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I PRIMI SEGNALI DI UNA RELAZIONE TOSSICA (narci/border)


TheRedQueen

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Il discorso sulla cura dei disturbi di personalità è molto complesso. Il fatto è che tutti i disturbi di personalità sono egosintonici, ovvero il sistema delle caratteristiche che fondano il disturbo arreca godimento e piacere alla persona che ne è affetta. Le conseguenze delle azioni messe in atto da chi soffre di disturbi di personalità sono ciò che poi può essere fonte di dolore: ad esempio, un soggetto narcisista che viene abbandonato da tutti (moglie, amici, figli) in conseguenza dei suoi comportamenti egoisti, opportunisti e della sua mancanza di empatia e interesse per il benessere di chiunque altro al di fuori di sè. Di per sè l'egoismo e l'opportunismo del narcisista sono a lui/lei congeniali perché sta "bene" nell'occuparsi solo di sè, non prova dispiacere per il fatto di non essere capace di provare empatia. Un altro esempio: in un borderline che viene ricoverato in seguito a un tentato suicidio attuato in reazione all'essere stato lasciato, l'aver tentato di uccidersi è congeniale al soggetto nella misura in cui quello è l'unico modo che conosce di reagire al dolore, non ha potuto imparare modi funzionali di alleviare la sofferenza, perciò quando sta male agisce, "butta fuori". Solo con la presa di consapevolezza che sono i propri comportamenti ad essere disfunzionali e che quindi è su di sè che bisogna lavorare per poter viversi la vita meglio, è possibile un cambiamento. Ora, purtroppo in molti casi nei disturbi di personalità questa presa di consapevolezza non avviene, oltretutto bisogna tener conto dell'estrema frequenza di più disturbi di personalità in un unico individuo. Nella maggior parte dei casi, una persona che ha un disturbo di personalità, soddisfa i criteri per la diagnosi di almeno un altro disturbo di personalità. Questo complica le cose perché rende difficile una generalizzazione rispetto al discorso sull'efficacia di una psicoterapia. Possiamo però trarre alcune conclusioni che generalmente sono valide, e che sono un po' le coordinate che vengono insegnate nei tanti anni di studi in Psicologia:

- Borderline => i borderline, soprattutto se sono "puri", ovvero se hanno solo quel disturbo di personalità e non altri, hanno un buon margine di possibilità di trattamento, a causa dell'enorme sofferenza che vivono quotidianamente in seguito ai loro comportamenti impulsivi, estremi e disregolati. Come dicevano sopra altri, esistono terapie specifiche per il BPD che hanno una grande efficacia per questo tipo di disturbi

Narcisismo => i narcisisti hanno un margine di possibilità di efficacia in terapia soprattutto a partire dalla seconda metà della vita, quando si trovano (spesso) soli, abbandonati da tutti, e soprattutto faccia a faccia con la vecchiaia e , di conseguenza, con l'ombra della morte (da loro temuta perché mina il loro sentimento di onnipotenza, dominio e immortalità) che inizia a sgretolare sempre di più la loro immagine ideale e perfetta di sè. Il problema principale è che i narcisisti raramente vanno in terapia perché il fatto di riconoscere a se stessi di essere fragili li espone alla vergogna, e mina ancora una volta l'immagine potente e grandiosa che hanno di sè: sostanzialmente per loro "arrendersi" alla terapia è l'emblema del fallimento. Coi narcisisti che vanno in terapia rimane comunque un lavoro molto difficile, ripeto che si può avere qualche cambiamento importante solo se si rendono disponibili a riconoscere che hanno sbagliato molte cose, e che quindi non sono perfetti come hanno creduto per tutta la vita. Il discorso sulla terapia del narcisismo rimane comunque ampio e non riassumibile in poche righe su un forum, basta tener conto che quanto più il narcisismo si sposta più avanti lungo il famoso continuum narcisismo-psicopatia di Kernberg, tanto più sarà difficile - se non impossibile - ottenere un'efficacia in terapia. Il continuum teorizzato da Kernberg (che ha studiato narcisismo e disturbi gravi di personalità per tutta la vita) va dal narcisismo "puro" (quello che troviamo nei criteri dell'attuale DSM-5), al narcisismo maligno (costituito da disturbo narcisistico + sadismo + condotte antisociali + paranoia), alla psicopatia passando per il disturbo antisociale di personalità. Si tratta di condizioni diverse, ma caratterizzate da alcuni elementi in comune, in cui il fil rouge che li connette è - appunto - la componente narcisistica, che è presente in tutte queste condizioni, anche nella psicopatia. Un narcisista maligno ancor più difficilmente andrà in terapia perché non solo non gliene frega niente di avere il suo disturbo - anzi, trae godimento dal sapere di averlo - ma le sue caratteristiche sono estremamente funzionali per lui (e non per chi lo circonda): a un narcisista maligno non frega niente se ti fa del male, anzi gode nel farti del male perché umiliare, abbassare, distruggere gli altri lo fa sentire potente, grande, importante. Ancor di più uno psicopatico non avrà alcuna ragione per andare in terapia.

