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Come impostare una sana convivenza cercando di evitare gli errori più comuni. Se possibile.


TEMPORARILY

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Sensei10
57 minuti fa, uno_qualunque ha scritto:

suicidio

Forse no.

Devi avere una forma mentis ben  strutturata. Altrimenti l'unica coppia a non funzionare sarà, paradossalmente e ironicamente, proprio la tua, altro che monogamia. 

Il punto è che impostare un rapporto simile sul sesso è sbagliato in partenza. È questione di fiducia, maturità. Insomma, impegno. Un lavoraccio, per chi non ha un bagaglio adeguato. 

  • Sigh 1
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Doom Head
12 ore fa, Wanda ha scritto:

Cioè fammi capire, eravate entrambi iscritti e non lo sapevate? 

Son cose che capitano, il mondo è piccolo.

  • Wow 1
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TEMPORARILY
10 ore fa, uno_qualunque ha scritto:

Continuo a scrivere, anche se probabilmente è un troll, per invitare alla riflessione.

Io credo che - ma correggetemi se sbaglio - per un uomo che non abbia un valore altissimo sul "mercato", la coppia aperta sia solo un suicidio. La facilità con cui una donna può trovare un tipo attraente fra i suoi cento ammiratori (al giorno d'oggi, pure le cesse se la tirano e vengono idolatrate) è semplicemente disarmante. Il "rapporto di forza" è completamente a favore della donna... A meno che - ripeto - l'uomo non sia di altissimo valore...

Ciao. Non sono un troll..

Effettivamente la discrepanza che descrivi immagino rappresenti uno dei maggiori limiti nelle cosiddette coppie aperte..

Ma allora quale potrebbe essere secondo te una valida alternativa?

Una monogamia imposta a entrambe le parti mi pare di capire non sia sostenibile sul lungo periodo..

L’unica opzione che rimane sarebbe quella in cui solo all uomo viene permesso di ottenere varietà..

Mi interesserebbe capire se questa opzione può essere in qualche modo giustificata in termini razionali/scientifici.. se esistono criteri x affermare che ciò potrebbe effettivamente costituire una corretta organizzazione della convivenza uomo-donna o meno.

Perché non sono a conoscenza di ulteriori alternative. Ma appunto chiedo lumi..

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Sensei10
2 minuti fa, TEMPORARILY ha scritto:

chiedo lumi..

Stai facendo sociologia spicciola. 

C'è un bias di partenza grosso come un castello, per arrivare ad ottenere un'argomentazione ben precisa: che puoi convincere la tua ragazza, vera o presunta, tramite una spiegazione razionale. Del tipo: devo farle comprendere che è come smettere di fumare, perché fa male. Incontrovertibile.

Ma come ben sai, c'è gente che finché non ha una diagnosi infausta  non smette. Pur avendo tenuto  presente il rischio. Alcuni continuano ugualmente, figurati.

Comunque se è una pezza d'appoggio da rivendere, quella che cerchi, il forum è pieno di discorsi sulla biologica varietà necessaria al maschio. 

Qualcuno più convinto e ferrato del sottoscritto potrà sostenerti di sicuro, magari lo stesso @uno_qualunque. Non cito altri perché potrebbero non aver voglia o tempo di farlo. 

In bocca al lupo 

  • Cuore Nero 1
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TEMPORARILY
28 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Stai facendo sociologia spicciola. 

C'è un bias di partenza grosso come un castello, per arrivare ad ottenere un'argomentazione ben precisa: che puoi convincere la tua ragazza, vera o presunta, tramite una spiegazione razionale. Del tipo: devo farle comprendere che è come smettere di fumare, perché fa male. Incontrovertibile.

Ma come ben sai, c'è gente che finché non ha una diagnosi infausta  non smette. Pur avendo tenuto  presente il rischio. Alcuni continuano ugualmente, figurati.

Comunque se è una pezza d'appoggio da rivendere, quella che cerchi, il forum è pieno di discorsi sulla biologica varietà necessaria al maschio. 

Qualcuno più convinto e ferrato del sottoscritto potrà sostenerti di sicuro, magari lo stesso @uno_qualunque. Non cito altri perché potrebbero non aver voglia o tempo di farlo. 

