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Sono finito fra le fauci di una donna narcisista/borderline?


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Bilancino

Oggi è una giornata un po' dura e ho bisogno di sfogarmi,spero che i guru storici della sezione mi riportino sul binario giusto...

Sarà che è un ponte di una festività e che quindi la immagino bella contenta in giro in moto col probabile nuovo tipo...

Però ahimè ripenso ancora molto alla fase in cui ero sul piedistallo e ai sensi di colpa che mi ha instaurato per giustificare la rottura.

Sì è vero le nominavo spesso la mia ex, perché ero ancora scottato e purtroppo certi atteggiamenti me la ricordavano troppo(e ho avuto ragione), e lei ha detto di aver sofferto molto questa cosa, di aver sofferto la mia diffidenza, le mie battutine, il mio andarci piano nella storia quando all'inizio invece dovrebbe essere tutto bello... 

Mi rimbombano il testa le sue parole "ci riproverei anche ma sono troppo delusa, troppo stanca, non ho più voglia di lottare".

Sicuramente non è bello per una donna essere paragonata ad una ex e scoprire che mi ero creato un profilo falso, ma saranno cose da fare terminare una relazione? Dopo che una ti dice ovviamente che non ha mai amato nessuno così e che ti vuole come padre dei suoi figli? il fatto è che poi questa instabilità emotiva me la causava lei! Io non sono affato così! Sono un ragazzo allegro, sempre voglioso di ridere e far ridere (cosa che peraltro lei diceva di sé stessa accusandomi che l'ansia le veniva a causa mia!).

Si è sempre lamentata che non l'ho mai presentata ai miei amici, quando io non ho mai conosciuto nessuno dei suoi (che sembravano non esistere, perché le migliori amiche tutte trasferite ai quattro angoli del mondo guarda caso è amici maschi boh .. mistero...).

Ad ogni modo, le cose fatte da lei mi sembrano più gravi (cancellare delle chat di Instagram davanti ai miei occhi per nascondere chissà cosa, cancellare un commento dolce sotto ad un suo post e bloccare la possibilità di commentare spacciandolo come bug del sistema,nascondere le storie, andare in giro in moto con uomini diversi ogni volta rientrando anche alle 2 di notte, tante bugie anche su cose di poco conto...)

Questo suo desiderio di volere che le venissi dentro dopo tre mesi di storia, l'essere presentato ai suoi dopo così poco tempo ed il voler conoscere i miei, i ti amo che già voleva dirmi al primo appuntamento quando ancora era sposata... Non potevo non essere diffidente. Non potevo darle la fiducia che voleva senza che lei si dimostrasse degna di meritarsela. E non lo ha fatto. A lungo termine ha tradito tutte le attese e le parole (che poi lungo termine, al quinto mese ....).

L'ultimo mese e mezzo è stato un inferno con quei tira e molla, lasciato quattro e volte e ripreso quattro volte la mattina dopo! Fino al giorno prima della rottura definitiva, causata da me dicendole che andavo avanti con la mia vita e che non la aspettavo come lei chiedeva (grazie al cazzo l'avevo già vista salire in auto con un altro mentre lei mi aveva detto che stava con amici) mi dedicava ancora una canzone che diceva "ho perso la ragione e la ragione sei tu", mi diceva che mi avrebbe amato per sempre.... La follia più totale.

Era sposata, non dovevo scendere nell'abisso fin dall'inizio... Bastava quello a capire.

Sto lottando, sto meglio rispetto a qualche settimana fa, ma ogni tanto capitano queste giornate e sono cazzi amari.

@freefall, @R4id3n, @Descent e tutti gli altri... Vi aspetto perché anche solo leggere i vostri commenti mi aiuta tantissimo.

Ne uscirò. Un mese è troppo poco. Ma sono forte e ne uscirò. Per me stesso. Perché è l'unica cosa giusta da fare 

 

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Descent
50 minuti fa, Bilancino ha scritto:

ogni tanto capitano queste giornate e sono cazzi amari.

È fisiologico, è necessario del tempo.

Prenditi tutto quello che ti serve, e non avere fretta di dimostrare a te stesso l'impossibile, cioè che ne sei fuori.

Ci sei dentro, e lo sai.

