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Uscire da soli


Lupo51

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Cenarius

Ottimi i consigli precedenti.

Io è da un po' che percepisco che il night game per me ha senso solo programmando bene cosa fare (es. andando all'evento X) e con chi farlo. Uscire in modo random e/o solo per non restare da solo a casa mi dà risultati 0 sotto ogni punto di vista. Le ragazze sono spesso poco ricettive anche semplicemente a livello di eye contact e la mia energia/concentrazione a tarda serata è spesso bassa.

Nel day game o comunque in situazioni in cui si può socializzare davvero e non essere uno dei tanti nel "rumore" mi sento molto più confident e noto spesso e volentieri HB che buttano l'occhio. Di notte invece a parte facce perse o in preda ai fumi dell'alcol, poca roba (sarà anche che vivo a Bologna che ha una night life più nichilista della media italiana).  Qualcun altro ha sensazioni simili?

 

Modificato da Cenarius
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Crossguild
2 ore fa, Cenarius ha scritto:

Ottimi i consigli precedenti.

Io è da un po' che percepisco che il night game per me ha senso solo programmando bene cosa fare (es. andando all'evento X) e con chi farlo. Uscire in modo random e/o solo per non restare da solo a casa mi dà risultati 0 sotto ogni punto di vista. Le ragazze sono spesso poco ricettive anche semplicemente a livello di eye contact e la mia energia/concentrazione a tarda serata è spesso bassa.

Nel day game o comunque in situazioni in cui si può socializzare davvero e non essere uno dei tanti nel "rumore" mi sento molto più confident e noto spesso e volentieri HB che buttano l'occhio. Di notte invece a parte facce perse o in preda ai fumi dell'alcol, poca roba (sarà anche che vivo a Bologna che ha una night life più nichilista della media italiana).  Qualcun altro ha sensazioni simili?

 

Che si esca da soli o in gruppo, la maggior parte delle serate rischiano di essere la classica "birra in mano a guardar passare ragazze" se ci si trova nei contesti sbagliati (non conosco Bologna ma non stento a crederci).

Nella maggior parte dei casi è meglio tenere energie per le interazioni durante il giorno. Poi se sei uno che tende a bere molto e quando beve si calibra poco, meglio farsi la serata senza aspettative 

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Wyatt99
10 minuti fa, Crossguild ha scritto:

Che si esca da soli o in gruppo, la maggior parte delle serate rischiano di essere la classica "birra in mano a guardar passare ragazze" se ci si trova nei contesti sbagliati (non conosco Bologna ma non stento a crederci).

Ma infatti per conoscere tipe bisogna andare in luoghi più specifici rispetto a un bar, come delle feste non troppo grandi.

Ci stanno quelle sere molto leggere, ma per conoscere tipe non punterei molto nei bar. Mi sposterei in altri lidi.

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Crossguild
12 minuti fa, Wyatt99 ha scritto:

Ma infatti per conoscere tipe bisogna andare in luoghi più specifici rispetto a un bar, come delle feste non troppo grandi.

Ci stanno quelle sere molto leggere, ma per conoscere tipe non punterei molto nei bar. Mi sposterei in altri lidi.

Sono d'accordo, l'ideale sarebbero feste medie, non troppo dispersive ma nemmeno dove si conoscono tutti e sono tutte coppie/fidanzati.

Di recente sono stato ad un paio di feste di quest'ultimo tipo e a parte qualche momento sono noiose e con tipe di qualità discutibile.

Per il bar, ci sono più possibilità di conoscere una andandoci a fare colazione piuttosto che la sera, quando sono sempre circondate da altri maschi e la competizione è folle

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  • 3 mesi dopo...
Il 7/10/2022 at 21:44, Brif ha scritto:

Perché magari vorrei scendere in solitaria in un posto nuovo per esplorarlo stesso stasera o domani sera, senza aver intessuto prima una rete di contatto con le figure chiavi di tali posti.

In questi casi ho applicato un consiglio che dà Zema in un webinar, ovvero uscire in sere in cui c'è in giro poca gente (lui fa l'esempio del Martedì): chi lavora nei locali è più rilassato e più volentieri si sofferma a parlare con i clienti. Anche gli altri clienti di solito sono pochi, soli o in gruppi piccoli, e più spesso apprezzano l'arrivo di un estraneo che porta un po' di novità.

