Di relazioni aperte

[Bozzarelly [Partecipante] 3960]

2 minuti fa, Nila ha scritto:

Beh, è una bellissima frase che denota tanta stima per la persona sfaccettata che sei (e che siamo)! 

Grazie!

Prego, ma mica lo ha detto a te. Lo ha detto a me.

[Nila [Partecipante] 754]

8 minuti fa, Bozzarelly ha scritto:

Prego, ma mica lo ha detto a te. Lo ha detto a me.

Daje😁😂

[Tod [Partecipante] 1178]

12 ore fa, Nila ha scritto:

Buonasera, 

Ho scovato alcuni threads di @Crescendo63 e li ho letti con interesse.

Tre anni fa mi sono avvicinata, allora solo in teoria, al mondo del poliamore e delle relazioni aperte. Ho iniziato ad informarmi, a conoscere (virtualmente e non) persone che vivono relazioni aperte. Tanto che fantasticavo di trasferirmi in una grande città per poter partecipare ad eventi sul tema, sentirmi parte di una comunità di persone con visioni della monogamia e della coppia classica simili alle mie.

Nelle mie relazioni sono sempre stata monogama e fedele (anche se non ho mai avuto Ltr molto lunghe, massimo 2 anni). Ho avuto a che fare con due tipologie di uomo. Semplificando: gelosi e possessivi VS fiduciosi e mentalmente aperti. Dover comunque, in ogni caso, sottostare al tacito accordo "benissimo avere amici dell'altro sesso, ma oltre non si va" è una cosa che mi è sempre stata stretta.

La mia curiosità verso l'Altro è sempre stata più forte di tutto. 

Ad oggi mi piacerebbe poter frequentare persone simili a me, per confrontarmi almeno.

Qualcuno quì è poliamoroso? O è in una coppia aperta? Mi piacerebbe leggere le vostre esperienze, a partire proprio da Crescendo! 

Anche consigli su gruppi/forum/app sono ben accetti! 

Grazie

La mia domanda per chi pratica poliamore è: perché uno dovrebbe avere più relazioni aperte quando può semplicemente avere più frequentazioni aperte senza dover parlare di relazioni?

Secondo me quando si inizia a parlare di relazioni aperte, si parla comunque di relazioni e quindi di un'aspettativa di un investimento importante (a differenza delle frequentazioni in cui uno magari si sta vedendo con più persone contemporaneamente o in quelle situazioni dove hai una relazione aperta e degli amanti di cui l'altro è a conoscenza), e nel mondo moderno concedere un investimento importante su più fronti, compreso in primis se stessi, può diventare estenuante. 

Modificato 19 Dicembre 2022 da Tod

[Sensei10 [Partecipante] 7466]

16 minuti fa, Nila ha scritto:

Ma è proprio perché apprezzo i tuoi approfondimenti che quando mi rispondi con una emoticon o con solo un'espressione sarcastica, non colgo il significato. Ma ci sta anche il cazzeggio, non sono pratica io di forum (lo ammetto) e a volte quando la gente va off topic o usa le faccine mi sembra di stare in quei grandi gruppi whatsapp! 

 

Sì, in effetti è un abuso, me ne rendo conto.

Ti ringrazio per aver usato il termine "approfondimenti", comunque. Mi sento sovrastimato.

Ad ogni modo, il poliamore è qualcosa di estremamente soggettivo e non c'è nulla di giusto e di sbagliato. Per la mia esperienza è questione di forma mentis. E di scatole cinesi. Dopo continuo 

[Seth44 [Partecipante] 4434]

51 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Sensei10, che non è (ancora) un analfabeta funzionale

Ce l'hai con me, per caso? 😡

[Sensei10 [Partecipante] 7466]

1 ora fa, Seth44 ha scritto:

Ce l'hai con me, per caso? 😡

In realtà sono segretamente attratto da te e ti stavo neggando in modo subdolo... Missione compiuta, direi 🥰 (comunque no, era un pur parle)

 

Ritornando in tema, quando ero sufficientemente giovane ho favoleggiato di rapporti aperti e poliamore. Diciamo intorno ai miei 25, anno più, anno meno.

Però non ci riuscivo. Ma non si trattava, come si potrebbe pensare, di gelosia. In una scala da zero a tutto credo di essere geloso sotto lo zero, oggi come ieri. 

