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Cancellare le routine


Celeste

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Albachiara
1 ora fa, Orph ha scritto:

@askfra scelgo te!

Dejavù?

😉

@Orph ti aspettavo al varco 😆😆 Dai però askfra non pone questo ritmo incessante da timbro del cartellino 😝

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4 minuti fa, Albachiara ha scritto:

@Orph ti aspettavo al varco 😆😆 Dai però askfra non pone questo ritmo incessante da timbro del cartellino 😝

Si lo so ma era curioso che poco dopo che discutiamo di un caso simile spunti la "versione dalla parte di lei".

Ho pensato magari è la tipa di Ask.

Scherzo è🤣

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Albachiara
Adesso, Orph ha scritto:

Si lo so ma era curioso che poco dopo che discutiamo di un caso simile spunti la "versione dalla parte di lei".

Ho pensato magari è la tipa di Ask.

Scherzo è🤣

È stato inevitabile anche per me pensarci, però stavolta empatizzo con Celeste 😁

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1 minuto fa, Albachiara ha scritto:

però stavolta empatizzo con Celeste 😁

Vabbè anche di la alla fine la tizia ti ha strappato pure commozione!

Si empatizza con chi racconta perchè tendenzialmente abbiamo quell'informazione quindi si parte proprio dalla campana del "raccontatore" che per forza di cose è di parte.

Il difficile è tentare di essere "imparziali" (spesso è impossibile).

 

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Albachiara
Adesso, Orph ha scritto:

Vabbè anche di la alla fine la tizia ti ha strappato pure commozione!

Si empatizza con chi racconta perchè tendenzialmente abbiamo quell'informazione quindi si parte proprio dalla campana del "raccontatore" che per forza di cose è di parte.

Il difficile è tentare di essere "imparziali" (spesso è impossibile).

 

Ma sì @Orph era per dire che a tratti mi ci ritrovo, come fase di vita che sta vivendo... Per il resto le scriverò appena potrò ciò che mi viene in mente, sul cosa farei io 😉 @Celeste

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Sonya
9 ore fa, Celeste ha scritto:

Ho conosciuto una persona meno di due mesi fa. Complice l’ottima intesa mentale e sessuale, abbiamo iniziato a vederci con frequenza: non me ne sono resa conto. 

Un concatenarsi di eventi e circostanze ha fatto in modo che si creassero delle vere e proprie routine nel rapporto. E adesso - dopo quasi due mesi - non posso più ignorare determinati comportamenti/appuntamenti ripetuti marcandoli come casuali: tutto ció è quanto di più non voglia e non ho idea di come ci sia potuta finir dentro.

Premetto di lavorare in media almeno 12 ore al giorno, e non è infrequente per me prolungare fino alle 14 ore. Fino alla chiusura delle palestre, ho sempre dedicato dalle 6 alle 8 ore settimanali allo sport. Poi ci sono tutti gli altri interessi variabili e incombenze sparse. 

Come intuirete facendo dei semplici calcoli, ho conosciuto questo ragazzo in una fase strana, quasi concomitante alla chiusura delle palestre e locali; sostanzialmente in un momento privo di impegni sportivi e sociali.

Evidentemente, il mio non avere impedimenti effettivi al vederci e il fatto di doverci frequentare in un contesto casalingo - nel weekend ma senza i ritmi soliti scanditi dall’appuntamento-tipo “ti vengo a prendere e usciamo” (finendo gli incontri per essere prolungati anche per sessioni di 24h di fila insieme) - hanno fatto sì che si creassero delle distorsioni nella percezione dello stato del rapporto e nell’evoluzione (o degenerazione) esponenziale dello stesso. 

Lui ha quasi sin da subito iniziato con i messaggi quotidiani del buongiorno/buonanotte, che io odio e reputo un grande accollo. Tuttavia, avendoli percepiti come un gesto gentile, fatto con le migliori intenzioni, mi sono sottomessa a tale routine. Primo grande errore. 

  [Primo quesito: cosa avrei dovuto fare? Mi sento psicopatica a dover dire a una persona: “Guarda, non mi mandare il buongiorno, è una cosa che mi sta in culo”.]

Una sera poi mi ha chiamata. Io non lo sapevo, ma in quel momento inauguravamo il rito della telefonata quotidiana serale. 

Sono stata scema, ancora una volta. Complici quelle due/tre sere in cui non mi ha chiamata perchè incasinato con il lavoro, mi sono tranquillizzata, dicendomi: “non è una routine!”. Spesso poi abbiamo avuto vivaci argomenti di cui chiacchierare: così non mi sono accorta di aver contribuito a fissare lo standard di 40-50 minuti (!) di telefonata.  

