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8 minuti fa, F-Knight ha scritto:

Ciao Edo,

purtroppo la tua analisi parte da un assunto del tutto errato, che ho riportato sopra. Lei non era del mio ambiente, non era super in carriera nè super impegnata. Normali orari da ufficio

Beh il discorso sulle red flags ben presenti fin da subito non viene meno

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F-Knight
37 minuti fa, Wanda ha scritto:

Perché hai deciso di valere talmente poco da dover dimostrare a tutti i costi di essere meritevole dell’amore di una persona che non sa amare.

Ciao @Wanda,

ho apprezzato molto il tuo intervento ed effettivamente il punto è stato proprio quello: non fermarsi a pensare "un momento ma se non sono felice perchè resto? E' reale sentimento o è qualcos'altro, magari paura, magari competizione?"

Ed è ciò a cui sono giunto io col tempo e i ceffoni presi e, ex post, nel constatare dal suo silenzio che non si è nemmeno posta il dubbio di doversi scusare per come è stata gelida e ostile quando ci siamo visti l'ultima volta.

Le relazioni sane possono avere e quasi sempre hanno dei problemi. Ma il bilancio deve essere positivo, ci deve essere un valore aggiunto che non si avrebbe stando soli. una relazione sana deve essere facile da gestire - specie, lo sottolineo, all'inizio - perchè i veri problemi, quelli divisivi, sono altri: malattie, nascita del primo figlio, problemi seri al lavoro ecc.

Una persona sana e priva di disistima avrebbe chiuso molto molto prima, una volta realizzato che l'altra persona, per n ragioni, non era davvero nel rapporto e mi usava - più o meno inconsapevolmente - per stare meglio dopo le passate delusioni d'amore.

Evidentemente - come dice giustamente anche @Edo - io non sono ancora abbastanza sano da sapere quando andarmene. ed è vero

Lavorerò su questo come mia priorità di vita 

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ArmandoBis
5 ore fa, F-Knight ha scritto:

(...)

Ciao Armando,

la nostra honey moon phase è durata ben poco perchè dopo una quindicina di giorni lui è tornato alla carica e lei ha iniziato a patire la cosa. Chiaramente lo pensava, parlva di lui con le amiche e questo distoglieva l'attenzione da me e dal rapporto e da qui lo squilibrio: lei sapeva di avere una opzione chiara sul tavolo che la allettava, oltre a me.

Ti giuro che comunicare con lei bisogni e necessità era davvero difficile. Sempre prevenuta, poco empatica, chiusa. Forse aveva sucato troppo con l'ex di cui era succube e ora non era più disposta a scendere a compromessi. Non sai quante volte le ho detto che io non potevo pagare le colpe altrui.

non so se le affinità fossero inventate. Di certo, la persona che ho conosciuto all'inizio non è stata quella che ho visto dopo. ANche nel sesso, Sempre rapporti notevoli ma man mano che il rapporto andava avanti più lei perdeva di intraprendenza, virando verso una dolcezza quasi da bambina

(...)

Sì, le affinità erano inventate.

Totalmente.

Se comunichi davvero con una persona, allora la scopri diversa da te. Perché non esistono due individui non dico uguali, ma che si assomigliano.

Riguardo al sesso, quello che in genere mi hanno detto un po' tutti è che migliora con il tempo, quando ci si conosce e si è più rilassati.

Probabilmente devi riconoscere che nella sua patologia tu hai una parte, non piccolissima, di responsabilità, cioè ti sei messo complementare: lei considera i rapporti funzionali noiosi e tu volevi guarirla dalla sua sindrome.

Purtroppo non è possibile, non ci si riesce. 

Non è che anche tu finisci con il considerare le donne normali poco stimolanti?

