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sono in preda ad una crisi


eunoia

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senza nome
1 ora fa, Seth44 ha scritto:

No, è un motivo come un altro, neanche il peggiore. Gli studenti che si iscrivono all'università perché sono DAVVERO interessati a studiare le discipline del proprio corso di laurea arriveranno sì e no al 50%. Forse. Probabilmente sono molti meno.

Gli anni universitari sono anni di studio, ma anche anni di conoscenze, di esperienza, di arricchimento a più livelli.

Ovviamente @TheFil deve trovare un corso di studi che lo attiri, ma non dovrebbe essere un problema, la scelta è ampia e non si deve certo limitare a quel che ha da offrire la sua città.

Difatti l'Italia è uno dei paesi con più alto tasso di abbandono...

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Seth44
3 minuti fa, senza nome ha scritto:

Difatti l'Italia è uno dei paesi con più alto tasso di abbandono...

Però certe cose vanno provate, prima di capire se fanno o meno per te. IMHO l'università è una di queste.

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14 minutes ago, Back Door Man said:

Domanda:

 

Ho pensato, molto in teoria, che a 50 anni potrei iscrivermi all'università.

Quella storia dei corsi per la terza età, mi potrei agganciare?

Mi piacerebbe fare psicologia e materie correlate.

Ultimamente sento parlare di biologia accostata alla psicologia, scienze sociali, neuroscienze.

 

Avete info?

 

Ci sono già molte persone avanti con l'età che si iscrivono ai corsi normali, se ti interessa io ti consiglio di buttarti. 

Volendo hai l'opzione di scelta come studente lavoratore o ancora le uni telematiche. Con la faccenda del covid è stata sdoganata abbastanza la didattica a distanza a cui sono stati costretti tutti quanti, se trovi un ateneo che ti piace non snobbarlo. 

Volendo puoi anche seguire un unico esame senza affrontare tutto il percorso. 

Cerca su internet gli atenei che possono interessarti e vai a vedere i loro percorsi di studio con i programmi 

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Diagonale

@Back Door Man non ho info su quei corsi, sull'iscriversi all'uni a 50 anni ci sta, puoi anche fare esami sigoli in italia, paghi tipo 200 euro per iscriverti al singolo esame e poi quando ti mancano pochi esami ti iscrivi un anno e chiudi la laura. Conosco diverse persone tra i 30 e i 60 che si sono prese una seconda laurea così mentre lavoravano o che danno un esame ogni tanto sugli argomenti che gli interessano e che si volevano comunque studiare in autonomia, ma con l'iscrizione all'esame singolo hanno il corso, il supporto del professore, il certificato e il commitment che li tiene motivati.

 

Aggiungo per @TheFil l'esperienza di un mio amico che dopo aver provato a lavorare decise di fare l'uni, aveva tipo 20-21 anni e al liceo era bocciato varie volte, non aveva mai studiato niente, si iscrisse a un corso STEM senza saper fare le frazioni, davvero partiva da 0 in matematica.

Il primo anno stette letteralmente 6 mesi a studiare analisi I tutti i giorni, arrivò all'esame e lasciò il foglio in bianco e si mise a piangere davanti a tutti. Stette altri 6 mesi a studiare analisi I tutti i giorni riprovò l'esame e prese tipo 24. Adesso è uno degli studenti più bravi del suo corso, ha un lavoro ottimo in un'azienda molto prestigiosa che porta avanti mentre da gli ultimi esami ed è uno dei tizi più competenti tra quelli che conosco nel nostro settore e durante gli anni dell'uni non si è fatto mancare niente tra feste e fidanzate.

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13 ore fa, TheFil ha scritto:

20 anni. credo di star affrontando la crisi peggiore della mia vita, fino ad ora.

mi sta logorando lentamente. son proprio fermo, inerme davanti a tutto ciò che mi accade. 

il motivo son quasi sicuro di saperlo.

vivo in una città universitaria (con i miei) ma non faccio l’università perché non ho trovato una facoltà interessante, ma per me non è mai stato un problema perché la mia passione per la musica mi ha portato ad iniziare a prendere lezioni di sassofono per poi magari entrare in conservatorio.

da qualche mese frequento un gruppo ristretto di fuorisede che provengono da ovunque, e si è creato un legame incredibile.

da qui con il tempo qualcosa dentro di me ha iniziato a cambiare.

