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Cancellare le routine


Celeste

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7 minuti fa, bruni ha scritto:

 

Lo so che è difficile quando si finisce dentro sti circoli viziosi, ma pensi che quel perché ti aiuterà a sbloccare la situazione? No, è più facile che ti infili in un meccanismo malato e magari sei proprio tu che ti ci invischi, così si rispecchia e si autoalimenta la tua paura delle relazioni :"le relazioni sono troppo uno sbatti e io non ho tempo, intanto me ne cerco di malatissime per crearmi degli alibi sul quanto siano brutte le relazioni". 

Chissenefrega dei suoi perché, quando due adulti sono interessati non è che che scoppino le guerre nucleari, se si è interessati, si passa del tempo insieme rispettando l'altro e cercando l'equilibrio fra i due ed eventuali discussioni portano comunque un progresso nel rapporto, non frustrazione random

 

Chiediti perché tu fai così

Non credo siamo brutte le relazioni. Credo richiedano impegno, investimento, risorse.

Non so perchè sia finita invischiata in quella situazione...la sintonia non mi ha fatto accorgere del tempo che passava - sempre ciclico, senza alcuna evoluzione -. E così me la sono fatta andare bene.

Quando ho realizzato, e la situazione mi è stata sul cazzo, me ne sono distaccata. E poi ho conosciuto il nuovo ragazzo. 
 

Il comportamento altalenante del tipo vecchio continua a darmi pensiero perchè non lo comprendo appieno. E ora che sembrerebbe comunicarmi “un’intenzione di evoluzione” del rapporto - a parole -, un po’ mi cascano le braccia. È il meccanismo del giocatore, no? Hai perso tanto al tavolo da gioco e continui a giocare, sperando di rientrare della perdita. Posto che io non ho perso nulla, ho solo investito emozioni. Che mi hanno anche fatta crescere, ecc. 

Ne ho scritto perchè vorrei rubarvi un po’ della tipica “brutalità del terzo”. La persona terza che legge, senza condizionamenti mentali,  e si fa un quadro ben chiaro della faccenda. Nuda e cruda.

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1 ora fa, Celeste ha scritto:

Poi peró, razionalmente, mi rendo conto di non avere le energie per affrontare una LTR con tutti i crismi, specialmente se con una persona sana e valida come lui.

Ciao Celeste

Questa frase la capisco bene. Mi ci rispecchio in questi periodo 

Credo che il punto sia lavorare su noi stessi un questi casi, almeno imho. Se non si hanno le energie é perché si ha altro da affrontare. Tu cosa ne pensi?

 

1 ora fa, Celeste ha scritto:

Al contempo essermi saputa fermare, essere stata capace di informare l’altro di un meccanismo che mi creava ansia, anzichè farmi trascinare dagli eventi - come mio solito -, mi sembra un gran successo e una novità assoluta. 

Anche secondo me é segno di una crescita 

Modificato da Alexis2
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Albachiara

@Celeste hai annusato diverse cose che non vanno, per ciò che riguarda il ragazzo del post precedente.So che molti comportamenti e ora, anche parole, ti destabilizzano perché non le comprendi fino in fondo e verrebbe naturale stare lì ad indagare, ma quelle sì che sarebbero energie sprecate.

Se davvero senti che la persona che frequenti ora è sana e ti può regalare cose belle (soprattutto se ha accettato il bisogno di spazio e dei tuoi tempi) prova a stare nella situazione senza lasciarti condizionare dal pensiero per un futuro.Capisco che non sia semplice, ma se lui ha compreso il tuo punto di vista, approfittane, può davvero venir fuori una roba speciale 😁

Modificato da Albachiara
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Il 7/12/2020 at 14:27, Alexis2 ha scritto:

Ciao Celeste

Questa frase la capisco bene. Mi ci rispecchio in questi periodo 

Credo che il punto sia lavorare su noi stessi un questi casi, almeno imho. Se non si hanno le energie é perché si ha altro da affrontare. Tu cosa ne pensi?

Sono perfettamente d’accordo.

Mi sono confrontata sul punto con il mio ex, che nel frattempo si è lanciato già in una nuova relazione che è subito sfociata in convivenza ufficiale.

Gli ho chiesto dove e come trovasse la forza di affrontare una nuova LTR. Domanda posta in questa maniera in considerazione del fatto che sì, la nostra storia è stata bella in termini assoluti, ma l’ultimo annetto è stato sfiancante dal punto di vista delle dinamiche di coppia...ci siamo massacrati.

