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Uscire da soli


Lupo51

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OsWeald
Il 31/3/2022 at 00:08, Levon ha scritto:

No no infatti, Cork non è piccolissima come città... ma neanche tanto grande 😆 l'Irlanda è piena di spazi aperti!

Concordo sul fatto che sia un vantaggio però, e c'è molta gente di tanti posti diversi 😊

 

Il 24/1/2022 at 14:53, Errenz ha scritto:

L'altra sera, dopo un'ora deludente con amici, sono andato da solo in un locale.

C'erano due hb molto appariscenti al bancone: una con un vestito orientale e trucco pesante (sembrava una pro vietnamita) e l'altra con un bustino rosso e una parure di brillanti finti (tutte cinesate comprate su internet).

Ho approcciato la seconda e ci ho parlato per mezz'ora: a un certo punto è arrivato un AFC che voleva provarci con le tipe e ha offerto da bere a loro e anche a me!

Quindi tra i vantaggi dell'uscire da soli c'è anche che ti offrono da bere!



E a proposito dell'Irlanda e dell'uscire soli.

Penso il 2016-2017 sia stato l'anno in cui sia uscito più solo in assoluto e in un posto con lingua e abitudini diverse.

Ho compreso poi con l'esperienza che in realtà non si è mai soli.

Lì fuori sono tutti per il tuo stesso motivo quando si fa serata: riprodursi.

E se già siamo su questo forum perché un minimo rispetto alla massa ci distacchiamo - essendoci buttati nel campo tantissime volte per spezzare quella ridicola ansia d'approccio - allora vuol dire che non sarà poi così difficile prendere umani random per farseli spalla nell'immediato.

E' stato uno dei periodi migliori di sempre in termini di qualità e quantità.

Quello in cui prendevo irlandensi e non, un minimo lucidi senza sorriso ebete, per evitare che l'amica invidiosa mi strappasse via la mia.

Magari molti già lo fanno ma... spesso la soluzione è così banale e vicina a noi che ci diventa... invisibile agli occhi.

 

 

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Il 3/4/2022 at 16:56, OsWeald ha scritto:

 



E a proposito dell'Irlanda e dell'uscire soli.

Penso il 2016-2017 sia stato l'anno in cui sia uscito più solo in assoluto e in un posto con lingua e abitudini diverse.

Ho compreso poi con l'esperienza che in realtà non si è mai soli.

Lì fuori sono tutti per il tuo stesso motivo quando si fa serata: riprodursi.

E se già siamo su questo forum perché un minimo rispetto alla massa ci distacchiamo - essendoci buttati nel campo tantissime volte per spezzare quella ridicola ansia d'approccio - allora vuol dire che non sarà poi così difficile prendere umani random per farseli spalla nell'immediato.

E' stato uno dei periodi migliori di sempre in termini di qualità e quantità.

Quello in cui prendevo irlandensi e non, un minimo lucidi senza sorriso ebete, per evitare che l'amica invidiosa mi strappasse via la mia.

Magari molti già lo fanno ma... spesso la soluzione è così banale e vicina a noi che ci diventa... invisibile agli occhi.

 

 

Raccontaci qualche aneddoto succoso in proposito! Così stimoli anche noi!

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OsWeald
Il 5/4/2022 at 07:37, Errenz ha scritto:

Raccontaci qualche aneddoto succoso in proposito! Così stimoli anche noi!


Ciao! Intanto se sei tu nell'avatar grazie per averci messo la faccia. Non è da tutti.

Sembra assurdo, lo so, che a parlare di far star bene le donne bisogna nascondersi dietro un avatar, eppure (ad occhio) ad un buon 80-90%+ non vedo un viso nella loro immagine profilo.

Per quanto riguarda esperienze in Irlanda e qualche spunto pratico-tattico-operativo puoi dare un'occhiata qui:
 

 

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Il 6/4/2022 at 12:50, OsWeald ha scritto:


Ciao! Intanto se sei tu nell'avatar grazie per averci messo la faccia. Non è da tutti.

Sembra assurdo, lo so, che a parlare di far star bene le donne bisogna nascondersi dietro un avatar, eppure (ad occhio) ad un buon 80-90%+ non vedo un viso nella loro immagine profilo.

Per quanto riguarda esperienze in Irlanda e qualche spunto pratico-tattico-operativo puoi dare un'occhiata qui:
 

 

Il mio avatar non sono io, è un gamer ed è lì perché mi ricorda sempre come ho sprecato la mia vita.

