ArmandoBis [Partecipante] 5009 Inviato 28 Novembre 2021 Autore Condividi Inviato 28 Novembre 2021 La febbre Q e la malattia di Lyme non sono virosi, bensì batteriosi. E purtroppo si tratta di batteri particolarmente ingegnosi ed elusivi. Entrambe le malattie, specialmente la prima, possono causare gravi danni, fra cui la morte e data la relativa rarità non sono facili da diagnosticare (una mia amica si prese il morbo di Lyme e ci vollero più di sei mesi per arrivare alla corretta diagnosi). Tutte e due sono zoonosi e l'aspetto interessante è tutto nella domanda: perché il batterio decide di fare il salto anziché starsene tranquillo nel suo ospite con il quale ha trovato una più o meno pacifica convivenza? La risposta, anche qui, sta nella rottura dell'ordine naturale. Quammen ci racconta i focolai di febbre Q che si svilupparono anni fa in Olanda. Descrive, senza sottolineature, la lentezza del sistema sanitario olandese, la mancanza di curiosità dei medici. In sostanza, nel periodo in questione si erano verificati due fenomeni concomitanti: picchi di aborti in allevamenti intensivi di capre, e strane sindromi invalidanti in persone che abitavano nei pressi di queste strutture. Una volta messi in relazione i due fenomeni, si è arrivati in breve tempo a ricostruire la successione causale. Primo, per ragioni economiche regolamentari (quote latte) molti agricoltori si convertono dalla sera alla mattina all'allevamento di capre da latte. Le normali condizioni di confinamento intensivo abbassano le difese immunitarie delle capre, il che amplifica la presenza nel loro organismo dell'agente della febbre Q. Il batterio passa nelle feci (e in misura endemica negli aborti) che vengono raccolti nelle lettiere e successivamente sparsi nei campi. In condizioni di piogge scarse, il vento porta a grande distanza la superficie pulverulenta del compost diffondendo i batteri anche a notevoli distanze. Si potrebbe aprire il discorso sugli antibiotici, e come per anni essi siano stati usati negli allevamenti intensivi (credo che in parte li siano ancora oggi) in tutto il mondo. Per un certo periodo si usarono anche degli ormoni, che aumentavano il peso della carne migliorandone l'aspetto estetico.) La questione principale però è che il passaggio di specie tende ad avvenire quando un certo sistema viene improvvisamente alterato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Back Door Man [Élite] 11589 Inviato 28 Novembre 2021 Condividi Inviato 28 Novembre 2021 (modificato) 2 hours ago, ArmandoBis said: Per un certo periodo si usarono anche degli ormoni, che aumentavano il peso della carne migliorandone l'aspetto estetico.) Li usano ancora. Addirittura i bodybuilders comprano ormoni ad uso veterinario perché "sono quelli di migliore qualità dopo quelli ad uso umano e firmati dalle case farmaceutiche" *. La qualità peggiore ce l'hanno quelli prodotti clandestinamente. * Da tutorial yt sull'acquisto ( Il nandrolone destinato ai bovini va benissimo per gli umani 🤣 ) Figuriamoci se non usano gli antibiotici. Modificato 28 Novembre 2021 da Back Door Man Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ArmandoBis [Partecipante] 5009 Inviato 28 Novembre 2021 Autore Condividi Inviato 28 Novembre 2021 (modificato) 50 minuti fa, Back Door Man ha scritto: Li usano ancora. Addirittura i bodybuilders comprano ormoni ad uso veterinario perché "sono quelli di migliore qualità dopo quelli ad uso umano e firmati dalle case farmaceutiche" *. La qualità peggiore ce l'hanno quelli prodotti clandestinamente. * Da tutorial yt sull'acquisto ( Il nandrolone destinato ai bovini va benissimo per gli umani 🤣 ) Figuriamoci se non usano gli antibiotici. Sì, sono andato a vedere. Li usano a manetta; li sospendono solo qualche giorno prima della macellazione. In quel testo si diceva che il problema non è l'ingestione di residui di antibiotici presenti nella carne, ma lo sviluppo tout court di batteri antibiotico-resistenti, con le conseguenze che possiamo facilmente immaginare. Modificato 28 Novembre 2021 da ArmandoBis Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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