Avrete ormai intuito il mio problema, immagino. 

Lui mi piace, ma avevo proiettato un’idea di frequentazione tranquilla, inframmezzata da impegni di vita separata. Un cercarsi libero, rilassato, senza ansie e appuntamenti prefissati.

Ho sbagliato moltissimo, perchè sebbene avessi verbalizzato quest’idea di rapporto più e più volte, nei fatti non mi sono dimostrata coerente, assecondando invece il suo ritmo. Peró, conoscendolo da così poco, pensavo fosse scontato per me “ritenermi per i fatti miei”. Ora cado dal pero.

*******

Adesso la consapevolezza della realtà mi ha travolta e sono in preda all’ansia da giorni e mi ritrovo qui, a scrivere, nonostante la sveglia che inesorabilmente squillerà fra una manciata di ore. 

È possibile fare un passo indietro? Riportare la frequentazione ad altri ritmi e premesse? Vi chiedo il consiglio che dareste ad un amico per smarcarsi dalla ragazza che si accolla.

Ho provato, ad esempio, durante l’ennesima chiamata a spiegare di essere stanca e di non avere molto tempo per stare al telefono, ma lui non mi sembra ricettivo...non mi viene incontro liquidando in fretta la chiamata fingendo noncuranza, ma lo sento anzi incupito e finisce per farmi tenerezza. 

Passo dal sentirmi in colpa ad incazzarmi con me stessa per il costringermi a sopportare cose di cui non ho voglia (Dio...lo conosco da così poco! Ma che cazzo è questo senso di sottomissione e assecondamento da mammina apprensiva?). 

 [N.d.r. Tutto ha origine probabilmente dalla sensazione di sentirsi sbagliati e dal non voler dar credito alle proprie esigenze.]

Concedetemi il mio momento di lagna: sono stanca, non ho tempo nè la forza mentale.

L’idea di dover trovare una scusa, una giustificazione che non faccia restare male l’altro per saltare l’appuntamento settimanale (semplicemente per dormire un po’ o stare per i cazzi miei) mi crea una morsa allo stomaco.

Ho chiuso una relazione di 7 anni per essere finalmente libera di gestire il mio tempo. Di che stiamo parlando, cazzo?

Non ho voglia di dover stare al telefono ogni sera, nelle giornate in cui non c’è nulla da dirsi, e polverizzare così quelle misere ore che mi restano dopo il lavoro. Addormentarsi serena e poi svegliarsi di soprassalto perchè quel cristo ti ha cercata e tu sei sparita così, senza dare notizia di te. Non. ce. la. faccio. Mi sento oppressa. 

Al contempo spiegare queste esigenze all’altro puó risultare davvero difficile. Si appare odiosi con questi vaneggiamenti sul tempo che manca. Roba da mitomani che si credono CEO di multinazionali, lo comprendo. 

Peró così è. Come ne esco? Come pongo la questione senza far sentire l’altra persona in difetto? Non voglio essere per lui la tipa che lo ha messo “a cuccia” o farlo sentire sbagliato...le sue attenzioni sono sane e positive! Ma le mie condizioni attuali mi impediscono di apprezzarle.

Sono consapevole che queste mie esigenze verosimilmente mi condannino a soli rapporti frivoli, senza crescita nè profondità. Nondimeno, mi trovo in questa precisa fase della vita e non nego che ci siano momenti in cui me ne rammarichi. 

Eppure, mi ritrovo a dover confermare di preferire questa solitudine di fondo all’ansia folle che mi provoca l’idea di non possedere il mio tempo e doverlo rendicontare a qualcuno, certificare i miei movimenti - in linea con la scelta ormai compiuta più di un anno fa quando interruppi la mia LTR -.
 

Consigli?

Leggendoti, più che la situazione, mi mette "ansia" la tua "ansia". Tutto questo bisogno di controllo, tutto un "se"-> "allora".

Stai tranquilla. 

Se una sera non vorrai fare la telefonata, gli mandi un messaggio dicendo "scusami, non riesco a risponderti, sono impegnata".  Se ti fa piacere sentirlo, però non c'è altro da dirsi dopo 10 minuti, semplicemente lo saluti.

Onestamente, non vedo tutto questo problema nell'esistenza di queste "routine". Il vero problema è se lui sa che (da quel che capisco) non hai intenzioni di qualcosa di più impegnativo. Lui lo sa? 

Perché come giustamente dici te, è da psicopatica scrivergli "mi danno fastidio i buongiorno e le buona notte"... Però è una cosa corretta fargli presente la tua reticenza a voler qualcosa in più.

Siamo in pieno possesso di agire secondo i nostri desideri, senza subire e risultando comunque educati. 