Lui mi ha risposto, semplicemente: “Sentivo di meritarmi un po’ di felicità”.

Da parte mia, invece non sorge un simile pensiero spontaneo. Quindi non ho voglia di forzarmi. Ogni persona è a sè.

 

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roberto5552
Il 2/12/2020 at 03:35, Celeste ha scritto:

Ho conosciuto una persona meno di due mesi fa. Complice l’ottima intesa mentale e sessuale, abbiamo iniziato a vederci con frequenza: non me ne sono resa conto. 

Un concatenarsi di eventi e circostanze ha fatto in modo che si creassero delle vere e proprie routine nel rapporto. E adesso - dopo quasi due mesi - non posso più ignorare determinati comportamenti/appuntamenti ripetuti marcandoli come casuali: tutto ció è quanto di più non voglia e non ho idea di come ci sia potuta finir dentro.

Premetto di lavorare in media almeno 12 ore al giorno, e non è infrequente per me prolungare fino alle 14 ore. Fino alla chiusura delle palestre, ho sempre dedicato dalle 6 alle 8 ore settimanali allo sport. Poi ci sono tutti gli altri interessi variabili e incombenze sparse. 

Come intuirete facendo dei semplici calcoli, ho conosciuto questo ragazzo in una fase strana, quasi concomitante alla chiusura delle palestre e locali; sostanzialmente in un momento privo di impegni sportivi e sociali.

Evidentemente, il mio non avere impedimenti effettivi al vederci e il fatto di doverci frequentare in un contesto casalingo - nel weekend ma senza i ritmi soliti scanditi dall’appuntamento-tipo “ti vengo a prendere e usciamo” (finendo gli incontri per essere prolungati anche per sessioni di 24h di fila insieme) - hanno fatto sì che si creassero delle distorsioni nella percezione dello stato del rapporto e nell’evoluzione (o degenerazione) esponenziale dello stesso. 

Lui ha quasi sin da subito iniziato con i messaggi quotidiani del buongiorno/buonanotte, che io odio e reputo un grande accollo. Tuttavia, avendoli percepiti come un gesto gentile, fatto con le migliori intenzioni, mi sono sottomessa a tale routine. Primo grande errore. 

  [Primo quesito: cosa avrei dovuto fare? Mi sento psicopatica a dover dire a una persona: “Guarda, non mi mandare il buongiorno, è una cosa che mi sta in culo”.]

Una sera poi mi ha chiamata. Io non lo sapevo, ma in quel momento inauguravamo il rito della telefonata quotidiana serale. 

Sono stata scema, ancora una volta. Complici quelle due/tre sere in cui non mi ha chiamata perchè incasinato con il lavoro, mi sono tranquillizzata, dicendomi: “non è una routine!”. Spesso poi abbiamo avuto vivaci argomenti di cui chiacchierare: così non mi sono accorta di aver contribuito a fissare lo standard di 40-50 minuti (!) di telefonata.  

Avrete ormai intuito il mio problema, immagino. 

Lui mi piace, ma avevo proiettato un’idea di frequentazione tranquilla, inframmezzata da impegni di vita separata. Un cercarsi libero, rilassato, senza ansie e appuntamenti prefissati.

Ho sbagliato moltissimo, perchè sebbene avessi verbalizzato quest’idea di rapporto più e più volte, nei fatti non mi sono dimostrata coerente, assecondando invece il suo ritmo. Peró, conoscendolo da così poco, pensavo fosse scontato per me “ritenermi per i fatti miei”. Ora cado dal pero.

*******

Adesso la consapevolezza della realtà mi ha travolta e sono in preda all’ansia da giorni e mi ritrovo qui, a scrivere, nonostante la sveglia che inesorabilmente squillerà fra una manciata di ore. 

È possibile fare un passo indietro? Riportare la frequentazione ad altri ritmi e premesse? Vi chiedo il consiglio che dareste ad un amico per smarcarsi dalla ragazza che si accolla.

Ho provato, ad esempio, durante l’ennesima chiamata a spiegare di essere stanca e di non avere molto tempo per stare al telefono, ma lui non mi sembra ricettivo...non mi viene incontro liquidando in fretta la chiamata fingendo noncuranza, ma lo sento anzi incupito e finisce per farmi tenerezza. 

Passo dal sentirmi in colpa ad incazzarmi con me stessa per il costringermi a sopportare cose di cui non ho voglia (Dio...lo conosco da così poco! Ma che cazzo è questo senso di sottomissione e assecondamento da mammina apprensiva?). 

