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Pensieri sulla morte e finitezza della vita dopo i 30


mrjako

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Lyon

Discussione molto interessante, forse arrivo un po' tardi, ma ti voglio proporre il mio punto di vista, tutt'altro che originale.
Ho qualche anno più di te ed è perfettamente normale farsi queste domande.
L'unica certezza che hai, è che un giorno succederà, questa è l'unica cosa sicura, e non puoi sapere quando, questa è l'altra cosa sicura.
Tra queste due terre ferme c'è l'oceano in tempesta dell'incertezza della vita.
C'è una frase che lessi tempo fa da qualche parte, che sembra banale ma non lo è per nulla:
"Quando sarai morto, la TUA vita non sarà più un problema TUO", questa frase la puoi interpretare positivamente o negativamente, ma in ogni caso è difficile che ti lasci indifferente, una frase così potente.
Guarda il lato positivo infatti, sei vivo, sei QUI e ORA, fanculo il passato, fanculo il futuro, chiediti semplicemente: "dove sono" ?
E se non è dove vorresti essere, tieni conto che finchè sei vivo puoi sempre stravolgere la tua vita, e cambiare tutto quello che non ti piace.
My 2 cents

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Back Door Man

I 30 sono anni buonissimi per un maschio, a patto di avere certe condizioni di base soddisfatte.

_

In altro thread si è parlato della poca figa finiti gli studi.

Perché si passa da un ambiente dove di figa ce n'è a quale altro ambiente?

Usciti dagli ambienti universitari il giro di figa è negli ambienti lavorativi (e in quelli di svago, che però da soli non bastano).

_

La differenza la fa avere successo nel lavoro.

Da aggiungere salute e soldi (che ci sono se c'è successo sul lavoro).

_

Indipendentemente da questi fattori, di norma al passaggio ai 30 l'uomo è maturato, ha una certa esperienza di vita, le prestazioni sessuali sono massime, c'è equilibrio psichico.

È anche l'età biologca in cui comincia lentamente il declino fisico, ma è talmente minimo da risultare impercettibile.

 

PS: il discorso è riferito alla media di tutti e pertanto approssimato.

 

 

Modificato da Back Door Man
Aggiunto PS - Revisione del testo
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Back Door Man
9 minutes ago, Back Door Man said:

I 30 sono anni buonissimi per un maschio, a patto di avere certe condizioni di base soddisfatte.

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In altro thread si è parlato della poca figa finiti gli studi.

Perché si passa da un ambiente dove di figa ce n'è a quale altro ambiente?

Usciti dagli ambienti universitari il giro di figa è negli ambienti lavorativi (e in quelli di svago, che però da soli non bastano).

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La differenza la fa avere successo nel lavoro.

Da aggiungere salute e soldi (che ci sono se c'è successo sul lavoro).

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Indipendentemente da questi fattori, di norma al passaggio ai 30 l'uomo è maturato, ha una certa esperienza di vita, le prestazioni sessuali sono massime, c'è equilibrio psichico.

È anche l'età biologca in cui comincia lentamente il declino fisico, ma è talmente minimo da risultare impercettibile.

 

PS: il discorso è riferito alla media di tutti e pertanto approssimato.

 

 

Io tornerei più volentieri indietro ai miei 30 che ai miei 20.

 

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17 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Io tornerei più volentieri indietro ai miei 30 che ai miei 20.

 

Io che mi ci sto avvicinando, non tanto bene devo ammettere, comincio a capire che un maschio a quest'età ha maggiore consapevolezza, e il bacino di donne a cui può ambire è anche piu ampio. 

Si hanno una serie di intuizioni che prima non si avevano proprio. 

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mrjako
14 minuti fa, Akira93 ha scritto:

Io che mi ci sto avvicinando, non tanto bene devo ammettere, comincio a capire che un maschio a quest'età ha maggiore consapevolezza, e il bacino di donne a cui può ambire è anche piu ampio. 

Si hanno una serie di intuizioni che prima non si avevano proprio. 