In bocca al lupo 

Ciao Sensei. Perdonami.. Non sono certo di avere ben compreso il tuo messaggio. Mi stai sostanzialmente dicendo che in fondo è bene che l uomo ottenga varietà ed al contempo sia negata alla donna?

Comprendo perfettamente il bisogno di varietà dell uomo non da ultimo perché lo vivo in prima persona. Ma che dire del bisogno di varietà descritto anche da @uno_qualunque che assale la donna dopo X tempo di monogamia forzata?

Forse mi manca qualche pezzo!..

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Sensei10
28 minuti fa, TEMPORARILY ha scritto:

Ciao Sensei. Perdonami.. Non sono certo di avere ben compreso il tuo messaggio. Mi stai sostanzialmente dicendo che in fondo è bene che l uomo ottenga varietà ed al contempo sia negata alla donna?

Comprendo perfettamente il bisogno di varietà dell uomo non da ultimo perché lo vivo in prima persona. Ma che dire del bisogno di varietà descritto anche da @uno_qualunque che assale la donna dopo X tempo di monogamia forzata?

Forse mi manca qualche pezzo!..

No, io non lo dico. Anzi, neanche lo penso, perché non avendo legami stabili non avverto questa impellente necessità di variare.

Così come non direi mai che alla donna va negato qualcosa. Una donna infelice è quanto di peggio si possa avere al proprio fianco (per lei prima e per noi poi).

Dico che secondo me stai cercando un modo indiscutibile per convincere lei a vivere la coppia aperta, ma solo da un lato.

E non sono in grado di fornirtelo, quel modo, spiacente.

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TEMPORARILY
2 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Dico che secondo me stai cercando un modo indiscutibile per convincere lei a vivere la coppia aperta, ma solo da un lato.

Io sto semplicemente cercando di confrontarmi con miei simili al fine di ottenere il massimo vantaggio dalla relazione che conduco con la mia ragazza che amo. Non sono guidato da scopi diversi. Se ho sollevato le questioni descritte prima é perché vorrei capire meglio quali dinamiche sottendono determinati pattern che vedo succedersi nel mio rapporto con questa persona. Soprattutto in questa fase in cui progettiamo di andare a vivere sotto lo stesso tetto..

Non è mia intenzione cercare di impostare un discorso di coppia aperta a senso unico se questo non è funzionale al benessere mio e della persona che mi sta vicino.. ovviamente.

Piuttosto verificare se le questioni che riscontro in prima persona possano appunto trovare una migliore e più rapida soluzione grazie alle vostre osservazioni e spunti di riflessione!

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Sensei10
35 minuti fa, TEMPORARILY ha scritto:

Io sto semplicemente cercando di confrontarmi con miei simili al fine di ottenere il massimo vantaggio dalla relazione che conduco con la mia ragazza che amo. Non sono guidato da scopi diversi. Se ho sollevato le questioni descritte prima é perché vorrei capire meglio quali dinamiche sottendono determinati pattern che vedo succedersi nel mio rapporto con questa persona. Soprattutto in questa fase in cui progettiamo di andare a vivere sotto lo stesso tetto..

Non è mia intenzione cercare di impostare un discorso di coppia aperta a senso unico se questo non è funzionale al benessere mio e della persona che mi sta vicino.. ovviamente.

Piuttosto verificare se le questioni che riscontro in prima persona possano appunto trovare una migliore e più rapida soluzione grazie alle vostre osservazioni e spunti di riflessione!

Okay, ammetto di aver dato fiato alla bocca (polpastrelli, nello specifico) forse troppo di fretta.

Stai cercando una via che ti permetta di vivere serenamente il tuo rapporto, da un lato come coppia unita e perfettamente armoniosa e dall'altro capace di sperimentare ed aprirsi a formule nuove senza rigidità. 

Mi ripeto, nel forum si parla spesso di come far procedere con soddisfazione una relazione one to one evitando di rinchiudersi in una gabbia infernale. Non riesco ad offrirti un punto di vista valido, perché non sono dell'idea che la monogamia uccida, non tutti almeno, né che la soluzione alla fisiologica usura possa essere l'accoglienza di terzi. Come hai constatato di persona, sei costretto a scendere a patti con i tuoi sentimenti più profondi, pagando il prezzo di una lacerazione.

Voglio dire, di solito si sta insieme con un intento comune. Sono attitudini che si incontrano, non c'è nulla da forzare. 