ho iniziato a vivere male ed invidiare il fatto che loro avessero questo tipo di vita, che definirei abbastanza precaria ma affascinante, fatta di studio, incertezze per il futuro, coinquilini, ma alleggerita dai vari erasmus, serate, conoscenze sempre nuove. la mia è invece sicuramente più stabile: sono dai miei, da tre anni vado via 3 mesi l’anno a lavorare come stagionale e torno con abbastanza soldi da poter affrontare l’inverno, e in più faccio qualche lavoretto saltuario.

ho proprio la sensazione di star bruciando una tappa importante.

all’inizio questa sensazione era quasi impercettibile, ma adesso è diventata opprimente. 

ci sono momenti in cui mi sento quasi  esplodere, e riesco soltanto a piangere.

loro si muovono per il loro futuro ed io sento di star fermo, nonostante in realtà non sia così. sto facendo cose anch’io, ma il fatto che siano diverse da quelle che fanno i miei amici, mi fa star male. la statistica totalmente a mio svantaggio (fan tutti la stessa vita tranne me) mi porta a pensare che stia facendo solo cazzate.

adesso mi trovo nella situazione in cui vorrei mollare tutto e partire in un’altra città da solo, far l’università, l’erasmus, le feste come fanno loro. voglio essere come loro. 

ma non so se ciò sia quel che realmente voglio o sia solo frutto di un condizionamento e del mio attaccarmi mentalmente troppo alle altre persone e alle loro vite che mi sembrano migliori della mia, perché se fosse davvero così, non ne uscirei mai, vorrebbe dire che sto vivendo una non-vita, puramente in funzione degli altri.

e se fosse realmente così, come potrei uscirne? è una merda, cazzo. 

a tutto ciò si somma il fatto che a breve loro andranno via perché son più grandi di me e quasi laureati, e mi ritroverò solo.

l’unica certezza che ho è che non posso continuare così, e che i miei pensieri logoranti peggiorano di settimana in settimana. non so davvero dove mi porterà tutto ciò, e i miei pensieri iniziano a farmi paura.

mi sento davvero male, cazzo

Se continui a lavorare, tra 10 anni potrai farti una casa tutta tua, nuova, senza mutuo e loro saranno ancora invischiati nel sistema università, precari ecc ecc. Hai solo 20 anni, se tieni duro, tra 10 anni quando sarai all'apice della potenzialità maschile, avrai una casa tutta tua, potrai portarci le tipe e se ti andrà, potrai laurearti con tutta calma, beneficiando pure delle enormi agevolazioni che ci sono per gli studenti lavoratori. L'università oggi giorno è per chi ha già l'attività avviata dai genitori o per chi vuole un parcheggio per i prossimi 5-10 anni. E te lo dice una che ha fatto l'università ma che conosce un sacco di gente che ha lavorato, si è fatta la casa senza mutuo e ora a 30 anni sta prendendo una laurea con tutta calma

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mrjako

Se sei interessato alle professioni digitali puoi farti corsi online a cifre ridicole e avere competenze sempre aggiornate e rilevanti per il mercato in continuo cambiamento.

Ci sono piattaforme di e-learning dove paghi tipo 9.99 euro al mese (tipo Learnn) e hai corsi su sviluppo web, digital marketing, graphic design ecc, in pochi mesi sei impiegabile presso aziende, alcune che hanno collaborazioni con queste piattaforme e pescano tra i profili degli utenti iscritti.

Potresti anche fare il freelancer o imprenditore vero e proprio con queste competenze (ecommerce, app proprietaria, ecc)

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12 ore fa, TheFil ha scritto:

non lo so, raccoglierò un po’ di pareri e di info, poi deciderò. ormai per quest’anno è tardi e non ci si può più immatricolare, ho un po’ di tempo per scegliere. 

spero sia questo il mio problema davvero, perché se come sospetto tendo ad invidiare le vite apparentemente perfette degli altri, son fottuto.

Guarda che non è tardi. Se scegli un'università online, che grazie a una sentenza della corte di giustizia europea è equivalente alle università tradizionali, puoi immatricolarti quando vuoi

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8 minuti fa, Edo ha scritto:

Se continui a lavorare, tra 10 anni potrai farti una casa tutta tua, nuova, senza mutuo e loro saranno ancora invischiati nel sistema università, precari ecc ecc. Hai solo 20 anni, se tieni duro, tra 10 anni quando sarai all'apice della potenzialità maschile, avrai una casa tutta tua, potrai portarci le tipe e se ti andrà, potrai laurearti con tutta calma, beneficiando pure delle enormi agevolazioni che ci sono per gli studenti lavoratori. L'università oggi giorno è per chi ha già l'attività avviata dai genitori o per chi vuole un parcheggio per i prossimi 5-10 anni. E te lo dice una che ha fatto l'università ma che conosce un sacco di gente che ha lavorato, si è fatta la casa senza mutuo e ora a 30 anni sta prendendo una laurea con tutta calma

la mia idea è sempre stata questa prima della “rottura”. 

