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Ricominciare da zero (o quasi) a 31 anni


Gallagher

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Il 13/6/2021 at 21:46, Gallagher ha scritto:

Ciao Kepak. Fare professioni sanitarie come ripiego è una questione "morale" che mi sono posto anch'io.

Ma, dopo un percorso di 10 anni in un altro settore, qualsiasi scelta che dovessi fare oggi rappresenterebbe un ripiego rispetto al piano iniziale. Di sicuro sto cercando di individuare alternative che siano un compromesso tra ciò che mi interessa e ciò che mi dà un concreto margine di sicurezza lavorativa. E le professioni sanitarie (logopedia in particolare: è un po' la versione sanitaria della comunicazione) potrebbero fare al caso mio.

L'unica certezza che ho al momento è che voglio formarmi e acquisire nuove competenze. Tutto sta nel decidere dove indirizzare le energie.

Il Brasile è un paese complicato.

Portogallo, unione europea , Algarve semplicemente spettacolare, ma un pò tutto lo stato lo è.

E donne a parer mio molto gnocche, come con le Francesi mi viene duro solo a sentirle parlare.. amo il Portogallo ❤️

 

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Sul ricominciare penso che devi capire cosa vuoi sul lungo termine.

Se ti basta quei 1300-1400 euro\mese puoi spulciare tra le iniziative delle varie regioni quando ti ammortizzano loro il costo del corso,  per dire quello da oss guardavo ora son quasi 2000 euro x 1000 ore circa di corso ... mica caramelle (capirei se poi prendi 2000 euro\mese).

Un'amico disoccupato per dire ha fatto un corso da macellaio, finanziato in toto dalla regione "pincopallo" , e ora fà il macellaio per una grossa catena e mica si ammazza e lo stipendio è se non ricordo male sui 1400 di base a fare giornata.

 

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Gallagher
10 ore fa, Fajan ha scritto:

Portogallo, unione europea , Algarve semplicemente spettacolare, ma un pò tutto lo stato lo è.

E donne a parer mio molto gnocche, come con le Francesi mi viene duro solo a sentirle parlare.. amo il Portogallo ❤️

 

Sfondi una porta aperta. Ho vissuto un anno in Portogallo tra Coimbra e Lisbona. Paese e popolo meravigliosi. Però a livello lavorativo stanno peggio di noi...

 

 

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Thetraveller87
Il 13/6/2021 at 17:23, domen11 ha scritto:

master a 31 anni non so quanto abbia senso, a meno che tu non lo faccia per vocazione personale

È una battuta vero?

I master , quelli seri, principalmente ti forniscono la possibilità di fare networking e farti conoscere nelle realtà più importanti.

Principalmente lo fanno persone intorno ai 30 con precedenti esperienze lavorative per rivendersi al doppio del salario

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  • 2 settimane dopo...
domen11
Il 20/8/2021 at 20:36, Thetraveller87 ha scritto:

È una battuta vero?

I master , quelli seri, principalmente ti forniscono la possibilità di fare networking e farti conoscere nelle realtà più importanti.

Principalmente lo fanno persone intorno ai 30 con precedenti esperienze lavorative per rivendersi al doppio del salario

Assolutamente non è una battuta. Se fai un master solo per farti conoscere allora non lo fai bene, se ci riesci anche senza farlo bene è un percorso con poco valore. Se lo fai perché ti piace (come dicevo io) ha senso farlo anche a 80 anni.

Non credo, le aziende se vogliono persone con formazione extra universitaria (serve un master quindi) le formano internamente e le vogliono massimo sui 26 anni, perché più sei giovane e fresco di università, più impari velocemente se ciò che si cerca è dare una formazione extra non prevista in università (ad esempio la cloud security). Prima lavoravo in una grossa azienda italiana (la più grossa nel settore aerospaziale), proprio i 30enni con master di 6/12 mesi mi dicevano che non li assumevano perché era meglio un neolaureato formato internamente con 6 mesi di stage. Se poi si parla di economia e ti fai il master di Sole24Ore e paghi i tuoi 20 mila euro e ti fai l'amicone a fare il lecchino, beh quello non è specializzarsi o formarsi. 

Quindi soprattutto un master serio di cui tu mi parli, si definisce tale in base a cosa? In base a quanto ti consente di imparare. Se ti fa imparare cose, impara nel caso in cui ti piaccia l'ambito, altrimenti farlo solo per trovare lavoro ti porta a non rendere bene e magari a lavorare in un ambito in cui tu ci sei dentro solo per i soldi, ergo prima o poi scoppi. 

A networking al giorno di oggi non si sfonda più, ormai ad esempio con LinkedIn anche se vivi in Abruzzo e sei consistente in ciò che hai fatto (lavori precedenti, pubblicazioni, etc.) la multinazionale ti trova.

