ale4 [Partecipante] 215 Inviato 27 Settembre 2012 Condividi Inviato 27 Settembre 2012 Guarda meglio. il porno è quello che più vogliamo lì, a portata di mano. fa leva sui nostri istinti e sulle nostre perversioni più basse. esistono un sacco di categorie apposta, ed un sacco di uomini che "ci cascano" (me compreso). è uno sfogo, un attimo, è quello che non abbiamo il coraggio di cercare. è confinato al mondo della fantasia: potrò trovare una partner che fa le stesse cose, ,a sarà diverso in quanto reale e non immaginario e confinato a me stesso. è sicuramente uno strumento pericoloso, e io cerco di non abusarne. di tenerlo sotto controllo. dopo tanto tempo ci riesco senza problemi. il problema è il mondo reale. quello sì, che è pericoloso. quando supera le tue più strane fantasie, comincia a preoccuparti.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. Reverie [Élite] 1537 Inviato 28 Settembre 2012 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 28 Settembre 2012 (modificato) Non trovo affatto esagerato il pessimismo di Bane. Come dico fin troppo spesso, per quanto ci piaccia pensare di essere creature logiche e razionali, in realtà non siamo altro che stupidi animali, che agiscono seguendo i propri istinti primordiali (cammuffabili, ma mai eliminabili), senza un briciolo di moralità. Tutti quanti, nessuno escluso. Siamo dei rettili, ma con qualcosa in più: la speranza. Se le azioni nostre e altrui sono il risultato di istinti, allora perché soffriamo? Perché vediamo una ragazza che va "a caccia di sguardi" e ci restiamo di merda pensando a quante volte potrebbe averlo fatto la nostra amata? Perché mentre vediamo un porno pensiamo alle follie erotiche che avrebbe potuto fare la nostra principessina con chissà quale rozzo idiota, mentre magari a noi dava al massimo un bacino sulla guancia (senza lingua, per non sporcarci di sperma altrui) dopo aver fatto i bravi tassisti per un'intera giornata? Perché l'idea che la mia ltr di cinque anni sia andata in discoteca due giorni dopo avermi mollato, se per cinque anni aveva detto di odiare la musica e l'ambiente che c'era, mi ha fatto soffrire così tanto? Perché abbiamo (mal)riposto delle speranze nell'ultima persona in cui avremmo dovuto riporle: qualcun altro. Ci rendiamo conto della realtà solo dopo essere precipitati nell'abisso e aver sbattuto violentemente il cranio sul suo fondo. E restiamo lì, a crogiolarci nel dolore, a leccarci le ferite, a contare gli errori, a raccogliere i cocci delle speranze infrante. E siamo completamente soli nell'oscurità di un'illusione infranta. Ma solo quando ci si ritrova da soli si impara a riporre le speranze nell'unica persona in cui avremmo sempre dovuto riporle: noi stessi. Solo se ci ritroviamo soli nel fondo dell'abisso troveremo il coraggio di tirare fuori le nostre forze e tentare la scalata per risalirvi. L'alternativa è l'apatia, la morte, il nulla. E una volta risaliti, provate a guardarvi intorno. Sorpresa, l'illusione che ci tenne incatenati al bordo dell'abisso e che ci fece precipitare al primo piccolo cedimento, ora è svanita. Chi ha visto il fondo dell'abisso ed è risalito vede il mondo con una chiarezza che và al di là di ogni immaginazione. A questo punto la parte difficile è trovare il modo giusto per reagire. Ci sono due modi. 1) Si può iniziare a disprezzare il marciume nel quale siamo sempre stati, come piccoli infanti inconsapevoli, e lasciarci cullare da esso, diventando esseri vuoti e negativi. Arrendersi al mondo, alla Natura puttana e senza pietà. 