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Videogiochi, nemici dell'uomo (e del Pua in particolare)


Desmos

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sapete qual'è la soluzione ! andare a trombare sforzarsi di uscire da questo incubo trovando di meglio ! ponetevi la domanda cosa mi offre questo videogioco , che sensazione provo !? adrenalina !? bene ... andate a fare paracadutismo, bungee jumping e li si che vivete l'adrenalina oltre a una bellissima esperienza con tanto di foto e video ( che potete usare per rendere piu fighi i vostri ricordi quando gli anni passeranno ) , fate corsi di ballo , uscite , fatevi nuove amicizie , ma non sprecate la vita davanti a un coso di merda ! se sentite la neccessita toglieteli fisicamente sia la console che i cd dei giochi e quanto vi possa occorrere e stipulate un contratto con voi stessi dove vi promettete di fare a meno dei giochi se sgarrate come punizione un calcio nelle palle

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hopeless

il male dei videogiochi sta ,come in ogni cosa, nell'abuso.

penso che una persona normale, con una vita piena e intensa possa giocare un'oretta ogni tanto senza nessun effetto negativo ( anche perchè dopo un po inizia ad annoiarsi )

i problemi nascono quando si usano i videogiochi per dimenticare i problemi, come una vera droga, oppure quando completare un livello diventa più importante di uscire o fare qualche attività utile.

Modificato da hopeless
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sapete qual'è la soluzione ! andare a trombare sforzarsi di uscire da questo incubo trovando di meglio ! ponetevi la domanda cosa mi offre questo videogioco , che sensazione provo !? adrenalina !? bene ... andate a fare paracadutismo, bungee jumping e li si che vivete l'adrenalina oltre a una bellissima esperienza con tanto di foto e video ( che potete usare per rendere piu fighi i vostri ricordi quando gli anni passeranno ) , fate corsi di ballo , uscite , fatevi nuove amicizie , ma non sprecate la vita davanti a un coso di merda ! se sentite la neccessita toglieteli fisicamente sia la console che i cd dei giochi e quanto vi possa occorrere e stipulate un contratto con voi stessi dove vi promettete di fare a meno dei giochi se sgarrate come punizione un calcio nelle palle

un coso di merda? tu diresti di un film un coso di merda? e di un libro? i videogiochi possono essere una vera e propria forma d'arte, ti possono far provare emozioni come qualsiasi altra cosa. discorso diverso, invece, per i giochi dove si compete soltanto con gli avversari.

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filo

Io nel dubbio ho eliminato la TV tre anni fa.

Ora mi resta la lettura, un dvd-player, la rete, il cinema.

Sarge on!

Modificato da filo
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Chief

Pff prima il thread contro le seghe, ora quello contro i videogiochi...il prossimo proporrà di rinchiuderci in un monastero buddista per scoparci qualche figa.

Comunque pensateci...potreste arrivare ad una età più o meno avanzata e scoprire quanto sia fantastico il birdwatching e rinnegare tutto il tempo che avete sprecato su questo forum :\

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Mesmerize

Secondo me come in tutte le cose ci vuole la via di mezzo, evitando gli abusi ovviamente, ma da qui a dire che i videogiochi fanno male c'è un abisso.

Non tutti i videogiocatori sono nerd, non si può generalizzare utilizzando l'equazione videogiocatore = sfigato/nerd/AFC.

Ovviamente ripeto, l'abuso fa male e va evitato, di solito che sta troppo ai videogiochi vuole solo distrarsi dai problemi reali.

Chi invece gioca per passare il tempo, senza lasciare che ciò comprometta la sua vita sociale, il lavoro o gli studi ecc, beh, non penso stia facendo niente di grave contro se stesso.

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  • 3 settimane dopo...
GabboReal

Ma quale è il promblema? Se vuoi giocarci ci giochi se no non ci giochi..

Non credo proprio sia alfa stare sempre a valutare se ogni singola cosa che si fa sia alfa o no..

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Faceroller

Questo post mi fa riaffiorare in mente brutti ricordi.

NIENTE E' SBAGLIATO SE A VOLERLO SEI TU.

MA...

IMHO i videogiochi fanno male non tanto per il fatto di non insegnare niente,ma perchè sono finti,virtuali,irreali.

Io fui fortunato, molto fortunato. Il mio periodo di assoluta passione per i videogiochi fu un paio di anni fa.

Stavo alle medie e queste sono le più dure sotto questo punto di vista.

Alle scuole medie quello che non esce, sta rinchiuso in casa a giocare è escluso da tutti/e.

Il problema non erano gli altri, ma ero IO.

- Io che quando mi guardavo allo specchio mi facevo schifo.

- Io che quando mi chiedevano se volevo venire con loro gli dicevo di no.

- Io che quando mi attaccavano (verbalmente o fisicamente) non sapevo difendermi.

Sai da chi sono stato aiutato? Da quelli che credevano di farmi del male. Da quelli che mi prendevano in giro.

Le conseguenze elencate sopra e molte altre hanno generato in me una grande rabbia.

Io trasformai questa rabbia in energia, la quale venne spesa per auto-migliorarmi.

Ci sono stati anche degli "effetti collaterali".

Sono diventato l'esatto opposto di quello che ero prima.

Ora sono un fissato del fisico e malato di competizione.

Ma ciò mi spinge a ricercare quello che non ho.

In meno di 3 mesi (un'estate) sono diventato una persona diversa.