Ho notato anch'io che è come se avessi aumentato la comprensione di molte cose, tra cui dinamiche sociali, intelligenza sociale, forse sono più cinico e disilluso che a 20, capisco molto meglio quello che dicono e scrivono persone più intelligenti di me mentre anni fa non riuscivo a stare dietro a certi ragionamenti o commenti, quasi certamente ho un QI più elevato rispetto anche a 3 anni fa. 

Solo che la pressione sociale, i primi anche se lievissimi segni di invecchiamento del viso, il confrontarmi con i ragazzi ventenni che quando esco la sera sono la maggioranza ecc ogni tanto fanno tornare questi stupidi pensieri, la cosa che ho notato funzionare è tenersi impegnati a fare cose, questi pensieri subentrano quando stai fermo a non far niente, sono ruminazioni che però rischiano di farti perdere tempo prezioso se le lasci prendere il largo e ti paralizzano del tutto l'azione. 

Comunque adesso capisco quando ero ragazzino e mi dicevano ''potessi tornare alla tua età con la testa di ora'' (anche se ripensandoci quelli che me lo dicevano non è che fossero chissà quali teste anche in età avanzata) 

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1 ora fa, Back Door Man ha scritto:

I 30 sono anni buonissimi per un maschio, a patto di avere certe condizioni di base soddisfatte.

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In altro thread si è parlato della poca figa finiti gli studi.

Perché si passa da un ambiente dove di figa ce n'è a quale altro ambiente?

Usciti dagli ambienti universitari il giro di figa è negli ambienti lavorativi (e in quelli di svago, che però da soli non bastano).

_

La differenza la fa avere successo nel lavoro.

Da aggiungere salute e soldi (che ci sono se c'è successo sul lavoro).

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Indipendentemente da questi fattori, di norma al passaggio ai 30 l'uomo è maturato, ha una certa esperienza di vita, le prestazioni sessuali sono massime, c'è equilibrio psichico.

È anche l'età biologca in cui comincia lentamente il declino fisico, ma è talmente minimo da risultare impercettibile.

 

PS: il discorso è riferito alla media di tutti e pertanto approssimato.

 

 

Ma infatti mi stupisce che gli uomini desiderino tornare ai loro 20 anni anzichè ai 30!

A 20 anni è di nuovo un rivivere la frustrazione dei 15. Se un tipo trentenne si impunta di volerti togliere la tua fidanzatina coetanea, ha gioco facile. Meglio l'affermazione dei 30.

(Oppure utilizzare il proprio potere da ventenne, rivalendosi sulle adolescenti).

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senza nome
53 minuti fa, Akira93 ha scritto:

Io che mi ci sto avvicinando, non tanto bene devo ammettere, comincio a capire che un maschio a quest'età ha maggiore consapevolezza, e il bacino di donne a cui può ambire è anche piu ampio. 

Si hanno una serie di intuizioni che prima non si avevano proprio. 

 

Ma in media, tolti fenomeni strani o eventi casuali, la pischelletta giovane, giovane è andata quando hai 30...

 

 

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44 minuti fa, mrjako ha scritto:

Ho notato anch'io che è come se avessi aumentato la comprensione di molte cose, tra cui dinamiche sociali, intelligenza sociale, forse sono più cinico e disilluso che a 20, capisco molto meglio quello che dicono e scrivono persone più intelligenti di me mentre anni fa non riuscivo a stare dietro a certi ragionamenti o commenti, quasi certamente ho un QI più elevato rispetto anche a 3 anni fa. 

Solo che la pressione sociale, i primi anche se lievissimi segni di invecchiamento del viso, il confrontarmi con i ragazzi ventenni che quando esco la sera sono la maggioranza ecc ogni tanto fanno tornare questi stupidi pensieri, la cosa che ho notato funzionare è tenersi impegnati a fare cose, questi pensieri subentrano quando stai fermo a non far niente, sono ruminazioni che però rischiano di farti perdere tempo prezioso se le lasci prendere il largo e ti paralizzano del tutto l'azione. 

