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Ho deciso, all'improvviso, di andarmene.


IlPianista

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Rarox

A 25 anni i tuoi concorrenti, all`estero, hanno ALMENO 2/3 anni di esperienza VERA (No da cameriere), conoscono le lingue mediamente meglio di te e sono preparati con programmi di studio nuovi e non paleolitici.

Mi sto seriamente chiedendo dove abbiate studiato o se io ho intrapreso uno studio "strano". Fatto sta che tutte le volte che vado all'estero le persone si sono rivelate più ignoranti di me in inglese. Ho avuto dialoghi anche di ore con americani, inglesi, tedeschi (li ho trovati molto ignoranti, forse la loro sbruffonaggine li sta dando alla testa), finlandesi, greci, spagnoli, austriaci. Il livello (fatta eccezione ovviamente per inglesi e americani) mi è sempre sembrato pari se non inferiore, e non che io eccella in inglese.

Ripeto, evidentemente io, tu Vincent e ^X^ abbiamo avuto esperienze diverse di studio, o incontri esteri differenti.

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Vincent

Mi sto seriamente chiedendo dove abbiate studiato o se io ho intrapreso uno studio "strano". Fatto sta che tutte le volte che vado all'estero le persone si sono rivelate più ignoranti di me in inglese. Ho avuto dialoghi anche di ore con americani, inglesi, tedeschi (li ho trovati molto ignoranti, forse la loro sbruffonaggine li sta dando alla testa), finlandesi, greci, spagnoli, austriaci. Il livello (fatta eccezione ovviamente per inglesi e americani) mi è sempre sembrato pari se non inferiore, e non che io eccella in inglese.

Ripeto, evidentemente io, tu Vincent e ^X^ abbiamo avuto esperienze diverse di studio, o incontri esteri differenti.

Il livello di Inglese della Zona Germanica e Austriaca e` altissimo.

Della Zona Scandinava e` VICINISSIMO al livello Madrelingua, quindi probabilmente hai beccato tu le eccezioni, e non noi.

Dici pero` una cosa giusta: Ti sono sembrati ignoranti.

Il fatto e` che, a livello di pura cultura generale, spesso sanno meno cose di noi.

Questo pero` non fa testo con l`aspetto lavorativo o di preparazione.

Escono con una preparazione pratica estremamente piu` alta, dovuta a come sono concepiti i loro programmi di studio.

Modificato da Vincent
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IlPianista
Inviato (modificato)

Comunque, voglio spiegarmi meglio per non essere frainteso riguardo al " fare il botto " con internet.

Come tu hai detto, ^X^, che senso ha, adesso, fare un corso in cui ti spiegano " come fare i soldi con l'elettricità " ? Bè, hai ragione, oramai non si fanno più i soldi con l'elettricità, ma si possono creare tante cose che necessitano di elettricità.

E' un esempio imbecille, lo so, ma il punto a cui voglio arrivare è questo: non pensare che io voglia investire nel campo di INTERNET vero e proprio.

Al giorno d'oggi però, sia che tu sia un formatore, sia che tu abbia un'azienda,sia che tu abbia qualsiasi cosa, saper come muoversi online e sviluppare un buon piano marketing per il web, potrebbe farti fare il botto.

Poi un'altra cosa rapida rapida: aprire portali, community, sviluppare applicazioni per il web o per dispositivi mobili, io lo vedo un bell'investimento.

I costi sono irrisori se paragonati a qualsiasi altra attività da mettere in piedi.

( fai un'applicazione tipo Hipstamatic, o un giochino imbecille per Iphone, sono soldi )

Anche solo un bel portale con molto traffico giornaliero, potrebbe farti guadagnare bene.

Poi come ho detto in un altro post, non c'è nemmeno il problema che è difficile inventarsi l'idea, dato che ogni giorno esce sempre qualcosa di nuovo da cui prendere spunto.

Tra 2 giorni esci la nuova FIAT 500? Tiro su un bel portale che parla della nuova fiat 500, nel quale gli utenti possono interagire, postare guide su come pulire i sedili e su come fare altre minchiate e tecnicamente ho il controllo di una rete di persone, che equivale a soldi.

Ogni azienda che produce prodotti o offre servizi che " hanno a che fare con una FIAT 500 ", se il mio portale è molto grande e visitato, probabilmente arriveranno da me chiedendomi visibilità.

Tu, ^X^ , che hai quella famosa azienda che produce coprisedili strafighi per le 500, verrai da me e mi dirai " Luca, quanto vuoi per mettere un bel banner sul tuo portale che pubblicizzi i miei fantastici coprisedili? " oppure " Luca, visto che hai una mail list molto vasta, quanto vuoi per inviare una mail a tutte le persone registrate del portale, per proporgli i miei coprisedili? "

ALTRO ESEMPIO:

^X^, apri un blog in cui parli di economia ( possibilmente in inglese ), le persone ti reputano esperto, scrivi articoli di qualità che portano valore aggiunto nella vita delle persone e poi BAM, ogni mese fai un corso di business di investimenti sugli immobili a 700 €.

