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Quante volte avete amato e...


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SandStorm

Ho detto ti amo diverse volte, sbagliando. Ancora adesso non ho capito cosa vuol dire "ti amo", e quindi ho smesso di dirlo. Diciamo però che le ho tradite tutte, tutte tranne una. Forse di lei ero veramente innamorato..ero ancora un idealista. Era la mia prima storia seria. Vivevo letteralmente per lei, zerbino come pochi, ero veramente andato. Lei mi ha tradito una sera davanti ai miei occhi dopo una litigata..da allora non sono più lo stesso, è cambiato tutto, mi ha fatto capire che mai più avrei potuto affidare tutto me stesso e la mia felicità a una donna.

Oggi siamo amici, ma solo perchè abbiamo una compagnia in comune. A me sta sul culo per il genere di persona che è, e non per quello che mi ha fatto. Il dolore è superato, vedo le cose con cinismo e una amara consapevolezza.

Però di una cosa sono sicuro: nonostante la sofferenza profonda e atroce che non dimenticherò mai e che mai più si ripeterà, non cambierei nulla..ho imparato tanto quella sera.

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Domanda semplice.

Quante volte avete amato ?

Domanda più difficile.

Cos'è rimasto di quell'amore/quegli amori ? (ricordo, rabbia, amarezza, delusione.)

Una donna, incondizionatamente, mai.

Altrimenti... in continuazione.

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Una. Dopo di lei più nessuna. Cosa è rimasto? Odio, cinismo, paura di rinnamorarmi ancora. Mi ha fatto troppo troppo male e sembra assurdo ma a distanza di tempo, a volte, il ricordo di lei ritorna e brucia ancora. Sarà la cicatrice sul mio cuore per la vita.

Più o meno è lo stesso anche per me.

Anche se l'ho lasciata io e perchè capivo che alla lunga c'erano lati del suo carattere che non avrei mai potuto condividere. Però c'erano altri lati che erano unici.

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paperoga

A giudicare dalle risposte, Kieslowski aveva visto giusto.

Illusione iniziale, poi disillusione, poi illudere altri/e e lasciare che si disilludano.

http://it.wikipedia.org/wiki/Decalogo_6

Ecco il modo in cui l'amore "muove il mondo"...

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CrimsonQueen89
Domanda semplice.

Quante volte avete amato ?

E questa sarebbe una domanda semplice...? :lol: Io non l'ho mai detto a nessuno. Comincia a venirmi il dubbio di aver sviluppato questo sentimento per il mio ultimo ragazzo, visto che ancora, a distanza di più di quattro mesi, continuo a pensarlo ogni giorno e mi manca al punto da avvertire momenti di tristezza e pianto improvvisi. Però se uno me lo chiedesse così, a bruciapelo, mi sentirei un po' presuntuosa nel dare una risposta univoca.

Sono giunta alla conclusione di essere assurda io: se per essere innamorati bisogna essere coinvolti al 100% nei rispettivi ambiti di sesso, intimità mentale, comunanza di prospettive e idee, emotività, complicità, compatibilità caratteriale...beh, un uomo così o non esiste o è un caso psichiatrico mancato (diciamo "strano forte"), come me :p

Se "amore" è provare una o più delle componenti sopracitate in maniera incredibilmente forte, allora direi due: le mie ultime due storie, per l'appunto. Una caratterizzata da un'intesa cerebrale fuori dal comune (è rimasto il nulla più assoluto), l'altra da un'intesa emotiva fuori dal comune (è rimasto un rapporto affettuosissimo: resta ancora da capire, però, se mi abbia scambiata per la sua amica lesbica). Insomma, se mi do agli esperimenti genetici e li fondo insieme...salta fuori l'Ammmmore perfetto! Un po' alla dr. Frank-N-Furter, ma sarebbe da provare.

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Io non rispondo perché essendomi innamorato molte volte, ed avendo amato con ogni cellula, con ogni pensiero, con ogni respiro, diverse volte, mi sono rotto di sentirmi dire da chi è meno passionale di me cose come "allora non era amore" "non ti sei mai innamorato" "ci si innamora una sola volta o due nella vita".

Mi sono davvero rotto.

Mentre io volavo più in alto che potevo e poi piombavo giù da altezze quasi letali, mentre mi rialzavo sputando i denti e riprovavo a volare...quelli giocavano a pallone, uscivano in gruppo per bere e guardavano la tv... e mi dicono "non ti sei mai innamorato, non si possono amare diverse persone", e tutti gli altri cliché che non sopporto più.

Fatta questa premessa... se, per dirla con gli psicologi, la differenza fra infatuazione ed innamoramento è che nel secondo c'è una progettualità comune, un fare progetti insieme...