 

Personalmente per una rottura molto traumatica ci ho messo più di sei mesi ad intravedere un pelo di differenza nel loop delle mie ruminazioni.

E prendi atto dell'introduzione alla ripresa quando, rivedendo la tipa in questione, non provi nulla di sconvolgente.

Quando l'idea di vederla con un altro o immaginarla in contesti intimi con questo (questi?) non ti suscita nulla di pervasivo.

O quando proprio ti rendi conto di trovarti in un contesto di vita dal quale lei è concettualmente distante anni luce, dove semplicemente non ti interessa più e non avrebbe comunque modo di intaccare le tue giornate, per contingenze positive da te alimentate. 

Per arrivare a questo serve che intanto vai avanti nella tua vita, creandoti nuove situazioni svincolate da questa.

Intendo proprio gente nuova, che nulla ha a che vedere con questa storia e che difficilmente potrà averne.

Sta a te.

 

Poi, 

ti invito a rileggere gli scambi con purple proprio su questo topic, che sono praticamente un contributo di esperienza funzionale al non prenderti per il culo.

E bada, perché uscirne fuori è un processo a due piani:

il primo - falsato - è costruito sull'illusione del tempo, dove dopo per l'appunto mesi o anni di distanza ti convinci di aver maturato qualcosa di diverso, e ti sembrerà impossibile incappare nuovamente in ste dinamiche suicide. 

Questo ti servirà chimicamente per liberare il tuo sistema da reminiscenze inevitabili relative alla storia vissuta e alla sua intensità, quello di cui ti parlavo all'inizio del post.

Ma sarà tutta una bella storiella del cazzo che ti racconti alla giornata se non sfrutti questo livello per lavorare sul piano della resa:

NON SEI SPECIALE, ed è proprio questa la credenza sulla quale si basano queste relazioni.

Prima ne prendi veramente atto, prima potrai iniziare a parlare coscientemente di vita. 

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R4id3n

@Bilancinoè normalissimo stare come stai. Ci siamo passati tutti e anche io che sono consapevole di non aver completamente superato la mia questione se che è dura.

Tu però sei troppo duro con te stesso colpevolizzandoti ancora per come hai gestito alcune situazioni. La storia come l'hai descritta non era sana e purtroppo si perde lucidità in queste situazioni.

Solo recentemente io sto rivalutando tante cose fatte e non fatte.... E mi chiedo come sia possibile ciò. La verità è che mi sentivo come in una ragnatela ma senza capirlo in quel momento. Ora è tutto più chiaro.

Accetta le emozioni che vengono e sfogati. Riprendi in mano la tua vita e vedrai che col tempo tutto sarà più chiaro.

Sembrano frasi fatte ma non lo sono. Forza :)

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Gallagher
11 ore fa, Descent ha scritto:

NON SEI SPECIALE, ed è proprio questa la credenza sulla quale si basano queste relazioni.

Questo è un tema particolarmente interessante a mio avviso.

Credo che vada fatta una distinzione tra "essere speciali" e "sentirsi speciali", e tra la versione sana e quella disfunzionale di "sentirsi speciali".

È vero che nessuno, di fatto, è realmente speciale, ed è bene tenerlo a mente insieme ai propri limiti e alle proprie fragilità. Ma è altrettanto vero che sentirsi speciali è uno degli effetti collaterali che si ricerca in una relazione con un partner. Fa parte del teatrino dell'amore.

Sentire che per l'altra persona si è speciali equivale a sentirsi amati, è un bisogno umano che riemerge ogni volta che si crea un legame. Per questo secondo me non va demonizzato. E, anzi, credo sia anche un parametro per valutare lo stato di salute di un rapporto: "ci reputiamo ancora vicendevolmente speciali, pur essendo due comuni umani pieni di difetti?".

Quando non viziato da pericolose megalomanie narcisistiche varie, oltre che un bisogno è anche un diritto, quello di sentirsi speciali (leggasi amati/e) all'interno di una relazione, ed è sintomo di un'autostima funzionante: quanta gente si inzerbina totalmente o, nei casi peggiori, subisce maltrattamenti e violenze perché non si sente meritevole di amore, affetto e rispetto?

