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Davvero l'unico modo per vincere è non giocare?


Frankhail

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azcotal
20 minuti fa, Frankhail ha scritto:

Santa donna, ha sopportato per tanto tempo ma poi le sue priorità sono cambiate. È cresciuta più velocemente di me. Poi è andata a studiare all'estero. Patatrac dopo due mesi. Se fossi stato più maturo le cose diversamente probabilmente adesso sarebbero molto diverse. Probabilmente conviveremmo come minimo.

A me pare che idealizzi troppo questa ragazza ed il rapporto che avevi con lei.Vivi nel passato invece di goderti i notevoli traguardi che hai raggiunto nel presente.

Ti accolli l'intera colpa della fine del vostro rapporto,pensando che se tu fossi stato diverso,avresti cambiato il corso del destino.

SPOILER:Nessuno ha un simile potere e nessuno può accollarsi la responsabilità per le scelte altrui.

Se lei è voluta andare a scop...ehm studiare in Erasmus,ha messo la sua voglia di vivere un'esperienza all'estero(con tutto quello che ne consegue),davanti alla vostra relazione.E qualsiasi donna sa che fare questo significano corna.

Non importa chi sia la donna che parte.Non sarà mai come quella che torna.

E pure il suo fidanzato che non potrà più indossare cappellini.

 

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paolino21
6 ore fa, garibaldi99a ha scritto:

Secondo me non serve che compri corsi, sul tube c'è di tutto gratis e in italiano.

Bugia, qui sopra ci sono corsi validissimi, altro che YouTube. Da lì magari puoi prendere qualche spunto, ma se non sai come gira la ruota è un attimo che sei fottuto perché segui la persona sbagliata (vedi il suo amico).

Io invece fossi in te @Frankhailguarderei i corsi disponibili su questo sito. E poi frequenta tanto il forum, prendi spunto dagli utenti che hanno successo.

Modificato da paolino21
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garibaldi99a

Che cosa ha fatto di preciso il tuo amico per essersi pentito?

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evolutionator
22 ore fa, Frankhail ha scritto:

Problema è che pure uscendo non sono tipo da discoteca o da approccio nel locale

ma infatti io non farei mai una cosa del genere dato che non è il mio ambiente
io cerco eventi su fb, faccio comehome, al limite speed date o eventi di cene

22 ore fa, Frankhail ha scritto:

se per "guidare" intendi "inserire inventiva nella relazione".

intendo che se sei tu quello che ha esperienza nel prendere decisioni e capire cose allora stabilisci che quello è il tuo ruolo
lei avrà altre capacità che tu non hai, e ci sta che di quelle se ne prenda la responsabilità lei

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Frankhail
Il 7/1/2023 at 01:35, azcotal ha scritto:

A me pare che idealizzi troppo questa ragazza ed il rapporto che avevi con lei.Vivi nel passato invece di goderti i notevoli traguardi che hai raggiunto nel presente.

Ti accolli l'intera colpa della fine del vostro rapporto,pensando che se tu fossi stato diverso,avresti cambiato il corso del destino.

SPOILER:Nessuno ha un simile potere e nessuno può accollarsi la responsabilità per le scelte altrui.

(...omissis...)

Non credo di stare ad idealizzare il rapporto. Se fossi stato più propositivo probabilmente il "non ho più bisogno di te" (cit.) non sarebbe capitato. Si che tra tutte le coppie passate per la prova Erasmus femminile che conosco non se n'è salvata manco una, per quanto stabili, ma una probabilità ci poteva essere. Siamo rimasti amici e mi ha detto più volte che, sebbene adesso fa più cose col suo ragazzo, era più felice con me.

Il mio "santa donna" era più iperbolistico, per dire che ha sopportato uno che vedeva una volta a settimana e con cui comunque faceva poco. Inizialmente eravamo sulla stessa lunghezza d'onda (es: non si usciva la domenica se si doveva studiare forte per un esame in ballo), ma poi qualcosa è cambiato da parte sua.

Pur avendo più consapevolezza ora, fondamentalmente sono sempre la stessa persona; se prima ero fisso sullo studio, adesso sono fisso sul lavoro dove ci sono scadenze più stringenti. La paura di fare gli stessi sbagli è così tanta che mi blocca nel fare il primo passo. Da ciò la mia conclusione iniziale: se devo far star male qualcuna perché non sono adatto, tanto vale che resto single e sopporto la solitudine.

Non solo; ho vissuto in terza persona avvenimenti che non vorrei mai vivere, come la coppia che si separa dopo 9 anni perché lei ha trovato lavoro altrove o la ragazza di un mio caro amico che si attacca alle cose più veniali come un gatto sulle palle. Oppure, come recentemente leggevo su Reddit, il caso di un post (ora cancellato) di ragazza sposata da 4 anni che vuole lasciare suo marito sullo spettro autistico perché è lei a dover portare energia nella relazione, sebbene lui facesse comunque di tutto per lei. In quest'ultimo caso mi ci rivedo e per questo motivo in situazioni del genere non mi ci voglio proprio trovare.

