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Sindrome dell'uomo lasciato ... come superarla (consigli per disperati)


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ArmandoBis
39 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Ne ho scritto in un altro thread, in questa sezione. 

È insondabile, verso di me ha un atteggiamento ondivago, seppure di base molto distaccato. Tempo fa è venuta spontaneamente a salutarmi come se nulla fosse mai accaduto, richiamando la mia attenzione mentre ero al telefono. Mi sono interrogato un po' sul motivo, ma non ne ho cavato un ragno dal buco. Forse per via della mia reazione tiepida, per non dire freddina, forse per i suoi sbalzi umorali, sta di fatto che nel giro di qualche giorno è passata da quel gesto all'indifferenza totale. Fa tutto da sola, come sempre. Ho l'impressione che ormai stia portando avanti questa linea della fermezza per partito preso, probabilmente autoconvincendosi di essere forte. Se le basta questo, buon per lei. Chissà cosa passa in quella testa confusa.

Sinceramente, poco importa. 

Per il resto non ho idea di cosa stia combinando. Qualunque momento stia attraversando, sono pronto a scommettere che non ci siano sicurezze né felicità. La vedo stanca, appesantita, sola. Sai come si dice, no? Chi nasce tondo, non muore quadrato. Ecco.

Diciamo che il fatto che ti abbia chiamato è più che inducativo.

Chi è felice si dimentica delle traversie passate. Al massimo può fare una telefonata per scusarsi, se questo è il caso.

Ma a quanto pare non è andata così.

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Sensei10
1 minuto fa, ArmandoBis ha scritto:

Diciamo che il fatto che ti abbia chiamato è più che inducativo.

Chi è felice si dimentica delle traversie passate. Al massimo può fare una telefonata per scusarsi, se questo è il caso.

Ma a quanto pare non è andata così.

Sì esatto. 

In qualche modo avrà voluto vedere se c'era un margine per riavvicinarsi, anche semplicemente "in amicizia" o per un fatto di coscienza. In fondo avevamo molte cose in comune, ed io sono cosciente delle carte che ho nel mio mazzo. Poi magari me le gioco male, ma le ho. E lei lo sa, più che altro perché le sue frequentazioni sono scialbe e di un livello che definirei imbarazzante, quanto a stimoli.

Ma come si dice, Armando: non è un problema mio. 

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thehappyunicorn
14 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Difficile immaginarla sicura di sé e con un rapporto appagante con un altro uomo.

Se arrivano a 40 così sono andate, done, irrecuperabili. Sono creature delle profondità scure marine, hanno passato tutta la vita laggiù, sul fondo, quando trovano un uomo che le apporta luce, per riceverla sbattono forte le pinne, annaspano in superficie fino a massimo 3 mesi, spruzzando molta acqua ovunque, ma la loro anima di profondità poi le ritrascina giù sempre prima o poi. Arriva il giorno che si lasciano andare e sprofondano nell'oscuro della fossa oceanica nuovamente. Prima precipiti un po' con loro, ma poi tu riemergi nuotando verso il sole, mentre loro rimangono là, a guardarti con quegli occhi fessurati per farti credere che stanno dalla parte migliore della biosfera. Ma lo sanno bene che sono invece nell'oscuro, guardano su con invidia alla luce solare che si attenua fino a loro. Creature della profondità, irrecuperabili. 

Modificato da thehappyunicorn
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Yuber

Tutti commenti interessanti. 

Voglio portare anche la mia opinione, nel momento che intraprendo una relazione con una donna già so che prima o poi finirà e sono felice che questa donna stia dedicando il suo tempo per me in questo momento.

Il futuro non ci appartiene perchè non esiste.

Bisogna ritenersi fortunati che ci abbia detto che non ci ama più e che il nostro tempo è finito invece di beccare corna.

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ArmandoBis
26 minuti fa, thehappyunicorn ha scritto:

Se arrivano a 40 così sono andate, done, irrecuperabili. Sono creature delle profondità scure marine, hanno passato tutta la vita laggiù, sul fondo, quando trovano un uomo che le apporta luce, per riceverla sbattono forte le pinne, annaspano in superficie fino a massimo 3 mesi, spruzzando molta acqua ovunque, ma la loro anima di profondità poi le ritrascina giù sempre prima o poi. Arriva il giorno che si lasciano andare e sprofondano nell'oscuro della fossa oceanica nuovamente. Prima precipiti un po' con loro, ma poi tu riemergi nuotando verso il sole, mentre loro rimangono là, a guardarti con quegli occhi fessurati per farti credere che stanno dalla parte migliore della biosfera. Ma lo sanno bene che sono invece nell'oscuro, guardano su con invidia alla luce solare che si attenua fino a loro. Creature della profondità, irrecuperabili. 

Bella immagine poetica.