Antisociale => se si tratta di un disturbo "puro", molto difficilmente cercherà supporto psicologico. Se si presenta insieme al disturbo borderline, ci sono buone possibilità di iniziare una terapia. Sull'efficacia, dipende da soggetto a soggetto e da quanto e quali elementi di entrambi i disturbi sono preponderanti nel soggetto.

 

 

 

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stefania568

A me ha contattato unaborderline per un lavoro ( lei parlava del

sui disturbo  sui social ) e appena ho d erro che non potevo sborsare soldi per il lavoro a piramide   Mi ha cominciato a insultare in live . 

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  • 6 mesi dopo...
ulysse81
Il 21/9/2021 at 13:10, TheRedQueen ha scritto:

Studio Psicologia da tantissimi anni,

 

Ciao TheRedQueen!

Ti chiederei di andare a leggere il mio tread nella sezione One-Itis (Oneitis con collega).

Sono "incappato" in una ragazza borderline, fortunatamente solo per un mese... Però è stata comunque una bella botta e il fatto di averla a lavoro mi inquieta un po.

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Butterfly88
Il 21/9/2021 at 13:10, TheRedQueen ha scritto:

 

Altro segnale che si rivela all'inizio, ma quando siamo ormai già cott*, sono confessioni circa il suo passato o la sua vita presente piuttosto allarmanti, che ovviamente, se fossero state rivelate fin dal primo giorno, ci avrebbero indotto a scappare, mentre se rivelate successivamente, proteggono il soggetto dal rischio di essere lasciato (esempi? Far credere di avere un lavoro stabile e redditizio quando nella realtà non lavora ormai da tempo, o fa su degli stipendi miseri con cui fatica a campare da sol*, far credere di venire da un buon ambiente sociale e famigliare, quando in realtà la sua famiglia e la sua casa sono in condizioni disastrate e altamente problematiche, omettere di non aver mai raggiunto il diploma di scuola superiore, o mentire sul titolo di studio, omettere eventuali gravi denunce prese...). *

Ciao. Ho letto questa discussione, ed improvvisamente mi sono ritrovata cose riguardanti il mio ex, con sui sono stata 5 anni, e che mi ha lasciata a maggio 2021. È stata dura riprendermi ed ancora ci provo, non lo nego.  Non ho mai voluto catalogarlo come narcisista, anzi spesso , se non sempre, mi sono data io colpe. Ho sempre pensato di essere io il problema, quando a fine storia mi ha svalutata e svalutato tutta la nostra relazione. Ma ecco nella tua analisi, rivedo la mia storia. Si per i primi 6 mesi mi ha mentito. Mi diceva che fosse laureato,ed invece mi ha poi rivelato che gli mancavano 3 esami.

 

 

 

Il 21/9/2021 at 13:10, TheRedQueen ha scritto:

Già si rivelano i primi tentativi di controllo, che all'inizio, non essendoci abituat*, lasciano esterrefatt* e possono portare le vittime ad arrabbiarsi o, al contrario, dispiacersi per la mancanza di fiducia che lui/lei mostra di avere.