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  • 1 mese dopo...
Coraggioso

L'uscita solitaria è la mia attività principale, ormai fatico a condividere le mie serate con altri. Va detto che la mia età (40) crea una serie di limitazioni.
1) È inutile andare nei local frequentati da under 30, perché non hai praticamente chance.
2) Nella nightlife l'età media è molto bassa, quindi non è facile trovare target che possano essere in linea, non tanto con i miei desideri, quanto con le mie possibilità.

Nonostante l'assenza di risultati, non ho trovato un modo migliore per cercare di rimorchiare. Un po' ne sono convinto, un po' pago il mio carattere poco incline al compromesso (non mi va di fare cose che mi fanno schifo - esempio, iscrivermi in palestra o a latinoamericano - per conoscere donne). 

Ad ogni modo, questo è il mio modus operandi: Due sere a settimana (generalmente nel weekend), intorno alle 21 parto dalla mia città e mi sposto in altre a media distanza, in un range tra i 70 e i 150 km di distanza. 
La scelta della città dipende da alcuni fattori: una normale rotazione tra città, l'esistenza di locali a cui appoggiarmi a fine serata, eventi musicali di mio gradimento, condizioni meteo, ecc.

Una volta arrivato, inizio a gironzolare per le zone della movida in cerca di target da fermare. Pur essendo ormai stra-abituato a queste cose, la timidezza fa comunque parte di me e devo necessariamente bere un paio di cocktail prima di cominciare. Per fortuna, la cosa non mi ha mai dato problemi particolari in termini di calibrazione (almeno pare a me, magari da fuori è diverso). 
Il problema è che per uno della mia età è dura. Al netto del fatto che dimostro - per fortuna - qualche anno in meno, uno da solo in nightlife e di età superiore a quella standard viene visto con sospetto. 

Ho un'ottima parlantina e ho una serie di routine pre-impostate, in particolare ho pronta la spiegazione per giustificare come mai mi trovo in quella determinata città. I risultati sono di vario genere, ma comunque insoddisfacenti. Non credo siano dovuti all'essere da solo, bensì al fatto di essere fuori dal target di riferimento per le ragazze che fermo (desiderose di under 30).
Ammetto che è frustrante, infatti col tempo ho ridotto gli approcci, cercando le più grandi, che però sono decisamente più rare in quel contesto sociale. 

Razionalmente dovrei piantarla, ma è una sfida con me stesso e la voglio vincere. 

Generalmente, quando sono solo (circa nell'80% delle mie uscite) fermo coppie di ragazze sedute in panchine, tavoli all'aperto o in piedi fuori dai locali in zone particolarmente affollate. 
Preferisco evitare i locali perché la musica è un grosso ostacolo alla possibilità di parlare, e non puoi fare più di un approccio. All'aperto, invece, il potenziale è infinito. 

Da questa descrizione, penso si capisca perché preferisco l'uscita in solitario. Come ha scritto qualcuno, non mi va di dipendere da orari, esigenze, scazzi e qualsiasi altra cosa di eventuali compagni. Io sono motivatissimo, voglio approcciare e basta, ho solo quello in testa, entro in un'altra dimensione, e non conosco persone che abbiano la stessa determinazione.
Ergo, compagni d'uscita diventano solo un peso. 

Alla mia età, inoltre, il bacino umano di potenziali compagni è limitatissimo. Ci sono giusto un paio di eccezioni ma con disponibilità limitata. Sul piano della socialità e della giovialità, la serata in compagnia è migliore e ogni tanto mi sta bene farla, ma per tentare il rimorchio preferisco di gran lunga uscire da solo.

Questa è la mia modesta esperienza.

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Back Door Man
Il 25/9/2021 at 21:31, Lupo51 ha scritto:

Do un pò di tempo sto pensando di iniziare ad uscire da solo, giusto per non rimanere sempre a casa e possibilmente conoscerne qualcuna delle mie parti, però vivo in provincia, qui si conoscono tutti, anche indirettamente, il gruppo è il centro di tutte le interazioni sociali e non vorrei essere etichettato come quello "asociale" o "emarginato", per cui avrei bisogno di qualche indicazione... Se entro in un bar cosa faccio?