 

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12 minuti fa, TheFil ha scritto:

la mia idea è sempre stata questa prima della “rottura”. 

 

È un'idea vincente solo che la società ti dirà che è giusto fare l'università. Ma in realtà è perché la gente non ha voglia di fare dei sacrifici, lavorare ecc. E molte persone (basta che leggi il thread sulle famiglie disfunzionali) vivono una realtà familiare veramente di merda, pieni di debiti ecc, cosa che da quanto racconti non mi sembra la tua situazione, quindi tu sei nella parte più fortunata del popolo italiano, non gettare merda sulle tue condizioni per abbassarti a fare quello che fanno tutti proprio perché lo fanno tutti 

Tieni duro 💪

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Diagonale
5 minuti fa, Edo ha scritto:

Se continui a lavorare, tra 10 anni potrai farti una casa tutta tua, nuova, senza mutuo e loro saranno ancora invischiati nel sistema università, precari ecc ecc. Hai solo 20 anni, se tieni duro, tra 10 anni quando sarai all'apice della potenzialità maschile, avrai una casa tutta tua, potrai portarci le tipe e se ti andrà, potrai laurearti con tutta calma, beneficiando pure delle enormi agevolazioni che ci sono per gli studenti lavoratori. L'università oggi giorno è per chi ha già l'attività avviata dai genitori o per chi vuole un parcheggio per i prossimi 5-10 anni. E te lo dice una che ha fatto l'università ma che conosce un sacco di gente che ha lavorato, si è fatta la casa senza mutuo e ora a 30 anni sta prendendo una laurea con tutta calma

Dipende di che università stiamo parlando, qualsiasi corso STEM da possibilità infinite, conosco gente che con una triennale in informatica ha girato il mondo e fanno una vita da sogno. Il mio linkedin sembra l'instagram di una figa, e uguale quello di tutti i miei amici, con alcuni perculiamo i recruiter che ci offrono lavoro scambiandoci le chat come appunto fanno le donne con i tizi che ci provano.

Ci sono anche tantissime scienze delle merendine con poche prospettive, però lì sono in primis gli studenti a non essere proattivi. Per esempio uno può iscriversi a filosofia, studiare solo dalle slides del prof, pensare solo a cazzeggiare. Dopo 5 anni ovvio che sarà un precario, ha competenze di filosofia inferiori alle mie che guardo video su youtube ma qualche libro l'ho letto e non si è costruito nessun network.

Lo stesso studente può fare filosofia fatta bene, partecipare alle associazioni, crearsi un network, magari dopo chiudere con un master in qualcosa più STEM. Ne conosco diversi laureati in filosofia che lavorano anche nel campo di intelligenza artificiale, sono però persone molto intelligenti e sveglie a prescindere dal titolo di studio.

Comunque facoltà umanistiche le consiglierei solo a chi ha molta passione e sa che s'impegnerà ad essere proattivo e a cogliere le occasioni in corsa. Se uno si da solo al cazzeggio si finirà con non imparare niente e a fare il precario a vita.

Ma la base laurea STEM + cazzeggio nel tempo libero (a costo di metterci qualche anno in più) da comunque ottime prospettive di lavoro se uno è disposto a emigrare (per me emigrare e girare il mondo è un pro, quindi lo considero un beneficio). Ovvio che il laureato in finanza a Firenze non trova lavoro, ci saranno 100 posti di lavoro in italia e tutti a Milano in finanza, come l'ingegnere nucleare di Bari non trova lavoro visto che non ci sono centrali nucleari a Bari.

Tu hai studiato giurisprudenza, che è una facoltà molto dura, però notoriamente in crisi in Italia perché fatta da troppe persone (questo porta gli studi ad avere tanti apprendisti e poter offrire poco, il che porta ad una gavetta infinita). Quindi da un punto di vista lavorativo è una scelta pessima perché ha il peggior trado off tra difficoltà/possibilità che ci si possa immaginare. Inoltre mi sembra tu sia poco predisposta ad emigrare, la situazione può essere molto diversa per @TheFil.

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