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Situazione poco chiara al lavoro


Flag_94

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Da come racconti pare tu sia stato troppo diretto nell'esprimere interesse. E questo, piaccia o no, fa apparire bisognosi. E' creepy.

Cioè così da freddo, zero chiacchiere preliminari di circostanza, subito diretto. Anche a dire se è troppo come primo appuntamento, già metti sul piatto tutto.


Di solito meglio un approccio contestuale, una frase di circostanza. Potevi invitarla a prendere un caffè con la scusa di parlare qualcosa di lavoro (inventati qualcosa).

Oppure, magari te ne prendevi 3-4 di colleghi (magari mettendo le cose in chiaro), e le chiedevi "ehi, noi 4 oggi alle 11 ci prendiamo un caffè e spariamo 2 cazzate, ti va di unirti?"

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Miushkin
53 minuti fa, Flag_94 ha scritto:

No. Le ho proposto il caffè proprio per scambiare due parole. In un’azienda con centinaia di persone che vi lavorano è difficile beccare ogni giorno le stesse facce tutte le ore. Bastava avere un minimo di curiosità per dire di sì, in ogni caso poi avrebbe potuto anche non parlarmi o salutarmi mai più se non le fossi andato proprio a genio…io non vedo sti grossi problemi. 

E appunto ti dico, l’unico motivo che può spingerla a dare quella risposta di merda può essere quello. Tu interessato le chiedi un caffè, lei con i suoi cazzi per la testa (e non solo per la testa) ha gonfiato l’ego e ha detto no, perché poteva decidere.

Diverso trovarla in giro a lavoro, per “caso” in modo “subdolo”, tutto puramente causale (quello che vuoi farle credere) e parlarci un po’, scambiare quattro chiacchiere e farla tornare a lavoro con un sorrisetto cercando di capire se le interessi o meno (se sei stato bravo)

Lo so che è una stronzata ma poi quando le chiederai il caffè, penserà a quella chiacchierata e avrà molti piu motivi per dirti di Sì, perché le hai già dato un assaggio.

A differenza del tuo cercarla via chat, quasi in modo stalker, cosa che l’ha sicuramente egoboostata o messa in allarme
 

Io la penso così, ho smesso di aprire topic sul forum per queste cose ormai, non che tu abbia fatto male, ma ormai vedo le cose che vanno solo in due sensi.

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Flag_94
1 ora fa, sprint ha scritto:

Da come racconti pare tu sia stato troppo diretto nell'esprimere interesse. E questo, piaccia o no, fa apparire bisognosi. E' creepy.

Cioè così da freddo, zero chiacchiere preliminari di circostanza, subito diretto. Anche a dire se è troppo come primo appuntamento, già metti sul piatto tutto.


Di solito meglio un approccio contestuale, una frase di circostanza. Potevi invitarla a prendere un caffè con la scusa di parlare qualcosa di lavoro (inventati qualcosa).

Oppure, magari te ne prendevi 3-4 di colleghi (magari mettendo le cose in chiaro), e le chiedevi "ehi, noi 4 oggi alle 11 ci prendiamo un caffè e spariamo 2 cazzate, ti va di unirti?"

Guarda ormai ho capito che se non fai la prima mossa parti male perché passi per quello timido o menefreghista. Se la fai per chat, sbagliato! Devi farla di persona. Se non le scrivi non sei interessato. Se le scrivi sei un morto di figa.

In ogni caso sbagli e comunque hanno sempre ragione loro. Nolente o dolente loro sanno già se puoi avere possibilità o meno. 

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Miushkin
45 minuti fa, Flag_94 ha scritto:

Guarda ormai ho capito che se non fai la prima mossa parti male perché passi per quello timido o menefreghista. Se la fai per chat, sbagliato! Devi farla di persona. Se non le scrivi non sei interessato. Se le scrivi sei un morto di figa.

In ogni caso sbagli e comunque hanno sempre ragione loro. Nolente o dolente loro sanno già se puoi avere possibilità o meno. 

Vedila così, le probabilità di successo sono classificate via via che hai questi approcci 

1° Parlare di persona 

2° Scriverle via chat 

3° Non scriverle e fare il menefreghista

 

Ognuna è slegata dall’altra, le varie situazioni cambiano e ci sono tante variabili in atto, però queste sono diciamo delle regole base, non ci si oppone 

 

Modificato da Miushkin
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Sensei10
2 ore fa, Flag_94 ha scritto:

No. Le ho proposto il caffè proprio per scambiare due parole. In un’azienda con centinaia di persone che vi lavorano è difficile beccare ogni giorno le stesse facce tutte le ore. Bastava avere un minimo di curiosità per dire di sì, in ogni caso poi avrebbe potuto anche non parlarmi o salutarmi mai più se non le fossi andato proprio a genio…io non vedo sti grossi problemi. 