Comunque adesso capisco quando ero ragazzino e mi dicevano ''potessi tornare alla tua età con la testa di ora'' (anche se ripensandoci quelli che me lo dicevano non è che fossero chissà quali teste anche in età avanzata) 

Assolutamente d'accordo, bisogna muoversi, è la conclusione a cui sono giunto dalla pandemia ad oggi. 

Muoversi a 360 gradi per stare bene e andare gradualmente avanti. Certi pensieri meglio tenerli lontani perchè sono disfunzionali. 

2 minuti fa, senza nome ha scritto:

 

Ma in media, tolti fenomeni strani o eventi casuali, la pischelletta giovane, giovane è andata quando hai 30...

 

 

Se intendi le under 18 potrei concordare, ma io a 28 anni avevo fino a qualche mese fa una tipa di 18 anni che mi mandava le foto del culo, peccato non potevo farmi 200 passa km per poterla fare, grande rimpianto. 

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Maldoner
1 ora fa, mrjako ha scritto:

Ho notato anch'io che è come se avessi aumentato la comprensione di molte cose, tra cui dinamiche sociali, intelligenza sociale, forse sono più cinico e disilluso che a 20, capisco molto meglio quello che dicono e scrivono persone più intelligenti di me mentre anni fa non riuscivo a stare dietro a certi ragionamenti o commenti, quasi certamente ho un QI più elevato rispetto anche a 3 anni fa. 

Solo che la pressione sociale, i primi anche se lievissimi segni di invecchiamento del viso, il confrontarmi con i ragazzi ventenni che quando esco la sera sono la maggioranza ecc ogni tanto fanno tornare questi stupidi pensieri, la cosa che ho notato funzionare è tenersi impegnati a fare cose, questi pensieri subentrano quando stai fermo a non far niente, sono ruminazioni che però rischiano di farti perdere tempo prezioso se le lasci prendere il largo e ti paralizzano del tutto l'azione. 

Comunque adesso capisco quando ero ragazzino e mi dicevano ''potessi tornare alla tua età con la testa di ora'' (anche se ripensandoci quelli che me lo dicevano non è che fossero chissà quali teste anche in età avanzata) 

Inquietante il fatto che queste parole sembra tu le abbia estirpate identiche dalla mia testa. 

Letteralmente identiche. 

 

Secondo me il problema più importante è proprio l'assenza di contatto femminile quotidiano.

Inizi a mitizzare "le donne", strutturi la realtà su pensieri, credenze, idee anziché su feedback reali...

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gort
Il 4/4/2021 at 14:44, mrjako ha scritto:

Volevo condividere con voi questa recente riflessione che da quando ho compiuto i 30 mi balena per la testa quasi ogni giorno. 

Da quando ho lasciato i 20s è come se mi fossi d'un tratto reso più consapevole della finitezza della vita, presto molta attenzione ad esempio quando incontro qualcuno a come porta gli anni, al fatto che è più o meno giovane di me, se le fighe più giovani di lui se lo filerebbero oppure meno, se abbia davanti aspettativa di vita lunga oppure no ecc... 

È come se ora fossi più consapevole che bisogna vivere al meglio ogni giorno e ogni momento rispetto a quando ero adolescente o anche nei miei 20s...

Prima a ste cose nemmeno ci pensavo, erano pensieri che non mi sfioravano neanche l'anticamera del cervello... adesso d'un tratto irrompono fastidiosi anche oggi pomeriggio, quando sono in giardino di casa a godermi una domenica soleggiata... quando anche solo 1 o 2 anni fa non sarebbe mai successo. 

Realizzi di non essere immortale quando inizia l'invecchiamento.

Da giovane lo sapevi che non lo sei, ma ti illudevi che quel momento non sarebbe mai arrivato.

Comunque, prima dei 30 può capitare se devi affrontare un trauma che ti ha portato danni permanenti o peggio una disabilità.

O ancora nel caso di una malattia cronica insorta in età giovanile oppure di un cancro per fortuna sconfitto.

Si è costretti a crescere in fretta e fare i conti con un mondo che purtroppo non è quello delle favole.

 

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