All'inizio ci riempie di domande sul nostro conto e questo può lusingarci perché abbiamo l'impressione che sia interessat* a noi, in realtà sta raccogliendo info sui nostri punti deboli. Questo test lo si riconosce perché le domande sono spesso insolite, magari ripetitive e comunque tendono a girare attorno ad uno stesso tema (manco fosse un interrogatorio).

Di base bisogna notare come avviene l'ingresso di questa persona nella nostra vita: se vi entra dall'oggi al domani, con rapidità e irruenza, o se vi entra gradualmente, a piccole dosi, come avviene nei rapporti normali.

Inoltre questi soggetti, essendo dei dominatori, tenderanno ad assumere il controllo della situazione già dall'inizio, come? Parlando sempre di sé. Attirando l'attenzione su di sé, facendo o il giullare, o la vittima. In un modo o nell'altro ci troviamo comunque a stargli dietro

 

All'inizio o quasi sempre mi parlava di sé . Della ex (che spesso la faceva passare come pazza, altre volte invece si dava lui la colpa)..ore ed ore in macchina  a parlare di lui 

 

Il 21/9/2021 at 13:10, TheRedQueen ha scritto:

 

COMPORTAMENTI TIPICI

1) LOVE BOMBING:

- Fase di idealizzazione: attenzioni e presenza eccessiva-opprimente, regali continui, mille mila messaggi...

 

Presenza eccessiva. Regali quasi inesistenti.

 

Il 21/9/2021 at 13:10, TheRedQueen ha scritto:

- Comportamento camaleontico e mirroring: copiano tutto quello che facciamo o siamo noi, mostrano di avere i nostri stessi gusti in ogni ambito (quando in realtà è tutta una farsa): musicale, artistico, cinematografico, letterario, universitario, lavorativo, sportivo ecc.

Opposto. Tutto quello che mi piaceva lui lo denigrava.

Il 21/9/2021 at 13:10, TheRedQueen ha scritto:

 

 

- Tu mi controlli -> In realtà sono loro a tenerci sotto controllo nella vita reale, sui social, nelle nostre interazioni ecc. e a volte son bravi a nasconderlo perché non compiono azioni evidenti, eppure sentiamo comunque di essere inibite/i e costantemente sotto i loro occhi giudicanti

 

Vero, diceva sempre che lo controllavo sui social.

Il 21/9/2021 at 13:10, TheRedQueen ha scritto:

 

- Mi controlli troppo -> ci portano ad essere gelos* e sospettos* inserendo delle persone all'interno del nostro rapporto (triangolazione), poi una volta che siamo ossessionat* da questa situazione si lamentano del fatto che siamo paranoicche/ci o controllanti

 

Esatto. Così accadeva.

Il 21/9/2021 at 13:10, TheRedQueen ha scritto:

 

6) POSSONO IMPEGNARSI A MODIFICARE CERTI COMPORTAMENTI PER VENIRCI INCONTRO, MA PUNTUALMENTE DOPO POCO TEMPO RICOMINCERANNO AD ATTUARLI PERCHÉ GLI SFORZI, I SACRIFICI E I COMPROMESSI CHE PER UNA PERSONA "SANA" APPAIONO LEGGERI, PER LORO COSTITUISCONO UNA FATICA IMMANE, APPUNTO INSOSTENIBILE

 

7) SONO CONSAPEVOLI DEL MALE CHE FANNO. ALCUNI DI LORO SI DISPIACCIONO PER QUESTO, E IN ALCUNI MOMENTI DI ESTREMA LUCIDITÀ POSSONO CONFIDARCI COSE COME:

- Sono un* vigliacc*/codard*

- Sono stat* molto stronz* in passato, ora non lo sono più

- Temo di non riuscire ad instaurare un rapporto profondo e duraturo con nessuno

- Credo di non essere in grado di ricevere amore o di amare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

8) CI PORTANO A FARE DELLE COSE CHE NON AVREMMO MAI PENSATO O DESIDERATO DI FARE, IN TUTTI GLI AMBITI (RELAZIONI, HOBBY, INTERESSI, SESSUALITÀ...) attraverso queste tattiche:

