so già cosa mi dice, mi dice 'mi raccomando, prenditi cura di te'. Grazie bella. Secondo me dovrebbe andare pure lei dallo psicologo, che tra l'altro per mia esperienza personale consolidata le donne con la passione per la psicologia sono le più scabinate, quindi anche la mia psicologa lo sarà di certo. Inizierò ad anticiparla, a dirle 'si prenda cura di lei' prima che sia lei a farlo. Vediamo che faccia mi fa.
Sarebbe interessante se qualcuno riportasse i miglioramenti ottenuti da un percorso con uno psicologo. O come capire se lo psicologo che si ha non sia quello giusto e vada cambiato. Ma forse questo è una deviazione dal tema del td. A volte mi sembra tutto una ciarlatanata questa della psicoterapia, ma so che non è così. Sarà quindi che devo avere più pazienza? Sarà che abbia la psicologa errata? Sarà invece che va tutto bene  e che stia over analizzando tutto? E voi, come fate? Non vorrei apparire lagnoso, non mi sento vittima per nulla, scrivo in un'ottica di condivisione e per capire se altri si rivedono in questo. E mi raccomando: prendetevi cura di voi  

Amico io sono stato in cura un paio di anni fa una psicologa con annessi antidepressivi che mi facevano venire un cazzo di mal di pancia... parlavo solo io....e lei " devi mettere te al centro etc etc.....".... quindi risultati zero. Solo un grosso - sul mio conto in banca.

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roberto5552
1 ora fa, alphabeta ha scritto:

Roberto piacere sono Mister Disagio - veramente lieto di fare la conoscenza di un piangi e fotti della tua levatura

se vuoi organizzo una colletta per farti schiarire le idee tra una chiavata e l'altra 👍

Il sesso è molto sopravvalutato. Onestamente tra 2019/20/21 ho scopato una marea di tipe. A parte l adrenalina di riuscire a sedurle... il sesso per una persona per la quale me ne frego altamente sì è cool ma non mi lascia nulla se dopo 5 minuti voglio che la tipa si levi dai coglioni ( anche letteralmente..)

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Sensei10
2 ore fa, roberto5552 ha scritto:

Certo ora rimettersi sulle app e parlare con decine di perfette sconosciute per trovare una con un minimo di complicità è una rottura di coglioni nn indifferente. 

Ma da solo nn riesco a starci.... 

Ma perché no? Ti fai così schifo? Non penso proprio. 

E comunque, se non ci riesci, abbandona le app e armati di pazienza. Magari è più divertente di quel che pensi, dai.

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roberto5552
11 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Ma perché no? Ti fai così schifo? Non penso proprio. 

E comunque, se non ci riesci, abbandona le app e armati di pazienza. Magari è più divertente di quel che pensi, dai.

Sì mi faccio un po' schifo in effetti.... ho una pessima opinione di me stesso. Penso di essere uno stronzo egocentrico che usa gli altri e che si merita tutta la merda che mi viene addosso. 

Senza la parte vittimistica della frase .....davvero lo penso.

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Sensei10
35 minuti fa, roberto5552 ha scritto:

Sì mi faccio un po' schifo in effetti.... ho una pessima opinione di me stesso. Penso di essere uno stronzo egocentrico che usa gli altri e che si merita tutta la merda che mi viene addosso. 

Senza la parte vittimistica della frase .....davvero lo penso.

Beh, ma sei in ottima compagnia, viviamo in un mondo di egocentrici. La mia domanda era un po' a cazzo, nel senso che puoi benissimo stare da solo, credo. Non necessariamente "in cerca" perenne.

Sursum corda.

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ArmandoBis
17 ore fa, thehappyunicorn ha scritto:

Armando sei sempre spot on nei tuoi commenti.