È che ho sempre avuto una discreta opinione di me, e pensare che la *mia* ragazza condividesse con altri il piacere, e quindi il tempo, mi sembrava uno spreco. Mi sembrava di sprecare pure il mio, di tempo, ad andare con altre. Su questo bisogna essere chiari, a proposito di fallocrazia. Tornando però a come avrei vissuto io, da non geloso e aperto sessualmente, la faccenda, ciò che più mi angosciava era saperla con un coglione. O perlomeno uno che io potevo ritenere tale, ovvero, tolti Corto Maltese, Jean Paul Sartre e Ian Curtis, praticamente tutti. No vabbè poi è arrivato Daniele De Rossi, ma è un'altra cosa.

D'altro canto anche io avrei potuto trovare, seppure senza impegno, una che sicuramente avrebbe distolto il mio interesse dalla ragazza del momento. Per cui, dovevo conoscere qualcuna che avesse la capacità di farmi sangue e null'altro. Facile. Ma nella pratica non è che trovi tutte ste strafighe. E sempre nella pratica, già accadeva quando non avevo una storia. 

Certo, la via più semplice sarebbe stata di fare queste esperienze insieme. Ma... sarebbe stata una situazione impari. Perché non avrei mai voluto trovarmi accanto un altro uomo, fisicamente proprio. Per cui diventava unidirezionale: o due donne o nulla. Poteva andare bene, ma uno, non era semplice (internet era inconcepibile), due, molte coppie che ho conosciuto hanno fatto diventare la complicità una sorta di lavoro o di missione. Una ricerca continua, predatoria, come se non potessero fare altro. Dal mio personale punto di vista, triste. 

E qui, torno al post della forma mentis. Bisogna avere l'impostazione corretta, per fare certe cose. Con continuità, dico. Un gioco una tantum è alla portata di quasi chiunque. Un rapporto fondato su determinate basi, presume che esista la consapevolezza di essere unici, ma non gli unici. A parere mio, reale ma inapplicabile. Perché le persone amano anche sentirsi speciali. Lo sanno che c'è la data di scadenza, ma stanno bene finché dura. L'esclusività in fondo dona benessere, succede in qualsiasi contesto. Però ecco... un essere umano non è esattamente una "cosa". È un po' più complicato di una bella macchina o di un cappotto o di un ristorante stellato.

Così si giunge alle scatole cinesi. Perché fare "tutto" equivale anche a non fare davvero niente. Il sesso è un grande parco dei divertimenti, ma non tutti salgono su ogni giostra per forza. Quindi dovrebbe esserci un'intesa infinita. Non c'è in due, figuriamoci in due più un numero indefinito. La coppia, letteralmente, smette di esserlo. E allora tanto vale vedersi di tanto in tanto e giocare, come si dice in ambito bdsm. 

Ciò che tuttavia credo che regoli queste scelte è il modello di attaccamento sviluppato. Difficile affrancarsi dall'io interiore. Si può essere saldi, sgamatissimi e centrati quanto si vuole. Possiamo allontanarci da un'educazione, dai precetti e dai grilli parlanti. Ma questo non ci farà scegliere chi siamo e cosa desideriamo veramente.

[OdetoJoy [Élite] 4703]

19 ore fa, Nila ha scritto:

Te la sei scopata prima o dopo aver proposto di "aprire"? 😁

Patti chiari, amicizia lunga..sulla mia eterosessualità.

Era conditio sine qua non per continuare la relazione dopo le prime scopate, lo sapeva bene.

Tra l'altro mi ricordo che un giorno mi portò a mangiare in un posto, e casualmente mi disse che il cameriere che serviva ai tavoli era un tipo di 40 anni (lei 23) che si era scopata di brutto ("oh scusa non c'ho pensato ti da fastidio?")

E' pazzesco quanto mi sarei sentito il coglione dalla parte sbagliata dell'equazione ad essere la seduto al tavolo con lei...se fossi stato il coglione monogamo di turno ;)

Invece mi sono fatto una risata..

[Crescendo63 [Partecipante] 3422]

21 ore fa, Nila ha scritto:

Ho scovato alcuni threads di @Crescendo63 e li ho letti con interesse.

Merci :-)

 

Cita

Dover comunque, in ogni caso, sottostare al tacito accordo "benissimo avere amici dell'altro sesso, ma oltre non si va" è una cosa che mi è sempre stata stretta.

La mia curiosità verso l'Altro è sempre stata più forte di tutto. 

