Ho deciso, all'improvviso, di andarmene.

[patrizio [Partecipante] 146]

Eh devi metterci i parametri per cui escono quei numeri,altrimenti non si capisce...

http://www.numbeo.com/quality-of-life/rankings_by_country.jsp

[omrac [Élite] 41]

va bhe ma ti vedi a vivere negli Emirati Arabi?!? XD

O in Giappone dove sarai sempre un forestiero?

Possono essere anche a 400 e noi a 49 ma meglio una metropoli europea, magari con un po' di criminalità, inquinamento e problemi economici in più ma con molto divertimento, servizi e cose da fare e vedere - gente da conoscere, una cultura compatibile, una società in cui sia facile integrarsi...

Modificato 16 Settembre 2012 da omrac

[Vincent [Partecipante] 876]

va bhe ma ti vedi a vivere negli Emirati Arabi?!? XD

O in Giappone dove sarai sempre un forestiero?

Possono essere anche a 400 e noi a 49 ma meglio una metropoli europea, magari con un po' di criminalità, inquinamento e problemi economici in più ma con molto divertimento, servizi e cose da fare e vedere - gente da conoscere, una cultura compatibile, una società in cui sia facile integrarsi...

Dubito fortemente.

[The President [Partecipante] 2312]

Omrac, questo perchè appunto non concepisci il fatto di vivere a contatto con una cultura diversa. Anche a me spaventerebbe assai vivere anche per un periodo di tempo in un Paese Islamico, però non è detto che chi ci abita non viva bene e sia soddisfatto.

Questa classifica seppur basata su parametri soggettivi, certifica che la storia dell'Italy in cui si mangia bene, si beve bene, e quindi si vive bene...è una gran stronzata.

Ricordiamo che anche la parte relativa ai costumi sessuali (non riportata in classifica) in quanto bisogno primario per un uomo, rappresenta a mio avviso un parametro importante. In Italy è risaputo che dopo i Paesi Islamici, sia quello in cui si scopa meno e con più difficoltà. Questo incide anche in generale sulla qualità della vita

Quando vedi che altrove basta dire di essere italiano e le straniere si buttano addosso...direi che è uno dei motivi per cui ce ne andiamo.

Modificato 16 Settembre 2012 da The President

[Vincent [Partecipante] 876]

Quando vedi che altrove basta dire di essere italiano e le straniere si buttano addosso...direi che è uno dei motivi per cui ce ne andiamo.

Mai visto, in nessun posto dove sono andato.

In altri siamo addirittura visti malissimo, o come una sorta di caricatura.

Basti pensare alla Norvegia, che ormai da piu` di 1 anno ci sfotte PUBBLICAMENTE su ogni canale televisivo con le campagne pubblicitarie che organizza OBOS.

(E sinceramente non e` motivo per andarmene, significherebbe che ho fallito come individuo.)

Questa classifica seppur basata su parametri soggettivi, certifica che la storia dell'Italy in cui si mangia bene, si beve bene, e quindi si vive bene...è una gran stronzata.

Su questo concordo totalmente, la qualita` della vita in Italia e` estremamente bassa, e tocca livelli da secondo mondo scarso nel Sud Italia.

[FarEast [Partecipante] 93]

Qual e' l'obiettivo? Villeggiatura? Mi pare che il discorso punti sul fare un percorso anche, e soprattutto, lavorativo all'estero.

E comunque, stupirebbe scoprire la qualita' di divertimento/servizio/cosedafareevedere in questi paesi che spaventano tanto, paragonati all'Italia o alle piu' blasonate capitali europee.

Oltretutto, se si deve partire col timore di non integrarsi, delle culture diverse che non accettano gli stranieri, di essere un eterno "forestiero", allora tanto vale non partire per niente.

Ogni partenza e' un rischio, una scommessa e un investimento. Si e' pronti a tutto cio'? Ad affrontare il tutto con lo spirito adatto e a mettere da parte tutti i timori (infondati)?

Infine, sempre ragionando in ottica di opportunita' per il futuro, secondo me ha ben poco senso affidarsi alla scelta in base alla "qualita' della vita". Oltre al fatto che quegli indici sono basati, come qualcuno faceva notare, su criteri discutibili, bisogna anche porsi una domanda fondamentale: quanto siamo disposti a sacrificare pur di assicurarci un futuro migliore?

Saluti.

[^X^ [Partecipante] 4943]

Fra una decina di giorni ne passerò altrettanti in un paese arabo, vi racconterò...

Ps: i politici europei mi stanno togliendo il respiro e il sonno, con la loro ideologia del cazzo grazie alla quale tutte le crisi si risolvono abbassando gli stipendi degli under 40. È ora di costruire qualche alternativa e mandarli sonoramente a fare in culo.