La cosa che mi sento di dirti è di vivertela "scialla"... senza troppe seghe mentali e senza mettere le mani avanti. Che poi magari tra un mese queste "routine" che ora schifi, saranno la cosa che daranno un tocco di positività alla tua giornata 🙂

Modificato da Sonya
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askfra
2 ore fa, Orph ha scritto:

@askfra scelgo te!

Dejavù?

😉

Si effettivamente ci sono molte somiglianze rispetto alla mia storia, dove io ovviamente faccio la parte di "lui".

Anche se comunque ci sono cose che io non ho mai fatto, i miei messaggi sono più dosati dei suoi, mai una buonanotte ad esempio. Sempre limitato il tutto a un buongiorno inviato praticamente un giorno a testa. Però le somiglianze ci sono e sono evidenti.

Comunque @Celeste, io ho una storia penso analoga e mi trovo ovviamente dall'altra parte penso. Se vuoi ti spiego. Parlagli con molta serenità, sei una donna adulta e le tue intenzioni, e lui stesso, meritano rispetto. Più prolunghi il tuo stato d'ansia, più prolunghi il suo. Inutile stare in questo limbo se sai quello che vuoi, fai un passo indietro, lui è adulto e capirà

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20 minuti fa, Sonya ha scritto:

Siamo in pieno possesso di agire secondo i nostri desideri, senza subire e risultando comunque educati. 

Grazie. 

Proprio questo il punto 

Celeste ma perché sei passiva? Se non ti va di fare una cosa non farla. 

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Vi ringrazio molto per gli interventi e intanto che ho un attimo, rispondo brevemente e in maniera sparsa.

Allora, le cose stanno così. Proprio perchè me la sono vissuta in maniera “scialla”, apprendere improvvisamente di aver cementificato certi meccanismi, mi crea una colpevole ansia.

Non sono facilmente impressionabile, quindi quando lui ha fatto breccia nei miei pensieri, incuriosendomi, potrei un po’ aver calcato la mano...non sono stata a soppesare le conseguenze delle mie azioni. Complici le endorfine, il suo buon odore, ci siamo visti con assiduità. Ed è vero che mi manca, non appena dopo aver passato le succitate 24h di fila con lui.

Solo che dopo un po’ di weekend immersivi, magari inizio ad accorgermi di aver tralasciato altre cose, di non aver fatto un cazzo a parte vederlo e quindi in automatico si iniziano a costruire gli argini attorno a questa mia anarchia di priorità. 
 

Ma fosse solo questo! Francamente mi stranisce pensare di essere “in coppia”. Non ritengo di esserlo. Ho frequentato lo stesso tipo per un anno e mi sono sempre ritenuta single (vedasi mio altro post in questa sezione)...Al nuovo tipo credo di aver sufficientemente spiegato il mio modo di funzionare...ma tant’è.

Evidentemente mi prende, come appena scritto sopra. E mi dispiace sentirlo preoccupato, rabbuiato, quando tento di imporre i miei ritmi...mi fa molta tenerezza, ripeto. 
È un peccato che abbia voluto premere così tanto sull’acceleratore...non scappavo, non stavo andando da nessuna parte!! Ora così, come dite voi, probabilmente un allontanamento sarà necessario...

Io spero di ricalibrare, tutto qua. Perchè prima dell’introduzione dei meccanismi da coppia, me la stavo vivendo alla grande.
 

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porchetta

@Celeste

Scusa se mi permetto , ma qui c'è un problema di chiarezza..

Mi sembra di capire che oltre ad andare a letto assiduamente avete condiviso altre cose , passeggiate , discorsi , visite di città ,  ubriacature moleste , teatri/cinema  ?

Perchè se avete fatto cose cosi e se  mi dici "dopo 24 ore assieme di fila mi manca" allora cosa vi differenzia dall'essere coppia? Non è forse questa l'essenza dello stare insieme?

Tu puoi anche ripeterti di considerarti single , ma le tue azioni parlano per te ;

- sei preoccupata e ti dispiace se si rabbuia

- ti fa tenerezza

"ha fatto breccia nei miei pensieri"

- "io non scappavo da nessuna parte"

In realtà sono semplicemente subentrati dei meccanismi nuovi e ne sei sorpresa/impaurita .. nulla che non si possa risolvere con un confronto.

Capisco che tu possa  essere scottata da esperienze passate , ma guarda che forse hai ingrandito la cosa ,  pensa che se lui si muove cosi è perchè evidentemente per lui sei speciale.  Non sottovaluterei la cosa

Basta che vi calibriate un attimo , niente di più e niente di meno quello che avete  fatto in altre occasioni , sesso in primis.

 

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