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Cosa pensate se una ragazza vi dice non le importa delle altre?


JanetK

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Giraluna
7 ore fa, JanetK ha scritto:

Stessa cosa per la questione di altre frequentazioni ha preferito sviare.

Quanto sopra, unito alle altre due di sotto:

15 minuti fa, JanetK ha scritto:

sulla questione distanza e quel famoso messaggio che tu sai

In un periodo per lui già ingombro per faccende sue, lo ha caricato troppo. Perché non sei una promessa, ne un contratto da rispettare.  

Molto probabilmente non credeva di essere preso così sul serio. Magari fa così un po' con tutte. Gli avrai fatto le stesse domande di altre, accendendogli qualche preoccupazione in più per la quale ha deciso di foldare. 

Se per lui quelle tre richieste, in questo periodo in particolare (coviddi escluso), l hanno stressato, non puoi farci nulla. Non stabilisci tu il suo livello di stress. In un altro periodo, magari meno imparanoiato, le stesse gli sarebbero scivolate addosso. 

Da quale sei partita? Poco importa.  

Già al suo primo sviare c era da cogliere il concetto di fondo, ossia non ora. Spettava a te ascoltare di più te stessa e capire se poteva combaciare il suo periodo di stress con il tuo bisogno di attenzioni. 

Un altro ti dura sino alla quarta. Un altro ancora ti secca alla prima. Non sei lui e lui non è te. Ricordalo. 

25 minuti fa, JanetK ha scritto:

Stressato di richieste mi immagino una che ogni due giorni chiede”cosa siamo?” è un po’ esagerat

Ogni cosa in più al di fuori del suo vero problema sovraccarica il sistema, che prima o poi esplode. 

È partito con tutte quelle esternazioni molto probabilmente perché è molto debole in questo periodo. Magari non credeva di fare poi così tanto danno o che tu ci credessi davvero.  

Considera che in periodi di forte stress si tende ad essere meno attenti in generale e magari a sottovalutare di più come possa venire preso un determinato atteggiamento. E si sarà trovato con la matassa creata da lui stesso da sbrogliare. Sbrogliandola come poi è andata a finire. 

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20 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Quanto sopra, unito alle altre due di sotto:

In un periodo per lui già ingombro per faccende sue, lo ha caricato troppo. Perché non sei una promessa, ne un contratto da rispettare.  

Molto probabilmente non credeva di essere preso così sul serio. Magari fa così un po' con tutte. Gli avrai fatto le stesse domande di altre, accendendogli qualche preoccupazione in più per la quale ha deciso di foldare. 

Se per lui quelle tre richieste, in questo periodo in particolare (coviddi escluso), l hanno stressato, non puoi farci nulla. Non stabilisci tu il suo livello di stress. In un altro periodo, magari meno imparanoiato, le stesse gli sarebbero scivolate addosso. 

Da quale sei partita? Poco importa.  

Già al suo primo sviare c era da cogliere il concetto di fondo, ossia non ora. Spettava a te ascoltare di più te stessa e capire se poteva combaciare il suo periodo di stress con il tuo bisogno di attenzioni. 

Un altro ti dura sino alla quarta. Un altro ancora ti secca alla prima. Non sei lui e lui non è te. Ricordalo. 

Ogni cosa in più al di fuori del suo vero problema sovraccarica il sistema, che prima o poi esplode. 

È partito con tutte quelle esternazioni molto probabilmente perché è molto debole in questo periodo. Magari non credeva di fare poi così tanto danno o che tu ci credessi davvero.  

Considera che in periodi di forte stress si tende ad essere meno attenti in generale e magari a sottovalutare di più come possa venire preso un determinato atteggiamento. E si sarà trovato con la matassa creata da lui stesso da sbrogliare. Sbrogliandola come poi è andata a finire. 

Hai ragione. Ora non mi resta che imparare la lezione e mettere un po’ via questo senso di colpa, mi dispiace proprio. Grazie Giraluna

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8 ore fa, sasa4 ha scritto:

Condivido ciò che scrivi perché lo scrivi per lei ed è importante che lei prenda consapevolezza del suo sentire e delle sue azioni così da migliorare le relazioni con le altre persone ed in particolare con il partner.