Modificato 17 Settembre 2012 da ^X^

[Rarox [Partecipante] 850]

In altri siamo addirittura visti malissimo, o come una sorta di caricatura.

E' sbagliato dire che in alcuni paesi siamo visti male e in altri bene. Lo stesso vale per le ragazze.

Ho incontrato assieme a miei amici ragazze di ogni nazione. C'erano le olandesi che ci amavano e quelle che ci odiavano, inglesi, svedesi, tedesche, spagnole ecc...

Non c'entra la provenienza, ma la persona, che idea ha dell'Italia e degli italiani.

Potrei suggerire di andare nei famosi paesi dal sesso facile solo perchè si è italiani, ma potrei anche suggerirne il contrario.

Proprio ieri ho avuto una chattata con una ragazza finlandese dicendomi che ama il nostro paese, che mi vuole incontrare perchè sono "l'italiano dei suoi desideri".

Poco più tardi aggiungo una sua amica in comune... mi ha mandato a quel paese perchè ero italiano.

Ripeto, dipende dalla singola persona, non dal luogo di provenienza (e magari anche dalle esperienze passate che può aver avuto una straniera con un italiano).

Modificato 17 Settembre 2012 da Rarox

[Vincent [Partecipante] 876]

E' sbagliato dire che in alcuni paesi siamo visti male e in altri bene. Lo stesso vale per le ragazze.

Ho incontrato assieme a miei amici ragazze di ogni nazione. C'erano le olandesi che ci amavano e quelle che ci odiavano, inglesi, svedesi, tedesche, spagnole ecc...

Non c'entra la provenienza, ma la persona, che idea ha dell'Italia e degli italiani.

Potrei suggerire di andare nei famosi paesi dal sesso facile solo perchè si è italiani, ma potrei anche suggerirne il contrario.

Proprio ieri ho avuto una chattata con una ragazza finlandese dicendomi che ama il nostro paese, che mi vuole incontrare perchè sono "l'italiano dei suoi desideri".

Poco più tardi aggiungo una sua amica in comune... mi ha mandato a quel paese perchè ero italiano.

Ripeto, dipende dalla singola persona, non dal luogo di provenienza (e magari anche dalle esperienze passate che può aver avuto una straniera con un italiano).

Non ho detto questo.

Paesi che per CULTURA, ci vedono come caricature.

Che poi i suoi abitanti si elevino a livelli culturali piu` alti, permettendogli di farsi una idea propria delle cose, e` un altro discorso.

Io vivo in uno dei paesi del sesso facile, ci vivo benissimo, mai avuto problemi.

Ma l`opinione generale su di noi, e` di livello molto basso.

Fortunatamente frequento gente diplomata, laureata o specializzata, o anche semplicemente intelligente, che si fa una idea personale delle cose, senza aggrapparsi a luoghi comuni.

LUOGHI COMUNI CHE PERO` CI SONO.

L`esempio per eccellenza e` OBOS.

Pubblicita` nate per fare gli spiritosi, ironiche, ma ora stanno sfociando un po` troppo, fossi un Italiano in Norvegia avrei gia` fatto macello.

[The President [Partecipante] 2312]

Mai visto, in nessun posto dove sono andato.

In altri siamo addirittura visti malissimo, o come una sorta di caricatura.

Basti pensare alla Norvegia, che ormai da piu` di 1 anno ci sfotte PUBBLICAMENTE su ogni canale televisivo con le campagne pubblicitarie che organizza OBOS.

(E sinceramente non e` motivo per andarmene, significherebbe che ho fallito come individuo.)

Secondo me questo vale principalmente nei posti (es. capitali europee) dove i maranza hanno fatto terra bruciata, a suon di approcci da disgusto e comportamenti impresentabili e maleducati. Riga, Praga, Parigi, etc. etc.

A Madrid quest'anno ho avuto personalmente il tipico esempio di tale situazione, le stesse spagnole di altre città conosciute all'estero, sono le ragazze più simpatiche ed estroverse che ci siano, nella propria capitale appena dicevi di essere italiano scappavano via.

Qui invece il "brand" italiano sembra essere ancora intatto, garanzia di qualità...sarà anche che appena apro set sono visto come la novità, sarà che i francesi sono un po' noiosetti...

Poi ripeto, il concetto di qualità della vita di per sè è ovviamente un motivo valido per andarsene; forse dopo tanti anni all'estero tu hai già rimosso le "serate all'italiana" in alcuni locali del "bel"Paese...io ne ho ancora un ricordo (incubo) vivo...