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Cosa avete combinato in un anno di pandemia?


Akira93

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Marlenekuntz

Mi aggiungo anche io positivi e negativi 

+ ho riconsiderato i rapporti di amicizia/conoscenza: la mancanza di socialità mi ha fatto capire chi è veramente importante e chi no

+ il 2020 è stato l'anno in cui ho risparmiato di più 

+ ho curato di più l'alimentazione (cucinare a casa aumenta la qualità del cibo) e ho iniziato da due mesi ad allenarmi a casa, i risultati cominciano a farsi vedere

- sto lavorando sulla mia LTR: la convivenza forzata dovuta dal lavorare a casa mi ha messo un po' in crisi 

 

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Back Door Man
5 hours ago, Marlenekuntz said:

- sto lavorando sulla mia LTR: la convivenza forzata dovuta dal lavorare a casa mi ha messo un po' in crisi 

Piccolo OT:

Una delle strumentalizzazioni della pandemia è la promozione dello smart working.

Di vantaggi per i datori di lavoro ce ne sono molti:

  • Risparmio in riscaldamento, climatizzazione, acqua, elettricità, connessioni alla rete, computers, e se lo smart working si estende a tutta l'azienda possono addirittura fare a meno dei locali dove ospitare i lavoratori.

Per il lavoratore sono solo svantaggi. E' innaturale lavorare nelle stesso posto dove ci si rifugia.

Dev'esserci la tana (sacra) e l'uscita per andare a lavorare.

All'inizio può sembrare comodo. Tipo "lavoro in mutande"; "mi aggiusto l'orario come mi pare"; "risparmio i viaggi", poi col tempo ti accorgi che stai peggio di prima.

Non riesci a staccare con la mente e altri effetti indesiderati.

Io ho ristrutturato casa vivendoci (fra polvere, calcinacci etc), e me lo ricordo. Stress estremo.

 

Modificato da Back Door Man
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Marlenekuntz
2 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Piccolo OT:

Una delle strumentalizzazioni della pandemia è la promozione dello smart working.

Di vantaggi per i datori di lavori ce ne sono molti:

  • Risparmio in riscaldamento, climatizzazione, acqua, elettricità, connessioni alla rete, computers, e se lo smart working si estende a tutta l'azienda possono addirittura fare a meno dei locali dove ospitare i lavoratori.

Per il lavoratore sono solo svantaggi. E' innaturale lavorare nelle stesso posto dove ci si rifugia.

Dev'esserci la tana (sacra) e l'uscita per andare a lavorare.

All'inizio può sembrare comodo. Tipo "lavoro in mutande"; "mi aggiusto l'orario come mi pare"; "risparmio i viaggi", poi col tempo ti accorgi che stai peggio di prima.

Non riesci a staccare con la mente e altri effetti indesiderati.

Io ho ristrutturato casa vivendoci (fra polvere, calcinacci etc), e me lo ricordo. Stress estremo.

 

Mi trovi perfettamente d'accordo: a inizio anno ho fatto un conto spannometrico di quanto la mia organizzazione ha risparmiato di costi solo x le trasferte e sono rimasta allibita. Aggiungi le altre voci che hai citato e si capisce perfettamente dove si sta andando. 

Per non parlare del conto che avremo da pagare a causa di questo stato di cattività forzata data dallo smart working, che di smart ha ben poco ( preferisco chiamarlo più prosaicamente work from home)

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Back Door Man
21 minutes ago, Marlenekuntz said:

Mi trovi perfettamente d'accordo: a inizio anno ho fatto un conto spannometrico di quanto la mia organizzazione ha risparmiato di costi solo x le trasferte e sono rimasta allibita. Aggiungi le altre voci che hai citato e si capisce perfettamente dove si sta andando. 

Per non parlare del conto che avremo da pagare a causa di questo stato di cattività forzata data dallo smart working, che di smart ha ben poco ( preferisco chiamarlo più prosaicamente work from home)

Magari per loro è Smart.

Se ti dicessi che oggi ho telefonato a un amico con l'idea di distrarmi un attimo e mi ha raccontato che è caduto in depressione seria?

Io accuso molto questa storia del covid; mi guardo in giro e la gente sta male.

E vogliono andare avanti così chissà quanto.

_

Sono sempre stato insofferente alle regole e alle imposizioni dall'alto. Soprattutto a ciò che non ha senso, che non porta vantaggi, anzi è fregatura palese.