- facendo leva sui nostri sensi di colpa

- parlandoci gradualmente e frequentemente della cosa che vorrebbero spingerci a fare

E POSSONO VANTARSI DEI RISULTATI CHE HANNO OTTENUTO GRAZIE ALLE LORO TECNICHE PERSUASIVE E MANIPOLATORIE

 

9) PUNISCONO SISTEMATICAMENTE:

Ogni volta che non soddisfiamo le loro aspettative o i loro bisogni (mai esplicitati, oltretutto), risponderanno attuando un comportamento che ci ferisce estremamente, e quando gli/le chiederemo come mai lo ha fatto, troveranno delle giustificazioni, gireranno la frittata, spostando la responsabilità del loro comportamento su di noi (la formula è sempre: "l'ho fatto perché tu hai fatto..."). Insomma, è colpa nostra se ci tratta di merda.

 

10) GASLIGHTING:

Distorcono fatti, frasi dette da noi, da loro o da altri in base a come gli fa comodo e in base ai loro obbiettivi.

Per esempio io subii da parte sua un vero e proprio lavaggio del cervello riguardo alla possibilità che avessi un disturbo mentale, poi dopo dei mesi venne a dirmi che mi ero messa in testa da sola di avere quel disturbo. Io ero certa di ricordarmi bene e fortunatamente una mia amica, testimone della situazione, ha confermato che si trattava di gaslighting.

 

11) TRIANGOLAZIONE:

Si circondano di persone con cui sfogarsi e in cui cercare conforto e sostegno. Queste persone conoscono solo la loro versione dei fatti perché non entrano in contatto con noi; in questo modo si assicurano dei ciechi alleati pronti a difenderli al momento del bisogno, e parallelamente ci creano un vuoto attorno. Terra bruciata. Possono cercare il supporto anche delle persone a noi vicine, coinvolgendo anche loro nelle manipolazioni.

Il supporto di queste persone gli servirà anche per portare valore alle loro opinioni e tesi nei momenti in cui discutiamo ("Anche persona X pensa questo di te!"), il tutto per generare insicurezza in noi e crearci un senso di confusione. E ovviamente a lungo andare questa tecnica ci porta alla rottura dei rapporti con queste persone, perché loro inizieranno a odiare noi e noi inizieremo ad odiare loro.

 

12) FANNO LEVA SUI NOSTRI SENSI DI COLPA PER OTTENERE CIÒ CHE VOGLIONO:

Esempi. In ambito sessuale, reagiranno con crisi vittimistiche se gli diciamo che non abbiamo voglia ("non mi desideri più", "ti faccio schifo", "è perché desideri qualcun altro, vero?", "non ti piaccio più"...).

Se vogliamo uscire da sol* con amiche/ci se ne usciranno con "ti diverti di più se io non ci sono""non mi vuoi più"...

 

13) INVASIONE DEGLI SPAZI:

- FISICI: si trattengono assieme a noi rubandoci tutte le energie e il tempo, ci stanno attaccati anche fisicamente, a volte attuano violenza fisica

- PERSONALI: non hanno rispetto per la nostra privacy (tanto che vanno a sbandierare le nostre cose in giro facendole passare per delle confidenze tra amici)

- MENTALI: continue puntualizzazioni e analisi delle nostre azioni, parole, reazioni spontanee, espressioni corporee, modi di porci, vestirci, truccarci, con la conseguenza che arriviamo a sentire di dover controllare ogni minuscola cosa, perché altrimenti ci arriva la mazzata, la crisi, la scenata, l'aggressione, la denigrazione

 

14) INCAPACITÀ DI SOSTENERE UN CONFRONTO IN MANIERA FUNZIONALE:

Alcuni rispondono ai conflitti con l'EVITAMENTO, quindi si allontanano fisicamente o virtualmente dalla situazione / persona, le impediscono di poter entrare in contatto con loro (per es. rifiutando le telefonate o gli incontri dal vivo) si chiudono in un silenzio che può durare anche molto tempo, oppure, se restano presenti, diventano freddi, lontani, disinteressati (silence treatment).