Basta vederla anche al contrario, nella sua versione "attiva", cioè considerando non la presunta "spacialità" proiettata su di noi ma quella che noi proiettiamo sugli altri:  reputiamo speciale la persona con cui stiamo? Se ci stiamo, evidentemente sì. E se non facessimo queste proiezioni di specialità, non esisterebbe la sezione ONE ITIS. Ciò non implica che la principessa di turno sia davvero una creatura meravigliosa, eterea, che al posto della cacca espelle petali di rose, ma semplicemente che, tra le varie opzioni disponibili, abbiamo scelto lei per i motivi più disparati (auspicabilmente non disperati).

A mio avviso, laddove c'è una scelta, subentra sempre il criterio, soggettivo, della "specialità". In quanto soggettivo, è un'illusione, certo. Un criterio fallace, arbitrario, influenzato da chissà quale episodio della nostra infanzia o da chissà quale reazione chimica. Ma potente. E sono (anche) le illusioni che tengono insieme le persone.

Poi, come fai notare, queste illusioni possono anche degenerare. Ma credo che questo accada nel momento in cui si pretende che l'altra persona ci reputi speciali, e tutto il rapporto si basa su questo famelico desiderio di conferme della nostra specialità, senza alcun riguardo nei confronti dell'altro/a. Insomma, un rapporto basato non sullo scambio ma sull'esaltazione del proprio ego.

Faccio una metafora politica. "Sentirsi speciali" nella versione sana è la presa di potere attraverso un'elezione democratica a suffragio universale; nella sua versione disfunzionale è la presa di potere attraverso un colpo di stato con conseguente instaurazione di un regime assolutista. 

 

https://m.youtube.com/watch?v=10xJ5J7m00Q

Modificato da Gallagher
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freefall
18 ore fa, Bilancino ha scritto:

Oggi è una giornata un po' dura e ho bisogno di sfogarmi,spero che i guru storici della sezione mi riportino sul binario giusto...

Sarà che è un ponte di una festività e che quindi la immagino bella contenta in giro in moto col probabile nuovo tipo...

Però ahimè ripenso ancora molto alla fase in cui ero sul piedistallo e ai sensi di colpa che mi ha instaurato per giustificare la rottura.

Sì è vero le nominavo spesso la mia ex, perché ero ancora scottato e purtroppo certi atteggiamenti me la ricordavano troppo(e ho avuto ragione), e lei ha detto di aver sofferto molto questa cosa, di aver sofferto la mia diffidenza, le mie battutine, il mio andarci piano nella storia quando all'inizio invece dovrebbe essere tutto bello... 

Mi rimbombano il testa le sue parole "ci riproverei anche ma sono troppo delusa, troppo stanca, non ho più voglia di lottare".

Sicuramente non è bello per una donna essere paragonata ad una ex e scoprire che mi ero creato un profilo falso, ma saranno cose da fare terminare una relazione? Dopo che una ti dice ovviamente che non ha mai amato nessuno così e che ti vuole come padre dei suoi figli? il fatto è che poi questa instabilità emotiva me la causava lei! Io non sono affato così! Sono un ragazzo allegro, sempre voglioso di ridere e far ridere (cosa che peraltro lei diceva di sé stessa accusandomi che l'ansia le veniva a causa mia!).

Si è sempre lamentata che non l'ho mai presentata ai miei amici, quando io non ho mai conosciuto nessuno dei suoi (che sembravano non esistere, perché le migliori amiche tutte trasferite ai quattro angoli del mondo guarda caso è amici maschi boh .. mistero...).

Ad ogni modo, le cose fatte da lei mi sembrano più gravi (cancellare delle chat di Instagram davanti ai miei occhi per nascondere chissà cosa, cancellare un commento dolce sotto ad un suo post e bloccare la possibilità di commentare spacciandolo come bug del sistema,nascondere le storie, andare in giro in moto con uomini diversi ogni volta rientrando anche alle 2 di notte, tante bugie anche su cose di poco conto...)

Questo suo desiderio di volere che le venissi dentro dopo tre mesi di storia, l'essere presentato ai suoi dopo così poco tempo ed il voler conoscere i miei, i ti amo che già voleva dirmi al primo appuntamento quando ancora era sposata... Non potevo non essere diffidente. Non potevo darle la fiducia che voleva senza che lei si dimostrasse degna di meritarsela. E non lo ha fatto. A lungo termine ha tradito tutte le attese e le parole (che poi lungo termine, al quinto mese ....).