Il messaggio che vorrei aggiungere per @JanetK è che se ti viene detto questo non è per colpevolizzarti, ma per ristrutturare tuoi sistemi di funzionamento che risultano disfunzionali, qualora lo fossero.

Ti spiego meglio.

Ci sono innumerevoli fattori che possono far andare avanti un rapporto o farlo fermare.

Ci sei tu, lui e tantissime cose nel mezzo che possono in modo variabile agire.

Certo spesso gli errori macroscopici sono sempre gli stessi e dovuti ad errori di attribuzione e scarsa empatia e intelligenza, come se lui pensasse ed agisse come te e viceversa.

E si fanno casini, per egotismo / egocentrismo, quando ci sarebbe bisogno di annullarsi ed entrare nell'altro, cambio di prospettiva.

- E' una cosa che sto spiegando (facendo vivere e sentire) ad una ragazza che sto frequentando quando mi racconta il comportamento di uno e mi dice che lei non lo farebbe; in quel caso dico di annullarsi e di entrare nella testa dell'altra persona, nel suo vissuto, nella sua realtà attuale, e di comprendere perché certe azioni possano essere realizzate; finisce che si placa la sua forma reattiva (quel comportamento in lei attiva suoi trigger) per prendere piede la sua forma riflessiva, logica che seppur flebile è tenuta viva nella sua mente -

Quelle variabili sono alcune volte incontrollabili, cioè noi viviamo con il nostro contenuto cognitivo e affettivo la relazione con l'altro ma non possiamo agire direttamente su quelle stesse, per cui fluiamo e lasciamo fluire.

Che poi spesso ci lasciamo andare a comportamenti di controllo su cose che concretamente non sono gestibili, quello è dovuto ad una educazione che troppo spesso ci trasmette paure, ansie, insicurezze.

Quando siamo insicuri tendiamo a volere controllare tutto per avere sotto controllo noi e ciò che ci circonda, ma quando lo vediamo sfuggire ci disperiamo e cadiamo nel loop che ci fa stare male e rinforza il nostro comportamento.

Insicurezza -> ansia patologica e angoscia -> controllo -> perdita dell'oggetto -> sconforto -> maggiore insicurezza, maggiore ansia per lo stesso stimolo e maggiore controllo.

Per cui tra le tante concause ci può essere sicuramente una fase storica di lui in cui non voleva relazioni a distanza o aveva altro per la testa e seppur ti desiderava ha perso via via l'attrazione o aveva una più bona (per lui) più vicina o pensa ed agisce da frocio per cui non sa quello che vuole etc.

Ma il punto su cui ti volevo far riflettere e quindi iniziare a ristrutturare anche il modo in cui ti consiglio di prendere i commenti che ti facciamo qui sul forum è che dell'altro a noi non ce ne può fregare nulla.

E questo vale anche per te.

Nel senso che lui fa parte / ha fatto parte del tuo percorso che è fatto di tante cose e persone ma soprattutto di TE.

Per cui su di te è molto più conveniente agire e "lavorare" (parola iper-inflazionata).

Per cui non ricerchiamo, non ricercare la colpa in ciò che ti viene detto, ma ricerca aspetti, cose, azioni che possono essere riformulate, messe in discussione e che ti fanno vivere con maggiore serenità, tranquillità e consapevolezza i rapporti.

Così stai meglio tu e stiamo meglio noi che gioiamo nel vedere una sorella / un fratello vivere attivamente e godere di questo, senza lasciarsi trascinare dagli eventi.

Grazie per questo spunto, ho scritto proprio per poter avere uno scambio di riflessioni di questo tipo. Proprio perché da sola non riuscivo a centrare il punto, mi sembrava di ragionare in loop. Non riuscivo a capire cosa cazzo fosse andato storto, non riuscivo a cogliere queste sfumature. Le concause sicuramente non hanno aiutato, quello che ha influito maggiormente su di me è stato il suo esagerare con le attenzioni, forse fa così sempre mentre io l ho recepito come “speciale”. Mi ha colpito il suo messaggio finale: “Ti prego di perdonarmi per quello che ho fatto, per le aspettative che ho creato.” La cosa che temo è che lui abbia frainteso e captato che volessi di più quando a me andava benissimo come facevamo. Peccato Per poi mettere un nostro video giorni dopo con la didascalia “non dimenticherò mai”. Ero totalmente confusa quando mi son resa conto. 