Se il tuo obbiettivo è rivenderti a scopo di raddoppiare il salario allora salta il nostro discorso, secondo me in tal caso ipotetico meglio non farlo a prescindere, perché per il salario doppio e basta ciò non conviene, deve piacerti. Se ti piace, il salario doppio arriva da solo.

Modificato da domen11
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Thetraveller87
14 ore fa, domen11 ha scritto:

Se poi si parla di economia e ti fai il master di Sole24Ore e paghi i tuoi 20 mila euro e ti fai l'amicone a fare il lecchino, beh quello non è specializzarsi o formarsi. 

Io parlo di master di università estere serie.

Il master del sole24 non so come sia quindi non parlo

14 ore fa, domen11 ha scritto:

proprio i 30enni con master di 6/12 mesi mi dicevano che non li assumevano

Sì sì come no Infatti il mio amico con master non prende 60.000 euro all'anno a 33 anni. Ora gli telefono e gli dico che ha fatto una pessima scelta

14 ore fa, domen11 ha scritto:

Se ti piace, il salario doppio arriva da solo.

Ahajaja

 

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Bolt
14 ore fa, domen11 ha scritto:

Assolutamente non è una battuta. Se fai un master solo per farti conoscere allora non lo fai bene, se ci riesci anche senza farlo bene è un percorso con poco valore. Se lo fai perché ti piace (come dicevo io) ha senso farlo anche a 80 anni.

Non credo, le aziende se vogliono persone con formazione extra universitaria (serve un master quindi) le formano internamente e le vogliono massimo sui 26 anni, perché più sei giovane e fresco di università, più impari velocemente se ciò che si cerca è dare una formazione extra non prevista in università (ad esempio la cloud security). Prima lavoravo in una grossa azienda italiana (la più grossa nel settore aerospaziale), proprio i 30enni con master di 6/12 mesi mi dicevano che non li assumevano perché era meglio un neolaureato formato internamente con 6 mesi di stage. Se poi si parla di economia e ti fai il master di Sole24Ore e paghi i tuoi 20 mila euro e ti fai l'amicone a fare il lecchino, beh quello non è specializzarsi o formarsi. 

Quindi soprattutto un master serio di cui tu mi parli, si definisce tale in base a cosa? In base a quanto ti consente di imparare. Se ti fa imparare cose, impara nel caso in cui ti piaccia l'ambito, altrimenti farlo solo per trovare lavoro ti porta a non rendere bene e magari a lavorare in un ambito in cui tu ci sei dentro solo per i soldi, ergo prima o poi scoppi. 

A networking al giorno di oggi non si sfonda più, ormai ad esempio con LinkedIn anche se vivi in Abruzzo e sei consistente in ciò che hai fatto (lavori precedenti, pubblicazioni, etc.) la multinazionale ti trova.

Se il tuo obbiettivo è rivenderti a scopo di raddoppiare il salario allora salta il nostro discorso, secondo me in tal caso ipotetico meglio non farlo a prescindere, perché per il salario doppio e basta ciò non conviene, deve piacerti. Se ti piace, il salario doppio arriva da solo.

 

Premetto che non ho letto molto del topic, però purtroppo non si può ragionare sul master come qualcosa del tipo: "lo faccio perché mi piace". Stessa cosa ovviamente vale anche per percorsi universitari di primo livello come la laurea triennale.

Perché, innanzitutto, qui in Italia il ramo che scegli conta al 99%. Mentre quanto tu sia bravo, appassionato, non conta un cazzo. Perché anche se sei bravo ma, ti sei laureato in pincopallinologia o una laurea comunque poco spendibile, i tuoi sbocchi lavorativi non saranno dei migliori. E non perché non ci siano ma perché quasi nessuno ti assume poi nella realtà di quei rami, visto che è tutto fottutamente saturo e che quindi quegli sbocchi stessi, sono delle illusioni.

Ho degli amici che hanno scelto percorsi universitari portati avanti con passione che poi si sono ritrovati il giorno dopo la laurea a pensare: "hey forse era meglio se studiavo qualcos'altro" e si sono iscritti a corsi che non c'entravano nulla con quello che avevano fatto fino ad allora.

Quindi master o non master, salario più alto o meno, dipende tutto dal campo trattato secondo me.

Modificato da Bolt
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domen11
2 ore fa, Thetraveller87 ha scritto:

Io parlo di master di università estere serie.