Io lo chiamo business.

... e questo è uno dei tantissimi esempi.

Io sono abbastanza convinto che di idee valide ce ne siano moltissime... con costi di avviamento veramente bassi.

Poi ripeto, tu hai molta più esperienza di me e visto che ogni volta che scrivi qualcosa, scrivi sempre cose sensate, se stò dicendo cazzate, ti prego di spiegarmi come la vedi e dove sbaglio.

Vediamo di trasformare il topic in uno spazio per " crescere " tutti quanti.

Grazie. :)

Modificato da IlPianista
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Vincent

Comunque, voglio spiegarmi meglio per non essere frainteso riguardo al " fare il botto " con internet.

Come tu hai detto, ^X^, che senso ha, adesso, fare un corso in cui ti spiegano " come fare i soldi con l'elettricità " ? Bè, hai ragione, oramai non si fanno più i soldi con l'elettricità, ma si possono creare tante cose che necessitano di elettricità.

E' un esempio imbecille, lo so, ma il punto a cui voglio arrivare è questo: non pensare che io voglia investire nel campo di INTERNET vero e proprio.

Al giorno d'oggi però, sia che tu sia un formatore, sia che tu abbia un'azienda,sia che tu abbia qualsiasi cosa, saper come muoversi online e sviluppare un buon piano marketing per il web, potrebbe farti fare il botto.

Poi un'altra cosa rapida rapida: aprire portali, community, sviluppare applicazioni per il web o per dispositivi mobili, io lo vedo un bell'investimento.

I costi sono irrisori se paragonati a qualsiasi altra attività da mettere in piedi.

( fai un'applicazione tipo Hipstamatic, o un giochino imbecille per Iphone, sono soldi )

Anche solo un bel portale con molto traffico giornaliero, potrebbe farti guadagnare diversi soldi.

Poi come ho detto in un altro post, non c'è nemmeno il problema che è difficile inventarsi l'idea, dato che ogni giorno esce sempre qualcosa di nuovo da cui prendere spunto.

Tra 2 giorni esci la nuova FIAT 500? Tiro su un bel portale che parla della nuova fiat 500, nel quale gli utenti possono interagire, postare guide su come pulire i sedili e su come fare altre minchiate e tecnicamente ho il controllo di una rete di persone, che equivale a soldi.

Ogni azienda che produce prodotti o offre servizi che " hanno a che fare con una FIAT 500 ", se il mio portale è molto grande e visitato, probabilmente arriveranno a me chiedendomi visibilità.

Tu, ^X^ , che hai quella famosa azienda che produce coprisedili strafighi per le 500, verrai da me e mi dirai " Luca, quanto vuoi per mettere un bel banner sul tuo portale che pubblicizzi i miei fantastici coprisedili? " oppure " Luca, visto che hai una mail list molto vasta, quanto vuoi per inviare una mail a tutte le persone registrate del portale, per proporgli i miei coprisedili? "

... e questo è uno dei tantissimi esempi.

Io sono abbastanza convinto che di idee valide ce ne siano moltissime... con costi di avviamento veramente bassi.

Poi ripeto, tu hai molta più esperienza di me e visto che ogni volta che scrivi qualcosa, scrivi sempre cose sensate, se stò dicendo cazzate, ti prego di spiegarmi come la vedi e dove sbaglio.

Vediamo di trasformare il topic in uno spazio per " crescere " tutti quanti.

Grazie. :)

Penso che possa essere interessante aprire un nuovo post, se dobbiamo parlare delle idee di business.

Il tuo esempio del portale della 500 ha dei buchi concettuali abbastanza grossi.

Per ricevere soldi da affiliazioni stile banner e invio di mail (spesso, poi, indesiderate), c`e` bisogno di una base di utenti veramente grande, che e` difficilissima da creare.

Poi un portale del genere e` pochissimo monetizzabile.

Credo che i modelli di business che possono portati un guadagno costante, non siano di certo portali del genere.

Credo abbia molto piu` senso, invece, il tuo esempio sull`applicazione iPhone.

E` abbastanza facile farsi recensire una applicazione da numerosi siti, e con un po` di passaparola, se l`applicazione vale, la crescita scalabile e` abbastanza grossa.

Sappi comunque che invece, altri tipi di startup, quelle con scalabilita` altissima, sono spesso in perdita e funzionano tramite continui investimenti da parte di VC.

Pero`, idee decenti, potrebbero arrivare da siti come Threewords.me.