L'ultimo mese e mezzo è stato un inferno con quei tira e molla, lasciato quattro e volte e ripreso quattro volte la mattina dopo! Fino al giorno prima della rottura definitiva, causata da me dicendole che andavo avanti con la mia vita e che non la aspettavo come lei chiedeva (grazie al cazzo l'avevo già vista salire in auto con un altro mentre lei mi aveva detto che stava con amici) mi dedicava ancora una canzone che diceva "ho perso la ragione e la ragione sei tu", mi diceva che mi avrebbe amato per sempre.... La follia più totale.

Era sposata, non dovevo scendere nell'abisso fin dall'inizio... Bastava quello a capire.

Sto lottando, sto meglio rispetto a qualche settimana fa, ma ogni tanto capitano queste giornate e sono cazzi amari.

@freefall, @R4id3n, @Descent e tutti gli altri... Vi aspetto perché anche solo leggere i vostri commenti mi aiuta tantissimo.

Ne uscirò. Un mese è troppo poco. Ma sono forte e ne uscirò. Per me stesso. Perché è l'unica cosa giusta da fare 

 

 

Rimuginare è quasi la cosa peggiore che si può fare, quasi al pari dello spiare il suo profilo (o tenersi aggiornati su quello che fa o non fa).

Serviranno alcuni mesi, ma tu puoi essere parte attiva del processo di liberazione (di tua liberazione da lei) e velocizzare un po' il tutto.

Devi staccare da lei, bloccarla ovunque e non guardare nulla che sia a lei collegato. Eliminare le cose (anche le canzoni) che ti legano a lei, evitare i posti dove andavate e dove potresti rivederla. Deve essere un eject categorico.

 

Fatto questo (che non è poco perché cercherai di auto-sabotarti), avrai un bel vuoto da colmare.

Lo si colma prendendosi cura di se e frequentando persone nuove (o comunque allegre, piene di vita, non narci, etc.).

E ci vorranno mesi.

Pazienza e costanza.

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F-Knight

Sentirsi speciali, essere speciali…

temi solo apparentemente superficiali ma che nascondono innumerevoli sotto-temi molto complessi, visibili solo a chi ha occhi allenati a scrutare nel buio..

La meccanica della relazione con chi sta con una persona con disturbo della personalità da DSM-5 (tranne l’antisociale) sta proprio qui nella sua base: sentirsi enormemente speciali e amati e poi, finito il love bombing, sentirsi non voluti, non abbastanza non sufficienti… no matter what you do.

credo che sentirsi speciali sia invero qualcosa di corretto e importante in quanto parte di una sana autostima.

il problema arriva quando per sentirci tali abbiamo bisogno di validazione altrui. Perche questa validazione diventa come una droga: quando la ottieni stai benissimo, quando manca vai in una fottuta crisi d’astinenza e ne vuoi ancora…. Ad ogni costo.

serve quindi endo-validazione, che vuol dire autoconsapevolezza di se’. La etero-validazione potrà allora essere solo un rinforzo, una qualche forma di conferma, ma nulla di più. Ogni altra meccanica è pericolosissima per la struttura dell’io. 
È infatti vero che noi siamo qualcosa solo in relazione a qualcos’altro. Ma è anche vero che dobbiamo essere innanzitutto qualcosa. Dobbiamo aver ben chiaro chi siamo, i nostri pregi e difetti. Altrimenti siamo creta nelle mani altrui… e siamo finiti.

@Bilancino, tutto normale cio che stai provando. Un consiglio: quando sei in down rievoca i pensieri e le sensazioni spiacevoli che la tizia ti ha provocato. Rievoca come ti sentivi quando l’hai vista - appostato vicino a quella casa come un fottuto ratto - entrare con il suo “amico” motociclista… ricorda! E incazzati. Vola sulle ali della rabbia; lei saprà riportarti in alto e sostenerti quando stai male. Attento al fading affect bias. È il tuo peggior nemico ora. Se non sai cosa è cercalo nella rete

ti abbraccio 

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Descent
5 ore fa, freefall ha scritto:

 

Rimuginare è quasi la cosa peggiore che si può fare, quasi al pari dello spiare il suo profilo (o tenersi aggiornati su quello che fa o non fa).

