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Punire è Premiare


^'V'^

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acquasalata
12 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Certo che lo sanno...

Solo che siamo in una sorta di candid camera surreale. 

Ci facciamo a pezzi per spazio ed energia che sono le due cose più presenti nell'universo. 

Ci ammaliamo e ci droghiamo per mancanza d'amore che è l'unica risorsa gratis ed inestinguibile di cui tutti disponiamo, da dare. 

Ma ognuno vuol prendere senza dare. 

Quando è dando che si riceve. 

Più che saperlo lo percepiscono, nelle risposte brusche, nelle occhiate assassine che li riportano al solco, all'attenzione, alla realtà. In cui c'è infinito Amore, con la A maiuscola. Disprezzerebbero, come disprezzo io, gli sbaciucchi bavosi, gli abbracci fintamente teneri che nascondono solo tanta incertezza, tanta incapacità relazionale, tanta paura di mostrare come è fatto un adulto e come devono tendere a diventare (chè c'è chi ha il padre in carcere, chi ha la mamma che fa il mestiere e ovunque tanta e varia umana sofferenza troppo maledettamente prematura). Dei dodici dell'anno scorso undici hanno un lavoro e uno ha ripreso gli studi.

 

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^'V'^
25 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Certo che lo sanno...

Solo che siamo in una sorta di candid camera surreale. 

Ci facciamo a pezzi per spazio ed energia che sono le due cose più presenti nell'universo. 

Ci ammaliamo e ci droghiamo per mancanza d'amore che è l'unica risorsa gratis ed inestinguibile di cui tutti disponiamo, da dare. 

Ma ognuno vuol prendere senza dare. 

Quando è dando che si riceve. 

Trovata. 

La mia traduzione - autorizzata - di una famosa favola di Claude Steiner 

Caldodolci.pdf

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gelsomino
31 minuti fa, acquasalata ha scritto:

Purtroppo destri non ne posso dare, mi hanno detto che la galera è un posto bruttissimo ed è quello che aspetta un insegnante che percuota un alunno.

Però è vero che basta farsi valere una volta per conquistarsi il loro amore. Amore di cui hanno una necessità sconfinata, e non lo sanno.

Ma guarda , io , per citare qualcuno, 

non parlo di politica, perchè c'e' molta gente che ci crede davvero e poi tocca relazionarcisi e si alterano e chi me lo fa fare,

per quanto riguarda il CHE, la cosa che posso dire, che qualcuno con la t shirt  col suo faccione,

qualche scopata in più si ce le fatta...e quindi...

hasta la victoria siempre. 😉

 

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TADsince1995
9 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Tad... Tu hai potuto dire "altrimenti ti mollo" perché era vero. 

La fortezza per dirlo e poi farlo non è da tutti. 

Non lo era nemmeno per me Aivia, prima di prendere le più feroci coltellate da quella ex. Che in fondo ringrazio, perché se oggi sono un po' più solido di un tempo è anche "merito" suo.

13 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Nella tua condizione tu eri l'uomo, ossia chi fatica a trovare da scopare ma è selettivo su chi tenere in relazione

Per questo per me è inconcepibile iniziare una qualsiasi forma di relazione se prima non c'è stato sesso in abbondanza. Solo che loro non lo capiscono, specialmente dopo i 30 anni.

15 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Lei la donna. Che può scopare con venti tipi al giorno se mette l'annuncio, e può fare la selettiva sul sesso, ma deve essere selezionata per ottenere e per mantenere una relazione con l'uomo. 

(*) Ho sempre pensato "noi fatichiamo per la figa, loro fatichino per metterci le catene".

16 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

In questo bilanciamento di potere naturale, se l'hai già scopata 5-7 volte e non è più nuova, è ovvio che debba stare assolutamente al suo posto. 

Per me è ovvio. 

Lo è per te. 

Vero. Ma ci tengo sempre a precisare: non voglio fare il figo e il supermacho, sono cose che ho dovuto imparare con montagne di errori, con le coltellate, le lacrime e i versamenti di bile.

36 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Noi li prendiamo per scopare le prime 5-7 volte o cmq a sazietà. 

Loro li prendono dopo le prime scopate quando pensano che ad essere le ridicole isteriche che sono, poiché hanno la figa, potranno avere una relazione con l'uomo.

Vedi frase sopra (*)

36 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Ed è lì che diventiamo selettivi. 

Il problema è che sono pochissimi quelli che per lo meno diventano selettivi con l'esperienza. E se non per l'aspetto fisico, quantomeno riguardo a quelle caratteristiche che rendono una donna meritevole di un legame.

Il problema è che lì fuori è pieno di uomini ADULTI non selettivi, che pur di avere una fidanzata sono disposti a sottoporsi a qualsiasi assurdità. E la cosa peggiore è che molti di loro potrebbero pure permetterselo di essere selettivi, ma non hanno nemmeno la percezione di quanto sono trattati da commodity proprio per mancanza di paragoni e di quel MINIMO sindacale di esperienza e varietà per poter giudicare e capire. E non intendo per forza di essere degli slayer da dozzine e dozzine di donne, ma di non esserti accasato con la prima che te l'ha data, di essere stato attivo e attento, all'erta, di essere stato "in movimento" almeno per un buon periodo del tuo passato.