Grazie anche a te per i tuoi spunti sicuramente ci rifletterò su 

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Belu1996
1 ora fa, Giraluna ha scritto:

Quanto sopra, unito alle altre due di sotto:

In un periodo per lui già ingombro per faccende sue, lo ha caricato troppo. Perché non sei una promessa, ne un contratto da rispettare.  

Molto probabilmente non credeva di essere preso così sul serio. Magari fa così un po' con tutte. Gli avrai fatto le stesse domande di altre, accendendogli qualche preoccupazione in più per la quale ha deciso di foldare. 

Se per lui quelle tre richieste, in questo periodo in particolare (coviddi escluso), l hanno stressato, non puoi farci nulla. Non stabilisci tu il suo livello di stress. In un altro periodo, magari meno imparanoiato, le stesse gli sarebbero scivolate addosso. 

Da quale sei partita? Poco importa.  

Già al suo primo sviare c era da cogliere il concetto di fondo, ossia non ora. Spettava a te ascoltare di più te stessa e capire se poteva combaciare il suo periodo di stress con il tuo bisogno di attenzioni. 

Un altro ti dura sino alla quarta. Un altro ancora ti secca alla prima. Non sei lui e lui non è te. Ricordalo. 

Ogni cosa in più al di fuori del suo vero problema sovraccarica il sistema, che prima o poi esplode. 

È partito con tutte quelle esternazioni molto probabilmente perché è molto debole in questo periodo. Magari non credeva di fare poi così tanto danno o che tu ci credessi davvero.  

Considera che in periodi di forte stress si tende ad essere meno attenti in generale e magari a sottovalutare di più come possa venire preso un determinato atteggiamento. E si sarà trovato con la matassa creata da lui stesso da sbrogliare. Sbrogliandola come poi è andata a finire. 

Secondo me si crea un ansia insensata riguardo al nulla a volte. Se si ha una frequentazione non ci si dovrebbe far problemi su cosa dire o non dire, nel limite del rispetto reciproco. È giusto anche immedesimarsi nell altro, se ti dimostro A poi non sorprenderti se ti chiedo A. Una che frequenti può benissimo essere libera di farti domande del genere dopo un po’, ovviamente senza stressare, anche magari per capire cosa ne pensa l altro senza impegno.

Mi viene da chiedermi come sarebbe vista se le parti fossero invertite. Ovvero  se questo ragazzo avesse scritto a Janet dopo un paio di mesi di frequentazione una domanda del genere, e lei dopo essersi dimostrata innamorata etc l avesse smollato così. Cosa si consiglierebbe al ragazzo, stessa cosa, ovvero di non rompere le palle? 

È giusto valutare se stessi e capire che cosa ci fa triggerare, ma è altrettanto giusto quando si inizia qualcosa con qualcuno non fare cose che non possiamo sostenere o si rischia di illudere l altro. 

Mi chiedo perché quando l altro inizia a sentire qualcosa che non va non se ne può parlare, magari è tutto frutto di un fraintendimento: io pensavo che lei pensasse etc etc 

 

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1 ora fa, JanetK ha scritto:

Quello che ha influito maggiormente su di me è stato il suo esagerare con le attenzioni, forse fa così sempre mentre io l ho recepito come “speciale”.

No comment (qualche utente più esperto avrà già compreso).

1 ora fa, JanetK ha scritto:

Mi ha colpito il suo messaggio finale: “Ti prego di perdonarmi per quello che ho fatto, per le aspettative che ho creato.”

Ho avuto la nausea a leggere questo messaggio manipolatorio da parte di un uomo che cerca espiazione e deresponsabilizzazione, per non sentirsi in colpa e scaricare la sua tensione tramite un tuo perdono.

1 ora fa, JanetK ha scritto:

La cosa che temo è che lui abbia frainteso e captato che volessi di più quando a me andava benissimo come facevamo. Peccato Per poi mettere un nostro video giorni dopo con la didascalia “non dimenticherò mai”. Ero totalmente confusa quando mi son resa conto.

Hai compreso poco del mio messaggio, ma ci sta.

Credo tu abbia bisogno di metabolizzare per prima la cosa, ora è presto, per poi rimboccarti le maniche e pianificare un piano serio di ripresa, di te e della tua vita.