Hanno deciso di fare reset.

Stasera sarei uscito, tranquillamente, una mezz'oretta... E invece no (tanto non troverei nessuno, tutti i bar sono chiusi).

Almeno morissero.

 

 

  • Grazie! 1
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Marlenekuntz
7 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Magari per loro è Smart.

Se ti dicessi che oggi ho telefonato a un amico con l'idea di distrarmi un attimo e mi ha raccontato che è caduto in depressione seria?

Io accuso molto questa storia del covid; mi guardo in giro e la gente sta male.

E vogliono andare avanti così chissà quanto.

_

Sono sempre stato insofferente alle regole e alle imposizioni dall'alto. Soprattutto a ciò che non ha senso, che non porta vantaggi, anzi è fregatura palese.

Hanno deciso di fare reset.

Stasera sarei uscito, tranquillamente, una mezz'oretta... E invece no (tanto non troverei nessuno, tutti i bar sono chiusi).

Almeno morissero.

 

 

Ti direi che non mi stupisce affatto, siamo in gabbia come bestie allo zoo. L'unica speranza è che interessi economici di settori come il turismo e la ristorazione riescano a mettere un freno a queste restrizioni.

Un abbraccio virtuale, e un bicchiere di vino da condividere insieme, al posto dell"ordinazione al bar 😘

  • Grazie! 1
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Back Door Man
3 minutes ago, Marlenekuntz said:

L'unica speranza è che interessi economici di settori come il turismo e la ristorazione riescano a mettere un freno a queste restrizioni.

E' difficile. Ci ho sperato anch'io un po', ma

  • la ribellione doveva esserci prima. Come dire che i ristoratori sono già falliti tre volte, dall'anno scorso a oggi.
  • c'è gente pazza che crede che queste restrizioni vadano avanti per colpa di gente - me compreso - che non si mettono la mascherina mentre stanno da soli. Cose assurde. Quei pazzi sono pilotabili e indirizzabili anche contro i ristoratori, se necessario. E sono tanti.

 

E' un piano semplice e che funziona.

Mi viene in mente il dottor Zivago quando c'è il razionamento della legna.

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43 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Almeno morissero.

Ma chi, quelli che prendono le decisioni o i colpiti da COVID?

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Il 21/2/2021 at 17:22, Big Lucio ha scritto:

Ti scrivo solo i lati positivi perchè in generale è stato un anno difficile non solo per il covid:

- Ho concluso una relazione tossica che mi ha tolto l'anima e di riflesso ho ripreso sia me stesso che il rapporto con i miei amici che per me sono come fratelli

- Ho iniziato e continuo ad allenarmi a corpo libero con ottimi risultati anche in autostima e figaggine

- Ho comprato casa e a breve potrò andare a vivere da solo finalmente

- Sto coltivando maggiormente la mia passione per la batteria

- Mi sono fatto più risate in quest'anno che negli ultimi tre

Per me è stato un anno particolare, il covid ha scombinato le carte e ha contribuito significativamente a ognuno di questi punti. L'unico rammarico che ho è non aver fatto abbastanza per allargare le mie conoscenze fin quando è stata possibile una socialità pseudo normale, ma mi sento bello carico per il prossimo futuro.

Complimenti hai fatto davvero molto! sul primo punto ti capisco ci sono passato/ci sto passando è qualcosa di doloroso ma ti da la possibilità di resuscitare. 

Il 22/2/2021 at 04:29, Kingsh ha scritto:

Voglio essere sincero:

Non ho fatto un cazzo.

 

Non ho passato mezzo esame

Non ho lavorato

Ho studiato poco e male

Ho perso tutti i contatti sociali che avevo.

 

Le alternative ormai sono o ricominciare tutto da capo o spararsi in testa.

E purtroppo questo problema lo avevo anche prima del covid, ma bene o male biblioteca e qualche amico mi aiutavano ad andare avanti e qualche esame lo passavo. Che schifo che mi faccio.

Una volta che tocchi il fondo puoi solo risalire, a me ha aiutato lavorare su un'abitudine alla volta, cambiare tutto assieme è piu difficile. 