Ho conosciuto gente che ha avuto una sola donna e se la sono sposata, che si mettono a fare i discorsi da saccenti sulle donne e su come si trattano le donne.

Poi li vedi divorziati, inesperti e col culo per terra a 50 anni.

E in tutto ciò, come ciliegina sulla torta, se una donna isterica può scegliere tra 20 opzioni di cui uno è selettivo e altri 19 la idolatrano, mettono il culo sul tavolo e si svendono subito solo perché quel giorno si è fatta il capello liscio e si è messa una gonna carina, quanto gliene fotte all'isterica se uno su 19 è selettivo?

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^'V'^
6 minuti fa, acquasalata ha scritto:

Più che saperlo lo percepiscono, nelle risposte brusche, nelle occhiate assassine che li riportano al solco, all'attenzione, alla realtà. In cui c'è infinito Amore, con la A maiuscola. Disprezzerebbero, come disprezzo io, gli sbaciucchi bavosi, gli abbracci fintamente teneri che nascondono solo tanta incertezza, tanta incapacità relazionale, tanta paura di mostrare come è fatto un adulto e come devono tendere a diventare (chè c'è chi ha il padre in carcere, chi ha la mamma che fa il mestiere e ovunque tanta e varia umana sofferenza troppo maledettamente prematura). Dei dodici dell'anno scorso undici hanno un lavoro e uno ha ripreso gli studi.

 

Grazie

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gelsomino
Adesso, acquasalata ha scritto:

e qualche scopata in più per quel valore aggiunto di avere delle anguille pelose e puzzolenti attaccate al cranio me la sono fatta.

....certo... 

..magari ... con in piu'  la maglietta del che, saresti risultato una macchietta...ed avresti vanificato 

l'effetto capello.........

 

 

 

 

 

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Crescendo63
50 minutes ago, ^'V'^ said:

La mia traduzione - autorizzata - di una famosa favola di Claude Steiner 

Caldodolci.pdf 51.86 kB · 2 downloads

Mitico! 😄

Non ne sentivo parlare da quasi vent'anni... io la conoscevo con i termini tradotti in "caldomortbidi" e "freddoruvidi" (che preferisco).

(nei principi base dell'Analisi Transazionale, le carezze positive sono dette talvolta "caldomorbidi")

Modificato da Crescendo63
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Boulevard
3 hours ago, ^'V'^ said:
3 hours ago, TADsince1995 said:

Non permettere mai a una donna di mancarti di rispetto. MAI, nemmeno una volta.

 

 

Spoiler

 

 

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7 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Nessuno aveva chiesto il tuo parere. 

Era a casa di amici SUOI. 

E dovrebbe cambiare amici se non è padrona a casa loro come loro a casa sua. 

Ti sei fatto strumento della loro repressione morale su di lei, tu che dovevi proteggerla. 

Tu chi sei per ignorare, premiare o punire una cosa che a te non cambia nulla perché pertiene alla sfera delle regole, non della libertà, altrui? 

La libertà altrui significa che tu l'hai portata da qualche parte, lei in quel posto si comporta male limitando attivamente la fruizione della vita degli altri, facendo loro del male, danneggiandoli, rovinando una festa perché ubriaca e attaccabrighe, e allora siccome è una donna e non le metteranno le mani addosso, sta a te capire ed esfiltrarla, l'hai accompagnata, ne sei responsabile. 

Semplicemente la volta successiva ci porti un'altra o vai solo. 

Ma qui non si parla di libertà altrui, si parla di regole arbitrarie e morali, i suoi amici hanno queste regole, che tu puoi condividere o meno ma non puoi imporre agli altri. 

E nemmeno loro. 

Ma non stava spaccando la loro televisione a calci, non stava offendendo un disabile, non stava picchiando una perché ha finito la carta igienica. 

Stava, nel pieno esercizio della sua libertà, e senza violare la libertà altrui, violando una regoletta morale di questi, e dando seguito a quel "fa come fossi a casa tua" di cui questi si saranno riempiti la bocca a vanvera quando è entrata. 

Se violare le regolette morali ha delle conseguenze, lei è libera di soppesarle e di decidere se sia più importante sedersi e piluccare qualcosa o evitare le ripercussioni nel suo rapporto con questi SUOI amici. 

E' libera di decidere, dato che non ferisce, non uccide e non deruba nessuno, come operare ed è libera di pagarne l'eventuale prezzo sociale. 

I suoi amici vivono secondo il motto delle fighe e dei bambini "le mie regole per me/le mie regole per te"? 

Benissimo, allora lei non sarà invitata al prossimo ritrovo. Sai che si perde. 

E tu... tu sei l'invitato, sei ospite di lei... e ti fai medium delle regolette morali dei SUOI amici contro di lei...? 