Serviranno alcuni mesi, ma tu puoi essere parte attiva del processo di liberazione (di tua liberazione da lei) e velocizzare un po' il tutto.

Devi staccare da lei, bloccarla ovunque e non guardare nulla che sia a lei collegato. Eliminare le cose (anche le canzoni) che ti legano a lei, evitare i posti dove andavate e dove potresti rivederla. Deve essere un eject categorico.

 

Fatto questo (che non è poco perché cercherai di auto-sabotarti), avrai un bel vuoto da colmare.

Lo si colma prendendosi cura di se e frequentando persone nuove (o comunque allegre, piene di vita, non narci, etc.).

E ci vorranno mesi.

Pazienza e costanza.

Ho una domanda a tal proposito che mi sono sempre posto, e che in questi giorni mi sta toccando di più.

Chiuse storie tortuose ho trovato funzionale non scrutare social e simili (cosa che in passato è mancata in una piccola occasione nefasta e mi ha confermato quanto sia importante non farlo), ed è uno di quei punti che difendo fermamente e che mi è capitato di suggerire a qualche amico come strategia vincente.

Invece ho sempre più o meno continuato a masturbarmi al pensiero degli amplessi con la tipa o su materiale annesso.

Quello che voglio dire è che non mi è ancora chiaro se applicare lo stesso meccanismo social/geografico all'impulso sessuale possa avere gli stessi risultati.

Cioè, dovessi censurare il desiderio di venire su quell'istantanea mentale particolare, si ingrandirebbe il potere di quel desiderio o si tratterebbe anche qui di resistere per giorni e giorni in visione di una neutralizzazione più efficace?

Non ho idea dei possibili risultati perché onestamente mi sego come un cinghiale su questi pensieri, delle volte proprio inizio con altro ma il flusso sfocia lì.

Un po' è come se venire su queste reminiscenze o su nuovi scenari mentali creati su queste sul lungo termine depotenzi l'influsso del desiderio, dall'altro non so se magari provando anche lì a distogliere l'attenzione verso altre immagini, dopo un'iniziale sofferenza intensa si possa raggiungere il disinteresse in modo più rapido.

 

Avete considerazioni/esperienze al riguardo?

 

La cosa vale anche per pensieri intrusivi durante rapporti sessuali con altre persone.

Accoglierli e sviscerarli, usandoli per moltiplicare l'eccitazione o trovare il modo di spostare il focus su altro?

Modificato da Descent
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freefall
3 minuti fa, Descent ha scritto:

Ho una domanda a tal proposito che mi sono sempre posto, e che in questi giorni mi sta toccando di più.

Chiuse storie tortuose ho trovato funzionale non scrutare social e simili (cosa che è avvenuta una volta in passato e mi ha confermato quanto sia importante non farlo), ed è uno di quei punti che difendo fermamente e che mi è capitato di suggerire a qualche amico come strategia vincente.

Invece ho sempre più o meno continuato a masturbarmi al pensiero degli amplessi con la tipa o su materiale annesso.

Quello che voglio dire è che non mi è ancora chiaro se applicare lo stesso meccanismo social/geografico all'impulso sessuale possa avere gli stessi risultati.

Cioè, dovessi censurare il desiderio di venire su quell'istantanea mentale particolare, si ingrandirebbe il potere di quel desiderio o si tratterebbe anche qui di resistere per giorni e giorni?

Non ho idea dei possibili risultati perché onestamente mi sego come un cinghiale su questi pensieri, delle volte proprio inizio con altro ma il flusso sfocia lì.

Un po' è come se venire su queste reminiscenze o su nuovi scenari mentali creati su queste sul lungo termine depotenzi l'influsso del desiderio, dall'altro non so se magari provando anche lì a distogliere l'attenzione verso altre immagini, dopo un'iniziale sofferenza intensa si possa raggiungere il disinteresse in modo più rapido.

 

Avete considerazioni/esperienze al riguardo?

 

Domanda per niente banale, e ci ho pensato spesso anch'io.