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F-Knight
10 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Probabilmente devi riconoscere che nella sua patologia tu hai una parte, non piccolissima, di responsabilità, cioè ti sei messo complementare: lei considera i rapporti funzionali noiosi e tu volevi guarirla dalla sua sindrome

Ciao Armando, 

assolutamente. C'è stata una dinamica collusiva fra noi. Lei scappava e io spingevo sempre di più invece che lasciarla andare. Investivo e investivo essendo sempre più frustrato da non avere quello che volevo. E così la facevo sentire inadeguata e pian piano entrambi abbiamo smesso di investire ed è finita. Avrei semplicemente dovuto ammettere che non andava bene per me e chiuderla.

Comunque ha scritto ad un mio amico che è un momento doloroso ma che non è minimamente arrabbiata con me. SOlo triste e dispiaciuta. Mi vien da dire (i) meno male che non sei arrabbiata con me! che cazzo ti ho fatto?? (ii) talmente triste e dispiaciuta che non si è degnata di scusarsi per come mi ha trattato domenica

ma vaffanculo va 

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24 minuti fa, F-Knight ha scritto:

talmente triste e dispiaciuta che non si è degnata di scusarsi per come mi ha trattato domenica

Ma che poi che ha fatto di così terribile domenica? Quello che per tr è un comportamento per cui ci si debba scusare per lei e per altre persone non è così poi sopra le righe. Prova a riflettere su come reagisci a queste piccole situazioni

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F-Knight
9 minuti fa, Edo ha scritto:

Ma che poi che ha fatto di così terribile domenica? Quello che per tr è un comportamento per cui ci si debba scusare per lei e per altre persone non è così poi sopra le righe. Prova a riflettere su come reagisci a queste piccole situazioni

Edo, scusami ma a volte mi sembri un pò sconnessa: io e lei siamo due adulti. Da adulti abbiamo deciso, la domenica prima, di buttare il cuore oltre l'ostacolo e provare a far funzionare sto rapporto senza giocare in difesa, in modo spontaneo. Questo era ciò che avevamo concordato e cui sarebbe dovuto seguire un comportamento congruente, fra due adulti. Invece, dopo non averla vista tutto il week end, quando la vedo è gelida, ostile, inizia a dire che non le sono stato vicino quando stava male (cosa non vera) che le cose belle che le avevo detto in quei giorni non erano vere (cosa non vera) che avevo dubitato che fosse stata male solo perchè le avevo detto, entrando in casa, che la trovavo in forma nonostante la febbre alta del giorno prima. Mi dice che da quando avevamo fatto quel discorso, la domenica prima, le cose erano pure peggiorate, quando non era successo assolutamente nulla. Cristo ha fatto di tutto per farsi mollare e l'ha fatto con ostilità e gelo. Vedi tu se questo è il comportamento da tenere con uno che non ti ha fatto un cazzo ed è venuto lì da te con le migliori intenzioni. Vuoi mollarmi? ci mancherebbe. Ma lo puoi e lo devi fare con un minimo di cura per una persona che ti ha dato tanto per quasi 10 mesi. Con un pò di rispetto per il sentimento che tu per prima dici di aver provato. Serve - secondo te - che mi sputi in faccia o prenda a sberle per definirlo un comportamento per cui valga la pena scusarsi? se la risposta è sì, ti assicuro che il tuo non è l'approccio giusto 

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SlevinWade
1 ora fa, F-Knight ha scritto:

Edo, scusami ma a volte mi sembri un pò sconnessa: io e lei siamo due adulti. Da adulti abbiamo deciso, la domenica prima, di buttare il cuore oltre l'ostacolo e provare a far funzionare sto rapporto senza giocare in difesa, in modo spontaneo. Questo era ciò che avevamo concordato e cui sarebbe dovuto seguire un comportamento congruente, fra due adulti. Invece, dopo non averla vista tutto il week end, quando la vedo è gelida, ostile, inizia a dire che non le sono stato vicino quando stava male (cosa non vera) che le cose belle che le avevo detto in quei giorni non erano vere (cosa non vera) che avevo dubitato che fosse stata male solo perchè le avevo detto, entrando in casa, che la trovavo in forma nonostante la febbre alta del giorno prima. Mi dice che da quando avevamo fatto quel discorso, la domenica prima, le cose erano pure peggiorate, quando non era successo assolutamente nulla. Cristo ha fatto di tutto per farsi mollare e l'ha fatto con ostilità e gelo. Vedi tu se questo è il comportamento da tenere con uno che non ti ha fatto un cazzo ed è venuto lì da te con le migliori intenzioni. Vuoi mollarmi? ci mancherebbe. Ma lo puoi e lo devi fare con un minimo di cura per una persona che ti ha dato tanto per quasi 10 mesi. Con un pò di rispetto per il sentimento che tu per prima dici di aver provato. Serve - secondo te - che mi sputi in faccia o prenda a sberle per definirlo un comportamento per cui valga la pena scusarsi? se la risposta è sì, ti assicuro che il tuo non è l'approccio giusto 