2) Si può optare per la via del vero cinico, colui che sa perfettamente come va il mondo e ne trae quello che vuole, qualunque cosa essa sia. Ad esempio, una ragazza fidanzata e con un bel paio di tette ti fa capire di essere disponibile? Prendila, soddisfa i tuoi (e i suoi) istinti e lasciala andare, e forse un giorno il suo ragazzo in cuor suo ti ringrazierà per averlo buttato nell'abisso e avergli dato la possibilità di sviluppare la forza di scalarne il bordo. Gli esseri umani sono rettili? Agisci di conseguenza. Se qualcosa tocca la tua sfera di interessi, allunga la mano e prendila: è stata messa lì affinché tu la prenda. Coltivate ambizioni, mai speranze. E soprattutto, non cadete di nuovo nell'illusione. Ora che si sa com'è fatta è meno difficile (dire "più semplice" sarebbe irrispettoso). Non bisogna mai riporre speranze in qualcun altro. Non bisogna mai aspettarsi niente dagli altri. Bisogna sempre essere consapevoli che la nostra principessina tenerosa potrebbe andare a giocare a nascondi la baguette con il panettiere in qualunque momento, che i nostri amici potrebbero fanculizzarti per un nulla, che il nostro capo potrebbe licenziarvi in tronco per risparmiare i soldi della sua pidocchiosa impresa, che l'esame su cui abbiamo speso ore e ore di studio assiduo potrebbe andar male solo perché il nostro professore si è svegliato male, che i nostri cari potrebbero morire in un tragico incidente in qualunque momento, che il vostro adorato cagnolino potrebbe mordervi una chiappa. Un vero cinico sa che queste cose possono succedere e succedono, e non si fa turbare. O almeno, ci prova: non è semplice, ma ora si hanno i mezzi per farlo. L'unica persona di cui ha bisogno il cinico è sé stesso, nessun altro. Questo non significa ovviamente non provare sentimenti, dolore, gioie, altrimenti si diventa semplici macchine fredde e morte. Significa sapersi distaccare da esse, selezionarle, filtrarle, trarne energia per andare avanti, trarre insegnamenti da qualunque cosa, anche dalle disgrazie. Se qualcosa accade, qualunque cosa, accade affinché noi possiamo trarne una lezione e proseguire sul nostro sentiero più forti e consapevoli di prima. Ecco perché un tradimento non turba il cinico: egli sa che è nella natura umana tradire, e sa che egli stesso è disposto a farlo. Inoltre non ha investito le proprie speranze sulla persona che lo ha tradito, perché a priori sapeva cosa sarebbe potuto succedere. Potrebbe anche aver messo in chiaro il suo punto di vista fin dal principio. Non è semplice, e ogni tanto qualche fantasma del passato potrebbe tornare a farci visita, tramite un ricordo, una canzone, una foto, qualunque cosa. Soprattutto nei nostri sogni il nostro inconscio si divertirà a scagliarci contro i fantasmi delle nostre speranze morte. Ma alla fine ci svegliamo sempre. Chiudo con l'invito a leggere il mito della caverna di Platone, facilmente consultabile su Wikipedia. Modificato 28 Settembre 2012 da Reverie lovedrop22, mismpa7, vena e 9 altri ha reagito a questo 12 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ambigramma [Partecipante] 897 Inviato 28 Settembre 2012 Condividi Inviato 28 Settembre 2012 (modificato) Reverie... alcuni tuoi discorsi, più che cinici, sembrano "autogiustificativi". Cinismo: "so che alcune cose possono succedere e succedono" Pessimismo: "so che alcune cose possono succedere e succederanno senz'altro proprio a me" Opportunismo: "so che alcune cose possono succedere, facciamole succedere traendone vantaggio" Potrei continaure con molte altre sfumature. prendo a prestito un tuo esempio. Sai che il tuo adorato cagnolino potrebbe morderti una chiappa, quindi lo picchi preventivamente? No (si spera). Sai che potresti essere tradito, quindi tradisci preventivamente? ...sì? .....bleah. Modificato 28 Settembre 2012 da ambigramma Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stenford [Partecipante] 727 Inviato 28 Settembre 2012 Condividi Inviato 28 Settembre 2012 (modificato) Esempio spicciolo: conosco una donna,di quelle pericolose.Di quelle che sai che stai amando un rettile,che sai che l'unica cura al suo veleno è un altro goccio del suo veleno,che sai che ti porteranno tre metri sotto terra con una