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Relazione vs crescita personale: difficile trovare un punto d'incontro


TEMPORARILY

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Doom Head
On 11/19/2021 at 2:34 PM, TEMPORARILY said:

Buongiorno a tutti, 

Da circa 1 anno ho una relazione con una ragazza poco più grande di me (io 30 anni lei 31). Entrambi viviamo da soli a 150km di distanza. 

Fin da subito è emersa una differenza importante nelle nostre rispettive visioni di vita. 

Lei considera il lavoro solo un mezzo per potere soddisfare i propri bisogni. La sua vita inizia e finisce al di fuori delle mura del suo ufficio. 

Io al contrario attribuisco al lavoro un valore centrale nella mia vita. La mia attuale professione mi permette di gestire in modo autonomo le mie giornate. I miei risultati dipendono dalle mie capacità e dal mio impegno. Nel bene e nel male non ho orari e sono contento di ciò.

La distanza unitamente al fatto che io sono abituato a "lavorare" (che spesso può volere dire anche semplicemente accrescere le mie conoscenze di un dato argomento: non è sempre possibile individuare un confine netto tra lavoro comunemente inteso e vita privata ) anche nei fine settimana, ha fatto sì che fino adesso abbiamo condiviso appena due weekend al mese. 

La regola generale è: un fine settimana mi dedico a mé stesso ed ai miei progetti / l'altro ci si vede. 

Questa situazione è andata avanti appunto 1 anno, tra alti e bassi continui. Lei non avendo ulteriori stimoli tende a cercarmi molto più spesso di quanto faccia io, e comunque non è mai abbastanza. 

Da un pò di tempo le sono andato incontro accettando di sentirci telefonicamente tutte le sere. Le nostre telefonate durano da 1 a 2 ore. Per me è troppo, per lei è comunque un compromesso appena sufficiente. 

Recentemente mi ha comunicato il suo desiderio di volere convivere e ciò sta profilandosi sempre più come una condizione necessaria x il proseguimento del nostro rapporto. 

Cosa che io non posso permettermi in questo momento perché vorrebbe dire rinunciare per sempre alla possibilità di coltivare i miei progetti. 

In questi giorni siamo ai ferri corti..

A questo punto mi interesserebbe avere un confronto con chi si trova/ è trovato in una situazione simile. 

Chi si trova -> Come gestite il rapporto di coppia

Chi si è trovato -> Oggi scontate le conseguenze delle vostre scelte. Come vi trovate? Avete rimpianti/rimorsi? Oppure siete riusciti a trovare un punto d'incontro soddisfacente?

Grazie mille a chiunque vorrà dire la sua! 

 

Dal mio punto di vista posso dirti che il fulcro è quasi sempre lo stesso: trovare partner che si possano conciliare con le nostre esigenze.

Un tempo ero come te, centrato sul mio lavoro, certe volte senza orari (potevo ricevere una chiamata d'emergenza alle 2 di notte e dovevo sempre farmi trovare pronto) ed era tutto il mio mondo.

In quel periodo, la presenza di una partner avrebbe, in teoria, ostacolato questa mia routine ma fortunatamente ho avuto un grado di organizzazione e di tolleranza che mi ha restituito un periodo piuttosto proficuo per la mia crescita personale e professionale.

Ho sempre detto quali erano i miei impegni e ho sempre agito in totale trasparenza proprio per permettere dall'altra parte di capire quelle dinamiche e di accettare o meno ciò che ero in quel periodo.

Poi sono passati anni, la vita è cambiata e oggi faccio un lavoro che è finalizzato all'acquisizione di denaro mensile per permettermi di pagarmi i vizi (ovvero il latte al cioccolato nel cartoncino con la cannuccia... + soldi = + latte al cioccolato).

Anche in quest'ultimo caso ho trovato una relazione consona sia sul piano dei miei attuali impegni e sia sul piano sentimentale per ciò che voglio investire, in data odierna, sul mio futuro di lavoratore e uomo.