Il master del sole24 non so come sia quindi non parlo

Sì sì come no Infatti il mio amico con master non prende 60.000 euro all'anno a 33 anni. Ora gli telefono e gli dico che ha fatto una pessima scelta

Ahajaja

 

Credo tu ti sia perso il perché del discorso presentato nella pagine precedenti del topic, si parla di intraprendere o meno un master, non se valga meno o no. La mia risposta era che vale nel momento in cui il contenuto dello stesso è per la persona di interesse. Quindi che tu mi parla del tuo amico non ha senso. Rispondere ridendo all'opinione di una persona anche non ha senso. Accecati da numeri di stipendi denota che strade del genere non le si è comprese, io ho detto la mia perché io ho lavorato prendendo un bello stipendio e all'estero ci vivo per un dottorato, quindi in merito un po' di esperienza ce l'ho. Allora mi si può "non sono d'accordo con te" ma rispondere così da professoroni citando l'amico dell'amico, il discorso non regge. 

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domen11
2 ore fa, Bolt ha scritto:

 

Premetto che non ho letto molto del topic, però purtroppo non si può ragionare sul master come qualcosa del tipo: "lo faccio perché mi piace". Stessa cosa ovviamente vale anche per percorsi universitari di primo livello come la laurea triennale.

Perché, innanzitutto, qui in Italia il ramo che scegli conta al 99%. Mentre quanto tu sia bravo, appassionato, non conta un cazzo. Perché anche se sei bravo ma, ti sei laureato in pincopallinologia o una laurea comunque poco spendibile, i tuoi sbocchi lavorativi non saranno dei migliori. E non perché non ci siano ma perché quasi nessuno ti assume poi nella realtà di quei rami, visto che è tutto fottutamente saturo e che quindi quegli sbocchi stessi, sono delle illusioni.

Ho degli amici che hanno scelto percorsi universitari portati avanti con passione che poi si sono ritrovati il giorno dopo la laurea a pensare: "hey forse era meglio se studiavo qualcos'altro" e si sono iscritti a corsi che non c'entravano nulla con quello che avevano fatto fino ad allora.

Quindi master o non master, salario più alto o meno, dipende tutto dal campo trattato secondo me.

Vero che dipende dal campo, ma per esperienza io ho lavorato a 2000 euro netti al mese a fare un lavoro noioso perché l'ambito universitario scelto porta principalmente a questo sbocco ovvero controllo qualità di progetti, fare riunioni su riunioni e vestirsi giacca e cravatta. Ecco ho mollato, quindi tu mi dici delle esperienze di chi ha studiato cosa gli piace e non trova lavoro, ma hai esperienze di chi ha studiato qualcosa solo perché "funziona" lavorativamente? Risulta facile ragionare con "Ah se avessi", ma su tu l'avessi fatto sarebbe stato come nella tua mente immagini? Quindi non esiste giusto e sbagliato, esiste (SECONDO ME) avere almeno la forza di svegliarsi la mattina motivato perché si prova piacere in quello che si fa. Ho mollato il mio lavoro in Italia per andare a studiare con un dottorato in Olanda, il primo anno prendevo 1400 euro al mese (come se in Italia uno prendesse poco più di 1000 euro), adesso prendo più che in Italia perché sentendomi appagato da ciò che facevo mi sono aperto molte strade senza fare particolare fatica, perché ho scelto ciò che mi piace. 

Quando si pensa a ritroso, si valutano le strade non prese come migliori, ma sarebbe stato effettivamente così?  

Se tu studi una cosa che funziona e ti prendi i tuoi 66mila euro annui, e lo hai fatto solo per quello, ecco che escono fuori le persone che dicono di continuo:

- Oddio domani è lunedì che palle

- Non vedo l'ora di andare in ferie

- Che palle oggi

Bella vita di merda, per i soldi fare tutto questo? Follia

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Bolt
9 minuti fa, domen11 ha scritto:

Credo tu ti sia perso il perché del discorso presentato nella pagine precedenti del topic, si parla di intraprendere o meno un master, non se valga meno o no. La mia risposta era che vale nel momento in cui il contenuto dello stesso è per la persona di interesse. Quindi che tu mi parla del tuo amico non ha senso. Rispondere ridendo all'opinione di una persona anche non ha senso. Accecati da numeri di stipendi denota che strade del genere non le si è comprese, io ho detto la mia perché io ho lavorato prendendo un bello stipendio e all'estero ci vivo per un dottorato, quindi in merito un po' di esperienza ce l'ho. Allora mi si può "non sono d'accordo con te" ma rispondere così da professoroni citando l'amico dell'amico, il discorso non regge. 

Beh non per difenderlo dato che sa farlo benissimo da solo ma, se dici che il master lo fai per te stesso e che lo stipendio doppio arriva da solo, in una realtà povera su questo aspetto, come quella italiana, è ovvio che poi ti si rida in faccia

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