In bocca al lupo.

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Giraluna
8 ore fa, Belu1996 ha scritto:

se ti dimostro A poi non sorprenderti se ti chiedo A. 

Per chiedere puoi (generica vaginomunita) farlo. Il punto è che aspettarselo ogni volta è caratteristico di chi non è ancora in grado di esistere senza gli altri intorno. 

Siamo individui biopsicosiciali (o ambientali, come ti pare).

Se lui non deve sorprendersi, tu (generico) allora dovresti essere pronta a qualsiasi risposta. Ed invece nella maggioranza dei casi non è così. Se arriva un feedback negativo, la gente crolla o s incavola. 

Sono fragili castelli di sabbia in una spiaggia sconosciuta. 

Ognuno, piccola Belu, può chiedere, se non capisce, ma aspettarsi anche di non venire esaudito nella risposta.

Posso risponderti ed accontentarti a gennaio, poi a febbraio mi muore un parente, o perdo il lavoro, oppure ho il dentista da pagare, un progetto da mandare avanti ed essere meno presente. 

Non puoi aspettarti che la gente sia ai tuoi comandi. 

8 ore fa, Belu1996 ha scritto:

se questo ragazzo avesse scritto a Janet dopo un paio di mesi di frequentazione una domanda del genere, e lei dopo essersi dimostrata innamorata etc l avesse smollato così. Cosa si consiglierebbe al ragazzo, stessa cosa, ovvero di non rompere le palle? 

Janettina in due mesi ha esposto quelle richieste. Non dopo due mesi. È diverso.

Se il tizio avesse fatto così, a janettina sarebbe sceso come le tette delle sessantenni senza il reggiseno. Perché si, avrebbe rotto le scatole come fa una donna, ma appunto le sarebbe sceso, non avrebbe captato pericolo proprio perché non siamo uguali.

Maschi e femmine hanno risposte diverse allo stesso stimolo.   

8 ore fa, Belu1996 ha scritto:

è altrettanto giusto quando si inizia qualcosa con qualcuno non fare cose che non possiamo sostenere o si rischia di illudere l altro. 

Sostituisci giusto (che non esiste) con sarebbe ideale. Appunto perchè ognuno fa quello che vuole e se fa danno all'altro, spetta a quest ultimo apprendere ed acquisire gli strumenti per individuarlo, ci si augura, in tempo. 

8 ore fa, Belu1996 ha scritto:

Mi chiedo perché quando l altro inizia a sentire qualcosa che non va non se ne può parlare, magari è tutto frutto di un fraintendimento: io pensavo che lei pensasse etc etc

Vivi ancora nel mondo delle favole ed in parte si può capire. Dall' altra se sei qui dentro un motivo c è. E non è perché la gente si mette a tavolino a parlare di possibili fraintendimenti. Anche qui: spetta a te lavorare di più si te stessa che sull altro. 

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Unbreakable
Il 12/1/2021 at 03:06, ^'V'^ ha scritto:

Se parliamo di comportamento, c'è un vecchio studio della Chivers mi pare, in cui mostrava a delle donne un video di un tizio atletico che cammina sulla spiaggia nudo, poi lancia un sasso in mare con gesto atletico.

Loro in massa scrivevano che lo avessero trovato eccitante, ma gli strumenti di misurazione dicevano esattamente il contrario, si era seccata la figa. 

Poi veniva loro mostrata una foto frontale di un tizio col cazzo duro, peloso, solo dalle cosce all'ombelico, non si vedeva come persona, solo il cazzo duro puntato verso lei che guarda la foto. 

Chiaramente scrissero in massa, le donne, che quella vista disdicevole non le avesse eccitate, e invece il pletismografo in vagina disse che si erano eccitate e non poco. 

Ora, è possibile ipotizzare che ad eccitarle non fosse tanto la vista del cazzo in sé, quanto il fatto che fosse eretto e puntato a loro, esprimendo desiderio. 

Una forte componente della sessualità femminile è infatti stimolata dal desiderio maschile manifesto, nei comportamenti o nel cazzo. 

Scendendo dal piano scientifico, è la ragione per cui @Mr.Cacciatore si ingoia un viagra da cento prima di andare a un date o a cercare la ONS in qualche cesso. 

