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Problema personalità introversa


TEMPORARILY

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TEMPORARILY

Buongiorno a tutti.

Scrivo questo post di ritorno da 4 giorni di corso di formazione aziendale particolarmente sofferti da parte mia.

Informazioni utili preliminari: io 30 anni di professione rappresentante. Introverso da sempre con un passato difficile, oggi va meglio.

Il tema di cui vorrei parlare è l’introversione come tratto della personalità e le possibili strategie utili a contrastare i risvolti più problematici.

In questi quattro giorni di contatto “forzato” con tanti miei colleghi e colleghe caratterizzati da una personalità estroversa mi è pesato enormemente dovere sforzarmi di partecipare alle loro conversazioni. Peraltro con risultati scarsi o addirittura nulli, col risultato di apparire timido / eccessivamente riservato.

L’impressione che ho avuto è che la gente mi considerasse poco interessante quando non addirittura problematico, che fiutasse in qualche modo questo mio disagio e per questo motivo preferisse starmi lontana.

Informandomi brevemente su internet ho appreso come uno dei tratti distintivi della personalità introversa è quello di essere eccessivamente introspettiva e riflessiva mentre al contrario la personalità estroversa può peccare di superficialità.

Questo credo sia uno dei motivi principali che hanno ostacolato un confronto piacevole con i miei colleghi.

C’è qualcuno qui dentro che si riconosce nel tipo di personalità descritta ed ha magari acquisito maggiore consapevolezza circa la propria condizione?

Come gestite la cosa in ambito relazionale e professionale?

Esistono strategie utili in questo senso?

Al solito grazie mille a chiunque vorrà contribuire !!

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gelsomino

Secondo me sei introverso coi colleghi perchè vedi gli altri come una minaccia.

E quando sono in gruppo è abbastanza vero anche perché il gruppo si chiude a riccio, perchè i livelli di empatia si abbassanoa  aquelli del pià merdoso componente di quella 

merdosa accozzaglia.

Che poi il più delle volte è pure vero.

Poi se fatturi al lavoro, vuol dire che tanto introverso non sei.

Poi sai come sono i gruppi di estroversi, sono come i cani, a cui piace l'osso buco,

il loro obiettivo per fare socializzazione è ossobuco, come quelli che gli piace il calcio e lo usano comn etrait d'union per fare sociliatà!

Poi ci sono quelli a cui il calcio sta davvero sulle balle e non può fare socializzazione,perchè quei cavernicoli , comprese le cavernicole con quel buco nero in mezzo alle gambe,

parlano solo di calcio, è unico argomento.

E se capiscono che a te non te ne frega nulla ,ti escludono dalla conversazione, perché sono egoisti.

Eccoti raccontato il primo punto, poi cìè il secondo , ovvero sei in un bar, e vendi poppatoi e biberon alle mamme ,

sr vedi al donna oanciuta che va pisciandosi addosso ogni tre per due e fa scorreggie da inpestare ambiente,

e non riesci a stabilirci una conversazione anche solo a grugniti, per venderle un fasciatoio neonatale,

allaora quello pottrebbe essere un problema di sociliazzazione.

 

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  • 4 settimane dopo...
Neversaynever

Secondo me invece sei introverso con i colleghi essenzialmente perché non te ne frega un cazzo. Sono troppo diversi da te e lontani dal tuo modo d'essere.
Non hai alcun problema da risolvere e non devi sforzarti per risolverlo. Sono loro che non sono sufficientemente interessanti.

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Il 22/5/2022 at 19:15, TEMPORARILY ha scritto:

C’è qualcuno qui dentro che si riconosce nel tipo di personalità descritta ed ha magari acquisito maggiore consapevolezza circa la propria condizione?

Tutti abbiamo una certa % di introversione. Non è il caso di farne un dramma.

Il 22/5/2022 at 19:15, TEMPORARILY ha scritto:

Come gestite la cosa in ambito relazionale e professionale?

Esistono strategie utili in questo senso?

 

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Seth44
Il 22/5/2022 at 19:15, TEMPORARILY ha scritto:

C’è qualcuno qui dentro che si riconosce nel tipo di personalità descritta ed ha magari acquisito maggiore consapevolezza circa la propria condizione?

Come gestite la cosa in ambito relazionale e professionale?

Esistono strategie utili in questo senso?

Risposta tardiva, sorry.

Io ero come te, all'incirca. Introverso di natura, mi annoiavo a morte a stare con persone con cui non avevo particolare feeling e più di tanto non interagivo. Poi, per ragioni di lavoro, mi sono trovato a dover passare regolarmente tempo con persone che conoscevo poco o nulla. Ho deciso di fare lo sforzo di provare a parlarci anche senza aver nulla di particolare da dire, ogni tanto. Me l'ero dato proprio come obiettivo: parla, di' qualcosa, fatti notare. Era un rimedio contro la noia, in primo luogo. Il mio ragionamento era questo: non è qualcosa a cui ti puoi sottrarre, devi passare un tot di tempo con loro; cerca quindi di sfruttarlo, di trovarci qualcosa di buono.

E così ho iniziato: una freddura, una battutaccia, della facile ironia. Gli altri ridevano. Ho preso coraggio. Con il tempo, non solo mi sono abituato a questo tipo d'interazione superficiale ma anche moderatamente divertente, ma sono diventato abbastanza loquace. Non dico di essere l'anima della festa, ma in gruppo me la cavo. Faccio presto a fare conoscenza, specie con le donne. E sto molto meglio così.

Quel che è andato bene per me può non andar bene per te, ma nel mio caso è stata questione di volontà.

Tu avrai pure qualche collega con cui ti trovi meglio, no? Usalo come grimaldello per "entrare" nel gruppo. Rivolgiti a lui quando sei anche con gli altri, poi magari spiega a tutti di cosa stai parlando. Cose così.

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