Sito web semplicissimo, pulito, e che fa solo una cosa stupidissima.

Ma che ha avuto una scalablita` enorme, ed e` stato venduto in pochissimo tempo.

In ogni caso, questa e` solo una minuscola visione, sono a lavoro e quindi scrivo poco.

Magari sarebbe interessante creare una discussione e contribuire sviluppando i vari punti.

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IlPianista

Sì, ma è ovvio che se volessi fare i soldi, non aprirei mai un portale per le 500 :D

Era per dire.

Come hai detto tu, non possiamo mica dilungarci in questo post, per parlare di investimenti online.

Comunque come affermi anche tu, ci sono tante idee che possono essere monetizzate veramente bene.

Sì, anche del discorso che sono in perdita è vero.

Sapevo che per Hipstamatic chiesero 1 mln $ all'inizio ad una VC e poi dopo, visto che non guadagnavano un cazzo, richiesero un finanziamento di 5 mln $ per sviluppare al massimo l'applicazione.

Fatto stà che, sempre che non ricordi male, è stata venduta a Facebook per una cifra vergognosamente alta.

All'inizio era in perdita, sì, ma cazzo, poi ha avuto un ritorno economico a dir poco impressionante.

Le VC è difficile che investano se hai un idea del cazzo, quindi come tutte le cose, all'inizio, spesso e volentieri, sono più i soldi che investi che quelli che guadagni.

Creiamo una discussione? Vado a prendermi una birra con un mio amico e quando torno la apro nell'aria business.

Vediamo che cosa esce fuori. :)

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^X^

E' un esempio imbecille, lo so, ma il punto a cui voglio arrivare è questo: non pensare che io voglia investire nel campo di INTERNET vero e proprio.

Si, chiaro, avevo frainteso. Meglio così :)

Io sono abbastanza convinto che di idee valide ce ne siano moltissime... con costi di avviamento veramente bassi.

Poi ripeto, tu hai molta più esperienza di me e visto che ogni volta che scrivi qualcosa, scrivi sempre cose sensate, se stò dicendo cazzate, ti prego di spiegarmi come la vedi e dove sbaglio.

Non mi permetterei mai! Sai, se io a vent'anni avessi ragionato come ragiono adesso, mi sarei bloccato e non avrei fatto le cose che ho fatto. Invece avevo la testa piena di entusiasmo e mi sono buttato in modo incosciente in un campo sul quale nessun professorone universitario avrebbe scommesso un centesimo di lira. E ne sono ben contento.

Hai perfettamente ragione sui costi nulli di ingresso: di fatto puoi rischiare senza smenarci granchè. L'unica pecca è che ovviamente i costi nulli sono nulli anche per gli altri, quindi occorre essere originali in continuazione.

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^X^

25 anni vecchio....? Dopo l'università affrontata in maniera seria, non sai un cavolo di niente....? Una persona che come me è uscita da un liceo scientifico sa niente di tutto. Non si lavora con il diploma scientifico A MENO CHE non si voglia fare il cameriere o lavapiatti.

Penso che bisogna capire cosa si voglia diventare nella vita, se il lavoratore medio o il businessman. A quel punto si sceglie dove andare.

A mio modo di vedere andare da giovanissimi, un anno, in un paese estero a lavorare, è indubbiamente una grandissima esperienza. Ma perchè non farlo a 25 anni con un titolo di studio più importante, e con una testa più sulle spalle? Magari ti prendono per un lavoro BEN RETRIBUITO e se tutto va come deve andare, ti trasferisci.

Ciao Rarox, provo a riformulare -ora che ho una tastiera- il mio pensiero in modo piu' completo.

Il problema dopo il liceo è quasi sempre che non si sa assolutamente che università scegliere, e anche quando lo sai non è così ovvio scegliere il giusto percorso tra gli esami facoltativi, gli indirizzi ecc...

Ho invece molti esempi di persone che hanno lavorato almeno 6 mesi, un anno, prima di intraprendere la carriera universitaria: queste persone hanno le idee molto piu' chiare di quello di cui necessitano, e soprattutto sono estremamente piu' motivate nello studio.

Io stesso ho avuto un'esperienza simile. Dopo il liceo ho fatto i primi 3 anni di ingegneria in modo un po' svogliato, infatti per la prima metà degli esami avevo una media bassina (22-23)... poi mi è capitata l'occasione di lavorare un paio d'anni sul serio, transcurando quindi l'università. Dopo quei due anni pero' capii benissimo che finire l'università sarebbe stato indispensabile! Beh, la seconda metà degli esami li ho fatti uno dietro l'altro, con un impegno relativamente basso, e con una media del 29. Ero motivato, piu' scaltro... non studiavo per "passare gli esami" ma perchè avevo visto sul lavoro come le materie di studio mi sarebbero davvero servite in futuro!