A mio parere tu e la tua ragazza cercate cose diverse, lo si evince dal malessere che traspare quando hai dovuto accettare un semplice compromesso (una telefonata al giorno) che, agli occhi della tua tipa, è solo il minimo sindacabile.

Mi chiedo, più che altro, se hai mai cercato con lei il dialogo, se hai mai valutato l'ipotesi di chiudere per potervi entrambi cercare situazioni migliori o se sei disposto, rispettando i tuoi tempi, a modificare la tua tabella di marcia per infilarci anche la relazione con lei.

In caso contrario è inutile, secondo me, girarci intorno: non siete allineati nei vostri presupposti. Quindi meglio chiudere e basta.

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  • 4 settimane dopo...
TEMPORARILY

Grazie mille per i preziosi spunti! 

Questi giorni sono da lei. Lei lavora e io me ne resto a casa. 

Il primo giorno che ero qui ho pensato subito di chiudere la relazione. Non sopportavo quelle quattro mura in cui ero finito, dove ogni cosa sembra trasmettere la stessa staticità, lo stesso immobilismo, la stessa incapacità a fare fronte ai problemi che La caratterizza. 

Avrei dovuto lavorare ma non sono riuscito a concludere nulla.

La sera al ritorno dal lavoro lei si è accorta di tutto e così è scaturita l'ennesima discussione. 

Lei piange a dirotto perché non è mai abbastanza. Vorrebbe fare meglio, nella vita intendo, ma puntualmente non ci riesce. Vorrebbe cambiare, ma i suoi tentativi sono vani. Non è abbastanza incisiva, determinata. Inizia, ma non va a fondo delle cose. 

E' una debole. 

E' disperata anche perché riconosce che io non la stimo. 

"Perché non mi vuoi?" mi chiede in continuazione in lacrime "Perché non posso amarti?"

Da tempo le nostre discussioni vertono sullo stesso problema.

Io sono un egoista incentrato sulla crescita personale. Lei è al contrario una altruista pronta a sacrificarsi per il prossimo.

Per oltre un anno abbiamo condiviso unicamente due weekend al mese: è tutto ciò che sento di volere condividere con questa persona.

Per lei ovviamente non è abbastanza. Perciò soffre. 

Ieri siamo arrivati al punto. 

"Finché condividiamo così poco il nostro non potrà definirsi un rapporto vero e proprio" mi dice. 

"Sono d'accordo" rispondo

"Perciò tu non vuoi un rapporto con me?"

"Non come lo intendi tu" rispondo

Lei esita un attimo poi conclude più o meno così: 

"Io ti amo. Se tu non vuoi partecipare al compromesso, sarò io a farlo per entrambi. Mi sta bene continuare a vederci solo due weekend al mese, se ciò è l'unico modo di potere stare bene insieme"

Insomma lei non mi lascia perché -dice- sta troppo bene con me. 

D'altra parte io trovo difficile lasciarla. Quando siamo arrivati vicini a questo punto lei mi ha pregato in lacrime di non farlo, dicendomi che avrebbe accettato qualsiasi compromesso pur di non perdermi.

Temo seriamente che lei possa fare qualcosa di stupido, tipo farsi del male oppure entrare in uno stato depressivo. Ho già avuto il dispiacere di assistere ad acune sue reazioni molto poco rassicuranti in questo senso..

  • Sigh 1
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1 minuto fa, TEMPORARILY ha scritto:

Temo seriamente che lei possa fare qualcosa di stupido, tipo farsi del male oppure entrare in uno stato depressivo. Ho già avuto il dispiacere di assistere ad acune sue reazioni molto poco rassicuranti in questo senso..

In questo caso ti consiglio di fare come i primi 7 secondi del video prima che ti faccia danni sul serio. E sono estremamente serio.

 Oppure la aiuti a raggiungere i suoi obiettivi.

Ma non sei suo padre, sei al massimo massimo (massimo) un appoggio, una guida.

Ma vista la soggetta, da esterno, ti suggerisco di fare

beep beep

con tanto di effetto sonoro.