La psicologia e l'inno al prendersi cura di sé...vorrei che mi diceste la vostra su questo, anche se è un parziale fuori tema.
È da un po' che ho iniziato un percorso con una psicologa per migliorarmi. Ma per ora sono perplesso sugli effetti: è come parlare ad un amico che mi ascolta attentamente senza dire molto, e ogni tanto fa qualche considerazione, magari appropriata ma che anche la signora che viene a farmi le pulizie, che ha una discreta esperienza di vita, potrebbe darmi, magari solo con un vocabolario più terra terra. Ma invece è la mia psicologa a dirlo, poi quando guarda il suo orologio nascosto e vede che si è fatta una certa, ti fa segno e ti saluta, rigorosamente dopo 50 minuti e zero secondi, anche se sei nel mezzo del racconto del tuo trauma migliore (quindi guardavi l'orologio e non stavi a sentire me, vero brutta str..?) raccomandandoti sempre di 'prenderti cura di te' . E io sempre penso: ma non è proprio questo il mio problema? Che ho capito di non aver capito cosa fare per stare bene? Che cazzo vuol significare quindi dirmi di prendermi cura di me, mi prendi in giro? Ossia, credevo di averlo sempre fatto, di prendermi cura di me, ma evidentemente sarà che lo faccio male? Dimmelo, TU che dovresti saperlo! Invece di starmi a guardare così. Non è che poi non mi voglia bene, è solo che forse sbaglio involontariamente nel farlo, penso io, ma dovresti suggerirmelo TU invece (lei). E se lo faccio male, tu dovresti averlo capito, visto che in teoria hai studiato proprio questo. Perché non mi dici chiaro e tondo cosa devo fare concretamente allora, e dove sbaglio? Invece no, stai lì a dirmi ovvietà, come la storia del brutto anatroccolo (me l'ha raccontata sul serio più di una volta). 
Ecco cosa penso quando parlo con la mia psicologa.
Prendersi cura di sé. Certo. Ad esempio, se il mio pisello mi comunica che vuole scopare, io mi attivo per soddisfarlo e trovagli una donna: questo pensavo che fosse prendermi cura di me fino a poco tempo fa. Ma poi se così faccio sto più insoddisfatto di prima e in più ora ho il problema di scaricare la donna magari, sentendomi pure in colpa. E allora se questo non è prendermi cura adeguatamente di me, come faccio a sapere che fare? Se faccio il contrario non sto mica bene lo stesso. Andare dalla mia psicologa è come per una persona in sovrappeso andare dal nutrizionista e questo, invece di dargli una dieta precisa, lo ascolta esporre cosa mangia e poi dice solo: 'mi raccomando, ora mangi bene'. Grazie al cazzo. Ogni volta che esco dalla mia psicologa mi sembra di aver perso tempo, mi sembra non ci sia un piano a lungo termine. Mi sento sempre più io il mio proprio psicologo. Magari che sia questo il suo obiettivo? Eppure so che da solo non vado distante su questo punto. Poi il fatto che lei sia donna mi lascia perplesso sulle concrete possibilità che ha di capirmi (ben inteso penserei lo stesso di un psicologo uomo a fare sedute ad una donna).
Poi penso che in realtà lei sappia tutto ma non lo da a vedere, e il piano a lungo termine lo gestisce segretamente e io devo continuare solo ad andare. Che il suo sia un grande e dettagliato piano per il mio recupero che però non mi dice. Come no.
L'ultima donna con cui sono uscito era la settimana scorsa: ora in genere dico loro,  prima di portarmele a letto per la prima volta, come io funziono in fatti di amore,  perché non sopporto che poi mi accusino di cose che non faccio in fondo per cattiveria. Preferisco perderle ancora prima di averle avute che sentirmi in colpa inutilmente. Anche perché in realtà devo ancora trovare una che per questo mi allontani (guarda la testa umana come è fatta). Speravo di non stufarmi in fretta di questa ultima lei. Ed invece eccoci di nuovo al solito epilogo. Ma lei è una persona molto interessante, brillante direi, e quando le ho comunicato che infelicemente non mi sembrava stesse già più funzionando, lei ha detto una cosa che mi è rimasta in testa: 'non è il fatto che ti sia già stufato a lasciarmi più stupita, ma la mancanza di emozioni che sento in te' . In effetti ha ragione, io o sento cose negative o non sento niente. E infatti, dopo che inizialmente mi piaceva e molto, ora provo il nulla interiore. Ma rispetto al passato ho consapevolezza di questo e ci lavoro. Andare al McDonald è esattamente lo stesso di quello che provo, per tornare al paragone del nutrizionismo: prima hai voglia di brutto del tuo Big Mac (sono più sul salutismo ma a volte raramente sgarro), hai la bava alla bocca mentre fai l'ordine. Ma appena poi lo addenti già hai capito che non fa al caso tuo davvero, hai fatto un ulteriore errore nella tua dieta, ma lo finisci per senso del dovere, ma esci da lì insoddisfatto, appesantito, puzzi di patatine e ti senti pure in colpa. Ma se dico questo alla mia psicologa so già cosa mi dice, mi dice 'mi raccomando, prenditi cura di te'. Grazie bella. Secondo me dovrebbe andare pure lei dallo psicologo, che tra l'altro per mia esperienza personale consolidata le donne con la passione per la psicologia sono le più scabinate, quindi anche la mia psicologa lo sarà di certo. Inizierò ad anticiparla, a dirle 'si prenda cura di lei' prima che sia lei a farlo. Vediamo che faccia mi fa.
Sarebbe interessante se qualcuno riportasse i miglioramenti ottenuti da un percorso con uno psicologo. O come capire se lo psicologo che si ha non sia quello giusto e vada cambiato. Ma forse questo è una deviazione dal tema del td. A volte mi sembra tutto una ciarlatanata questa della psicoterapia, ma so che non è così. Sarà quindi che devo avere più pazienza? Sarà che abbia la psicologa errata? Sarà invece che va tutto bene  e che stia over analizzando tutto? E voi, come fate? Non vorrei apparire lagnoso, non mi sento vittima per nulla, scrivo in un'ottica di condivisione e per capire se altri si rivedono in questo. E mi raccomando: prendetevi cura di voi  