 [N.d.r. Tutto ha origine probabilmente dalla sensazione di sentirsi sbagliati e dal non voler dar credito alle proprie esigenze.]

Concedetemi il mio momento di lagna: sono stanca, non ho tempo nè la forza mentale.

L’idea di dover trovare una scusa, una giustificazione che non faccia restare male l’altro per saltare l’appuntamento settimanale (semplicemente per dormire un po’ o stare per i cazzi miei) mi crea una morsa allo stomaco.

Ho chiuso una relazione di 7 anni per essere finalmente libera di gestire il mio tempo. Di che stiamo parlando, cazzo?

Non ho voglia di dover stare al telefono ogni sera, nelle giornate in cui non c’è nulla da dirsi, e polverizzare così quelle misere ore che mi restano dopo il lavoro. Addormentarsi serena e poi svegliarsi di soprassalto perchè quel cristo ti ha cercata e tu sei sparita così, senza dare notizia di te. Non. ce. la. faccio. Mi sento oppressa. 

Al contempo spiegare queste esigenze all’altro puó risultare davvero difficile. Si appare odiosi con questi vaneggiamenti sul tempo che manca. Roba da mitomani che si credono CEO di multinazionali, lo comprendo. 

Peró così è. Come ne esco? Come pongo la questione senza far sentire l’altra persona in difetto? Non voglio essere per lui la tipa che lo ha messo “a cuccia” o farlo sentire sbagliato...le sue attenzioni sono sane e positive! Ma le mie condizioni attuali mi impediscono di apprezzarle.

Sono consapevole che queste mie esigenze verosimilmente mi condannino a soli rapporti frivoli, senza crescita nè profondità. Nondimeno, mi trovo in questa precisa fase della vita e non nego che ci siano momenti in cui me ne rammarichi. 

Eppure, mi ritrovo a dover confermare di preferire questa solitudine di fondo all’ansia folle che mi provoca l’idea di non possedere il mio tempo e doverlo rendicontare a qualcuno, certificare i miei movimenti - in linea con la scelta ormai compiuta più di un anno fa quando interruppi la mia LTR -.
 

Consigli?

Non te ne frega un cazzo del tipo altrimenti non aspetteresti altor che la sua chiamata che invece ti pesa. Sii onesta con lui e con te ed invece di tenerlo appeso digli che non funziona. Che cazzo di comportamenti..... 

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roberto5552
Il 3/12/2020 at 12:50, Albachiara ha scritto:

@askfra solo una frase al volo, la tua situazione è totalmente diversa, le donzelle hanno qualche somiglianza, ma a mio parere le motivazioni sottostanti non c'entrano nulla col tuo caso.

Le difficoltà della tua lei sono altre e totalizzanti, qui si parla di una ragazza che obiettivamente non vuole essere ingabbiata in una relazione, ma se si sente in gabbia è anche perché lui si pone come "opprimente" sia concretamente che in modo astratto per la poca esperienza magari o perché è insicuro di suo (vedasi esempio di Celeste di prima)...

la tua lei ha proprio difficoltà nel relazionarsi (vedasi anche il poco entusiasmo nelle risposte, poco slancio ecc...) non arrovellarti, tu sei sciallo 😁😁

Non diciamo cazzate. Sta stronzata di qlcuno che "non vuole essere ingabbiato in una relazione" è una delle puttanate più vecchie del mondo.... se ti prende lui o lei col cazzo che ti poni il problema della relazione. Non vedi l'ora di vederlo/a.... Basta l'amica in questione nn è così presa. Quante analisi inutili. 

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roberto5552
8 ore fa, Celeste ha scritto:

Sono perfettamente d’accordo.

Mi sono confrontata sul punto con il mio ex, che nel frattempo si è lanciato già in una nuova relazione che è subito sfociata in convivenza ufficiale.

Gli ho chiesto dove e come trovasse la forza di affrontare una nuova LTR. Domanda posta in questa maniera in considerazione del fatto che sì, la nostra storia è stata bella in termini assoluti, ma l’ultimo annetto è stato sfiancante dal punto di vista delle dinamiche di coppia...ci siamo massacrati.

Lui mi ha risposto, semplicemente: “Sentivo di meritarmi un po’ di felicità”.

Da parte mia, invece non sorge un simile pensiero spontaneo. Quindi non ho voglia di forzarmi. Ogni persona è a sè.

 

Bullshit. 