5 minuti fa, TEMPORARILY ha scritto:

trovo difficile lasciarla.

A volte è necessario portare entrambe le mani all'inguine e sentire di avere quelle due cose ovali sotto al cazzo.

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Sagittair

Ribadisco il concetto espresso tempo fa ... 

Tu stai investendo su te stesso, lei sta investendo su di te. 

Se vuoi ti spiego meglio il concetto: 

il tuo mondo è incentrato su te stesso, hai delle passioni, dei progetti, il tuo lavoro e poi c'è lei che aggiunge o dovrebbe aggiungere qualcosa di positivo alla tua vita

Il suo mondo è incentrato su di te. Sei tu la sua ragione di vita, e pur di tenerti legato è disposta a tutto. (Hai presente la scenda della principessa promessa sposa di Akeem in Il principe cerca moglie?).

Sinceramente come compagna di vita al tuo fianco in un futuro prossimo vedi una donna al tuo pari o una yes woman?

Si è vero potrebbe commettere atti molto stupidi nel momento in cui le venisse tolta la sua ragione di vita ... ma puoi davvero definire vita la sua? o definire amore (e non ossessione) ciò nei tuoi confronti?

 

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TEMPORARILY
15 hours ago, Sagittair said:

Ribadisco il concetto espresso tempo fa ... 

Tu stai investendo su te stesso, lei sta investendo su di te. 

Se vuoi ti spiego meglio il concetto: 

il tuo mondo è incentrato su te stesso, hai delle passioni, dei progetti, il tuo lavoro e poi c'è lei che aggiunge o dovrebbe aggiungere qualcosa di positivo alla tua vita

Il suo mondo è incentrato su di te. Sei tu la sua ragione di vita, e pur di tenerti legato è disposta a tutto. (Hai presente la scenda della principessa promessa sposa di Akeem in Il principe cerca moglie?).

Sinceramente come compagna di vita al tuo fianco in un futuro prossimo vedi una donna al tuo pari o una yes woman?

Si è vero potrebbe commettere atti molto stupidi nel momento in cui le venisse tolta la sua ragione di vita ... ma puoi davvero definire vita la sua? o definire amore (e non ossessione) ciò nei tuoi confronti?

 

Grazie!

Per rispondere anche a @Doom Headed a @RAWolfche hanno scritto in precedenza, e che ringrazio:

Anzitutto una breve premessa. Questa è la mia prima vera relazione con una donna. Ne ho accennato in passato. Probabilmente se avessi avuto più esperienza sarei stato in grado di individuare il problema all'inizio e non sarei arrivato a questo punto. Invece ho perseverato proprio per scoprire quali fossero i miei limiti: ho così scoperto che il mio margine di "sopportazione" è molto sottile, non andando appunto più in là di 48 ore circa. Dopodiché è "sofferenza" e "sacrificio", il pensiero di stare "sprecando" il mio tempo inizia a consumarmi fino al punto di rottura. 

Il discorso che le faccio è più o meno questo:

Ho 30 anni, la mia priorità in questo momento è scoprire se nella vita posso fare meglio di come sto facendo. Sono partito da un punto piuttosto basso ed a fatica sono riuscito a raggiungere una dimensione in cui mi trovo bene. Tuttavia la mia posizione resta molto incerta: il mio lavoro non è garantito ma dipende dai miei risultati. Se non raggiungo i risultati, non porto il pane a casa. E comunque non lavoro alla NASA. E' comprensibile che una persona della mia età desideri ambire a qualcosa di meglio, o perlomeno che scelga di lottare anziché arrendersi al corso degli eventi. 

Lei purtroppo questo discorso non lo condivide. Mi guarda attonita domandandosi come sia possibile anteporre il proprio Ego alla possibilità di vivere una relazione soddisfacente: 

"Alla fine del tuo percorso non saranno i soldi che hai accumulato a darti conforto ma la persona che ti sarà accanto. Se decidi di proseguire in questa direzione ti ritroverai completamente solo". 