È troppo chiedere una relazione stabile come quella dei miei o anche quella di mio fratello? Oggigiorno la vedo sempre più impossibile, e quelle coppie che durano sono nate decine di anni fa.

Il 7/1/2023 at 10:40, garibaldi99a ha scritto:

Che cosa ha fatto di preciso il tuo amico per essersi pentito?

Da quello che ho capito più che altro ha seguito certi consigli di gente ben nota (non farò nomi) come una bibbia. C'è stato un "tira e molla" con una per anni, forse c'erano di mezzo altre ed ora è rimasto con nulla. Ergo il pentimento.

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garibaldi99a
6 ore fa, Frankhail ha scritto:

Non credo di stare ad idealizzare il rapporto. Se fossi stato più propositivo probabilmente il "non ho più bisogno di te" (cit.) non sarebbe capitato. Si che tra tutte le coppie passate per la prova Erasmus femminile che conosco non se n'è salvata manco una, per quanto stabili, ma una probabilità ci poteva essere. Siamo rimasti amici e mi ha detto più volte che, sebbene adesso fa più cose col suo ragazzo, era più felice con me.

Il mio "santa donna" era più iperbolistico, per dire che ha sopportato uno che vedeva una volta a settimana e con cui comunque faceva poco. Inizialmente eravamo sulla stessa lunghezza d'onda (es: non si usciva la domenica se si doveva studiare forte per un esame in ballo), ma poi qualcosa è cambiato da parte sua.

Pur avendo più consapevolezza ora, fondamentalmente sono sempre la stessa persona; se prima ero fisso sullo studio, adesso sono fisso sul lavoro dove ci sono scadenze più stringenti. La paura di fare gli stessi sbagli è così tanta che mi blocca nel fare il primo passo. Da ciò la mia conclusione iniziale: se devo far star male qualcuna perché non sono adatto, tanto vale che resto single e sopporto la solitudine.

Non solo; ho vissuto in terza persona avvenimenti che non vorrei mai vivere, come la coppia che si separa dopo 9 anni perché lei ha trovato lavoro altrove o la ragazza di un mio caro amico che si attacca alle cose più veniali come un gatto sulle palle. Oppure, come recentemente leggevo su Reddit, il caso di un post (ora cancellato) di ragazza sposata da 4 anni che vuole lasciare suo marito sullo spettro autistico perché è lei a dover portare energia nella relazione, sebbene lui facesse comunque di tutto per lei. In quest'ultimo caso mi ci rivedo e per questo motivo in situazioni del genere non mi ci voglio proprio trovare.

È troppo chiedere una relazione stabile come quella dei miei o anche quella di mio fratello? Oggigiorno la vedo sempre più impossibile, e quelle coppie che durano sono nate decine di anni fa.

Da quello che ho capito più che altro ha seguito certi consigli di gente ben nota (non farò nomi) come una bibbia. C'è stato un "tira e molla" con una per anni, forse c'erano di mezzo altre ed ora è rimasto con nulla. Ergo il pentimento.

È quello che sta succedendo a me

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Sensei10
Il 6/1/2023 at 13:07, Frankhail ha scritto:

interessi nerd.

Sono comunque interessi. Certo, i circoli di riferimento comprendono ragazze, ma non così tante in relazione ai ragazzi. Dovresti inserire una variabile tra le tue costanti, quale è difficile da dire.

Le tue riflessioni sono molto mature, complimenti. Sei "solo" giovane, per come la vedo io. Questo, sommato al tuo impegno su un'attività per volta in modo esclusivo, ti porta ad essere anche timido e impaurito. Però ci sono elementi positivi, la consapevolezza e la calma con cui la esprimi. 

Le coppie scoppiano da sempre, i motivi oggi sono più evidenti e si sono moltiplicati, ma nulla che solleciti la nostalgia, dammi retta.

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Estrella

Non sei il tuo passato, ogni relazione è diversa, perchè si cresce e grazie a Dio direi.

L'unico modo per vincere è sempre giocare..se non vinci impari ;)

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Barrel of a Gun 2

La prova Erasmus non l’ha superata nemmeno la mia se ti può consolare. Sono passati quasi 9 anni credo … chi se lo ricorda.

Dopo un anno di immobilismo ho deciso di cambiare e mettere tutte le maschere necessarie che il gioco richiedeva. Il vero me è diventata una definizione aleatoria.

Pensavo anch’io che fosse colpa mia ma, dopo aver scopato un po' in giro ed aver bevuto il veleno necessario per cambiare visione del mondo, ho trovato un’altra RTL per 4 anni finita anche quella perché così va il mondo amico mio. 

Hai il lavoro e la musica due ottimi rifugi per essere te stesso ma se vuoi smettere di fare lo spettatore e giocare devi stare alle regole e sforzarti di partecipare

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  • 3 settimane dopo...
Gallagher
Il 6/1/2023 at 13:07, Frankhail ha scritto:

Ciao a tutti.

Scrivo questo post un po' per sfogarmi, un po' per mettere ordine nella mia mente ed un po' per chiedervi consiglio.