Il 22/2/2021 at 09:45, RAWolf ha scritto:

Interessante vedere come alcuni abbiano sfruttato un periodo sfavorevole sotto alcuni aspetti e favorevole in altri per la propria crescita (o non crescita). Per quanto mi riguarda è stato un anno duro sotto parecchi aspetti con più di qualche spiraglio "felice": scriverò sia le cose positive che negative, le quali con un po' di impegno e retroanalisi sono diventate positive a loro volta oppure possono ancora diventarlo.

  • imparato un po' di più qual è il tipo di donna che (non) voglio nella mia vita: questo è, e credo sarà così per un lungo periodo, un work in progress.
  • capito che se voglio posso esercitare un enorme autocontrollo su me stesso quando le circostanze sono abbastanza "catastrofiche", come ad esempio quando fai un incidente distruggendo l'auto che non ha neanche un anno e mezzo, provocato da terzi, i quali poi fanno di tutto per farti passare dalla parte del torto. Oppure quando ti arriva una grossa quantità di merda addosso e sul momento non ti rendi neanche conto del perché. E altre cose che non è il caso di scrivere qui.
  • capito, sia direttamente che indirettamente, che la maggior parte di noi ha problemi irrisolti che è il caso di risolvere per il proprio bene e di quello degli altri
  • ridotti al minimo i contatti con persone che conosco da quando ero ragazzino che ritenevo "amici" ma che in realtà non mi aiutano a progredire raggiungendo un mutuo vantaggio, nonostante spesso sia stato io il primo a mettere sul piatto qualcosa per dare una mano
  • conosciuto persone nuove che mi hanno aiutato o mi stanno aiutando in tal senso
  • (ri) scoperto alcune mie skills creative che erano state represse da un'educazione più "tecnica/scientifica" che fino a poco tempo fa ritenevo inutili: ho ripreso a disegnare, con un po' di difficoltà all'inizio, ma ora riesco a produrre qualcosa di decente. A breve inizierò un percorso per imparare a tatuare, nell'ottica di farlo a tempo pieno
  • letto una marea e mezza di libri, una cosa che mi è sempre piaciuta fare fin da bambino ma che avevo accantonato per un motivo o per un altro
  • sto imparando, lo metto come una cosa continuativa perché non credo ci sia un termine, a riconoscere meglio le sensazioni che una determinata circostanza mi dà, e agire coerentemente con quello che sento. O a non agire, a seconda dei casi. E spesso è molto difficile
  • capito che, sebbene io sia preparato e "skillato" a fare il lavoro che faccio non è esattamente quello che voglio fare per tutta la vita
  • cercato di tenere il più possibile la forma fisica che ho raggiunto con anni di allenamento, nonostante la chiusura delle palestre, la difficoltà ad essere costante anche con la dieta, riuscendoci in parte. Schifo non mi faccio ma c'è molto margine di miglioramento
  • più di una volta mi sono sentito solo, mi succede anche adesso, sto imparando a farmi attraversare da questa sensazione senza cercare di ingannare la mente e distrarmi con qualcosa che me lo faccia dimenticare, anche se temporaneamente
  • ho accampato / sto accampando una marea di scuse per posticipare il fatto di andare a vivere da solo. Ho alcuni motivi validi, altri meno, e in tal senso sono un po' bloccato. Non so bene dove andare perché, in base a quello che vorrei per il mio futuro, spostarmi di 10km da dove già vivo ha poco senso 

L'autocontrollo e il maggior focus da te acquisito non è poco, penso fare anche pochi passi ma nella giusta direzione,  permette di sbloccare altre intuizioni o fare le scelte piu giuste, man mano che si va piu avanti. 

Sono assolutamente d'accordo sul risolvere i propri problemi, sono arrivato alla stessa conclusione questo mese, perchè lo vedo sui miei genitori, quello che loro non hanno affrontato ha influenzato in negativo anche la mia vita visto che vivo con loro.

Sull'essere skillato in una cosa e non volerla fare per tutta la vita mi ci rivedo, ma credo ci siano dei step necessari tipo fare un lavoro per mantenersi e guadagnare esperienza, per poi spostarsi su quello che ci piace fare di piu quando permette entrate economiche piu concrete. 