Piaccia o meno alla Clinton, la stessa ragazza che se glielo cacci fuori duro si attacca a succhiarlo o non toglie la mano, è la medesima che se lo tiri fuori da non eretto si imparanoia e si sente a disagio, credendo tu sia creepy. 

E questo è anche un po' il paradosso della tecnica del PIM, pene in mano, che io chiamo CIM. 

E' strano da dire ma se uno esce il cazzo perché ha il testo alto, quella tecnica è coerente con tutto il resto del suo comportamento e tende a funzionare. 

Magari evitare di buttarlo in mano a sconosciute o a tizie che non si sono fatte isolare spontaneamente, ma è esperienza di chiunque, non diciamoci cazzate politically correct, che tenda a funzionare come stopper delle chiacchiere inutili a vuoto, della diarrea verbale. 

Però. 

E qui sta il paradosso. 

Se tu esci il cazzo e glielo spingi per desiderio manifesto e calore sessuale, in modo allineato con tutto un comportamento da alto testosterone... tende a funzionare. 

Molto. 

Se ti hanno detto, o hai letto qui, che è una "tecnica" e che tende a funzionare... e allora provi a imitarla... magari sforzandoti e vergognandoti ma sperando che funzioni perché lo hai letto... 

Salta il date e lei casca dalle nuvole o si incazza ecc. 

Credo che questo apparente paradosso derivi da tutto un corollario, di comportamenti e attitudine, sicché quando lo tiri fuori non è per una tecnica che pensi funzioni, ma per farglielo succhiare.

E questo è assolutamente coerente col comportamento precedente e con il modo di fare, col tuo sguardo ecc. 

Fai lo stesso mentre sei lì che cerchi di impressionarla, di fare bella figura, di farti accettare, perché ti hanno detto o hai letto qui che è una tecnica e funziona... 

E bum, la mandi in paranoia, si spaventa o addirittura fa la schifiata. 

Con questa aggiunta credo di aver realizzato definitivamente il perchè poco tempo fa, mentre stavo scopando con una che non mi piaceva molto (ragazza carina, ma non mi diceva un granchè), lei fosse poco bagnata.

Era qui a casa mia, conosciuta su Tinder, primo date. Oramai c'eravamo e non poteva tornare a dormire da lei per il coprifuoco. Ho pensato "va bene, cosa ho di meglio da fare ? Se sta qua mi ammorberà tutto il tempo con problemi o mi chiederà qualche favore. Almeno scopiamo e butto via un po' di stress accumulato".

Problema: una ragazza in generale può essere anche una modella, ma se non mi fa sangue non raggiungo un'erezione degna di essere chiamata tale. Caso opposto: può essere anche una cicciona (una volta mi è successo) e farmi sesso e lì mi diventa di marmo. Non so bene da cosa dipenda e ci sarà sicuramente un qualche fattore causale, ma le tipe che mi hanno eccitato veramente non si possono rinchiudere neanche lontanamente in uno stereotipo definibile come "target".

Quindi tornando alla storia, erezione non al top, lei subito in allarme rosso "cosa c'è che non va ?" ed io che in modo cortese e carino la spingo di nuovo a succhiarmelo (ragazze se chiedete "cosa c'è che non va" si può generare anche la famosa profezia che si autoavvera per cui se uno non ha problemi di base, ne andate a creare uno o più e poi addio sesso). 5 minuti dopo "quando stai per venire dimmelo che mi sposto"* (un pompino trasformato in un piacevole monologo).

Poi in qualche modo, lecca qui e fingi di là, tutto è andato a buon fine ma lei era bagnata proprio il minimo indispensabile.

Invece facendo mente locale, a parità di comportamenti da parte mia (parità simbolica, non siamo robot) con al tempo stesso desiderio molto alto nei confronti della ragazza, ho sempre (sì, in questo caso il sempre ha un significato estendibile a tutto il campione di riferimento) visto donne strabagnate senza neanche fare dei preliminari un po' più spinti.

Ne ricordo una che mi faceva un sesso spaventoso e che già solo a starmi vicina, senza neanche un minimo contatto, diventava un fiume in piena. Ovviamente la relazione è a doppia entrata: vero che più sesso lei fa a me, più lei si eccita ma anche il contrario (credo vari solo l'intensità della relazione a seconda del soggetto M/F desiderato, ma se avete dati a riguardo lieto di essere smentito).