Data la tenera età non posso elargire molti consigli basati sull'esperienza, ma secondo me non sono sbagliati, ma inutili.

Potresti divertirti imparando a fare qualcosa che ancora non sai fare, arricchendoti, leggendo. :)

Modificato da Faceroller
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  • 2 settimane dopo...
spotted

Giorni fa ho incontrato una donna di 43 anni che non si è mai sposata perchè lavora dalle 8 di mattina alle 8 di sera per un'azienda.

Certo, è ben retribuita e il lavoro le piace, ma lei stessa ammette che se fosse sposata sarebbe un problema.

Le consiglio di smettere di lavorare?

Ecco, interessante parentesi. (Scusate se vado OT rispetto al thread)

Io ho mandato tutti a quel paese in Italia sia per possibilità interessanti di lavoro nel Paese in cui mi trovo adesso, sia per via della mia ragazza che non è italiana ma è del posto in cui mi trovo adesso (mi sono trasferito con tutta la famiglia).

Adesso non vorrei scatenere l'inferno, prenderla troppo alla lunga o mettere in mezzo Freud, però, probabilmente, anche a causa del non lavorare mia mamma è impazzita (letteralmente, quindi non fate battute che si tratta di una cosa seria).

Le migliori litigate in casa mia derivavano dal fatto che mio padre qualche volta le negava l'ultimo vestitino alla moda o di andare in qualche posto.

In un momento particolarmente difficile in cui mio padre rischiava il posto, siccome mio padre le negava qualcosina in più, mia mamma ha rirpreso a lavorare ed era un disastro... sia perché mia mamma non riusciva a lavorare come prima che smettesse, sia perché io ero costretto a 5 anni a fare i compiti per la scuola elementare a mezzanotte quando dovevo stare a dormire.

Questo perché mia mamma riprese a lavorare, anziché come segretaria con incarichi dirigenziali, come rappresentante di commercio e per fare ciò io dovevo passare interi pomeriggi in macchina e al ritorno dovevo mettermi a studiare.

Memore di tutto ciò ho voluto che la mia ragazza andasse a lavorare per sentirsi realizzata in qualcosa e non diventare una persona frustrata.

Non per altro uno dei primi articoli della nostra costituzione recita: "L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro".

Il lavoro dà ad una persona una identità ed una dignità.

Tuttavia, allo stato attuale, visto com'è lei come persona che deve sempre fare la civetta pure quando non ce n'è bisogno (fa la cameriera e per avere le mance fa la carina e sorride sempre a tutti, anche un po' troppo) io a questo punto le impedirei di andare a lavorare...

alla fine in 27 anni mia mamma non ha mai messo le corna a mio padre manco una volta...

In più, aggiungiamoci il fatto che mia mamma sta da sola a casa mentre io lavoro 8 ore, 300 € da darle al mese ce le ho (anzi è mia mamma pure che gliele vuole dare per stare con lei), sinceramente in questo momento vorrei che lo lasciasse quel lavoro.

Infine questo fatto di lavorare tutti e 2 con turni molto flessibili (i giorni di riposo sono variabili ogni settimana), ecc. porta al fatto che non ci vediamo mai, che dobbiamo sempre sentirci al telefono e questo nel nostro caso è foriero di incomprensioni e litigi.

Quando parliamo di persona, tutte le incomprensioni che abbiamo al telefono non ci sono. Inoltre, lei ha anche un figlio, quindi per lavorare e guadagnare un'insalata rispetto a me, con tutto che sono arrivato da poco in questo Paese, trascura me, suo figlio e pure mia mamma che ha bisogno di qualcuno perché, come ho detto, non sta bene... ^_^

Io penso che, soprattutto con la crisi, si tratta di una questione di priorità: le persone dovrebbero iniziare a capire che la cosa importante non è avere la BMW (come per mia mamma e la mia ragazza), ma sono le relazioni umane. Se io per avere una BMW devo lavorare un intero anno, forse non vale la pena spendere i soldi così.

Io voglio avere il tempo libero per poter fare un corso di aggiornamento per qualcosa, poter andare in palestra, poter andare in un museo, anche guadagnando qualcosa in meno. Invece, purtroppo, sono circondato da persone per cui la cosa importante è l'Iphone 4...

Scusate se sono andato OT, ma questo post è capitato a fagiolo. Sono 2 mesi che penso sempre queste cose che ho detto qui in questo thread e magari qualcuno più grande, che ha passato una situazione simile, sa darmi qualche consiglio.

Modificato da spotted
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Quinto Cecilio Galbanino

Prima passavo molto tempo davanti aivideogiochi, e per anni ho incolpato il mio pc di essere la causa dei miei fallimenti. Poi, grazie ad un lavoro di grande introspezione che definirei ancora all'inizio, mi sono reso conto che per tanto tempo ho cercato un capro espiatorio per i miei insuccessi.... E alla fine l'ho trovato in un'ombra.

Non sono i videogiochi i nemici dell'uomo. Come al solito è l'uomo ad essere nemico di sè stesso.

I videogiochi sono una COSA, e come tale hanno una funzione passiva: vengono USATI, ma è l'utente che decide se farne un uso positivo o negativo.

Ora ci gioco meno, perchè ho tantecose da fare, però me li godo di più perchè ora ci gioco senza sensi di colpa.

Sono virtuali/irreali? Come il cinema (sono un grande appassionato), le serie tv e un buon numero di libri.

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