La coppia e gli ultimatum

[Nova87 [Donna] 3859]

12 ore fa, Celeste ha scritto:

“Avresti potuto dirmi o così o ti lascio! Io ti avrei accontentata!”.

Cara Celeste, leggere questa frase mi ha stesa, è un attentato all'intelligenza di una donna, o di una persona in genere.

È un po' come dire "Se mi avessi detto che volevi un regalino, te lo avrei fatto", ma di cosa stiamo parlando?

È difficilissimo comunicare tra uomo e donna e quando uno dei due ha una particolare esigenza che l'altro non coglie, si gioca davvero tutto sui modi e tempi nel comunicarla.

Il problema di fondo però è il seguente ed è lapalissiano: davvero certe cose siamo costretti a dirle?Davvero certe cose la persona che ci sta affianco non le comprende a prescindere dalle nostre chiare parole, se si entra un minimo in sintonia l'un con l'altro?

È pieno il mondo di coppie che si basano su ultimatum, impliciti o espliciti che siano...sono zavorre di cui è difficile liberarsi, in cui è inevitabile sentirsi sempre più soffocare.

"Dai dai, mettimi alle strette così capisco", non fa un po' ridere?😊

Modificato 3 Aprile 2021 da Nova87

[Igor123 [Partecipante] 1234]

13 minuti fa, Nova87 ha scritto:

Il problema di fondo però è il seguente ed è lapalissiano: davvero certe cose siamo costretti a dirle?Davvero certe cose la persona che ci sta affianco non le comprende a prescindere dalle nostre chiare parole, se si entra un minimo in sintonia l'un con l'altro?

Punto di vista molto femminile. Certe volte i chiarimenti sono necessari, a meno che non si vuole usare la mancanza di intuito come pretesto. 

[Akira93 [Élite] 1942]

Come ha detto freefall è una questione di potere nella coppia. 

Usare questo mezzo per avere di più dal partner. La domanda è perchè a una certa scatta questa voglia di essere considerata di più? Non sono la tua amante sono la tua donna ufficiale, cosa cambia nella testa della ragazza ? 

Questa è la mia curiosità.

[Back Door Man [Élite] 11600]

"Una scassacazzi quanto costa?" (citaz.)

♥️

_

Troppo.

😂

 

[Back Door Man [Élite] 11600]

13 hours ago, Celeste said:

Avresti potuto dirmi o così o ti lascio! Io ti avrei accontentata!”. E giù di esempi su Tizi e Caie che si sono sposati, che sono andati a convivere, che hanno figliato grazie al magico potere della minaccia della partner femminile della coppia.

Un discorso così è patologico, non lo prenderei quale esempio per farne statistica.

La prima ipotesi diagnostica è che il Tizio avesse la mamma molto cattiva, e questo gli ha regalato dei tratti masochistici. Vuole ripetere cazzata già vissuta nell'infanzia.

 

[Nova87 [Donna] 3859]

1 ora fa, Igor123 ha scritto:

Punto di vista molto femminile. Certe volte i chiarimenti sono necessari, a meno che non si vuole usare la mancanza di intuito come pretesto. 

E chi ha detto che non siano necessari?Ho premesso che sono importanti le modalità e le tempistiche nel comunicare... Uomo e donna lo fanno in modo diverso, è risaputo, bisogna imparare a farlo entrambi.

[Alessio.97 [Partecipante] 1950]

E pensare che l'ultimatum è proprio quel che aspetto per chiudere in varie situazioni. E' peggio di un "ma io e te cosa siamo?". Ma chi frequentate?

[Bolt [Partecipante] 2984]

15 ore fa, Celeste ha scritto:

Come da titolo, mi piacerebbe confrontarmi con voi sulla tematica degli ultimatum.

 

È da un po’ che prestando orecchio alle storie altrui, sia analizzando le mie vicende personali, sono giunta al convincimento che l’uomo sia predisposto a rispondere in maniera positiva agli “ultimatum”.

 

Mi spiego meglio.

 

Personalmente, all’interno della coppia non ho mai contemplato questo strumento di potere, in quanto a mio avviso palesemente coercitivo e sgradevole...oltre che dal risultato “dubbio”.

 

A mio parere, in una coppia sana le cose dovrebbero andar così: desidero un risultato che coinvolge la volontà della coppia nel suo intero (ad es. la convivenza). Espongo quindi le mie ragioni al partner, i miei obiettivi; se lui non è d’accordo e la pensa diversamente, beh, potremo riparlarne certamente, ma ad un certo punto, avendo visioni divergenti, interromperò il rapporto. 

Io non ti forzo, ma non posso forzare nemmeno me stessa ad accettare una realtà non gradita, perció me ne tiro pacificamente fuori. Fila, no? 

 

Dunque il passaggio “o facciamo come dico io o me ne vado”, l’ho sempre saltato. È un ricatto, dato che le ragioni altrui le conosco, le ho comprese. Se lui non aderisce spontaneamente alla mia visione, costringerlo a cambiare sotto minaccia non mi sembra una buona premessa per il raggiungimento della felicità. 

 

Tuttavia...apparentemente più di qualche uomo sembrerebbe orientare la propria vita in base agli ultimatum, necessitandone quindi.

 

Sorpresa delle sorprese...In un’occasione l’omissione dell’”ultimatum” prima della resa definitiva mi è stata persino rinfacciata! 