Ebbene io non sono sicuro che le cose stiano esattamente così. 

Penso a tutti coloro che si dedicano quotidianamente alla realizzazione di qualcosa di molto difficile. Non necessariamente sono persone sole. 

D'altra parte riconosco come il percorso sia irto di ostacoli, e non sia adatto a tutti. A volte occorre la forza di andare avanti nonostante tutto e tutti. Anche le persone più care possono diventare degli ostacoli, e perciò devi prendere una decisione.  

Perciò non necessariamente si è condannati alla solitudine, ma sicuramente se vuoi costruire qualcosa ed al contempo non fare terra bruciata intorno a te, è richiesto un impegno enorme anche in questo senso. 

Evidentemente alcuni ci riescono bene, altri meno ma sono disposti a barattare parte del successo che potrebbero ottenere con la prospettiva di non crepare soli.

Ecco io sono arrivato più o meno a questo punto. 

Ho voluto spingere la relazione fino al punto di rottura, per potere toccare con mano i miei limiti. 

Adesso che li conosco, ho più consapevolezza di ciò che voglio ottenere nella vita. 

Cercherò pertanto di proseguire il percorso tracciato: tutto nella vita deve concorrere al "miglioramento", a contrastare l'entropia (cosa definisce "migliore" credo sia soggettivo e comunque si tratta di una stima con un certo grado di errore: in quale misura "miglioriamo", sempre secondo i nostri parametri, lavorando giorno e notte a un progetto piuttosto che, ad esempio, fare più attività fisica?), 

Fintantoché valuterò che due weekend al mese sono un costo più basso di ciò che ottengo indietro, allora avrà senso proseguire. 

Per tutto questo tempo dall'altra parte ci sarà una persona, una giovane donna, estranea a simili speculazioni la quale continuerà a domandarmi che il suo sentimento sia ricambiato, ma otterrà solo poche briciole. E ciò sarà anche per me motivo di grande dispiacere. 

Lei afferma che una simile prospettiva, per lei, al momento è comunque migliore di qualsiasi altra prospettiva che non preveda la mia presenza. Ma come ho detto trattasi di persona poco centrata la quale ha evidentemente necessità, a sua volta, di fare chiarezza nella sua vita.

Per il futuro immediato abbiamo stabilito, dopo quasi una settimana di pianti, urla isteriche e riappacificamenti, di traccorrere insieme l'ultimo dell'anno. Gennaio pausa e da Febbraio torneremo a vederci due weekend al mese. 

Grazie mille a tutti per la vostra opinione!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sagittair
1 ora fa, TEMPORARILY ha scritto:

Lei purtroppo questo discorso non lo condivide. Mi guarda attonita domandandosi come sia possibile anteporre il proprio Ego alla possibilità di vivere una relazione soddisfacente: 

Si sbaglia, e ti tolgo anche il dubbio.

Tu sei quello che sei, ed evidentemente ciò che a lei tanto piace, perché il tuo LOC (locus of control) in parole spicce il tuo controllo è interno. Non esterno come il suo. 

Si chiama egoismo? No, o meglio forse, ma di certo non completamente. E non nel significato che lei vuole attribuirgli. La tua è più una crociata. Avrai modo di capire cosa intendo nei passi successivi. 

Vedi, il suo errore è quello di fare un equazione semplice semplice ovvero identificare nel tuo modo di vivere la tua vita la sua privazione di tutte quelle attenzioni che tanto brama. A questo punto mi chiedo ... chi è il vero egosita in questa situazione? :)

E poi, tiriamo via la maschera @TEMPORARILY, tutto questo tu lo fai per i soldi? O meglio, lo fai solo per i soldi?  Non credo ... si i soldi sono importanti, ti aiutano a vivere meglio, ma quello che realmente ti fa andare avanti sai cos'è? E' la gratificazione di tornare a casa la sera e dirsi, cavolo ho un ruolo a questo Mondo, per quanto piccolo e insignificante, sono utile. Riesco a provvedere a me stesso senza il bisogno di aiuti, vivo decorosamente e con dignità. Magari riesco pure a dare lavoro ad altre persone ... E comunque, anche se oggi sono a questo punto, sogno il meglio a differenza purtroppo di tutti quelli che si sono arresi durante il cammino. Si sono arresi alla quotidianità, alle bollette da pagare, ad una fidanzata/moglie ingombrante, ad una famiglia oppressiva, etc... Ma sappi che quelli di certo la storia non la fanno, al massimo la subiscono.  