sola occhiata.Le comunico che so chi è,so che in men che non si dica lei mi morderà,lasciandomi agonizzante,in un calare di sipario degno del miglior serpente a sonagli.Lei sorride.Mi dice di no,mi rassicura con una carezza,si fa amare,mi porta in un posto bello,luminoso,dove quello che ho sempre sognato e voluto è lì,a portata di mano.Poi morde.Dolore,veleno,morte.Rinascita.Mia rinascita,perchè sapevo.Sua rinascita,perchè ora sa. Proprio adesso sto leggendo il Female Pratical Psychology e questo post mi ha fatto venire in mente un concetto di quel manuale Riguardo a donne che in passato sono state soggette a violenze(psicologiche o fisiche). Nel manuale si spiega che paradossalmente queste donne, pur lamentandosi di questa condizione, ricercano un uomo violento a livello psicologico/fisico, in quanto tendono a ripercorrere ed emulare le loro passate relazioni.... Mi sei venuto in mente te... Modificato 28 Settembre 2012 da stenford Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Reverie [Élite] 1537 Inviato 28 Settembre 2012 Condividi Inviato 28 Settembre 2012 (modificato) Reverie... alcuni tuoi discorsi, più che cinici, sembrano "autogiustificativi". Cinismo: "so che alcune cose possono succedere e succedono" Pessimismo: "so che alcune cose possono succedere e succederanno senz'altro proprio a me" Opportunismo: "so che alcune cose possono succedere, facciamole succedere traendone vantaggio" Potrei continaure con molte altre sfumature. Questione di sfumature di linguaggio. Adotta il comportamento che più ti aggrada (non quello pessimista, ovviamente), prendi la sfumatura che ti fa vivere meglio e dagli il nome che ti pare. Sia "cinico" o "opportunista", che differenza fa? Siamo forse tutti uguali? Non è la consapevolezza che "le cose succedono" che fa la differenza, ma il modo in cui ne prendiamo atto e reagiamo. Per come la vedo io, il pessimismo è la causa scatenante del cinismo e l'opportunismo è l'applicazione pratica del cinismo. Da una sfumatura si passa all'altra. Sai che il tuo adorato cagnolino potrebbe morderti una chiappa, quindi lo picchi preventivamente? No (si spera). Sai che potresti essere tradito, quindi tradisci preventivamente? ...sì? .....bleah. Qua però mi hai frainteso. Sai che il tuo adorato cagnolino potrebbe morderti una chiappa? L'illuso ci resta male e magari lo prende a calci per punirlo, la persona negativa si incazza e lo prende a calci e basta, l'idiota lo picchia preventivamente. Una persona coerente sa che se lo fa, non deve prendersela con lui ma considerare i motivi per cui lo ha fatto. Anche se è "solo un cane" ha i suoi motivi. Magari gli hai solo schiacciato la coda mentre camminavi. Sai che potresti essere tradito? Se succede la cosa non ti turba, perché sai che è nella natura umana. Il tuo "tradire preventivamente" semplicemente non vuol dire nulla: non tradisci per fare un dispetto o per "prevenire" qualcosa, ma perché vuoi soddisfare i tuoi istinti. Non dirmi che la tentazione di tradire non ti è mai venuta, se lo fai stai ammettendo di essere un ipocrita. Se si tiene alla propria partner si sopprime questo istinto, se si è privi di moralità si tradisce....ma se si è coerenti si lascia la partner dicendole la verità, per quanto possa essere dolorosa per lei (forse...). Senza aspettarsi che ricambi il favore se questa tentazione dovesse venire a lei. Bisogna essere consapevoli del fatto che lei potrebbe non essere così sincera. Questo è conoscere la natura umana e agire di conseguenza, non "tradire preventivamente", che è un'idiozia. Modificato 28 Settembre 2012 da Reverie erre, Renegade, ambigramma e 1 altro ha reagito a questo 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ambigramma [Partecipante] 897 Inviato 28 Settembre 2012 Condividi Inviato 28 Settembre 2012 Sono lieta di aver frainteso, Sai che il tuo adorato cagnolino potrebbe morderti una