Mi piacerebbe leggere di qualche tua uscita in solitaria in cui hai avuto successo, perché sono queste cose che mettono nel mindset giusto per sargiare da solo (e penso che valga anche per gli altri utenti).

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OsWeald
3 ore fa, Errenz ha scritto:

Il mio avatar non sono io, è un gamer ed è lì perché mi ricorda sempre come ho sprecato la mia vita.

Mi piacerebbe leggere di qualche tua uscita in solitaria in cui hai avuto successo, perché sono queste cose che mettono nel mindset giusto per sargiare da solo (e penso che valga anche per gli altri utenti).


Dovrebbe esserci qualcuna qui nel mio diario:
 



Risale a 4-5 anni fa, ne sono cambiate un bel pò di cose, ma qualche spunto interessante di uscite in solo c'è.

 

 

 

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  • 6 mesi dopo...

Riesumo questo thread.

In questa particolare parentesi storico-biografica della mia vita, dopo aver fatto un giusto decluttering di persone e gruppi inutili e/o disfunzionali, sto constatando la diminuzione della frequenza con cui scendo la sera, dovuto ad un fattore principale: o scendo con quel o quei due amici fidati ed eventuale gruppo di uno di essi, o me ne sto a casa.

Dalle mie parti noto che sia davvero molto poco diffusa la pratica di scendere da soli, infatti vige la 'cultura del bottiglione', come appellata da @^'V'^ in uno dei suoi webinar che ho visto nel PREDATOR, ora non ricordo quale.

O almeno credo che sia così, perché le uniche persone che ho visto funzionare 'da sole' erano:
- o individui tendenzialmente estroversi, che avevano messo le tende in determinati luoghi e posti frequentati dai gggiovani la sera e conoscevano 'più o meno tutti', potendo quindi beneficiare del bonus "tanto qualcuno che conosco lo becco"
- o individui che avevano sapientemente fatto 'networking' in modo tale da essere salutati dal barista/titolare del locale/persona x fissa a quel bar dal 1929, avendo quindi pre-agito su nodi strategici di lungo termine.

Gli altri sono tutti personaggi strani, appartenenti al folclore urbano della città, personalità mitologiche come il drogato, il sociopatico, lo "strano", persone affette da disabilità mentali di varia natura etc.

La domanda che pongo a tutti coloro che hanno anche potuto vedere il webinar suddetto è: qual è la strategia più efficiente ed efficace per raggirare la regola non scritta della 'cultura del bottiglione'? Per non essere percepito come strano/pazzo/isolato/abbandonato da tutti. Quella di farsi riconoscere da figure dei luoghi chiave (barista, etc.) è sicuramente la via migliore e forse la più auspicabile (e richiede un po' di sforzi e di tempo).

Perché del giudizio altrui, il timore di essere osservato, l'ho superato ampiamente, ma non voglio erodere anzitempo il mio 'capitale reputazionale' nei luoghi serali in cui vado più spesso.
Tra l'altro mi preme sottolineare che non è una domanda su un how to specifico, come tipo le 27+3 tecniche che mi permettono di diventare dominus indiscusso della serata uscendo da solo, intendo proprio se posso anche fare esperienza, di uscite in solitaria in luoghi serali, avendone letto i benefici che se ne traggono anche dalle testimonianze di un @Lord98, e che vorrei sperimentare e levare quest'altro pezzettino di gabbia che ho, senza passare prima per la strada del "farsi salutare dal barista".

Perché magari vorrei scendere in solitaria in un posto nuovo per esplorarlo stesso stasera o domani sera, senza aver intessuto prima una rete di contatto con le figure chiavi di tali posti.

Tra l'altro sarebbe mio forte desiderio scendere in solitaria da quando mi sto dedicando con costanza e impegno al Simbionte, ne sento proprio un bisogno psicologico.


Mi va bene anche come risposta un "Troppe seghe mentali, scendi e non rompere i coglioni".

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Gamebred

Sono da mobile e non vedo da dove scrivi... Ma uscire da solo non è fattibile se abiti in provincia, magari in Sud Italia. Devi riuscire a trovare almeno un comrade, qualcuno che condivida la tua vision e non sia un sacco di merda inutile con cui ti vergogni a farti vedere in giro.

In quel webinar infatti Aivia ha anche detto che nei posti più piccoli (e l'Italia è una gigantesca provincia di 60 milioni di abitanti) vale la regola del "dimmi con chi giri e ti dirò chi sei". 