Ad oggi mi piacerebbe poter frequentare persone simili a me, per confrontarmi almeno.

Qualcuno quì è poliamoroso? O è in una coppia aperta? Mi piacerebbe leggere le vostre esperienze, a partire proprio da Crescendo! 

 

Allora, cerco di chiarire alcune cose:

• Le non-monogamie etiche ("ombrello" sotto cui ricadono il poliamore, lo scambismo, le coppie aperte ecc.) non c'entrano nulla con tradimenti o le orge o altre amenità. Chi non comprende questa differenza, ma sentenzia a riguardo, è uno che non sa ma crede di sapere.
• La base di questo tipo di relazioni è l'onestà, la trasparenza e la comunicazione (etica): non si fanno le cose alle spalle (= tradimento), prima se ne discute e si trovano accordi (a volte se ne discute allo stremo).
• Non sono nemmeno un alibi per "scopare in giro": sono autentiche relazioni, che semplicemente non si basano sul possesso ("Tu sei mio/a ed i tuoi genitali sono mia proprietà"), ma su un amore "generoso" ("La tua felicità è per me molto importante, anche più della mia gelosia").
• Si basano anche sull'idea che l'amore "condiviso" (con altri) arricchisce le persone (e la coppia), invece di impoverirli. In pratica se io sono felice con tre donne diverse, da cui ricevo doni diversi, risulterò più felice, appagato ed amorevole verso ciascuna di essere, dando quindi loro molto di più. L'opposto è la coppia chiusa "triste", dove entrambi sono insoddisfatti e frustrati e se la prendono l'uno con l'altra... però sono "fedeli" (che meraviglia! ;-).
• E' una cosa per pochi: richiede grande forza e stabilità interiore, oltre ad una mentalità aperta e non possessiva. La gelosia è un istinto evolutivo, umano, che però una persona del genere sa gestire. Così a naso direi che meno del 5% delle persone sono in grado di vivere una relazione del genere; che però vuol dire milioni nel mondo (cosa che corrisponde ai fatti).
• Le relazioni aperte sono complicate, e chi le vive è il primo ad ammetterlo. Ci portano a confrontarci con le nostre paure, fragilità, egoismi e meschinità - ma questa è anche una grande opportunità di evoluzione personale.
• Peraltro, non è che le relazioni chiuse siano semplici, anzi! :-D Quindi diciamo che i due stili relazionali presentano entrambi problemi, di tipo spesso diverso. Infatti i sostenitori delle relazioni aperte non le presentano come una panacea universale, ma come una possibilità alternativa al modello tradizionale - che ciascuno può scegliere o meno in base alla sua natura.

 

Personalmente, non sono mai stato possessivo (qualche volta geloso sì) e non ho mai dato importanza alla fedeltà (mia o altrui) - semmai all'onestà (puoi fare ciò che vuoi, però dimmelo). Ma so di essere un'eccezione.

Purtroppo ho scoperto tardi questi concetti (e gli ambiti collegati), per cui ho sperimentato poco. Solo anni fa ho vissuto un periodo in cui mi relazionavo con alcune donne, senza nascondere nulla - ed è stata una esperienza appagante e liberatoria. Non ho quasi mai conosciuto donne disponibili a questa apertura ma, come detto, è normale, in quanto piccola minoranza.

Da anni però mi capita di frequentare gruppi su questi temi (online e dal vivo), e so per certo che esistono numerose relazioni aperte che funzionano - pur con alti e bassi, come in tutte le coppie.

 

Per chi è davvero interessato, quindi, suggerisco di informarsi meglio (p.es. su poliamore.net) e di cercare il confronto con questi gruppi (si può cercare "poliamore" su Facebook).

Chi invece si limita a baloccarsi coi suoi pregiudizi... buon pro gli faccia ;-P

[Nila [Partecipante] 754]

7 minuti fa, Crescendo63 ha scritto:

Chi non comprende questa differenza, ma sentenzia a riguardo, è uno che non sa ma crede di sapere.

Infatti io li ignoro bellamente. 

Grazie Crescendo! Leggo bene e rispondo domani, che stasera sono cotta. Ma che bella sensazione potermi confrontare con chi, dati alla mano, porta una ventata d'aria fresca. Mi fa stare bene! 

[ArmandoBis [Partecipante] 5012]

I siti di poliamore non sono accessibili (ho provato qualche mese fa e nessuno funzionava).

Probabilmente esistono forum a inviti.