chiappa? L'illuso ci resta male e magari lo prende a calci per punirlo, la persona negativa si incazza e lo prende a calci e basta, l'idiota lo picchia preventivamente. Una persona coerente sa che se lo fa, non deve prendersela con lui ma considerare i motivi per cui lo ha fatto. Anche se è "solo un cane" ha i suoi motivi. Magari gli hai solo schiacciato la coda mentre camminavi. Sai che potresti essere tradito? Se succede la cosa non ti turba, perché sai che è nella natura umana. Il tuo "tradire preventivamente" semplicemente non vuol dire nulla: non tradisci per fare un dispetto o per "prevenire" qualcosa, ma perché vuoi soddisfare i tuoi istinti. Non dirmi che la tentazione di tradire non ti è mai venuta, se lo fai stai ammettendo di essere un ipocrita. Se si tiene alla propria partner si sopprime questo istinto, se si è privi di moralità si tradisce....ma se si è coerenti si lascia la partner dicendole la verità, per quanto possa essere dolorosa per lei (forse...). Senza aspettarsi che ricambi il favore se questa tentazione dovesse venire a lei. Bisogna essere consapevoli del fatto che lei potrebbe non essere così sincera. Questo è conoscere la natura umana e agire di conseguenza, non "tradire preventivamente", che è un'idiozia. Sono lieta di aver frainteso, e apprezzo tantissimo il tuo modo di ragionare, ora che mi è più chiaro. Grazie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mark81 [Partecipante] 203 Inviato 28 Settembre 2012 Condividi Inviato 28 Settembre 2012 Non bisogna mai riporre speranze in qualcun altro. Non bisogna mai aspettarsi niente dagli altri. Bisogna sempre essere consapevoli che la nostra principessina tenerosa potrebbe andare a giocare a nascondi la baguette con il panettiere in qualunque momento, che i nostri amici potrebbero fanculizzarti per un nulla, che il nostro capo potrebbe licenziarvi in tronco per risparmiare i soldi della sua pidocchiosa impresa, che l'esame su cui abbiamo speso ore e ore di studio assiduo potrebbe andar male solo perché il nostro professore si è svegliato male, che i nostri cari potrebbero morire in un tragico incidente in qualunque momento, che il vostro adorato cagnolino potrebbe mordervi una chiappa.Un vero cinico sa che queste cose possono succedere e succedono, e non si fa turbare. O almeno, ci prova: non è semplice, ma ora si hanno i mezzi per farlo. 'sta roba sarebbe da stamparsela e attaccarsela in camera così da poterla leggere ogni mattina appena svegli... il primo a farlo dovrei essere io. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Eris [Partecipante] 452 Inviato 28 Settembre 2012 Condividi Inviato 28 Settembre 2012 (modificato) Un vero cinico sa che queste cose possono succedere e succedono, e non si fa turbare. O almeno, ci prova: non è semplice, ma ora si hanno i mezzi per farlo. Perchè non dovrebbe? Non mi risulta che il turbamento sia un imposizione attiva della persona. Che poi, per non farsi turbare una persona non dovrebbe esporsi. Per dirla alla Nietzsche, un cinico è simile al vecchio saggio ammaccato che cammina per la strada sotto un temporale, al primo segnale di pioggia guarda per terra, scrolla le spalle, e tira dritto, distaccato e freddo alle ventate o alle frecce di acqua che gli si schiantano addosso. Se è vero che ammette il disagio e lo affronta con indifferenza, per lo stesso motivo al soleggiare non vivrà nemmeno un attimo di festa: domani tornerà il temporale. Secondo me il cinismo non è una soluzione, o meglio: evitare il turbamento non lo è. Piuttosto come suggeriva e Bane, bisognerebbe sanguinare da uomini e lasciare che si sanguini, cosa che invece un cinico preverrebbe a tutti i possibili livelli, emotivi e razionali... Modificato 28 Settembre 2012 da Eris ^'V'^ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Reverie [Élite] 1537 Inviato 28 Settembre 2012 Condividi Inviato 28 Settembre 