Le persone come te sono animate da un fuoco interno e sentono di dover essere sempre attive, conoscere nuove cose, fare nuove esperienze. Avete fame e sete in abbondanza, e sembra che nulla sia in grado di saziarvi od abbeverarvi. Il vostro è un dono, e ti auguro davvero di non perderlo mai. Ma è anche una condanna, perché sull'altare del devo fare, devo progredire, devo migliorare ... sacrificate di tutto. Anche le relazioni importanti. Per questo è tanto difficile starvi accanto, ed anzi l'unico modo non è tanto quello di aspettarvi quanto quello di condividere con voi il percorso. 

In questa tua fase della vita poi sei particolarmente sensibile all'idea di essere destinato a rimanere solo, ma anche se al momento incomprensibile c'è sicuramente un modo di conciliare le cose, in fondo tu stesso ti sei posto la domanda nel post precedente.

La risposta la conosci di già, anche perché è una risposta soggettiva. Devi solo portarla alla luce 

 

PS. Grazie per l'opportunità che mi hai dato aprendo questa discussione. E' stato ed è per me motivo di autoanalisi ed introspezione 

Modificato da Sagittair
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Varos

Splendido messaggio risposta di sagittair. 

 

Aggiungo solo un piccolo e personale spunto. Che forse apre a una prospettiva diversa. 

Che tipo di donna può avere accanto uno che ha "fame" di crescita e ha progetti in cantiere su cui lavora costantemente? 

A mio modesto parere, non troveresti appagamento da una donna uguale a te. Ti comprenderebbe, ma vi scornereste. 

I pezzi del puzzle per combaciare (anche solo per qualche tempo) devono essere diversi. Uno riempie e l'altro è riempito. 

 

 

  • Grazie! 1
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Sonya
Il 19/11/2021 at 14:34, TEMPORARILY ha scritto:

Buongiorno a tutti, 

Da circa 1 anno ho una relazione con una ragazza poco più grande di me (io 30 anni lei 31). Entrambi viviamo da soli a 150km di distanza. 

Fin da subito è emersa una differenza importante nelle nostre rispettive visioni di vita. 

Lei considera il lavoro solo un mezzo per potere soddisfare i propri bisogni. La sua vita inizia e finisce al di fuori delle mura del suo ufficio. 

Io al contrario attribuisco al lavoro un valore centrale nella mia vita. La mia attuale professione mi permette di gestire in modo autonomo le mie giornate. I miei risultati dipendono dalle mie capacità e dal mio impegno. Nel bene e nel male non ho orari e sono contento di ciò.

La distanza unitamente al fatto che io sono abituato a "lavorare" (che spesso può volere dire anche semplicemente accrescere le mie conoscenze di un dato argomento: non è sempre possibile individuare un confine netto tra lavoro comunemente inteso e vita privata ) anche nei fine settimana, ha fatto sì che fino adesso abbiamo condiviso appena due weekend al mese. 

La regola generale è: un fine settimana mi dedico a mé stesso ed ai miei progetti / l'altro ci si vede. 

Questa situazione è andata avanti appunto 1 anno, tra alti e bassi continui. Lei non avendo ulteriori stimoli tende a cercarmi molto più spesso di quanto faccia io, e comunque non è mai abbastanza. 

Da un pò di tempo le sono andato incontro accettando di sentirci telefonicamente tutte le sere. Le nostre telefonate durano da 1 a 2 ore. Per me è troppo, per lei è comunque un compromesso appena sufficiente. 