 

PS: il buon Lord è anche uno che fa 1100 match su Tinder in due mesi, è cosa buona ridimensionare le nostre aspettative per quelle che sono le nostre possibilità. 

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PapuPetagna
9 ore fa, Brif ha scritto:

Riesumo questo thread.

In questa particolare parentesi storico-biografica della mia vita, dopo aver fatto un giusto decluttering di persone e gruppi inutili e/o disfunzionali, sto constatando la diminuzione della frequenza con cui scendo la sera, dovuto ad un fattore principale: o scendo con quel o quei due amici fidati ed eventuale gruppo di uno di essi, o me ne sto a casa.

Dalle mie parti noto che sia davvero molto poco diffusa la pratica di scendere da soli, infatti vige la 'cultura del bottiglione', come appellata da @^'V'^ in uno dei suoi webinar che ho visto nel PREDATOR, ora non ricordo quale.

O almeno credo che sia così, perché le uniche persone che ho visto funzionare 'da sole' erano:
- o individui tendenzialmente estroversi, che avevano messo le tende in determinati luoghi e posti frequentati dai gggiovani la sera e conoscevano 'più o meno tutti', potendo quindi beneficiare del bonus "tanto qualcuno che conosco lo becco"
- o individui che avevano sapientemente fatto 'networking' in modo tale da essere salutati dal barista/titolare del locale/persona x fissa a quel bar dal 1929, avendo quindi pre-agito su nodi strategici di lungo termine.

Gli altri sono tutti personaggi strani, appartenenti al folclore urbano della città, personalità mitologiche come il drogato, il sociopatico, lo "strano", persone affette da disabilità mentali di varia natura etc.

La domanda che pongo a tutti coloro che hanno anche potuto vedere il webinar suddetto è: qual è la strategia più efficiente ed efficace per raggirare la regola non scritta della 'cultura del bottiglione'? Per non essere percepito come strano/pazzo/isolato/abbandonato da tutti. Quella di farsi riconoscere da figure dei luoghi chiave (barista, etc.) è sicuramente la via migliore e forse la più auspicabile (e richiede un po' di sforzi e di tempo).

Perché del giudizio altrui, il timore di essere osservato, l'ho superato ampiamente, ma non voglio erodere anzitempo il mio 'capitale reputazionale' nei luoghi serali in cui vado più spesso.
Tra l'altro mi preme sottolineare che non è una domanda su un how to specifico, come tipo le 27+3 tecniche che mi permettono di diventare dominus indiscusso della serata uscendo da solo, intendo proprio se posso anche fare esperienza, di uscite in solitaria in luoghi serali, avendone letto i benefici che se ne traggono anche dalle testimonianze di un @Lord98, e che vorrei sperimentare e levare quest'altro pezzettino di gabbia che ho, senza passare prima per la strada del "farsi salutare dal barista".

Perché magari vorrei scendere in solitaria in un posto nuovo per esplorarlo stesso stasera o domani sera, senza aver intessuto prima una rete di contatto con le figure chiavi di tali posti.

Tra l'altro sarebbe mio forte desiderio scendere in solitaria da quando mi sto dedicando con costanza e impegno al Simbionte, ne sento proprio un bisogno psicologico.


Mi va bene anche come risposta un "Troppe seghe mentali, scendi e non rompere i coglioni".

Uscire da soli dev’essere uno svago tipo: stasera ho una voglia irrefrenabile di birra e scendo per andarmela a prendere.

Oppure: a sto concerto non vuole venire nessuno, a me non va di perderlo e ci vado.

Tornerai a casa sempre da solo, ma con effetti benefici sulla psiche. Questo te lo assicuro.

 

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Lord98
12 ore fa, Brif ha scritto:

La domanda che pongo a tutti coloro che hanno anche potuto vedere il webinar suddetto è: qual è la strategia più efficiente ed efficace per raggirare la regola non scritta della 'cultura del bottiglione'? Per non essere percepito come strano/pazzo/isolato/abbandonato da tutti. Quella di farsi riconoscere da figure dei luoghi chiave (barista, etc.) è sicuramente la via migliore e forse la più auspicabile (e richiede un po' di sforzi e di tempo).

La strategia più efficace è non far parte del battaglione. Se è vero che hai superato l'ansia del giudizio sociale e il fatto di uscire da solo corrisponde ad un tuo desiderio/necessità, nessuno ti farà sentire inadeguato semplicemente perché non lo sei, sei una persona che sta agendo in linea col proprio sentire e questo si riverbera nelle tue azioni. Se invece il tuo è un vezzo tanto per dimostrare a te stesso e agli altri che sei in grado di uscire anche da solo, fai prima a stare a casa, perché non ti divertirai e non avrai risultati.