Certo, il lavoro bisognerebbe sceglierlo quantomeno nel campo in cui poi si intende proseguire gli studi.

Per esempio fare il bagnino stagionale sicuramente aiuta chi vuole studiare nel campo delle PR, così come il lavoro di Vincent è ottimo se si vuole pianificare una carriera nell'informatica.

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^X^

A 25 anni i tuoi concorrenti, all`estero, hanno ALMENO 2/3 anni di esperienza VERA (No da cameriere), conoscono le lingue mediamente meglio di te e sono preparati con programmi di studio nuovi e non paleolitici.

Vero... bisogna dire una cosa però: i laureati italiani sono molto piu' adattabili e flessibili. La cosa pero' è utile sono in pochi settori di punta, e decisamente a carriera avanzata - molto meno agli inizi.

Oltre a cio`, quello che dice X e` semplicemente che a volte puo` essere piu` produttivo lavorare un po`, e poi tornare a studiare, che arrivare a 25 anni con una laurea ed esperienza lavorativa INESTITENTE, e conoscenza delle lingue basissima.

Io sto riprendendo lo studio a 22 anni, con 2 anni di esperienza.

La gran parte dei miei colleghi del nord europa, mi dicono che da loro un sacco di gente lavora e riprende a studiare a 21/22 e via dicendo.

Stravero anche questo. C'è un'altra cosa da tenere presente: nel nord europa questo comportamento è socialmente apprezzato (dai datori di lavoro, dai genitori ecc...), mentre nel sud europa purtroppo no. La stessa cosa vale ad esempio per l'anno sabbatico a 40 anni: nel nord chi lo fa è visto come un figo che si prende un break per rifocalizzarsi, nel sud come uno sfigato lavativo che non ha voglia di lavorare.

Per questo i miei pensieri, e quelli di Vincent, potrebbero sembrarvi strani.

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IlPianista
Inviato (modificato)

Sì, è un pò come nella musica: da quando tutti possono fare pezzi da hit parade con un computer da 500 € e un software crackato, c'è tantissima concorrenza, e al tempo stesso, anche molta più merda a giro.

Ma come tutte le cose ci sono i suoi pro: se sei creativo, adesso ti basta niente per farcela, non è più come prima che dovevi avere uno studio da diversi milioni di lire o essere affiancato ad uno studio con i controcazzi.

Idem per questa era, io benedico il fatto di essere nato nell'era di internet, in cui, tutti, se ci sanno fare, possono avere molte soddisfazioni.

Venendo da una famiglia che non stà bene economicamente, se fossi nato quando c'era il boom degli investimenti sugli immobili, sarei rimasto con le mani legate a guardare da spettatore gli altri che si arricchivano.

Comunque anche il fatto di non dirmi cosa NON fare è giustissimo. Nel senso che, sei la prova vivente, che molto spesso si possono dire, ovviamente a fin di bene, anche delle cose non veritiere.

Ma il punto è un altro: io non ti chiedevo di darmi una verità assoluta, cercavo solo il confronto.

Ho appreso e inventato idee nuove più confrontandomi con le persone, che studiando.

Comunque ti ringrazio per l'intervento, come al solito, brillante. ;)

Modificato da IlPianista
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^X^

Grazie a te!

In realtà sono davvero convinto che a 20 anni non esiste niente che "non vada fatto" (nei limiti del legale ovviamente, e senza vendere la casa dei genitori eheh). Come nel pickup, tutto è feedback.

Nel mondo anglosassone vige un modo di dire: "se non sei fallito almeno una volta prima dei 30 anni, non sei nessuno!". Purtroppo nel mondo latino il fallimento è un marchio sociale infamante... ma noi vogliamo svilupparci nel mondo, giusto?

L'unica cosa sulla quale essere cauti è l'indebitamento, ma per fortuna nella società dei servizi è sempre meno indispensabile.

Quando aprimmo la nostra startup nel 1995 (ma già lavoravamo da un bel po), non chiedemmo soldi alle banche: semplicemente una ventina di persone ci "prestarono" sulla fiducia un anno del loro tempo libero per lavorare. Ovviamente il modo tradizionale sarebbe stato un prestito bancario, l'assunzione di 3 persone ecc... ma avevamo tutti 20 anni circa e la cosa ha funzionato perchè alla fine chi ci ha lavorato dentro ha avuto un ritorno economico (che non avremmo potuto promettere a priori) e di esperienza.

La lezione numero uno è quindi che riuscire a raccogliere e motivare i tuoi collaboratori vale almeno tanto quanto un finanziamento in banca, ovviamente senza dimenticare che la fiducia va ripagata tanto quanto un prestito.

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