Recentemente mi ha comunicato il suo desiderio di volere convivere e ciò sta profilandosi sempre più come una condizione necessaria x il proseguimento del nostro rapporto. 

Cosa che io non posso permettermi in questo momento perché vorrebbe dire rinunciare per sempre alla possibilità di coltivare i miei progetti. 

In questi giorni siamo ai ferri corti..

A questo punto mi interesserebbe avere un confronto con chi si trova/ è trovato in una situazione simile. 

Chi si trova -> Come gestite il rapporto di coppia

Chi si è trovato -> Oggi scontate le conseguenze delle vostre scelte. Come vi trovate? Avete rimpianti/rimorsi? Oppure siete riusciti a trovare un punto d'incontro soddisfacente?

Grazie mille a chiunque vorrà dire la sua! 

 

La crescita personale dovrebbe aiutare le persone ad integrare ambiti di vita diversi... NON ad escludere.

 

Ma questo SOLO SE SI HA DAVVERO VOGLIA DI AVERE UNA RELAZIONE. Se pensi che la relazione con questa ragazza non sia importante o comunque non meriti di dedicarci troppo tempo, l'esclusione a "a causa della crescita personale" è una scusa. Penso che probabilmente preferisca avere una relazione molto distanza per non dover impegnarti in un qualcosa che sì, ti da piacere, ma che preferisci relegare in un angolino di spazio minimo. Le relazioni richiedono impegno e così impegno penso che tu non voglia mettercelo perché è faticoso.

 

Questo non è sbagliato , ognuno decide come impegnare meglio il suo tempo. Quello che non trovo corretto è raccontarci le scuse.

 

Sono nella tua stessa identica situazione. Lavoro in ufficio e poi tutti i pomeriggi (tranne i weekend) lavoro come psicologa con i ragazzini , dalle 16:00 alle 19:00. Per questo lavoro da libera professionista c'è bisogno di continua formazione.

Vivo da sola e Il mio ragazzo vive a 110 km da me. Ci vediamo tutti weekend e una sera infrasettimana viene qui.

 

Mi ha chiesto di andare a convivere con lui e io ho accettato. Perché secondo me lui ne vale pena.

  • Grazie! 1
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TEMPORARILY
On 12/5/2021 at 1:15 PM, leavingmyheart said:

 

 

L'inizio del disastro 

ciao Leaving. 

In un passato recente i tuoi post mi hanno molto aiutato ad affrontare una situazione di inesperienza. 

Ho fatto i compiti, quelli che avevi prescritto, e ne ho tratto grande giovamento. 

Ora, a un anno e mezzo di distanza, sono messo così: 

Relazione che dura da 1 anno e due mesi. Sempre visti due weekend al mese in media. 

Da tempo lei desidera intensificare il rapporto, io no. Ciò è fonte di grande sofferenza per entrambi. 

Perché io comunque provo molto affetto per questa persona. 

Secondo il suo punto di vista, che come me ha 30 anni, non abbiamo più l'età per permetterci di "sprecare" le occasioni, ma al contrario dobbiamo impegnarci attivamente a coltivare i rapporti, "per non ritrovarci completamente soli, in futuro". Lei sta bene con me e mi domanda perché dovrebbe inibire i suoi sentimenti.

Aggiungo che non è interessata ad avere figli. Anche l'ipotesi della convivenza, da lei inizialmente avanzata ma da me declinata, è stata accantonata senza troppe storie. L'unica cosa che chiede è appunto una intensificazione del nostro rapporto (in soldoni: contatti più frequenti + 3 weekend al mese anziché due). 

Ebbene prima di Natale ero giunto alla conclusione che quelle richieste fossero tutto sommato accettabili e perciò avevamo iniziato a sentirci tutti i giorni (da qui il tuo commento), in attesa di incrementare anche i weekend da trascorrere insieme. 