Terzo caso: memore della prima esperienza raccontata, ho allora provato a fingere desiderio per un'altra che non mi faceva chissà quale sesso (stile topi da laboratorio). L'ho concretizzato con comportamenti più "virili", stringendola, palpandola più forte, ecc. e facendole complimenti e dicendole le classiche frasi più spinte durante i preliminari. Fiume in piena anche lei...

*ragazze, questo è uno dei motivi per cui si sparisce dopo che si scopa per la prima volta.

@sasa4 grazie per la spiegazione scientifica, apprezzo molto dati, evidenze ed argomenti tecnici che non mastico.

Modificato da Unbreakable
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  • 4 settimane dopo...
^'V'^
Il 8/1/2021 at 21:29, ^'V'^ ha scritto:

E funziona. 

Ieri un mio amico aveva appena messo giù uno scambio di audio tipo chiamata, su questo tenore. 

Io lo guardavo tipo... hai finito? 

E lui mi spiega che ora martedì la deve portare che due coglioni in un ristorante di pesce e prendere un hotel perché se no da casa sua capisce che non è vero che ha soldi, e che tra pesce e hotel gli costerà 2-300 euro che al momento non ha e che deve aspettare di vedere se bidonarla o meno se trova i soldi o no, e che è assurdo che sono 2-300 euro senza nemmeno sapere se si chiava, che ci scopava una puttana. 

Ma... 

Ma anche se deve fare quella che non si scopa la prima sera e tutte quelle cazzate, porto pazienza così se inizio a chiavarla durerà quelle tre settimane-un mese prima che inizi a rompere il cazzo per fidanzarmi solo con lei e offendermi che cerco altre, e in quelle settimane butterò un mille euro, ma se fai il conto di quante volte l'avrò chiavata viene 30 euro a botta, come una stradale, ma senza preservativo, vuoi mettere? 

Dagli torto. 

Poi quella domenica riesce a farsi prestare i soldi per portarla il martedì. 

Quando è martedì, lei gli dice "allora siamo in tra a cena, no?". 

E lui non capisce e lei gli manda la foto in cui è con un'altra - sono amiche da due anni - a cui lui mandava gli stessi audio e messaggi proprio invio multiplo. 

"Voglio solo te" "sono innamorato le altre non mi interessano" "storia seria game fare bambino game". 

Ecc. 

E mi chiama chiedendo aiuto e come fare... ahahaha 

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Raccolgo l'appello fatto nelle prime pagine della discussione circa la condivisione delle esperienze reali vissute da maschio. 

In tutte le occasioni nelle quali mi sono trovato ad essere emotivamente scosso per via di un'esperienza sessuale davvero significativa ho avuto una personale ma certavolontà di vivere una tensione sessuale crescente anche e soprattutto con le altre ragazze.

Data per nefasta e scontata la certezza che il "dolore dappertutto" che Borges provava alla vista di ogni donna attraente è una costante della mia esistenza quotidiana, devo confermare che quando mi è capitato di essere letteralmente folgorato da una ragazza in particolare (con cui ho intrattenuto sublimi momenti in verticale o in orizzontale) in me è cresciuta oltre alla ovvia e comune sensazione di benessere psicofisico anche un apparentemente paradossale desiderio di volerne altre. Subito. 

E in quei momenti il fuoco sacro che anima i miei rapporti con il femminile diventa sacra dannazione. Pura e semplice. E questa dinamica è tanto più presente nelle mie vene quanto più la ragazza che sto conoscendo è attraente e stimolante. 

Per quanto riguarda la folgorazione relativa al primo incontro con una donna in particolare che mi fa letteralmente perdere i riferimenti cardinali temo che sia un processo assolutamente istantaneo. Non graduale nè crescente.  La donna che nella mia vita è stata la Croce e la Delizia, quella per cui avrei mandato mille navi a Troia, quella per cui avrei mandato al macello interi eserciti di poveri innocenti, la donna con cui ho avuto una relazione durata anni, mi ha fatto perdere la testa prima che io la vedessi in viso. Davvero. Eravamo a un corso, lei era qualche fila davanti alla mia. Si alza per le presentazioni di rito. La sagoma, il culo, i capelli, la gestualità, la voce rotta dall'emozione, le sensazioni davvero inspiegabili in poche righe su un freddo schermo mi hanno dato la certezza che la mia vita era allo zenit emotivo.

