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Sensibilità e vulnerabilità con le emozioni - si può sfruttare questa "debolezza" a proprio vantaggio?


Levon

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Levon

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Ma se posso continuare col papiro... 👇🏻

Da quando ho terminato la mia LTR, ma soprattutto da quando sono tornato a Cork dopo le vacanze di Natale, mi sono buttato in un processo di lavoro completo su me stesso, sia inner che outer. Oltre a continuare i miei hobby più creativi (e cercarne altri dello stesso tipo), mi sono rimesso in palestra e ho dato alla cura di me un'attenzione che, effettivamente, prima era così frequente. Sto anche vedendo una psicoterapeuta, poiché in passato questa cosa mi ha aiutato parecchio e sentivo il bisogno di tornare a confrontarmi con qualcuno di esperto/a - non è stato facile trovare la persona adatta però, ce ne vuole uno/a bravo/a. E sto anche cercando quanti più circoli sociali in cui immettermi, anche perché dopo un po' le conversazioni con lo specchio diventano noiose.

Una cosa che sembra rimanere intrinsecamente mia e/o comunque difficile da lavorare è la mia tendenza ad essere emotivamente sensibile e vulnerabile. Questo a volte mi impedisce di scindere la componente prettamente fisica e sessuale della seduzione da quella più emotiva (e direi anche romantica se non fosse che ho una visione un po' negativa del romanticismo).
Di per sé non lo vivo come un difetto, però è frustrante in ambito di seduzione perché l'ultima cosa che un uomo (ma anche una persona in generale) vorrebbe fare è perdere le redini del proprio stato emotivo. Senza contare, poi, che mi piacerebbe potermi godere dei rapporti senza rischiare ogni volta la one-itis, soprattutto se poi l'altra persona non la rivedrò più, o non ha interesse a nient'altro oltre al sesso, o chissà per cos'altro.
Ho fatto enormi progressi rispetto a quando ero teenager, prova ne sia che proprio grazie a questi cambiamenti ho mantenuto una LTR fantastica, però (forse a torto) mi imbarazza alla mia età constatare di avere ancora questa parte del mio carattere perché sembra che a volte sia essa a controllarmi, e non il contrario. Male, molto male.

Sono curioso di sapere se ci sono altri utenti qui che si trovano nella mia stessa situazione, e cosa hanno deciso di fare. Avete accettato la vostra emotività e l'avete sfruttata a vostro vantaggio (e come)? Oppure avete scelto di controllarla e lavorare affinché il vostro carattere fosse diverso?
Ritenete inoltre che sia appropriato rendersi vulnerabili, ad un certo punto? Si dice sempre che un minimo di vulnerabilità sia essenziale nella dinamica di fiducia tra due persone, ma non so se sia vero oppure no.

Modificato da Levon
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