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Avere 30 anni. Passato. Presente. Futuro.


TEMPORARILY

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Marta90
3 minuti fa, evolutionator ha scritto:

la parte simile è che danno entrambe piacere e soddisfazione (anche se il livelli differenti)
bisogna poi essere in grado di gestire queste emozioni/sensazionini

Sarò indietro ma non trovo similitudine nel parlare di comfort zone.

Grazie lo stesso

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TEMPORARILY

Ciao @Varos

3 ore fa, Varos ha scritto:

io, tu e @Kepak abbiamo una formazione universitaria poco spendibile...

Sì esatto entrambi abbiamo studiato materie umanistiche mi sembra di capire. 

Io scienze umanistiche x la comunicazione.  

Se non vado errato Kepak è riuscito a monetizzare bene in poco tempo all'estero. Interessante.

Io monetizzo abbastanza bene con il mio lavoro perciò mi reputo comunque fortunato da questo punto di vista. Considerato da dove sono partito poteva andarmi peggio. 

Il problema è che vivendo da solo in un contesto comunque apprezzabile.. e le tante spese accessorie (TASSE/affitto/rata macchina..) alla fine non rimane molto. 

Tu che progetti hai? 

4 ore fa, Varos ha scritto:

Il mio piccolo spunto è che bisogna essere soddisfatti di se stessi. Gli altri diventano un paragone solo per spronarsi, per dire qualcosa tipo: "Ehy, quello ce la sta facendo! Cazzo, che ce la faccio pure io!"

Secondo me non è auspicabile essere soddisfatti a prescindere.. 

Come dicevo soddisfazione è qualcosa di personale anche se in fondo poi tutti tendiamo a desiderare più o meno le stesse cose. 

Dal momento che spessissimo ottenere queste cose comporta un certo grado di lavoro.. 

Ecco che spesso si trova più vantaggioso ridimensionare i propri obiettivi *

* N.B. In ciò non vedo assolutamente nulla di male! Trattasi di esercizio che accomuna tutti esseri umani in una certa misura. In questo senso soddisfazione sarà sempre parziale. 

X concludere:

Più che puntare a sentirsi soddisfatti a prescindere penso sia più saggio imparare a essere quanto più obiettivi con sé stessi ed il prossimo..

Imparare a riconoscere i propri limiti ed i propri punti di forza.. 

E investire in quella direzione. 

Cosa assolutamente non banale anzi:

Spessissimo è questo il principale fattore che determina chi troverà soddisfazione nella propria vita e chi no. 

Come dicevo prima: è anche una questione di scelte. 

Intelligenza e cultura. 

Il fattore culo esiste anch'esso ed è cruciale ma non lo consideriamo inq uesta sede perché non vi abbiamo alcun controllo.

5 ore fa, Varos ha scritto:

Mi sono iscritto al predator

Lo sto valutando. 

5 ore fa, Varos ha scritto:

anche a me farebbe piacere conoscere molti utenti fuori dal forum

Perché non è ancora successo? 

 

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paolino21
1 ora fa, Marta90 ha scritto:

Non dico di attenersi alla famosa frase "essere felici delle piccole cose" ma nemmeno buttarle via.

Questo va contestualizzato secondo me. Io mi sono proprio reso conto di ciò quando ero in un momento particolarmente felice della mia vita. Quando tutti gli aspetti "grossi" vanno bene e ti soddisfano (relazioni, lavoro/studio, salute) ecco che diventa bello e rilassante godersi le piccole cose, una passeggiata, un libro, una birra. 

Quando invece gli aspetti "grossi" vengono a mancare, ecco che il "sanguinamento" non ti permette di goderti le piccole cose allo stesso modo. Sei occupato a sistemare e preoccuparti della ferita.

Mio parere personale.

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3 ore fa, TEMPORARILY ha scritto:

Se non vado errato Kepak è riuscito a monetizzare bene in poco tempo all'estero. Interessante.

No, nel senso. Venivo da contesti difficili (cresciuto nei quartieri popolari, tanti casini a casa etc.) quindi ero in qualche modo abituato solo a sopravvivere. E all'estero fu così.

Con i lavori riuscivo a pagarmi le spese, l'uni e a mandare due soldini giù.

Il grosso dei soldi (si fa per dire) l'ho fatto in Italia. 

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kkk4
Il 9/7/2022 at 13:56, TEMPORARILY ha scritto:

Oggi ho visto un breve video su YOUTUBE che mi ha molto colpito.

Un ragazzo giapponese più o meno mio coetaneo mostra il dettaglio delle spese mensili a partire dal suo stipendio >20k.

Il ragazzo in questione deve lavorare come ingegnere x una FANG o simile. Oltre a ciò è uno youtuber con quasi 2 milioni di iscritti.

Il tutto apparentemente senza sforzi eccessivi.

Voglio dire. Il tipo sembra avere anche una bella cera..

Ecco a questo punto non sono riuscito a evitare di fare paragoni con la mia situazione.

Intendiamoci..

Poteva andare peggio.

questo vale per tutti.. sempre 

E però io prendo dieci volte meno ed il mio futuro è tutt’altro che promettente.

Perché lui sì ed io no?

Perché lui è nato più intelligente. E sì.

Perché lui è cresciuto in un contesto più favorevole all’apprendimento di quella cultura. E sì.

Sicuramente è anche una questione di scelte.

Cosa le determina?

A mio parere i due fattori sopra citati: intelligenza e cultura (*)

In altre parole: se sei stupido e ignorante non potrai che prendere pessime decisioni nella vita.