Per me è stato relativamente semplice perché fin da piccolo sono sempre stato un lupo solitario e ho sempre avvertito il fatto di stare in gruppo come un peso; l'unica cosa che mi fa ricredere è uscire con persone valide come @RAWolf, @kkk4 e Mr. Cacciatore, ma anche loro ti confermeranno che nelle nostre serate si fa gruppo all'inizio, però poi ognuno prende la propria strada in solitaria.

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13 ore fa, Brif ha scritto:

Riesumo questo thread.

In questa particolare parentesi storico-biografica della mia vita, dopo aver fatto un giusto decluttering di persone e gruppi inutili e/o disfunzionali, sto constatando la diminuzione della frequenza con cui scendo la sera, dovuto ad un fattore principale: o scendo con quel o quei due amici fidati ed eventuale gruppo di uno di essi, o me ne sto a casa.

Dalle mie parti noto che sia davvero molto poco diffusa la pratica di scendere da soli, infatti vige la 'cultura del bottiglione', come appellata da @^'V'^ in uno dei suoi webinar che ho visto nel PREDATOR, ora non ricordo quale.

O almeno credo che sia così, perché le uniche persone che ho visto funzionare 'da sole' erano:
- o individui tendenzialmente estroversi, che avevano messo le tende in determinati luoghi e posti frequentati dai gggiovani la sera e conoscevano 'più o meno tutti', potendo quindi beneficiare del bonus "tanto qualcuno che conosco lo becco"
- o individui che avevano sapientemente fatto 'networking' in modo tale da essere salutati dal barista/titolare del locale/persona x fissa a quel bar dal 1929, avendo quindi pre-agito su nodi strategici di lungo termine.

Gli altri sono tutti personaggi strani, appartenenti al folclore urbano della città, personalità mitologiche come il drogato, il sociopatico, lo "strano", persone affette da disabilità mentali di varia natura etc.

La domanda che pongo a tutti coloro che hanno anche potuto vedere il webinar suddetto è: qual è la strategia più efficiente ed efficace per raggirare la regola non scritta della 'cultura del bottiglione'? Per non essere percepito come strano/pazzo/isolato/abbandonato da tutti. Quella di farsi riconoscere da figure dei luoghi chiave (barista, etc.) è sicuramente la via migliore e forse la più auspicabile (e richiede un po' di sforzi e di tempo).

Perché del giudizio altrui, il timore di essere osservato, l'ho superato ampiamente, ma non voglio erodere anzitempo il mio 'capitale reputazionale' nei luoghi serali in cui vado più spesso.
Tra l'altro mi preme sottolineare che non è una domanda su un how to specifico, come tipo le 27+3 tecniche che mi permettono di diventare dominus indiscusso della serata uscendo da solo, intendo proprio se posso anche fare esperienza, di uscite in solitaria in luoghi serali, avendone letto i benefici che se ne traggono anche dalle testimonianze di un @Lord98, e che vorrei sperimentare e levare quest'altro pezzettino di gabbia che ho, senza passare prima per la strada del "farsi salutare dal barista".

Perché magari vorrei scendere in solitaria in un posto nuovo per esplorarlo stesso stasera o domani sera, senza aver intessuto prima una rete di contatto con le figure chiavi di tali posti.

Tra l'altro sarebbe mio forte desiderio scendere in solitaria da quando mi sto dedicando con costanza e impegno al Simbionte, ne sento proprio un bisogno psicologico.


Mi va bene anche come risposta un "Troppe seghe mentali, scendi e non rompere i coglioni".

Ciao Brif

Ti dico la mia

Vivo nella classica provincia italiana, dove le dinamiche sono note a tutti.

Nel tempo, anch'io mi sono levato di dosso zavorre inutili e più che uscire da solo ho iniziato ad uscire con un altro "lupo solitario" che però conosce un botto di gente.

E quindi ho conosciuto un botto di gente.

Adesso ho scelta quando voglio uscire, mi aggrego a X o Y. E in almeno 2-3 posti conosco le / i baristi, buttafuori (almeno di vista). I baristi, in particolare, mi salutano per nome ogni volta, e oltre a far piacere ha i suoi vantaggi.

Mi conoscono, alcuni, anche a 30km da dove vivo, per intenderci.

Per il resto, concordo in pieno con @Lord98

 

 

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