La scorsa settimana che ho passato da lei ho però realizzato come anche quei compromessi mi avrebbero messo in crisi, prima o poi. Non mi avrebbero affossato, ma si trattava comunque di qualcosa che andava al di là del mio equilibrio ottimale. Un peso insomma. 

Perciò abbiamo trascorso quei pochi giorni a discutere tutto il tempo..

Per concludere io trovo ottimale condividere appunto due weekend al mese e contatti telefonici quotidiani ma limitati (sicuramente non una/due ore tutte le sere come facevamo ultimamente). Purtroppo queste sono richieste poco sostenibili sul medio/lungo periodo da parte di una donna di 30 anni. 

Fatico a trovare una soluzione soddisfacente: 

Se decido di scendere a compromessi sarà più dura (quasi impossibile direi) avere successo nel mio proposito di migliorare la mia posizione economica, e più in generale di crescere come individuo. 

Se decido di non farlo perderò lei e dovrò rinunciare alla possibilità di costruire rapporti significativi, perché il problema si ripresenterà puntuale immagino 

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leavingmyheart
1 ora fa, TEMPORARILY ha scritto:

ciao Leaving. 

In un passato recente i tuoi post mi hanno molto aiutato ad affrontare una situazione di inesperienza. 

Ho fatto i compiti, quelli che avevi prescritto, e ne ho tratto grande giovamento. 

Ora, a un anno e mezzo di distanza, sono messo così: 

Relazione che dura da 1 anno e due mesi. Sempre visti due weekend al mese in media. 

Da tempo lei desidera intensificare il rapporto, io no. Ciò è fonte di grande sofferenza per entrambi. 

Perché io comunque provo molto affetto per questa persona. 

Secondo il suo punto di vista, che come me ha 30 anni, non abbiamo più l'età per permetterci di "sprecare" le occasioni, ma al contrario dobbiamo impegnarci attivamente a coltivare i rapporti, "per non ritrovarci completamente soli, in futuro". Lei sta bene con me e mi domanda perché dovrebbe inibire i suoi sentimenti.

Aggiungo che non è interessata ad avere figli. Anche l'ipotesi della convivenza, da lei inizialmente avanzata ma da me declinata, è stata accantonata senza troppe storie. L'unica cosa che chiede è appunto una intensificazione del nostro rapporto (in soldoni: contatti più frequenti + 3 weekend al mese anziché due). 

Ebbene prima di Natale ero giunto alla conclusione che quelle richieste fossero tutto sommato accettabili e perciò avevamo iniziato a sentirci tutti i giorni (da qui il tuo commento), in attesa di incrementare anche i weekend da trascorrere insieme. 

La scorsa settimana che ho passato da lei ho però realizzato come anche quei compromessi mi avrebbero messo in crisi, prima o poi. Non mi avrebbero affossato, ma si trattava comunque di qualcosa che andava al di là del mio equilibrio ottimale. Un peso insomma. 

Perciò abbiamo trascorso quei pochi giorni a discutere tutto il tempo..

Per concludere io trovo ottimale condividere appunto due weekend al mese e contatti telefonici quotidiani ma limitati (sicuramente non una/due ore tutte le sere come facevamo ultimamente). Purtroppo queste sono richieste poco sostenibili sul medio/lungo periodo da parte di una donna di 30 anni. 

Fatico a trovare una soluzione soddisfacente: 

Se decido di scendere a compromessi sarà più dura (quasi impossibile direi) avere successo nel mio proposito di migliorare la mia posizione economica, e più in generale di crescere come individuo. 

Se decido di non farlo perderò lei e dovrò rinunciare alla possibilità di costruire rapporti significativi, perché il problema si ripresenterà puntuale immagino 

 

 

lei spingeva per vederti più spesso perché non ti vedeva più spesso. I desideri inappagati creano dipendenza e sofferenza. Quando si appagano la fiamma si spegne. Ogni volta che "le vieni incontro" perdi. 

C'è un esempio spettacolare di questa cosa. Devo andarlo a ripescare. Poi ti farò vedere. 

 

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