Se tu sostieni che vorresti la coppia aperta ma quando lei desidera un altro il tuo ego ne esce ferito, mentre a lei, incerta, basta una miccia corta per far divampare un incendio di fantasie... Sembrate  sempre in contrasto.

Come puoi ovviare? Variando solo tu. Senza far sì che lei stia male. Oppure coinvolgendo la tua partner con nuove conoscenze femminili. Oh, c'è riuscito Pupo.

Pupo, hai presente? Il re del poliamore. Puoi essere il nuovo Pupo. 

Qui però mi fermo. Mi auguro che qualcuno esperto possa aiutarti.

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uno_qualunque

Cari @TEMPORARILY e @Sensei10, purtroppo non ho la soluzione. 

Non vorrei sembrare fatalista, ma il miglior modo per far durare nel tempo una relazione, secondo me, è non averla affatto. Nulla è permanente nella vita, tanto meno le relazioni...

Come sappiamo, le monogamie forzate e i matrimoni sono artifici sociali voluti da generazioni di uomini deboli al potere, in società profondamente maschiliste, per tenere a freno l'esuberante sessualità femminile che li spaventava. Il presente, con il femminismo e la demonizzazione del machismo, credo sia quanto di più vicino allo stato brado in cui i nostri antenati preistorici vivevano: molte donne competono per pochi uomini; tutti gli altri non si riproducono. Non solo, con l'avvento di Internet, il "rapporto di forza" di cui parlavo è agli estremi. Ecco perché io non ho alcun timore della sovrappopolazione: quando tutto il mondo si sarà "occidentalizzato", torneremo a essere una vera "giungla". (Spero sia superfluo puntualizzare che non esprimo giudizi: mi limito ad analizzare ciò che osservo.)

Detto questo, le uniche relazioni che possono sperare di avere una durata superiore alla media, secondo me, sono quelle in cui l'uomo è inafferrabile. Sempre in giro, circondato da donne, che non si concede mai del tutto, e che si fa sempre rispettare da tutti, in primis dalla sua donna. Perché l'uomo sa "accontentarsi", la donna no... Queste relazioni finiscono comunque quando la donna, dopo vari fallimenti, si stanca di tentare di "addomesticarlo" e preferisce un compromesso con un maschio di qualità inferiore ma più controllabile. In questo caso, però, se ne esce da vincenti.

Io faccio così: non prendo impegni, non faccio promesse, lascio che i sentimenti (se ci sono) facciano il loro corso. Quando uno si stanca, è libero di andare per la sua strada. Non mi sono mai più messo (a parte le mie prime esperienze fallimentari) nella posizione di "inseguire" la donna. Così facendo, mantengo sempre alta la tensione: le ex mi rimpiangono e le ragazze impegnate vorrebbero lasciare il loro compagno per me. Ma non cedo. 

Forse la soluzione è vivere con distacco e cancellare l'attaccamento... ma non sono un asceta e non voglio privarmi delle emozioni che la vita sa comunque regalarci. Il prezzo da pagare è che si è soli. Ma forse non è un prezzo così alto... la persona che dovremmo amare più di chiunque altra è noi stessi...

  • Cuore Nero 4
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TEMPORARILY
1 ora fa, uno_qualunque ha scritto:

Forse la soluzione è vivere con distacco e cancellare l'attaccamento... ma non sono un asceta e non voglio privarmi delle emozioni che la vita sa comunque regalarci. Il prezzo da pagare è che si è soli. Ma forse non è un prezzo così alto... la persona che dovremmo amare più di chiunque altra è noi stessi...

Interessante questa parte. Mi chiedo a questo punto se sia possibile/desiderabile discernere l’aspetto passionale che causa attaccamento da quello più propriamente affettivo in un contesto di convivenza.. sforzandosi di coltivare questo a discapito del primo..

Ne conseguirebbe.. immagino.. un rapporto quasi fraterno in cui sentimenti quali stima e rispetto reciproci prevarrebbero appunto su quelli passionali. Una sorta di società di mutuo soccorso insomma..

A questo punto ci sarebbe solo da chiedersi quale sia il vantaggio di impegnarsi in un simile progetto piuttosto che restare soli.

Rifletterò a proposito. Intanto ti ringrazio molto x gli spunti!

  • Abbraccio 1
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