Le intenzioni sono buone.

Sono dell'opinione che un maschio è meglio se esce da solo.

Va benissimo con un amico, ma il gruppo è sempre zavorra.

(Questa parte del testo non l'ho citata, ripondo a quella)

È introduttiva.

Quello che ho citato, invece, riporta un certo errore di fondo.

Poi certamente non è tutto bianco o nero. Se ti sputtani in un paesino devi difenderti. Per lo meno la privacy...

Ma

Il punto è

" vivo in provincia, qui si conoscono tutti, anche indirettamente, il gruppo è il centro di tutte le interazioni sociali e non vorrei essere etichettato come quello "asociale" o "emarginato" "

È cosa fuori dal tuo controllo.

Se la gente decide di dire cose brutte, "etichettarti" etc lo fa. Semplicemente.

Allora ti dico:

Vuoi piacere a quelli là, facendo non si sa cosa per andargli a genio, oppure vuoi vivere la tua vita?

(Decidendo da solo cosa è meglio per te e AGENDO secondo TUA volontà)

Quale opzione scegli, la 1 o la 2 ?

 

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Gamebred

È una mia impressione o quelli che incoraggiano ad uscire da soli sono anche quelli che ottengono meno risultati? 

  • Cuore Nero 1
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Back Door Man
Il 4/3/2023 at 18:23, Gamebred ha scritto:

È una mia impressione o quelli che incoraggiano ad uscire da soli sono anche quelli che ottengono meno risultati? 

Boh

Certamente quelli che incoraggiano a uscire da soli puzzano

C'è senz'altro qualcosa di sospetto.

Sono cattivi

Se vedi uno da solo di notte devi fuggire perché sei in pericolo

E ricorda: È molto importante.

Nentre scappi devi urlare che c'è un incendio, in quel modo la gente si preoccupa e accorre.

Se urli "Aiuto, mi vogliono ammazzare" non succede niente.

A nessuno frega un cazzo.

Pertanto ricordati dell'incendio.

Un giorno mi ringrazierai.

 

 

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  • 4 settimane dopo...

Ieri sono uscito da solo. Era un po' che non lo facevo perché ultimamente mi sono creato dei circoli sociali nuovi per cui non ne ho più bisogno.

Qualche mese fa' ho deciso di iniziare a ballare latinoamericano, un po' per fare pratica con il kino, un po' perché lo consiglia Aivia nel suo webinar sul BL, un po' perché ho visto che se esco per ballare bevo di meno. Allora ho trovato un posto a 10 minuti da casa mia dove fanno serata latina in settimana.

Dopo un paio di settimane in cui avrei dovuto andarci con un amico ma lui mi paccava e allora rimandavo, ho deciso di andarci da solo.

Per me è una situazione sconosciuta: ho imparato i passi base durante una vacanza ma non ho mai ballato in coppia e non sono mai stato a una serata dedicata. Ero teso e ho dovuto forzarmi. Ho usato la strategia di spezzettare la cosa in piccoli obiettivi:

1) ho detto al mio amico che ci sarei andato comunque, così poi ero obbligato a mantenere la parola;

2) mi sono detto "vado a vedere dov'è il posto" così quando ci ritorno con qualcuno so già la strada;

3) sono entrato "per vedere com'è l'ambiente";

4) ho preso da bere e sono rimasto lì "per ambientarmi" e per "dimostrare al personale che sono uno tranquillo";

5) ho guardato quelli che ballavano "per imparare come si fa".

Alla fine una granny mi ha inviato a ballare e allora ho accettato. Alla fine della canzone l'ho ringraziata (come sono beta!), sono andato in bagno, dopo un po' di tentennamento ho deciso di aver esaurito la mia estroversione e me ne sono andato.

Mi sento patetico e per me è stato molto difficile. In particolare non avere lì nessuno che mi conosce non mi dava il bisogno di forzarmi per dimostrare agli altri che ho il coraggio di farlo e non avere una spalla femminile non mi permetteva di iniziare a ballare senza dover approcciare.

Avere delle motivazioni (quelle elencate sopra) e un po' di lavoro sull'aspetto esteriore (così una donna mi ha approcciato e non ho dovuto approcciare io) mi ha aiutato a superare gli ostacoli dell'essere solo.

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