* Non è chiaro fino a che punto si condizionano in modo reciproco

Ebbene io ho da poco superato i trenta e mi trovo in una situazione difficile. 

Da quasi 4 anni mi occupo di vendita nel campo dentale. 

Prima di questo università inutile.

Il lavoro è dinamico ed anche discretamente retribuito. Mi porta a investire continuamente in intelligenza sociale ed altre soft skills. Perciò bene da questo punto di vista.

Tuttavia è evidente come abbia mancato completamente il percorso di costruzione della cosiddetta “barriera di ingresso”: l’insieme delle competenze che definisce il valore di un professionista le cui basi dovrebbero essere poste tipicamente tra i 20 ed i 30 anni. 

Da questo punto di vista i 30 anni sembrano rappresentare un vero e proprio “punto di non ritorno” ed una sorta di spartiacque sociale. 

Estremizzando:

Da una parte chi ha saputo azzeccare la propria strada.

Dall’altra chi ancora si arrabatta e con ogni probabilità continuerà a farlo x il resto della sua vita. 

La consapevolezza di non avere coltivato competenze utili in senso professionale è x me motivo di riflessioni pressoché quotidiane.  

Da una parte mi sforzo di pensare a delle possibili soluzioni.

Dall’altra cerco di restare sul pezzo lavorando sui lati..

Non mollo allenamenti in palestra/piscina. Non mollo alimentazione. Non mollo lettura.

La televisione ormai non la guardo più. Solo libri e podcast incentrati sui temi di attualità e crescita personale.

No LTR convenzionali. No figli.

No vacanze perditempo.

I vecchi amici non li vedo più. Sono rimasti “indietro”.

Recentemente un maldestro tentativo di generare entrate extra è stato sospeso causa difficoltà nel lavorare su due fronti e necessità di investire risorse sempre crescenti.

Inglese e social circle sono altri due aspetti sui quali vorrei iniziare a lavorare seriamente. In entrambi i casi qui sto messo male.

Per concludere al momento mi barcameno tra mille difficoltà ma in qualche modo tiro avanti. Piccole soddisfazioni ogni tanto riesco pure a togliermele.

Il problema è che qui manca un progetto. Una direzione.

Voi come state vivendo i vostri 30 anni?

Siete soddisfatti del percorso fatto finora?

Ed il futuro?

Consiglio sempre un giretto nei reparti di

oncologia

medullolesi

poi magari vai da qualche oculista bravo, di quelli dove vanno i casi disperati, quelli che a breve perderanno del tutto la vista

Ipotizzando che tu sia in buona salute, hai un bene che vale molto più di 20k al mese.

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IMHUMAN

La mia depressione interiore deriva dalla mancata soddisfazione professionale. Una cosa che mi uccide dentro, nei momenti più brutti mi butta giù. Sto lavorando per migliroare la mia posizione ma nulla.

Il mio sogno era avere una vita piena zeppa di impegni professionali, da non dormirci la notte. Costruire cose importanti e vederle crescere subendo anche i fallimenti.

A Gennaio mi sono buttato in una nuova esperienza, stava andando malissimo--> Non dormivo la notte, avevo gli incubi e mi svegliavo. Ne parlavo con la mia psicologa, e la cosa che ho sempre detto è la seguente: Ero contento. Mi faceva piacere quello stato mentale e quello stato di agitazione e paranoia.

 

Credo che un uomo possa anche rimanere single a vita, ma senza obiettivi professionali non riesce a vivere serenamente.

 

 

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leavingmyheart
11 minuti fa, kkk4 ha scritto:

Consiglio sempre un giretto nei reparti di

oncologia

medullolesi

poi magari vai da qualche oculista bravo, di quelli dove vanno i casi disperati, quelli che a breve perderanno del tutto la vista

Ipotizzando che tu sia in buona salute, hai un bene che vale molto più di 20k al mese.

 

 

che cazzo di commento è 😂😂

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gelsomino
11 minuti fa, IMHUMAN ha scritto:

Il mio sogno era avere una vita piena zeppa di impegni professionali, da non dormirci la notte. Costruire cose importanti e vederle crescere subendo anche i fallimenti.

le cose bisogna costruirsele, 

anche un passetto alla volta, la vit anon p un film, 

che in 5 minuti, fanno vedere will smitj che ripara la macchina tipografa dei quella bella fica di rosario dowson.

non so se vivi in italia , ma cpmunqu ep un paes emedievale,

non funziona quasi un cazoz di null,a il pAESE è PIENO DI PUTTANE E CORNUTI,

IL MEGLIO AMICO te lo butta al culo per dire che lui è meglio di te,

abbiamo una fibra d aqulach eanno decente, solo d aqualche anno.

Non ci capisce quasi un cazzo nessuno di quasi un cazzo nùdi nulla,

in sostanza le cose si costruiscono un passo alal volta, ,,,

se c e la fai qua ce la puoi fare dappertutto.

So di quello che sto parlando,posso assicurare.

 

https://www.youtube.com/watch?v=Wo8wlib7Wqk&ab_channel=InternationalPrintingMuseum

Modificato da gelsomino
Aggiunto video.
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paolino21
11 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

 

 

che cazzo di commento è 😂😂

Serve a capire l'importanza del presente. Alcuni l'hanno già capito, altri no

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leavingmyheart
1 minuto fa, paolino21 ha scritto:

Serve a capire l'importanza del presente. Alcuni l'hanno già capito, altri no

 

 

No, serve a rimanere degli sfigati. Alcuni l'hanno capito, altri no. 

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