E lo fai perché la sua libera volontà ti mette in imbarazzo coi SUOI amici? 

Vuoi far vedere ai SUOI amici che porti i pantaloni e che lei fa quello che dici tu, che dal canto tuo sei ligio alle regolette del luogo? 

E' questa l'umiliazione che le vuoi infliggere? 

Di vedere il suo uomo subordinato alla legge morale di recinto e di vederlo vantarsi di controllarla? 

Se tu vai dai TUOI amici e lei si mette a bere poi si attacca per i capelli ad un'altra e si prendono a colpi di puttana, a te non deve importare nulla di chi abbia cominciato o di chi abbia ragione, tu devi portarla via immediatamente, perché sei responsabile di chi porti e starai in futuro più attento e sarai più selettivo. 

Non meno di quanto lo sei stato nello sceglierti gli amici. 

Ma lei sta violando una regoletta morale che le viene imposta in casa SUA. 

E lo sta facendo nel pieno esercizio della sua libertà e sotto la propria responsabilità, perché se a loro non sta bene, eviteranno di invitarla in futuro. 

A te non ti avrebbero invitato in nessun caso, senza di lei, fai team con lei, non con loro. 

Loro non esistono. 

Se sei in casa con un cane, ti vergogni a scoreggiare? 

Tu in casa loro non scoreggi per rispetto a lei, perché lei ti ha portato e la figura coi suoi amici su che gente si sceglie, la fa lei.

Tu in casa loro non scoreggi non perché ti freghi qualcosa di cosa pensano questi tizi di te. 

Perché ti frega di ciò che pensano di lei per tua responsabilità. 

Ciò che penseranno di lei per sua responsabilità, è una questione sua di lei, che non ti tange. 

Non stai cercando di non sembrare scemo ai tuoi amici, stai cercando di non far sembrare scema lei ai suoi amici, per colpa tua. 

Ora. 

Immagina che sono con questa tipa e siamo da MIEI amici. 

I quali non amano che ci si sieda a tavola se non si è seduto per primo il cane sulla ciotola (ognuno ha le sue regole del cazzo). 

Lei è a conoscenza di questa regola, la sa senza dubbio. 

E si siede a mangiare prima del fottuto cane bastardo. 

Al che io non la porto via, perché sta violando una regola, non la libertà altrui. 

Ma siamo a casa di amici MIEI, e la responsabilità di chi porto resta mia e ricade su di ME. 

Allora, mi siedo accanto a lei, e le racconto una storia. 

"Non lo diresti, ma sai che quando sono da solo butto spesso i mozziconi per terra, perché non me ne frega niente di cosa pensano i passanti e mi prendo la responsabilità di quello che pensano..."

"Mi sembra strano, ti vedo sempre buttarli nel cestino, a volte a costo di tenerli in mano per un bel po'" 

"Certo, perché sono con te, e mi interessa cosa pensano di te. Non posso prendermi la responsabilità di cosa pensano di te, non voglio che la gente che passa ti veda accanto a me che butto per terra il mozzicone e pensi che sei una che va in giro con dei bifolchi. Io quando sono con te mi tengo i mozziconi in mano, perché ti amo." 

"ah... scusa se mi sono seduta..."

"Non fa niente, quando sei da sola fallo e rifallo, se ti va. Quando sono con te cerco di farti fare bella figura, e tu fai lo stesso come me, siamo una squadra, no?"

"sì"

"senti, c'è una cosa che devo dirti, però. se mai tu avrai il mio tatuaggio, se mai sceglierai liberamente di indossare un nome da me scelto, io sarò al tuo fianco anche quando sei sola, e tu sarai al mio anche quando sono solo... e questo significa che per rispetto a te e perché ti amo, anche da solo terrò i mozziconi in mano, e tu anche da sola ti comporterai come se ci stessero vedendo insieme. Perché se siamo dello stesso Clan, siamo insieme anche da soli... per cui... pesa bene le tue decisioni in merito, se vuoi un legame"

Educare, e-ducere, significa tirar fuori una virtù che già è presente nell'altra, non significa indicare, in-segnare, segnare dentro, incidere, le nostre regolette del cazzo. 

Tu, a casa dei SUOI amici non violi le loro regolette del cazzo, perché ne risponde lei nel rapporto con loro. 

Se lei le viola nel pieno esercizio della sua Libera Volontà, ne risponde lei nel rapporto con loro. 

Ed è evidente che ha soppesato le cose e ha ritenuto vantaggioso sedersi e mangiare. 

Nessuno ti aveva interpellato a riguardo. 

Eri in squadra con lei, e hai tirato un rigore a porta vuota. Nella Vostra, porta. Nella tua, donna. 

Facendoti latore e braccio esecutivo della falange legislativa dei SUOI amici. 

Per timore, forse, di sentirti in imbarazzo davanti a loro. 

Che è come imbarazzarsi a cagare con la porta aperta perché c'è il cane che gira per casa. 

 

 

 

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