Tu non li vedi, ma il livello di confidenza instaurata era - per quanto risibile - basso.

Il caffè implica un'azione: muoversi. In due. Un'altra: fare due chiacchiere. Che siano su Topolino o sullo Zeitgeist tardottocentesco cambia poco. È un altro passo. Da un mondo aperto di lavoro il passo a due è stato tentato a freddo. 

Ora, parliamoci chiaro: se ti avesse guardato con estremo interesse forse avrebbe accolto la tua richiesta in un tripudio di unicorni dorati. Evidentemente ti guardava e basta perché le eri simpatico, le ricordavi un amico delle medie, ti stava studiando un minimo per capire che tipo fossi (non sottovalutare mai questo: le persone vengono ispirate da ciò che trasmettiamo, ma poi sono i nostri gesti a direzionarle), eccetera.

In questo secondo caso avresti dovuto lavorarci un po'. 

Che fretta avevi, tanto? Nessuna. Una cosa che nel tempo e soprattutto in certi luoghi, come appunto il lavoro, ho imparato è la casualità di cui parla @Miushkin, a ragione. 

Alla gente piace molto credere nell'effetto - serendipity, anche se in realtà non gliene frega un cazzo della magia che ne scaturisce. Succede anche a noi, la sorpresa positiva e inattesa è una grossa iniezione per essere spontanei, rilassati e soprattutto capaci di comunicare nel modo migliore. 

Specialmente sul lavoro, e fidati che so di cosa parlo; ultimamente mi sono fermato, ma per diverso  tempo è stato il mio campo d'elezione. E il minimo che ho portato a casa è stata una serata fuori, magari inconcludente ma utile a capire se davvero potesse svilupparsi qualcosa o meno. Ma per fare ciò o si verificano dei colpi di fulmine, possibili ma rari, oppure semini con calma. Devi calcolare che l'aspetto professionale prevale su tutto il resto. Anche su un caffè, se viene chiesto così, dal nulla. Capisco che per te poteva essere una cosa come un'altra, che poteva essere  totalmente innocente. Ma non è per tutti così, e mi pare anche di capire che parliamo di una persona nuova e non del tutto dormiente (apprezza la tua "intraprendenza". Per un caffè? O ti sei esposto o è molto acuta). 

Non dovevi fare numeri da baraccone, ovviamente. Ma creare un contatto senza ansia. Capire che tipo è, avere l'argomento giusto. 

Il riscontro lo avresti avuto in breve. Magari te lo avrebbe proposto lei, per il piacere di spendere cinque minuti in tua presenza. Perché si trovava bene. 

Altrimenti rimane un caffè. Con te o meno poco importa.

 

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1 ora fa, Flag_94 ha scritto:

Guarda ormai ho capito che se non fai la prima mossa parti male perché passi per quello timido o menefreghista. Se la fai per chat, sbagliato! Devi farla di persona. Se non le scrivi non sei interessato. Se le scrivi sei un morto di figa.

In ogni caso sbagli e comunque hanno sempre ragione loro. Nolente o dolente loro sanno già se puoi avere possibilità o meno. 

Sono d'accordo sul fatto che non vada mai bene un cazzo.

M ripeto che qua il problema è che sei andato troppo diretto e subito. Hai messo tutto subito sul piatto, e questo la fa un po' scendere.

 Se proprio non potevi fare altrimenti che solo chat, tasta prima il terreno

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Flag_94
38 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Tu non li vedi, ma il livello di confidenza instaurata era - per quanto risibile - basso.

Il caffè implica un'azione: muoversi. In due. Un'altra: fare due chiacchiere. Che siano su Topolino o sullo Zeitgeist tardottocentesco cambia poco. È un altro passo. Da un mondo aperto di lavoro il passo a due è stato tentato a freddo. 

Ora, parliamoci chiaro: se ti avesse guardato con estremo interesse forse avrebbe accolto la tua richiesta in un tripudio di unicorni dorati. Evidentemente ti guardava e basta perché le eri simpatico, le ricordavi un amico delle medie, ti stava studiando un minimo per capire che tipo fossi (non sottovalutare mai questo: le persone vengono ispirate da ciò che trasmettiamo, ma poi sono i nostri gesti a direzionarle), eccetera.

In questo secondo caso avresti dovuto lavorarci un po'. 

Che fretta avevi, tanto? Nessuna. Una cosa che nel tempo e soprattutto in certi luoghi, come appunto il lavoro, ho imparato è la casualità di cui parla @Miushkin, a ragione. 

Alla gente piace molto credere nell'effetto - serendipity, anche se in realtà non gliene frega un cazzo della magia che ne scaturisce. Succede anche a noi, la sorpresa positiva e inattesa è una grossa iniezione per essere spontanei, rilassati e soprattutto capaci di comunicare nel modo migliore. 