Guarda, io posso parlare per esperienza diretta della psicoanalisi. E quello che posso dire può non essere adeguato ai tempi attuali, nel senso che può essere cambiato il contesto e, a quanto mi dicono, vi sono anche tecniche nuove, una sorta di psicoanalisi con un acceleratore.

In sintesi, la psicoanalisi ti porta a ricordare il tuo passato, in particolare puoi accedere a ricordi che non sono più alla tua portata, o, anche se accessibili, non ne cogli il senso e la portata.

In sostanza, ricostruisci la tua storia e questo di consente di accedere all'origine del tuo malessere.

Il problema è che ricordare non è sinonimo di cambiare. Se così fosse, la psicoanalisi sarebbe una terapia molto ma molto più breve, perché ricordare il passato è il meno. Anche se, come dicevo più sopra, forse sul piano dei tempi le cose sono migliorate. In ogni caso, si tratta di una terapia lunga e costosa, anche se va molto in profondità, possiamo definirla una terapia molto radicale.

Poi vi sono altri tipi di terapia, che si muovono su presupposti teorici molto diversi, come la terapia cognitivo comportamentale, o quella sistemica (derivata dalla scuola di Palo Alto, in Italia rappresentata da Nardone).

Vi sono anche approcci psicoterapeutici basati sul corpo, credo che si chiami bioenergetica.

Tutte cose di cui so poco.

Però una cosa posso dire, che il nostro atteggiamento verso le donne, e quello che le donne hanno verso gli uomini, è qualcosa di profondamente radicato nella personalità.

Se c'è un problema a questo livello, il lavoro da fare sarà comunque lungo e travagliato.

Riguardo alla tua psicologa, non ho elementi per giudicare, però ti invito a fare una verifica approfondita.

Non sarebbe la prima volta che si butta via tempo e soldi per un trattamento non indicato per i nostri specifici problemi.