Ne discutevo in un altro topic con Alexis: se uno vuole mollare è sempre libero di fare il cazzo che vuole, ma anche il modo in cui lo fai fa la differenza.

Condivido quanto dici, gettare merda per indurre a farti fare qualcosa è una cazzata.

Uno/a che ha le palle agisce direttamente per ottenere ciò che vuole e possibilmente in maniera chiara e corretta.

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Sesar
7 ore fa, Wanda ha scritto:

Leggendo le tue parole mi va di fare una riflessione generale sul tema e sue variazioni, sull’imprevedibilità delle situazioni della vita che, con il senno del poi ed un occhio più distaccato, così imprevedibili non sono più.

Ci sono dei momenti della vita, assai curiosi e sicuramente capitati a molte persone, in cui ti senti “pronto” per qualcosa, ed in un certo senso fiducioso che quel qualcosa che ti aspetti accadrà. Ti senti in pace e non lo ricerchi spasmodicamente, dentro di te una vocina ti dice che arriverà da te in modo naturale. Puntualmente, scopri che la tua vocina aveva ragione. Ed è davanti a te, ciò che volevi finalmente diventa tuo. Arriva inaspettatamente ciò che tanto desideravamo, ed è superiore ad ogni aspettativa. Un sogno. Ma… ma. In effetti c’è qualcosa che non va; un accordo dissonante con il resto che non può passare inosservato. Che fare? Dargli peso? Forse sono solo le nostre paure passate proiettate nel presente. Forse è solo il nostro istinto di autosabotarci. Sappiamo bene che già in passato non abbiamo mai visto la realtà per quello che era nel momento in cui la vivevamo, forse sta accadendo di nuovo e la vediamo peggio di quel che è, forse quelle spie si accendono solo perché sono rotte. In fondo abbiamo ottenuto ciò che di più bramavamo in quel momento, no? E così senza sforzo era venuto a noi, dovremmo solo esserne grati. Come potrebbe essere così tremendamente sbagliato?

E così si resiste, fiduciosi che le cose volgeranno al meglio. I presupposti buoni sembrano esserci, no? Magari non sono dei migliori, ma si sa che non ci si può aspettare la perfezione. Con il nostro impegno le cose miglioreranno. Siamo noi che dobbiamo farle migliorare. Bisogna lottare per ciò che si vuole, giusto?

…la risposta è “dipende”. Dipende se ciò per cui lottiamo ci fa del bene. La verità è che se davvero ci fa del bene, molto raramente ci sarà bisogno di lottare, di dimostrare che la meritiamo quella felicità, quell’amore, quella sensazione. Ma ormai ci siamo dentro. E ti accorgi di esser caduto nel burrone quando ti ritrovi a fare cose che mai avresti fatto prima. Perché in relazioni degne di questo nome certe cose non dovrebbe esserci nemmeno il bisogno di farle. E così controlli il telefono di nascosto, cerchi di capire le cose di cui sei all’oscuro. E ti chiedi perché ti sei andato ad infilare in una situazione del genere in cui l’ultima cosa che ti rimane da fare è mettere in atto comportamenti così miserabili.  Perché hai deciso di valere talmente poco da dover dimostrare a tutti i costi di essere meritevole dell’amore di una persona che non sa amare.