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@roberto5552, non saprei. Tutto puó essere. Non capisco peró perchè innervosirsi così. Se ho scritto qua è proprio perchè l’argomento mi dà da pensare e non vorrei combinare troppi casini, men che meno far perdere tempo ad altre persone. 
 

Proprio perchè mi sono lasciata trascinare dal benessere della situazione, perchè sono stata debole e priva di raziocinio valutativo, ora mi trovo qui a riflettere. 
L’ultima cosa che vorrei fare è avere il peso e la responsabilità della sofferenza altrui... Vero è che lo conosco - letteralmente - da soli due mesi. Devo avere un attimo il tempo di fare conoscenza, inquadrare le persone, non sei d’accordo con me?

Mi dispiace che il mio comportamento ti abbia sinceramente offeso. Mi ritengo una persona civile, quindi sono qui a trarre spunto perchè l’ultima cosa che vorrei è quella di risultare una persona “incivile”. Ti prego solo di non partire prevenuto nei miei confronti. Ti ascolto.

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20 ore fa, Albachiara ha scritto:

@Celeste hai annusato diverse cose che non vanno, per ciò che riguarda il ragazzo del post precedente.So che molti comportamenti e ora, anche parole, ti destabilizzano perché non le comprendi fino in fondo e verrebbe naturale stare lì ad indagare, ma quelle sì che sarebbero energie sprecate.

Se davvero senti che la persona che frequenti ora è sana e ti può regalare cose belle (soprattutto se ha accettato il bisogno di spazio e dei tuoi tempi) prova a stare nella situazione senza lasciarti condizionare dal pensiero per un futuro.Capisco che non sia semplice, ma se lui ha compreso il tuo punto di vista, approfittane, può davvero venir fuori una roba speciale 😁

Il nuovo ragazzo a parole mi comunica di aver capito e di essere naturalmente/spontaneamente “allineato” con me in quanto a visione e obiettivi. 
Peró poi continua a dirmi: “avrei voluto vederti/sentirti, ma ho preferito evitare dato quello che ci siamo detti” (questo almeno una volta al giorno. Vedendoci e sentendoci quindi comunque tanto). 
Converrai con me che la situazione così posta è frustrante. Sentire un’altra persona con questo mood un po’ avvilito e immusonito, fa toltamente perdere il focus. Cioè, anzichè godermi il momento io poi sto lì a pensare di star rendendo frustrata un’altra persona. 
 

Hai ragione circa la “vecchia” frequentazione. 
Non riesco peró a de-sintonizzarmi del tutto dagli umori e e dalle sensazioni di questa persona. Da quelli che potrebbero essere i suoi pensieri. Abbiamo condiviso molto insieme; anche momenti significativi delle nostre esistenze.

Oggi in un’altra discussione, ho letto una frase di @Back Door Man, a proposito del trovarsi in LTR con un estraneo.

Ecco, il “nuovo” è un estraneo (e giustamente...lo conosco da così poco!). A volte mi sento scelta e basta. E mi sembra tutto così casuale...

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Albachiara
2 ore fa, roberto5552 ha scritto:

Non diciamo cazzate. Sta stronzata di qlcuno che "non vuole essere ingabbiato in una relazione" è una delle puttanate più vecchie del mondo.... se ti prende lui o lei col cazzo che ti poni il problema della relazione. Non vedi l'ora di vederlo/a.... Basta l'amica in questione nn è così presa. Quante analisi inutili. 

Caro Roberto, le persone attraversano determinate fasi della vita, in cui, purtroppo incontrano persone che potenzialmente sarebbero perfette, ma semplicemente, per una serie di motivi, non si è pronti ad accoglierle (vedasi energie, per esempio, da investire in un rapporto, paura per una ferita del passato e tanto altro).

Sono d'accordo, ed è ovvio per tutti immagino, che se una persona ci prende particolarmente quella spinta dovremmo averla e anche in modo molto naturale, ma è tutto più complesso nella realtà, tutto qua.

Se @Celeste vede come un peso determinate "attenzioni" può essere che non sia presa abbastanza, o che, come sta venendo fuori, non abbia chiuso fino in fondo un'altra questione.Non sarei così rigida però, a chi non è successo di sentirsi stretto o pressato, nonostante si stesse bene con una persona?

@Celeste in effetti, se a parole il nuovo ragazzo è stato comprensivo, ma nei fatti è tutt'altro, credo sia giusto guardarsi dentro e fare un passo indietro eventualmente, altrimenti rischiate di soffrire entrambi, chi per una cosa chi per un'altra.

Modificato da Albachiara
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