Specialmente sul lavoro, e fidati che so di cosa parlo; ultimamente mi sono fermato, ma per diverso  tempo è stato il mio campo d'elezione. E il minimo che ho portato a casa è stata una serata fuori, magari inconcludente ma utile a capire se davvero potesse svilupparsi qualcosa o meno. Ma per fare ciò o si verificano dei colpi di fulmine, possibili ma rari, oppure semini con calma. Devi calcolare che l'aspetto professionale prevale su tutto il resto. Anche su un caffè, se viene chiesto così, dal nulla. Capisco che per te poteva essere una cosa come un'altra, che poteva essere  totalmente innocente. Ma non è per tutti così, e mi pare anche di capire che parliamo di una persona nuova e non del tutto dormiente (apprezza la tua "intraprendenza". Per un caffè? O ti sei esposto o è molto acuta). 

Non dovevi fare numeri da baraccone, ovviamente. Ma creare un contatto senza ansia. Capire che tipo è, avere l'argomento giusto. 

Il riscontro lo avresti avuto in breve. Magari te lo avrebbe proposto lei, per il piacere di spendere cinque minuti in tua presenza. Perché si trovava bene. 

Altrimenti rimane un caffè. Con te o meno poco importa.

 

 

Ottima analisi. Cercherò di risponderti per punti nel limite del possibile. 
 

1. Livello di confidenza instaurata basso, ovvio che sì visto che non c’è stato nessun scambio di parole.

2. L’azione del caffè l’ho tentata io: quindi io ho compiuto il movimento, lei ha detto no per non si sa bene quale motivo (lo saprà lei forse). Quindi l’azione a due non contemplata. 

3. io se guardo una persona (con insistenza) è perché sono interessato o comunque perché mi attrae anche solo fisicamente, poi ovvio che non siamo tutti uguali quindi mettiamo il caso che lei guardasse perché non avesse di meglio da fare.

4. sono calmo e rilassato, non avevo alcuna fretta anzi se non avevi capito ho aspettato parecchio a scriverle. Se la sorpresa positiva e inaspettata porta benefici probabilmente a lei ha messo paura? Non mi spiego altrimenti 

5. non so cosa possa aver carpito dalla mia richiesta. Si parla di un normale caffè, io lo prenderei con chiunque, mettendo magari subito in chiaro il mio interesse o meno per la persona che ho di fronte. Avrebbe potuto fare lo stesso anche lei, invece no. Quindi apprezza l'intraprendenza a che pro ? Così a caso

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maidiremai
3 ore fa, Flag_94 ha scritto:

non so cosa possa aver carpito dalla mia richiesta. Si parla di un normale caffè, io lo prenderei con chiunque, mettendo magari subito in chiaro il mio interesse o meno per la persona che ho di fronte. Avrebbe potuto fare lo stesso anche lei, invece no. Quindi apprezza l'intraprendenza a che pro ? Così a caso

ha carpito che la tua proposta era basata sulla tua interpretazione delle sue occhiate; penso, anzi sono convinto che se l'avessi fermata incrociandola e le avessi chiesto una cazzata qualsiasi tipo ciao, sei del reparto corbezzoli al 99° piano? e chiesto come si chiama con dei banali convenevoli sarebbe stato diverso. Invece per trovarla hai chiesto in giro chi è, e si suppone che l'abbia capito per forza, e sei partito con una frase che dava quasi per scontato che a lei andasse bene "uscire"; con tutta evidenza non le stavi proponendo un "normale caffè" con un collega/persona qualsiasi ma un quasi inutile passaggio per uscire con lei.

mettere subito in chiaro l'interesse è una cosa da discutere, è necessario o di fatto compreso nell'approccio se decidi di fermare una che vedi per strada o da qualche parte, e che non rivedrai mai più, ma non in casi come il tuo, in cui appunto devi lasciare un po' di dubbio e curiosità, trasmettendo l'impressione sì di essere interessato, ma di voler valutare almeno un po' la persona oltre allo stacco di gamba e tridimensionalità varie che hai già visto. ovvero dando anche a lei la possibilità di fare altrettanto senza l'ansia di sapere immediatamente che ti aspetti un'evoluzione o un no

infatti non ti ha detto papale né sì né no   

Modificato da maidiremai
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Sensei10
3 ore fa, Flag_94 ha scritto:

Ottima analisi. Cercherò di risponderti per punti nel limite del possibile. 
 

1. Livello di confidenza instaurata basso, ovvio che sì visto che non c’è stato nessun scambio di parole.

2. L’azione del caffè l’ho tentata io: quindi io ho compiuto il movimento, lei ha detto no per non si sa bene quale motivo (lo saprà lei forse). Quindi l’azione a due non contemplata. 