Oppure, possono reagire buttandosi appieno nella discussione, ma dimostrando una totale incapacità di ascoltare, empatizzare e comprendere i nostri bisogni e richieste. Spesso usciamo da questi litigi sfinite/i, confuse/i e insoddisfatte/i, perché ci ritroviamo ad aver ascoltato ed assecondato la loro prospettiva, ma sentiamo che loro non hanno fatto lo stesso nei nostri confronti.

 

15) RIVELAZIONI, CONFIDENZE, SCOPERTE SU FATTI IMPORTANTI SUL LORO CONTO QUANDO ORMAI STIAMO INSIEME DA UN PO' E SIAMO LEGATE A LORO:

Potrebbero rivelarci gradualmente di aver fatto, in passato, delle cose per niente carine. Ovviamente, queste rivelazioni verranno comunicate a rapporto già avviato, così che sarà meno probabile che noi li lasciamo, perché ormai siamo attaccat* e purtroppo spesso dipendenti da loro. Oppure, accade che all'inizio, in fase di love bombing, si presentino a noi in un certo modo, studiato appositamente per avere la nostra fiducia, stima, interesse e affetto.

Poi, gradualmente, cominciano a calare la maschera e improvvisamente cominciano a farci discorsi totalmente differenti, a volte addirittura opposti a quelli che ci facevano quando ci siamo conosciuti, mostrano di avere opinioni su cose o persone nettamente differenti da quelle che avevano all'inizio. Arriviamo a non riconoscerli più e possiamo anche perdere la fiducia o la stima nei loro confronti, perché ci sembra di non stare più con la persona che avevamo conosciuto all'inizio.

Per la mia esperienza, quando feci notare questo cambiamento alla persona in questione, mi rispose che "nella vita si cambia", che aveva intenzione di maturare, crescere, e che quindi non sarebbe più tornata la persona dei primi mesi (e ci mancherebbe, quella persona non è mai esistita!), oppure rispose che la davo per scontata, che mi ero abituata troppo a tutte le sue attenzioni. Ancora una volta, era colpa mia se lei aveva piano piano tolto attenzioni affettuose nei miei confronti.

 

16) INCAPACITÀ DI ESPRIMERE I PROPRI BISOGNI, ASPETTATIVE, RICHIESTE, DESIDERI:

Queste persone si aspettano di vedere tutti i loro bisogni soddisfatti, ma non chiedono esplicitamente aiuto a chi gli sta intorno. Si aspettano in un certo senso che gli altri sappiano di cosa hanno bisogno, senza che gli venga comunicato chiaramente. Così, spesso queste persone adottano comportamenti passivo-aggressivi per esprimere le proprie emozioni, la propria frustrazione o un loro bisogno. Questo comportamento porta svantaggi su tutti i fronti, in primis a chi li attua perché vedrà frequentemente i propri bisogni insoddisfatti, e anche a chi li subisce, perché si sentirà frustrato e reagirà allontanandosi.

 

17) PRETENDONO E CHIEDONO RISPETTO, MA SONO I PRIMI A VIOLARLO CONTINUAMENTE

 

18) STANDO CON LORO ARRIVIAMO GRADUALMENTE AD AVERE ANSIA (TACHICARDIA, SUDORAZIONE, TENSIONI MUSCOLARI, CONTRAZIONI IN VARIE AREE DEL CORPO, SENSO DI ANGOSCIA E PERICOLO, IPER VENTILAZIONE, VERTIGINI, MAL DI TESTA, NAUSEA), DOLORI PSICOSOMATICI, DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE (per es. minore o maggiore appetito o disturbi alimentari), DELL'UMORE (per es. tratti depressivi), DEL SONNO (per es. Insonnia o ipersonnia), TRATTI DEL PTSD (Disturbo da stress post traumatico)

 

19) PRENDONO IL MEGLIO DA NOI, ASSORBONO I NOSTRI INTERESSI, GUSTI, TALENTI, PENSIERI, FINO A CHE NON DIVENTIAMO SCONTATE/I E COMINCIANO AD ANNOIARSI:

Come fare a capire che sono annoiati dal rapporto? Pensiamo a tutte le cose che nei primi tempi sembravano fare con tanto interesse, sincerità e disinvoltura nei nostri confronti. I vecchi momenti di condivisione in cui ci sentivamo ascoltat*, desiderat*, stimat*, adorat*, vengono sostituiti da sbadigli o occhiate altrove mentre gli parliamo, finto interesse e ascolto o vere e proprie distrazioni/interruzioni quando gli parliamo, mancanza di coinvolgimento in semplici attività di coppia in cui una volta loro apparivano coinvolti (per es.  stare in casa la sera a chiacchierare, mostrargli cose che appartengono al nostro mondo, come foto, riflessioni, libri, canzoni ecc., cenare insieme, fare giri in città, più in generale stare insieme).

Questo può portarci a tentare di compiacerl*, convinte/i ancora una volta che se lui o lei non mostra più le attenzioni di un tempo sia per qualche cosa che facciamo o non facciamo noi. Non c'è cosa più sbagliata di questo ragionamento: se una persona si annoia in nostra compagnia non è perché noi siamo noios*, ma perché la persona non è interessata.

Insomma, desideriamo di compiacerl*, così ci troviamo ad acquistare abiti  speciali, ci avviciniamo ai loro interessi nella speranza di riottenere la considerazione perduta, ci curiamo maggiormente nell'aspetto, cominciamo a fargli/le regali, prestargli/le soldi, preparargli/le sorprese, insomma, facciamo qualsiasi cosa nella speranza di tornare amabili ai loro occhi. Tutto questo però è inutile perché non siamo mai state/i amate/i, neanche i primi tempi in cui "amate/i" è proprio il termine che useremmo per descrivere come ci sentivamo. È inutile tentare di compiacerli,/le ormai hanno avuto da noi quello di cui avevano bisogno, non gli serviamo più.

La scelta migliore è lasciarl* se non lo abbiamo già fatto.

Pensiamoci.

Vogliamo davvero elemosinare il calore e la stima di una persona a cui non frega niente di noi, del nostro mondo interiore, dei nostri progetti e desideri, quando il mondo è pieno zeppo di persone che ci apprezzano o ci apprezzerebbero se solo ci conoscessero?

 

Modificato da Butterfly88
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Scannachiappolo
Il 22/10/2022 at 19:16, Butterfly88 ha scritto:

Ciao. Ho letto questa discussione, ed improvvisamente mi sono ritrovata cose riguardanti il mio ex, con sui sono stata 5 anni, e che mi ha lasciata a maggio 2021. È stata dura riprendermi ed ancora ci provo, non lo nego.  Non ho mai voluto catalogarlo come narcisista, anzi spesso , se non sempre, mi sono data io colpe. Ho sempre pensato di essere io il problema, quando a fine storia mi ha svalutata e svalutato tutta la nostra relazione. Ma ecco nella tua analisi, rivedo la mia storia. Si per i primi 6 mesi mi ha mentito. Mi diceva che fosse laureato,ed invece mi ha poi rivelato che gli mancavano 3 esami.

 

 

 

 

All'inizio o quasi sempre mi parlava di sé . Della ex (che spesso la faceva passare come pazza, altre volte invece si dava lui la colpa)..ore ed ore in macchina  a parlare di lui 

 

Presenza eccessiva. Regali quasi inesistenti.

 

Opposto. Tutto quello che mi piaceva lui lo denigrava.

 

Vero, diceva sempre che lo controllavo sui social.

 

Esatto. Così accadeva.

 

Toglimi una curiosità, ma a prescindere da valutazioni o meno sul suo stato psichico, cosa ti fa rodere di lui? Il fatto che dal giorno alla notte sia letteralmente sparito nel nulla, lasciandoti una sensazione di incredulità?

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Butterfly88
8 minuti fa, Scannachiappolo ha scritto:

Toglimi una curiosità, ma a prescindere da valutazioni o meno sul suo stato psichico, cosa ti fa rodere di lui? Il fatto che dal giorno alla notte sia letteralmente sparito nel nulla, lasciandoti una sensazione di incredulità?

Certo. 

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Scannachiappolo
1 minuto fa, Butterfly88 ha scritto:

Certo. 

Effetto Ziegarnik :)

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