Quindi, ti consiglio di informarti sull'orientamento della tua psicologa e così hai già una prima idea su come funziona la cura che ti propone. In più vedi anche dove si è formata e con chi.

Nel mio caso non ce n'è stato bisogno perché sulla psicoanalisi le informazioni sono abbastanza diffuse, allora anche più di oggi, anche se non molto precise.

Visto che è agosto e i terapeuti in questo mese vanno in ferie, magari hai più tempo per documentarti e chiedere in giro, magari ci sono forum che trattano questi temi.

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roberto5552
2 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Guarda, io posso parlare per esperienza diretta della psicoanalisi. E quello che posso dire può non essere adeguato ai tempi attuali, nel senso che può essere cambiato il contesto e, a quanto mi dicono, vi sono anche tecniche nuove, una sorta di psicoanalisi con un acceleratore.

In sintesi, la psicoanalisi ti porta a ricordare il tuo passato, in particolare puoi accedere a ricordi che non sono più alla tua portata, o, anche se accessibili, non ne cogli il senso e la portata.

In sostanza, ricostruisci la tua storia e questo di consente di accedere all'origine del tuo malessere.

Il problema è che ricordare non è sinonimo di cambiare. Se così fosse, la psicoanalisi sarebbe una terapia molto ma molto più breve, perché ricordare il passato è il meno. Anche se, come dicevo più sopra, forse sul piano dei tempi le cose sono migliorate. In ogni caso, si tratta di una terapia lunga e costosa, anche se va molto in profondità, possiamo definirla una terapia molto radicale.

Poi vi sono altri tipi di terapia, che si muovono su presupposti teorici molto diversi, come la terapia cognitivo comportamentale, o quella sistemica (derivata dalla scuola di Palo Alto, in Italia rappresentata da Nardone).

Vi sono anche approcci psicoterapeutici basati sul corpo, credo che si chiami bioenergetica.

Tutte cose di cui so poco.

Però una cosa posso dire, che il nostro atteggiamento verso le donne, e quello che le donne hanno verso gli uomini, è qualcosa di profondamente radicato nella personalità.

Se c'è un problema a questo livello, il lavoro da fare sarà comunque lungo e travagliato.

Riguardo alla tua psicologa, non ho elementi per giudicare, però ti invito a fare una verifica approfondita.

Non sarebbe la prima volta che si butta via tempo e soldi per un trattamento non indicato per i nostri specifici problemi.

Quindi, ti consiglio di informarti sull'orientamento della tua psicologa e così hai già una prima idea su come funziona la cura che ti propone. In più vedi anche dove si è formata e con chi.

Nel mio caso non ce n'è stato bisogno perché sulla psicoanalisi le informazioni sono abbastanza diffuse, allora anche più di oggi, anche se non molto precise.

Visto che è agosto e i terapeuti in questo mese vanno in ferie, magari hai più tempo per documentarti e chiedere in giro, magari ci sono forum che trattano questi temi.

Mah io sono cambiato da solo dopo divorzio e la tipa che mi ha mandato in one itis. Risultato dopo l agonia è che sono diventato un essere glaciale e senza sentimenti... quest' ultima relazione è stata emblematica. Ci stavo insieme solo perché è estremamente bella e cool altrimenti scomparivo come al solito il giorno dopo. Ora onestamente sono un po' perso, annoiato e boh a volte penso che dovrei tornare con la mia ex moglie 🤣

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Minypony
10 minuti fa, roberto5552 ha scritto:

perché è estremamente bella e cool

cosa dovrebbe avere oltre a questo? i sentimenti sono qualcosa che si solidificano con il tempo non nascono subito...

Modificato da Minipony89
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roberto5552
2 minuti fa, Minipony89 ha scritto:

cosa dovrebbe avere oltre a questo? i sentimenti sono qualcosa che si solidificano con il tempo non nascono subito...

Non ne ho idea. Per me non funziona così, è sempre stato subito o niente. 

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