Un po' inquietante, ma probabilmente più realistica di quanto può sembrare.

Il caso di Sensei lo capisco bene, perché io sono dal suo coté.

La vita è piena di cose belle.

Ci sono così tante cose da fare, vedere, sentire, sperimentare, che francamente non capisco come si possa frequentare gente insipida, che vi passa accanto senza accorgersi di nulla.

Il problema, però, è che Sensei non è un bad boy. Tutto qua. Lo scoprii quando avevo poco più di 25 anni, con una tipa che stava bene e si divertiva con me.

Quella era appunto la condizione necessaria e sufficiente per NON mettersi con me. In pratica, degli allora tre miliardi di individui maschi, solo uno sarebbe stato sicuramente respinto: io. 

Devo ammettere che la cosa ha una sua logica.

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ArmandoBis
2 minuti fa, Yuber ha scritto:

Tutti commenti interessanti. 

Voglio portare anche la mia opinione, nel momento che intraprendo una relazione con una donna già so che prima o poi finirà e sono felice che questa donna stia dedicando il suo tempo per me in questo momento.

Il futuro non ci appartiene perchè non esiste.

Bisogna ritenersi fortunati che ci abbia detto che non ci ama più e che il nostro tempo è finito invece di beccare corna.

Ma non è di questo che si sta parlando. Quando le cose finiscono perché è in questa direzione che la vita ci ha portato, vivaddio, lasciarsi è la cosa più saggia da fare.

Qui si parla però di stare bene in due e proprio per questo il rapporto non può continuare. 

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Sensei10
6 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Bella immagine poetica.

Un po' inquietante, ma probabilmente più realistica di quanto può sembrare.

Il caso di Sensei lo capisco bene, perché io sono dal suo coté.

La vita è piena di cose belle.

Ci sono così tante cose da fare, vedere, sentire, sperimentare, che francamente non capisco come si possa frequentare gente insipida, che vi passa accanto senza accorgersi di nulla.

Il problema, però, è che Sensei non è un bad boy. Tutto qua. Lo scoprii quando avevo poco più di 25 anni, con una tipa che stava bene e si divertiva con me.

Quella era appunto la condizione necessaria e sufficiente per NON mettersi con me. In pratica, degli allora tre miliardi di individui maschi, solo uno sarebbe stato sicuramente respinto: io. 

Devo ammettere che la cosa ha una sua logica.

Onorato dalla vicinanza, che credo di poter ricambiare. 

Però devo chiederti cosa intendi per "bad boy", perché forse ho da raccontare qualcosa in merito.

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ArmandoBis
3 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Onorato dalla vicinanza, che credo di poter ricambiare. 

Però devo chiederti cosa intendi per "bad boy", perché forse ho da raccontare qualcosa in merito.

È un termine generico. Per intendere un uomo che, per come è fatto e come si comporta, smuove qualcosa.

Di solito sono emozioni legate a problematiche del passato, di cui non si è coscienti. E che hanno a che fare con bisogni non soddisfatti.

Quante volte si sente dire: comportandoti in questo modo sei apparso scontato.

Ci può essere del vero, ma c'è anche molto di sbagliato. Nella vita non c'è nulla di scontato. Gli eventi che non possiamo controllare possono metterci in gravi difficoltà in qualsiasi momento.

Se una persona tranquilla e positiva appare "scontata" vuol dire che c'è qualcosa che non va, che si ricerca emozioni non così utili e costruttive.

Ecco quindi che il bad boy, al di là dei suoi effettivi meriti, diventa attraente.

Nei casi in cui non rischia di diventare una passione divorante.

Al momento non mi vengono in mente esempi precisi. Più che bad boy ho visto persone problematiche diventare oggetto del desiderio. Poi purtroppo le cose non sono quasi mai durate.

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Sensei10
1 ora fa, ArmandoBis ha scritto:

È un termine generico. Per intendere un uomo che, per come è fatto e come si comporta, smuove qualcosa.

Di solito sono emozioni legate a problematiche del passato, di cui non si è coscienti. E che hanno a che fare con bisogni non soddisfatti.

Quante volte si sente dire: comportandoti in questo modo sei apparso scontato.

Ci può essere del vero, ma c'è anche molto di sbagliato. Nella vita non c'è nulla di scontato. Gli eventi che non possiamo controllare possono metterci in gravi difficoltà in qualsiasi momento.

Se una persona tranquilla e positiva appare "scontata" vuol dire che c'è qualcosa che non va, che si ricerca emozioni non così utili e costruttive.

Ecco quindi che il bad boy, al di là dei suoi effettivi meriti, diventa attraente.

Nei casi in cui non rischia di diventare una passione divorante.

Al momento non mi vengono in mente esempi precisi. Più che bad boy ho visto persone problematiche diventare oggetto del desiderio. Poi purtroppo le cose non sono quasi mai durate.