 

“Avresti potuto dirmi o così o ti lascio! Io ti avrei accontentata!”. E giù di esempi su Tizi e Caie che si sono sposati, che sono andati a convivere, che hanno figliato grazie al magico potere della minaccia della partner femminile della coppia. Insomma, un universo di “conquiste” di coppia, di “progressioni” del rapporto a suon di deal breaker.

 

Parole di un codardo momentaneamente spaesato dal vuoto e dalll’interrogativo dell’andare avanti da solo? Puó darsi.

 

Più recentemente, portando avanti una lunga frequentazione casual, senza impegno, ad un certo punto mi tocca realizzare che non tiri aria di relazione stabile nè di evoluzione verso una LTR. 

 

Non più appagata dalla situazione, affronti il tipo in questione spiegando che intendo interrompere la frequentazione perchè ormai cerco altro. 

Nelle mie intenzioni non vi è una richiesta sottesa, è una chiusura.

 

Ma lui percepisce il meccanismo dell’ultimatum. Da quel giorno decide che siamo in LTR. Mai un tentennamento, un cedimento. Un click ed eccolo in modalità “fidanzato”. Col sorriso, anche. 

 

“Perchè sei cambiato solo quando ti sei sentito con le spalle al muro?”

 

“Perchè prima non avevo valutato la possibilità di un’evoluzione del rapporto. Non ci avevo semplicemente pensato, non avevo nemmeno ponderato i miei sentimenti. Il tuo discorso mi ha costretto ad affrontare queste cose”.

 

Forse gli uomini sono più pratici. L’ultimatum non li fa incazzare, non li fa sentire trappola di un giochetto di potere. Semplicemente, una volta udite le condizioni poste, si valuta serenamente la soluzione soggettivamente reputata più conveniente.

 

Da donna, l’ultimatum proveniente da un uomo mi apparirebbe come un gigantesco segnale di pericolo. I divieti o gli obblighi richiamano alla mente figure padronali...

 

L’uomo invece sembrerebbe accettare il cambiamento dello status quo in maniera fluida, senza risentimento. Come se volesse essere guidato, come se altrimenti non riuscisse a prendere l’iniziativa della decisione.

 

Questa percezione capovolge tutte le mie convinzioni sull’uomo proattivo, guida, decisore, risoluto e risolutivo. 

Sembra invece che le progressioni della coppia siano in mano alla donna.

 

Probabilmente per spirito imitativo (osservando la figura paterna), l’uomo accetta placidamente che la donna si ponga in maniera innocuamente “minacciosa”, scandendo la vita un ricatto bonario dopo l’altro.

 

E d’altra parte, tutte le volte che mi sono lamentata con le donne di situazioni sentimentali “bloccate”, mi è stato spesso suggerito caldamente di porre in atto degli ultimatum. Il verbo “costringere” salta fuori spesso nei discorsi femminili in tema di coppia.

 

Voi che ne pensate?

 

Penso che, come al solito il problema da cui nasca la discussione sia piuttosto scontato: scegliete male.

E questi tizi vi fanno pensare che la normalità sia questa ma, non lo è. Perché non è affatto normale essere così passivi in una relazione di qualunque tipo.

Quindi la percezione dell'uomo che vedi capovolgersi assieme alle tue esperienze, in realtà è solo un'illusione creata dal fatto che scegli soggetti incapaci di gestire persino una scrivania con 2 penne ed un quaderno, figuriamoci una relazione. 

La tua percezione è dunque falsata.

Un uomo che si lascia guidare, non può essere definito uomo.

[Sesar [Partecipante] 527]

17 minuti fa, Bolt ha scritto:

 

La tua percezione è dunque falsata.

Un uomo che si lascia guidare, non può essere definito uomo.

Ci sono anche quelli/e che ti danno la sensazione di essere tu a gestire la cosa ma in realta' non e' propio cosi e te ne accorgi solo quando ormai e' la fine della corsa ossia  ti mandano a quel paese una volta per tutte senza se e senza ma e allora quel tenero coccolino la lavanda si trasforma nello stronzo/a che in realta' e'sempre stato e questo vale per entrambi I sessi

[Nova87 [Donna] 3859]

1 ora fa, Bolt ha scritto:

 

Penso che, come al solito il problema da cui nasca la discussione sia piuttosto scontato: scegliete male.

E questi tizi vi fanno pensare che la normalità sia questa ma, non lo è. Perché non è affatto normale essere così passivi in una relazione di qualunque tipo.

Quindi la percezione dell'uomo che vedi capovolgersi assieme alle tue esperienze, in realtà è solo un'illusione creata dal fatto che scegli soggetti incapaci di gestire persino una scrivania con 2 penne ed un quaderno, figuriamoci una relazione. 

La tua percezione è dunque falsata.

Un uomo che si lascia guidare, non può essere definito uomo.

Diciamo che secondo me in una coppia sana si dovrebbe andare a fasi in cui a "guidare" è un po' l'uno e un po' l'altra.Certo è che, credeteci, di sti tempi è pieno di uomini paurosi/insicuri che preferiscono farsi cullare...tocca a noi mandarli a quel paese e sono d'accordo, ma che palle!Ps: in realtà, ho detto cose parecchio scontate, una scusa per dire buona Pasqua Boltuccio 😃