3. io se guardo una persona (con insistenza) è perché sono interessato o comunque perché mi attrae anche solo fisicamente, poi ovvio che non siamo tutti uguali quindi mettiamo il caso che lei guardasse perché non avesse di meglio da fare.

4. sono calmo e rilassato, non avevo alcuna fretta anzi se non avevi capito ho aspettato parecchio a scriverle. Se la sorpresa positiva e inaspettata porta benefici probabilmente a lei ha messo paura? Non mi spiego altrimenti 

5. non so cosa possa aver carpito dalla mia richiesta. Si parla di un normale caffè, io lo prenderei con chiunque, mettendo magari subito in chiaro il mio interesse o meno per la persona che ho di fronte. Avrebbe potuto fare lo stesso anche lei, invece no. Quindi apprezza l'intraprendenza a che pro ? Così a caso

Al punto 1, che non è dipeso dalla tua volontà, mi fermerei.

Ti dico la verità, da uomo: se avessi una chat aziendale e una sconosciuta (perché sei tale, per lei) mi scrivesse per un caffè lo troverei quantomeno strano. Anche fosse una sconosciuta di bell'aspetto. Anzi forse mi scoraggerebbe due volte, perché mi domanderei come mai non si è mai presentata neanche con un "ciao" e mi stia invitando a prendere un caffè dal nulla. 

Al punto 2 rispondo con: appunto. So che è un invito banale e insieme alla pausa sigaretta, per i fumatori, rappresenta l'unico momento di convivialità, ma ti ribadisco che è un minuscolo passo fuori dall'anonimato. E spesso le persone non vogliono farlo o preferiscono portarli in orari e ambienti extra lavorativi. Le mie ex lavorative non venivano mai con me a prendere il caffè, quello era per i colleghi stretti o qualche amica in pausa. Con una mi ci incazzai pure, perché prima mi dava buca e poi me la trovavo al bancone del bar. Ma aveva ragione lei, quello era uno stacco che faceva insieme ai suoi chiacchierando di routine da ufficio, del più e del meno. Non ti sto dicendo che tu abbia fatto chissà cosa, ma semplicemente che se lei ha l'abitudine di andare con dei colleghi o delle colleghe, vuole rimanere nei ranghi. Andare con te così alla cieca sarebbe palesemente un uscirne che, forse, non la mette a proprio agio. 

Al punto 3 bisogna capire che la gente guarda altra gente per tante ragioni. Una di queste può essere l'attrazione fisica. Ma ce ne sono altre decine. Perché altrimenti fai come uno che sta in ufficio da me; è un bellissimo uomo, ma a savoir faire sta conciato davvero male. Se senti lui, tutte le donne lo guardano ed è chiaro che vorrebbero scoparselo. Però non batte chiodo. La verità quale sarà? Per me sta nel mezzo. Probabile che alcune lo guardino perché è oggettivamente piacente. Ma finisce lì. Tu non ci provi con tutte quelle che guardi e ti sembrano perlomeno carine. Lei fa lo stesso. Nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore, potrebbe anche essere miope e ti fissa per capire chi ha davanti (non scherzo, a me è capitata una così). 

4) Lo sei di sicuro ma lo devi trasmettere. In generale e in particolare. Anzi forse, scendendo nel particolare dovresti aggiungere qualcosa. Io sono - per alcuni, per chi mi sta sul cazzo decisamente no - un tipo scherzoso e sempre gioviale, tranquillo e senza paranoie; questo aiuta. Il musone rigido può fare colpo, ma molto poco. Però poi quando approfondisco nell'1:1 sono, come tutti, una persona con dei lati più complessi. Questo per dirti che di primo acchito già si predispone l'altra ad abbassare la guardia o almeno a non allontanarti. E in profondità può scattare un interesse maggiore, perché la breccia l'hai aperta e può esserci curiosità. Tu puoi essere un Bodhisattva ambulante, ma limitarsi a una richiesta a freddo è un po' pochino...

5) O ha capito che il caffè, essendo due dei tanti, ha una finalità precisa o glielo hanno già chiesto in molti. 

Ascolta, so benissimo (sono in quella fase) che farsi sbarrare il passo senza reali motivi dà fastidio, non avere un'occasione fa rodere il culo. Ma resetta un secondo tutto. 

Trasforma il rifiuto virtuale in un gancio, se ti sta a cuore. Appena la vedi le dici scherzosamente che ti deve ancora un caffè o, presentandoti, che sei offeso o che cazzo ne so. Può sciogliersi. Ma parlarle è l'unica strada percorribile (magari la dichiarazione rimandiamola ad un appuntamento successivo, che ne dici? Vedi che corri?)

 

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