Non so perché questo accade, qual è l’identikit delle persone che si lasciano trascinare in questi vortici. Spesso la vita ci mette di fronte alle stesse lezioni del passato per assicurarsi davvero che le abbiamo apprese. Ovvio che non saranno identiche, vuole confonderci. Ma se in passato abbiamo accettato molto meno di quel che meritavamo, vuole essere sicura che non commetteremo mai più questo errore, che il nostro amore per noi stessi non sia solo una facciata ma qualcosa ben radicato in noi che ci permetta di uscire da situazioni tossiche al primo campanello di allarme, senza pensieri del tipo “ma forse non ho provato abbastanza”. E continuerà imperterrita a riproporci lo stesso pattern con livelli sempre più alti di difficoltà fino a quando, finalmente, non ne usciremo vincitori.

 

Ti auguro buona fortuna

Non e' la vita che ce li propone e' l uomo che agisce "schematicamente" , le persone piu' "insicure" seguono lo schema della massa le "piu sicure" il suo ma e' pur sempre uno schema , quella che tu chiami facciata e' il semplice "cambio di schema" e si tratta di schema anche "dall altra parte" che sia narcisista , psyco o.altro ha pur sempre il suo schema.....

Il "segreto" non e' cambiare se stessi secondo me , ma imparare a "leggere" gli altri e sopratutto chi merita I nostri sentimenti , non ho nessuna intenzione di "storpiarmi" per riuscire a vincere perche' per quanto mi riguarda sarebbe una sconfitta......

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Sesar
6 ore fa, F-Knight ha scritto:

Ciao @Wanda,

ho apprezzato molto il tuo intervento ed effettivamente il punto è stato proprio quello: non fermarsi a pensare "un momento ma se non sono felice perchè resto? E' reale sentimento o è qualcos'altro, magari paura, magari competizione?"

Ed è ciò a cui sono giunto io col tempo e i ceffoni presi e, ex post, nel constatare dal suo silenzio che non si è nemmeno posta il dubbio di doversi scusare per come è stata gelida e ostile quando ci siamo visti l'ultima volta.

Le relazioni sane possono avere e quasi sempre hanno dei problemi. Ma il bilancio deve essere positivo, ci deve essere un valore aggiunto che non si avrebbe stando soli. una relazione sana deve essere facile da gestire - specie, lo sottolineo, all'inizio - perchè i veri problemi, quelli divisivi, sono altri: malattie, nascita del primo figlio, problemi seri al lavoro ecc.

Una persona sana e priva di disistima avrebbe chiuso molto molto prima, una volta realizzato che l'altra persona, per n ragioni, non era davvero nel rapporto e mi usava - più o meno inconsapevolmente - per stare meglio dopo le passate delusioni d'amore.

Evidentemente - come dice giustamente anche @Edo - io non sono ancora abbastanza sano da sapere quando andarmene. ed è vero

Lavorerò su questo come mia priorità di vita 

Posso sapere quanto tempo e' durata in tutto dall inizio alla fine? Settimane?mesi? Ed in che momento, tempisticamente parlando , ti sei reso conto che le cose erano al declino ? Grazie

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2 minuti fa, Sesar ha scritto:

Il "segreto" non e' cambiare se stessi secondo me , ma imparare a "leggere" gli altri e sopratutto chi merita I nostri sentimenti , non ho nessuna intenzione di "storpiarmi" per riuscire a vincere perche' per quanto mi riguarda sarebbe una sconfitta......

Sono d'accordo con te, probabilmente mi sono spiegata male... 

La vita ci propone tante persone diverse con cui interagire, quelle da cui siamo attratti maggiormente spesso ci attraggono per meccanismi "perversi" che colmano in qualche modo i nostri vuoti che, anche se a noi sembrano piccoli e trascurabili, in realtà non lo sono... Non si tratta di cambiare ma di diventare così consapevoli di sé da non entrarci proprio in certi meccanismi, perché in nessun caso se ne uscirebbe vittoriosi ma solo denaturalizzati

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