Ti ringrazio per la descrizione esaustiva. 

Avevo pensato al termine in senso letterale. Perché poi io "bad boy" in senso letterale lo sono stato. Parliamo come mangiamo: diciamo che da ragazzo ero un po' più stronzo di come sono oggi. E per questo ho deciso di operare dei cambiamenti ed apportare qualche miglioria, non solo nelle relazioni, ma in generale nei confronti del prossimo. È stato un lavoro lungo e silenzioso, dapprima volontario, poi spontaneo. Ho dovuto mescolare e dosare gli aspetti del carattere in conflitto. E devo dire, oggi, dopo aver superato i quaranta ormai da un po', che sono moderatamente soddisfatto. 

Non saprei dire se vengo percepito come scontato, non perché ci sia qualcosa di male, ma perché tranquillo lo sono fino ad un certo punto. Anzi, tutt'altro. Ho la mia scorta di tormenti sempre alla finestra, pronti a venir fuori. Ma senza il bisogno di provocare il male.

Positivo però sì. Sempre. Non avrebbe senso, per me, vivere una storia con un carico di negatività. Sia nel presente, sia, soprattutto, nel futuro. In qualche modo si rischia di pilotare tutto, dalle emozioni alle espressioni più esteriori. E il fallimento sarà inevitabile. Certo, c'è un realismo di fondo dettato dall'esperienza pregressa, ma non vuol dire creare problemi dove non dovrebbero esserci. 

Chiaro però che hai pienamente ragione, in alcuni casi. E quel lato buio che, come molti, mi porto dietro anche se rimpicciolito, lo testimonia. Perché quando esce fuori noto un maggiore interesse da parte dell'altra persona. Forse è timore, forse è curiosità, forse è naturale propensione per i tratti ombrosi e un po' inesplorati dell'animo. Ma innegabile che attragga. Devo dire però che attrae anche la serenità, se è reale e non recitata. Perché poi una persona serena, tranquilla, riflessiva, è sinonimo di stabilità, sicurezza, equilibrio.

Ma capisco che se fossi sempre aperto e sereno sarei meno appetibile. Almeno per alcune persone (non poche, devo dire). Meglio però perderle, che trovarle. 

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ArmandoBis
8 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Ti ringrazio per la descrizione esaustiva. 

Avevo pensato al termine in senso letterale. Perché poi io "bad boy" in senso letterale lo sono stato. Parliamo come mangiamo: diciamo che da ragazzo ero un po' più stronzo di come sono oggi. E per questo ho deciso di operare dei cambiamenti ed apportare qualche miglioria, non solo nelle relazioni, ma in generale nei confronti del prossimo. È stato un lavoro lungo e silenzioso, dapprima volontario, poi spontaneo. Ho dovuto mescolare e dosare gli aspetti del carattere in conflitto. E devo dire, oggi, dopo aver superato i quaranta ormai da un po', che sono moderatamente soddisfatto. 

Non saprei dire se vengo percepito come scontato, non perché ci sia qualcosa di male, ma perché tranquillo lo sono fino ad un certo punto. Anzi, tutt'altro. Ho la mia scorta di tormenti sempre alla finestra, pronti a venir fuori. Ma senza il bisogno di provocare il male.

Positivo però sì. Sempre. Non avrebbe senso, per me, vivere una storia con un carico di negatività. Sia nel presente, sia, soprattutto, nel futuro. In qualche modo si rischia di pilotare tutto, dalle emozioni alle espressioni più esteriori. E il fallimento sarà inevitabile. Certo, c'è un realismo di fondo dettato dall'esperienza pregressa, ma non vuol dire creare problemi dove non dovrebbero esserci. 

Chiaro però che hai pienamente ragione, in alcuni casi. E quel lato buio che, come molti, mi porto dietro anche se rimpicciolito, lo testimonia. Perché quando esce fuori noto un maggiore interesse da parte dell'altra persona. Forse è timore, forse è curiosità, forse è naturale propensione per i tratti ombrosi e un po' inesplorati dell'animo. Ma innegabile che attragga. Devo dire però che attrae anche la serenità, se è reale e non recitata. Perché poi una persona serena, tranquilla, riflessiva, è sinonimo di stabilità, sicurezza, equilibrio.

Ma capisco che se fossi sempre aperto e sereno sarei meno appetibile. Almeno per alcune persone (non poche, devo dire). Meglio però perderle, che trovarle. 

Tre domande (in ordine crescente di difficoltà)

- il tuo essere stronzo ti portava ad attirare una particolare tipologia di donna o c'era comunque varietà (magari con uno o due tratti in comune)?

- qual è stato il percorso che ti ha portato a non essere più stronzo, pardon, ad esserlo un po' meno?

- perché eri stronzo, e di conseguenza per quale motivo hai deciso di correggerti?

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