All'inizio può essere un tentativo mentale di continuare ad avere un possesso dell'oggetto sessuale. Per non ammettere del tutto che stiamo a 0, che tutto è finito, che è definitivamente il "passato", che ci ha silurati.

Forse ci può stare anche una piccola percentuale di desiderio di vendetta ("ricordo come ti dominavo, soggiacevi al mio volere, eri creta nelle mie mani o sul mio tronco nodoso").  :D

 

Tutto questo però è ancora una parte del legame, legame spezzato e dal quale dobbiamo prendere distanza.

Oltre alla distanza, che bisogna prendere da chi ha già preso distanza da noi, è utile creare alternative.

In pratica: buono trovare altre con cui fare quello che è già un ricordo con "lei".

Bisogna andare avanti, sovrascrivere, evitare di idealizzare il passato.

 

Può, quindi, dopo tempo (molto tempo) arrivare il momento in cui si può ricordare il sesso fatto con la psycho (parlo per me), senza che sia avvilluppato a tutte le emozioni legate alla sfera relazionale.

In pratica, come rivedere un film porno, come non fosse importante chi lo recitava e come si potesse non considerare quello che intercorreva fra chi era nel "film porno".

 

Poi mi è capitato di ri-frequentarla (per oltre un anno) ed ora, di oltre un centinaio di incontri sessuali (più recenti), mi ricordo pochissimo.

Sto invecchiando...  :D

 

 

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Gallagher
36 minuti fa, Descent ha scritto:

Ho una domanda a tal proposito che mi sono sempre posto, e che in questi giorni mi sta toccando di più.

Chiuse storie tortuose ho trovato funzionale non scrutare social e simili (cosa che in passato è mancata in una piccola occasione nefasta e mi ha confermato quanto sia importante non farlo), ed è uno di quei punti che difendo fermamente e che mi è capitato di suggerire a qualche amico come strategia vincente.

Invece ho sempre più o meno continuato a masturbarmi al pensiero degli amplessi con la tipa o su materiale annesso.

Quello che voglio dire è che non mi è ancora chiaro se applicare lo stesso meccanismo social/geografico all'impulso sessuale possa avere gli stessi risultati.

Cioè, dovessi censurare il desiderio di venire su quell'istantanea mentale particolare, si ingrandirebbe il potere di quel desiderio o si tratterebbe anche qui di resistere per giorni e giorni in visione di una neutralizzazione più efficace?

Non ho idea dei possibili risultati perché onestamente mi sego come un cinghiale su questi pensieri, delle volte proprio inizio con altro ma il flusso sfocia lì.

Un po' è come se venire su queste reminiscenze o su nuovi scenari mentali creati su queste sul lungo termine depotenzi l'influsso del desiderio, dall'altro non so se magari provando anche lì a distogliere l'attenzione verso altre immagini, dopo un'iniziale sofferenza intensa si possa raggiungere il disinteresse in modo più rapido.

 

Avete considerazioni/esperienze al riguardo?

 

La cosa vale anche per pensieri intrusivi durante rapporti sessuali con altre persone.

Accoglierli e sviscerarli, usandoli per moltiplicare l'eccitazione o trovare il modo di spostare il focus su altro?

Anche secondo me è essenziale non guardare i social.

I pensieri erotici credo sia inutile tentare di reprimerli, masturbatici quanto ti pare. Prima o poi cambierai obiettivo. O magari penserai ancora a lei in termini erotici, ma fa parte del tuo vissuto, è normale se ti piaceva molto e se il sesso con lei era appagante.

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Wyatt99
2 minuti fa, Gallagher ha scritto:

Anche secondo me è essenziale non guardare i social.

E' essenziale nel momento in cui fai di tutto per apparire su instagram (credo sia il social più usato).

E il verbo apparire, in questa circostanza, ha un senso fortemente negativo.

Ne vedo tantissimi che passano ore su questi social, e non è una cosa buona. Se usato in maniera prettamente negativa, rovina la tua autostima, e non fai più le azioni perchè le vuoi fare, ma le fai perché gli altri le hanno fatte.

Sui quei social sembra tutto "perfetto", ma niente è perfetto, neanche i culi delle modelle.

Perciò, meno si usa, meglio è.

 

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