Settimane dopo, per caso, lessi che Garibaldi all'epoca dell'epopea in Sud America, arrivato con la sua nave nel porto di Laguna ( vado a memoria, perdonate eventuali imprecisioni) mentre venivano sbrigate le formalità burocratiche e prima di scendere a terra, volle curiosare attraverso il cannocchiale la caotica vita nella piazza che dava sul porto. Ebbene, sembra che una donna che riuscì a vedere solo di spalle (culo) prima che scomparisse nella calca, lo fulmineo. Sbarcò in fretta e furia e si fece accompagnare in ogni vicolo, strada, piazzetta per cercarla. Fu molto fortunato e riuscì a riconoscerla dopo una ricerca folle. Era Anita. Ecco, tra quelle righe mi sono sentito un po' meno solo e molti sanno quanto è raro e vivificante sentirsi in compagnia di qualcuno, fosse anche tra le pagine di un libro.

Ma comprendo perfettamente che per le donne vivano un processo completamente diverso. 

  • Grazie! 2
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DreamSpirit
11 ore fa, Gianilo ha scritto:

Raccolgo l'appello fatto nelle prime pagine della discussione circa la condivisione delle esperienze reali vissute da maschio. 

In tutte le occasioni nelle quali mi sono trovato ad essere emotivamente scosso per via di un'esperienza sessuale davvero significativa ho avuto una personale ma certavolontà di vivere una tensione sessuale crescente anche e soprattutto con le altre ragazze.

Data per nefasta e scontata la certezza che il "dolore dappertutto" che Borges provava alla vista di ogni donna attraente è una costante della mia esistenza quotidiana, devo confermare che quando mi è capitato di essere letteralmente folgorato da una ragazza in particolare (con cui ho intrattenuto sublimi momenti in verticale o in orizzontale) in me è cresciuta oltre alla ovvia e comune sensazione di benessere psicofisico anche un apparentemente paradossale desiderio di volerne altre. Subito. 

E in quei momenti il fuoco sacro che anima i miei rapporti con il femminile diventa sacra dannazione. Pura e semplice. E questa dinamica è tanto più presente nelle mie vene quanto più la ragazza che sto conoscendo è attraente e stimolante. 

Per quanto riguarda la folgorazione relativa al primo incontro con una donna in particolare che mi fa letteralmente perdere i riferimenti cardinali temo che sia un processo assolutamente istantaneo. Non graduale nè crescente.  La donna che nella mia vita è stata la Croce e la Delizia, quella per cui avrei mandato mille navi a Troia, quella per cui avrei mandato al macello interi eserciti di poveri innocenti, la donna con cui ho avuto una relazione durata anni, mi ha fatto perdere la testa prima che io la vedessi in viso. Davvero. Eravamo a un corso, lei era qualche fila davanti alla mia. Si alza per le presentazioni di rito. La sagoma, il culo, i capelli, la gestualità, la voce rotta dall'emozione, le sensazioni davvero inspiegabili in poche righe su un freddo schermo mi hanno dato la certezza che la mia vita era allo zenit emotivo.

Settimane dopo, per caso, lessi che Garibaldi all'epoca dell'epopea in Sud America, arrivato con la sua nave nel porto di Laguna ( vado a memoria, perdonate eventuali imprecisioni) mentre venivano sbrigate le formalità burocratiche e prima di scendere a terra, volle curiosare attraverso il cannocchiale la caotica vita nella piazza che dava sul porto. Ebbene, sembra che una donna che riuscì a vedere solo di spalle (culo) prima che scomparisse nella calca, lo fulmineo. Sbarcò in fretta e furia e si fece accompagnare in ogni vicolo, strada, piazzetta per cercarla. Fu molto fortunato e riuscì a riconoscerla dopo una ricerca folle. Era Anita. Ecco, tra quelle righe mi sono sentito un po' meno solo e molti sanno quanto è raro e vivificante sentirsi in compagnia di qualcuno, fosse anche tra le pagine di un libro.

Ma comprendo perfettamente che per le donne vivano un processo completamente diverso. 

Grazie, è un post di esperienza tua che arricchisce molto questo forum 

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