Il 22/2/2021 at 15:25, Edo ha scritto:

Ho letto come non leggevo da anni per mancanza di tempo, ho avuto la scusa per non frequentare gente, ho visto solo chi volevo, ho guardato tante serie. Non ho fatto cose che avrei dovuto fare ma sono viva lo stesso pertanto non era così necessario farle ed è una bellissima sensazione. Ho preso più soldi nell'ultimo anno che nei 5 precedenti quindi direi che il bilancio ed assolutamente positivo. Sono assolutamente pronta per altri tre mesi di lockdown duro come un anno fa, l'unica cosa che mi secca è il non poter andare al cinema ma non ha neanche senso andarci se tanto le produzioni sono tutte ferme

Vedo che la lettura ci accomuna un po' tutti qui sul forum, credo sia dovuto allo stare cosi tanto tempo davanti allo schermo per colpa del lockdown e restrizioni varie, per questo per staccare molti hanno riscoperto la lettura. 

Il 23/2/2021 at 13:38, Nowhere ha scritto:

Ho (ri)messo quasi tutto in prospettiva, sono una persona molto diversa da quella di due anni fa, in un certo senso sono un po' tornato verso frame funzionali che ho avuto in passato.

Sta cosa di dover fare qualcosa necessariamente è un po' una trappola, e pur essendo uno che fondamentalmente se ne sta per i cazzi suoi e ben bene in solitudine, mi sono vissuto abbastanza male il periodo marzo/dicembre 2020. Ma a pensarci bene anche il 2019 è stato molto tossico. Anzi mentalmente stavo parecchio peggio.

In questo ultimo anno ho abbandonato un sacco di convinzioni del cazzo, eliminato e letteralmente bruciato del materiale tossico raccattato qua e là, ho praticamente mollato reddit, e anche i social li uso solo così con leggerezza. Ho lavorato molto sugli habits e in questo momento mi sto vivendo tutto abbastanza seguendo il vento, dove in passato vedevo solo forzature ovunque.

Ah appena prima dell'inizio della pandemia un mio amico si è tolto la vita, lo conoscevo praticamente solo di vista e sui social ma questa cosa credo due domande se le è fatte fare a tutti quelli che lo conoscevano, direttamente o indirettamente.

Mi dispiace molto per il tuo amico, a fine 2019 era morta una mia zia, a cui tenevamo tutti in famiglia, e anche altri familiari con cui parlo poco. è stato il primo funerale di un mio parente da quando sono maggiorenne, ti fermi un attimo e soppesi tutti i pensieri che avevi prima. 

Comunque eliminare le convinzioni disfunzionali non è semplice di per se, ci vuole tempo ma è qualcosa che ti ritorna.

Il 23/2/2021 at 14:14, Marmellata ha scritto:

Donque, credo di aver fatto molto, o perlomeno, i passi fatti mi sembrano molto grandi

-ho rivalutato la mia situazione lavorativa dandone una nuova struttura che sto cercando di mettere in piedi, lavori in corso

-conseguenza, sono decisamente più povera di un anno fa

-ho cominciato una triennale

-ho rivalutato conoscenze a due passi da casa che prima non vedevo e a cui non davo lo stesso valore di adesso, solo perchè ero troppo presa dai viaggi, dagli spostamenti e dal frequentare persone a centinaia se non migliaia di km da dove risiedo, in sostanza, sto costruendo dei legami più stabili

-ho cambiato residenza, mettendola dopo 20 anni che non vivo più a casa dei miei, dove sono ora. Viene da se che mi sto inserendo di più nella comunità dove vivo.

-mi sono data/concessa delle libertà a livello sessuale, vuoi perchè era comunque giunto il momento, vuoi che la situazione in genere mi ha dato modo di rivalutare questa cosa nella mia vita

-ho messo un focus, una direzione ben precisa alla mia vita sentimentale, in sostanza, mi sento sono pronta a riprovarci con qualcuno

-ho aggiunto delle piccole attenzioni di cura del mio corpo, nulla di eclatante, non ho perso chili e non sono diventata migliore o peggiore di un anno fa, solo piccole attenzioni, che mi fanno sentire più bella, più attraente

Tanta roba ti ringrazio del contributo! 

Molto interessante la tua riflessione sui viaggi, ho sempre pensato quelli che viaggiano molto spesso non stanno bene dove vivono; infatti ora che ti stai inserendo di più questa esigenza mi sembra di capire sia attenuata, al di là delle restrizioni imposte dal covid. 

Cominciare un'università dopo tanti anni che si è finiti gli studi è molto coraggioso, in bocca al lupo!

  • Grazie! 2
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Sten

Trovato lavoro che paga bene

Ristrutturando casa vecchia per andare a vivere da solo

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