Risentimento Vs Perdono

[Thetraveller87 [Partecipante] 4386]

Il 26/1/2021 at 23:43, leavingmyheart ha scritto:

 

 

Io non ho mai avuto la cultura del perdono, ma proprio quella della vendetta. A molti piace recitare la parte dei buoni cristiani, li aiuta a sentirsi più elevati, ma chi ha capito cosa si doveva capire lo sa benissimo che farla passare liscia a chi sgarra in malafede comporta costi disastrosi, un incentivo a sgarrare ancora.
Solo gli errori fatti in buonafede meritano il perdono. Oltretutto farla passare liscia a chi volutamente fa danni significa dare dei coglioni a chi in malafede non è. 

Chi ha una grande sensibilità non può perdonare perché percepisce la parte "furbastra" di chi ha sgarrato, quella che spera di cavarsela per l'ennesima volta, la sente la puzza di frode.

Il conflitto, la guerra, esistono, fingere di starne fuori significa mentire. In linea di massima io cerco di prevenirli i danni, tenendo lontane le persone che non mi convincono a pelle. In passato mi sono vendicato molte volte per torti subiti. È servito a farmi star meglio? assolutamente sì 🤭, fargliela pagare con gli interessi è la via maestra per dimenticare e andare avanti. Il problema è l'attuazione più che altro. 

Credo di farebbe bene leggere l'intervento di @Crescendo63

[ArmandoBis [Partecipante] 5011]

27 minuti fa, Thetraveller87 ha scritto:

Credo di farebbe bene leggere l'intervento di @Crescendo63

Guarda, io sono perdonista, ma devo riconoscere che la posizione di leavingmyheart ha i suoi vantaggi.

Dirigi l'aggressività all'esterno e non verso te stesso.

Non è poco.

[Thetraveller87 [Partecipante] 4386]

24 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Dirigi l'aggressività all'esterno e non verso te stesso.

Non è poco.

Mi sa che anche tu dovresti rileggerti il commento di Crescendo63

[ArmandoBis [Partecipante] 5011]

4 ore fa, Thetraveller87 ha scritto:

Mi sa che anche tu dovresti rileggerti il commento di Crescendo63

Lo farò.

Ma, ripeto, io sono perdonista di mio.

Sono pure d'accordo che lo si faccia per noi stessi, soprattutto perché il bel gesto non viene quasi mai apprezzato.

[leavingmyheart [Partecipante] 10166]

6 ore fa, Thetraveller87 ha scritto:

Credo di farebbe bene leggere l'intervento di @Crescendo63

 

quale? 🤔🤔🤔🤔

[Seth44 [Partecipante] 4434]

12 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Sono pure d'accordo che lo si faccia per noi stessi, soprattutto perché il bel gesto non viene quasi mai apprezzato.

Ma certo che lo si fa per noi stessi, come tutti i "bei gesti". Se si fa qualcosa solo per il riconoscimento altrui, è come non averlo fatto perché, al di là della facciata, dentro di sé non lo si "sente" davvero.

Perdonare è dimenticare (per me).

Ma ha detto tutto (e meglio) Crescendo, appunto, di cui quoto l'ultima parte del messaggio (che condivido in toto):

Cita

Quando perdoniamo (o accettiamo che le cose sono come sono e non possiamo farci niente), è come dire "Smetto di concentrarmi sul mio 'nemico': gli ho già dedicato troppo tempo ed energia. Torno a dedicarmi a me stesso, e alla mia vita". Coltivare il risentimento è come vivere in una prigione (fatta dei nostri stessi pensieri); perdonare è uscirne, per andare nel vasto mondo :-)

 

[giannicarlo [Banned] 2393]

13 minuti fa, Seth44 ha scritto:

Ma certo che lo si fa per noi stessi, come tutti i "bei gesti". Se si fa qualcosa solo per il riconoscimento altrui, è come non averlo fatto perché, al di là della facciata, dentro di sé non lo si "sente" davvero.

Le persone così sono le peggiori, finiscono per rinfacciarti qualsiasi cosa abbiano fatto per te e mettono in discussione tutto ciò che fai per loro. Dei bambini che non hanno responsabilità nemmeno delle loro azioni.

[Bolt [Partecipante] 2984]

Il 26/1/2021 at 10:27, giannicarlo ha scritto:

Molto spesso si sente dire che il perdono sia una parte portante delle relazioni.

Di quanto sia importante perdonare chi ti ha fatto del male per stare meglio con se stessi.

Come se potessi decidere quando smettere di covare risentimento per qualcuno.

Per dire ancora oggi a volte provo risentimento per la mia prima morosa la quale mi ha ferito profondamente all'epoca, e per quanto razionalmente capisca l'insensatezza del mio sentire dopo tanto tempo non riesco a non provare quella rabbia nei confronti di una persona che non è stata sincera come avrebbe dovuto o come ci eravamo promessi.

Mi sorge spontaneo chiedere dunque, il perdono è una scelta? Se così fosse, personalmente la trovo molto difficile.

Piuttosto la definirei come una fase, dove il perdono è la diretta conseguenza di questa evoluzione interiore.

Voi cosa ne pensate? In cosa consiste il perdono per voi? 

Come si può perdonare qualcuno che non si è mai risentito delle proprie azioni o che non ha mai preso le sue responsabilità?

 

Sempre un piacere leggere quel che scrivi!

Per me, il perdono non è sempre possibile. Ci sono alcune cose che non si possono perdonare, come ad una fidanzata, così ad un amico. 

Il perdono è accettazione e metabolizzazione del fatto che siamo umani e che facciamo molti errori nel corso della vita. Ma il perdono non esiste se non c'è desiderio di essere perdonati. 

Un forte abbraccio!

[giannicarlo [Banned] 2393]

3 minuti fa, Bolt ha scritto:

Ma il perdono non esiste se non c'è desiderio di essere perdonati. 

Da incorniciare.

[ArmandoBis [Partecipante] 5011]

4 ore fa, giannicarlo ha scritto:

Le persone così sono le peggiori, finiscono per rinfacciarti qualsiasi cosa abbiano fatto per te e mettono in discussione tutto ciò che fai per loro. Dei bambini che non hanno responsabilità nemmeno delle loro azioni.

Un momento, se io faccio qualcosa per qualcuno, beh, almeno un grazie me lo aspetto.

Altrimenti mi girano i coglioni.

Non chiedo che ricambi. Deve ricambiare assolutamente, non a me, ma a qualcun altro di sicuro, se vuole tornare in pari.

Però il fare come se nulla fosse successo e trattarmi con sufficienza, questo no.

Quando l'atteggiamento è questo, va bene anche rinfacciare.