Per darvi un po' di contesto, sono single da ormai 6 anni e mezzo. Ho fatto nel frattempo grandi passi avanti nella mia vita: mi sono laureato, ho iniziato a lavorare e sono diventato un punto di riferimento nel mio team. Sono anche cresciuto dal punto di vista amicizie, soprattutto post-pandemia: ho un gruppo di amici con cui ci si vede spesso per cene o uscite serali nei weekend. Ci sono ancora cose che devo sistemare in generale, ma direi che non potrei granché lamentarmi della mia vita.

Voi direte: perché questo post allora? Vi spiego: da quando sono stato mollato mi sono concentrato molto sul resto della mia vita, ignorando la ferita sempre aperta. Ho avuto un solo appuntamento un po' di anni fa, culminato in un bacio e nient'altro. Tutti questi anni di solitudine hanno creato in me un riflesso incondizionato assurdo quando si tratta di parlare con ragazze con cui vorrei provarci o anche solo quando si tratta di pensare a quanto non avessi una persona speciale nella mia vita. Potrei essere la persona più felice del mondo in un attimo, ma basta la frase "ma dai, troverai qualcuna un giorno" per farmi crollare psicologicamente almeno per un po', fin quando riesco a distrarmi. Per farvi un altro esempio, una sera un mio collega mi presentò una ragazza che lui ha appena conosciuto; "piacere", "piacere" e faccio scena muta. Due minuti dopo me ne vado. Stessa cosa vale per i rari match che faccio su Tinder o app affini. "Oh, un match!", guardo, ignoro.

Probabilmente la causa è una mia convinzione su come sono io e su cosa ho sbagliato nella mia vecchia relazione. Oltre ad essere introverso, sono un tipo molto nerd e non uomo di mondo; pertanto, mi mancano le skill in termini decisionali sul "cosa fare" o su dove andare per divertirsi. Ciò vale parzialmente anche tra amici. In generale, penso, tutto quello che cade nel tema "fai vivere esperienze alla persona con cui ti stai frequentando" non so se riuscirei a farlo. Posso mettere una maschera e provare a cercare aiuto da amici o su Internet, ma se andasse tutto bene mostrerei i miei veri colori dopo un po' di mesi. Se la ragazza fosse davvero tanto paziente come la mia ex potrebbe sopportare per qualche anno, ma poi il tutto scoppia. Bastano infatti due mesi di Erasmus per farle dire "non ho più bisogno di te" e mollarti. Poi vedi le bio sulle app di dating e capisci come una buona maggioranza voglia l'emozione ed il divertimento, come giusto che sia. Non so se riuscirei a darlo e forse mi fa una paura fottuta la conferma di questo. In un certo senso, noto una sensazione di imbarazzo o disagio anche quando sono da solo con amici. Non so spesso di cosa parlare se escludiamo gli interessi nerd.

Tutto ciò letteralmente blocca il mio cervello, sia di persona che sui social. Eppure in altri punti della mia vita non sono così. Se si tratta strettamente di lavoro sono la persona più carismatica del mondo e sono in grado di direzionare colleghi o colleghe senza problemi. Basta però portare la mia vita personale nel mucchio e non sono proprio così. Cavolo, ho ricominciato a cantare in una band ed abbiamo fatto il nostro primo concerto recentemente; citando le parole di un mio caro amico: "se fossi sempre come sei sul palco saresti pieno di figa". Ha ragione, ma sul palco fai il personaggio. Una maschera, appunto. Ma poi cade.

Pertanto, davvero non so cosa fare. Probabilmente sto generalizzando troppo su cosa vorrebbero le ragazze, ma mi fa paura ritornare a quella fase di depressione profonda di molti anni fa e di ansia nel provarci con le ragazze e non sapere mai cosa dire. Pertanto sono arrivato alla conclusione che sia più semplice non rovinare la vita altrui e concentrarmi solo sulle cose belle per essere felice, cercando di assorbire i colpi che ho quando vedo coppiette felici in giro. Me ne rendo conto che anche questa è una maschera, ma se cade l'unica persona con cui devo fare i conti sono solo io. Un compromesso accettabile, insomma.

Vedem, sarete in grado di farmi cambiare idea?

Da circa 3 anni sono in una fase simile.

Non ho scelto io di vivere le relazioni con un anestetico nel cervello, direi piuttosto che è una conseguenza di varie delusioni.

Tuttavia non credo che sia una condizione definitiva, almeno per me.

Tante volte mi è capitato di toccare il fondo, di sdraiarmici sopra e credere che fosse finita lì. Poi succedono cose che ti fanno ritrovare la voglia di vivere, o che banalmente ti svoltano la giornata in positivo.

Quando è inverno sembra così lontana l'estate. Si fa fatica perfino a immaginarla. Poi però lei torna sempre. L'alternarsi delle stagioni mi stupisce ogni anno, perché ogni volta sembra la prima volta.

E allora ti dico che sì, da un po' mi sento nella stagione autunnale e non ho voglia di giocare. Ma ho già vissuto tante estati e tante primavere. E anche se mi sembrano ormai esclusive del passato, non ho motivo per pensare che non tornerò a viverle.

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