2012 (modificato) Questo non significa ovviamente non provare sentimenti, dolore, gioie, altrimenti si diventa semplici macchine fredde e morte. Significa sapersi distaccare da esse, selezionarle, filtrarle, trarne energia per andare avanti, trarre insegnamenti da qualunque cosa, anche dalle disgrazie. Se qualcosa accade, qualunque cosa, accade affinché noi possiamo trarne una lezione e proseguire sul nostro sentiero più forti e consapevoli di prima. Ecco perché un tradimento non turba il cinico: egli sa che è nella natura umana tradire, e sa che egli stesso è disposto a farlo. Inoltre non ha investito le proprie speranze sulla persona che lo ha tradito, perché a priori sapeva cosa sarebbe potuto succedere. Potrebbe anche aver messo in chiaro il suo punto di vista fin dal principio. Forse ti è sfuggito questo pezzo, altrimenti non avresti paragonato la mia definizione di cinico con quella di Nietzsche, che difatti non condivido. Il disguido qua non sta nelle nostre definizioni di "cinico", ma di "turbamento". Mi rifaccio al tuo esempio: ci sono due uomini sotto la pioggia. Uno è il vecchio "saggio", distaccato e freddo, indifferente alle intemperie che si scatenano su di lui e che non trae disagio ma nemmeno gioia dalla sua situazione: come la pioggia viene e va, così fa anche il bel tempo. L'altro è il mio esempio di cinico (o definitelo come cavolo vi pare, non importa...solo perché io lo definisco così non significa che coincida con le definizioni di "cinico" di questo o quell'altro filosofo), quello che non si preoccupa della pioggia perché sa che finirà, e che in ogni caso sa che una volta a casa si farà una doccia calda e si cambierà gli abiti. Che gliene frega se gli piove addosso? Non sarà certo la natura a privarlo del suo stato d'animo, qualunque esso sia. Ma sarà sicuramente positivo: è lui che crea le sue emozioni perché le trae dal proprio essere. E, se ha il pieno controllo della propria emotività è perché sa come vanno le cose, che le "sfighe" capitano. Questo è non lasciarsi turbare come lo intendo io: mantenere il proprio stato d'animo positivo in ogni caso, di fronte alle disgrazie e ai problemi. Fare buon viso a cattiva sorte, perché gli stati d'animo negativi non aiutano comunque. Sanguinare da incazzati o da sorridenti è uguale, si sanguina comunque. Ma per come la vedo io è più uomo chi non ha paura di sanguinare e continua a combattere con il sorriso stampato in faccia, il sorriso di chi otterrà comunque ciò che vuole, incurante delle ferite. Ti posso garantire che io sto sanguinando parecchio, e ne vado fiero perché sto risalendo l'abisso. Voglio imparare da ogni ferita, e morire coperto di cicatrici. Invece, restare freddi e privi di emozioni è come essere morti, e nulla può turbare un morto. Ora, quale dei due uomini si bagna di più? Quello che resta freddo o quello che non si lascia turbare? La risposta è ovvia. E quale dei due è più felice? Modificato 28 Settembre 2012 da Reverie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Eris [Partecipante] 452 Inviato 28 Settembre 2012 Condividi Inviato 28 Settembre 2012 (modificato) Ora, quale dei due uomini si bagna di più? Quello che resta freddo o quello che non si lascia turbare? La risposta è ovvia. Nel mio esempio i due uomini sono la stessa persona, nel tuo non riesco completamente a inquadrarli, da quanto mi è parso di capire però soppianti la relazione piacere-> dolore con una forma di accettazione del dolore, "Ci deve essere quindi quando arriva amen": Se è così, è così lo inteso, ti chiedo di perdonarmi ma mi pare si ritorni sempre al punto di partenza. Il dolore, appunto, ogni ferita fa sempre male. Abituarsi al dolore non ti rende indolore. Non per noi essere umani almeno. Modificato 28 Settembre 2012 da Eris Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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