Mi sono infatuato molte molte volte. ovviamente non tutte portate a conclusione.

Mi sono innamorato una decina di volte. ( a me sembra di più, perché le infatuazioni erano belle forti, ma mi rifaccio alla classificazione menzionata).

Ho amato totalmente e oltre la mia capacità di reggere i sentimenti 6 volte.

E...il desiderio...torrido, che permea ogni ambito del pensiero e del sentire, ogni momento della vita, del sonno, del lavoro...quello non so a che livello inserirlo ma ha attraversato la mia vita continuamente.

Modificato da ^'V'^
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CrimsonQueen89
Io non rispondo perché essendomi innamorato molte volte, ed avendo amato con ogni cellula, con ogni pensiero, con ogni respiro, diverse volte, mi sono rotto di sentirmi dire da chi è meno passionale di me cose come "allora non era amore" "non ti sei mai innamorato" "ci si innamora una sola volta o due nella vita".

Mi sono davvero rotto.

Ogni volta che intervieni, ^'V'^, mi parte un leggero brivido d'inquietudine: ti esprimi esattamente come un uomo letale che ho conosciuto l'anno scorso.

(poi guardo quel 33, vedo che vi passate qualche annetto di differenza, e torna il sereno; sempre che sia la tua vera età :ph34r:)

(per inciso, la parte quotata la trovo profondamente reale. E' per questo che non bisogna mai parlare d'amore con gli altri, soprattutto gli amici: stanno tutti lì, trepidanti e vogliosi di appiccicarti un'etichetta che soddisfi i loro parametri razionali. Ma bisogna capirli: smontando e vivisezionando il tuo sentire stanno tentando di qualificare le loro, di storie. Inconsciamente tutti facciamo lo stesso. Per chi sa viverli, la passione e l'amore permeano ogni cosa...figuriamoci se un corpo caldo sfugge a questa espressione di energia vitale. Bene così, la testa comunque per far salotto torna sempre utile...i sentimenti, invece, è bene tenerseli per sé :))

Modificato da CrimsonQueen89
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Ogni volta che intervieni, ^'V'^, mi parte un leggero brivido d'inquietudine: ti esprimi esattamente come un uomo letale che ho conosciuto l'anno scorso.

(poi guardo quel 33, vedo che vi passate qualche annetto di differenza, e torna il sereno; sempre che sia la tua vera età :ph34r:)

(per inciso, la parte quotata la trovo profondamente reale. E' per questo che non bisogna mai parlare d'amore con gli altri, soprattutto gli amici: stanno tutti lì, trepidanti e vogliosi di appiccicarti un'etichetta che soddisfi i loro parametri razionali. Ma bisogna capirli: smontando e vivisezionando il tuo sentire stanno tentando di qualificare le loro, di storie. Inconsciamente tutti facciamo lo stesso. Per chi sa viverli, la passione e l'amore permeano ogni cosa...figuriamoci se un corpo caldo sfugge a questa espressione di energia vitale. Bene così, la testa comunque per far salotto torna sempre utile...i sentimenti, invece, è bene tenerseli per sé :))

Ma che bel post!

No, non sono io, ho davvero 33 anni e mi chiamo davvero AiViA.

Inoltre odio e straodio qualificarmi proprio per l'effetto etichettamento e categorizzazione che esponi.

Uomo Letale....

Espressione che mi hanno già rivolto.

Modificato da ^'V'^
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CrimsonQueen89

Ma che bel post!

No, non sono io, ho davvero 33 anni e mi chiamo davvero AiViA.

Inoltre odio e straodio qualificarmi proprio per l'effetto etichettamento e categorizzazione che esponi.

Uomo Letale....

Espressione che mi hanno già rivolto.

Sospiro di sollievo definitivo, vista la provenienza ogni tanto mi partiva lo shock ipotermico.

Etichettare e categorizzare sono fenomeni che hanno un po' lo stesso ruolo dell'appendice nel corpo umano: tutto sommato c'è un perché dietro, per ogni pensiero razionale (in questo caso, interrogarsi sulla definizione di un sentimento) c'è un conseguente tentativo d'incasellamento (ma quindi ciò che ho provato quella volta cos'era?). Fin qui tutto naturale. Il problema sorge nel momento in cui l'appendice s'infiamma, il pensiero diventa ingombrante, pregiudiziale, con più o meno ostinate pretese di superiorità.

Ed ecco l'amico non ti chiede più "cosa stai provando per quella donna?", entrando in sintonia con il tuo stato mentale. Ma tenta d'importi il suo. Brutta storia.

Io dell'amore non capisco niente, ma mi accontento delle mie sciocche emozioni. ^_^

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cross

3d davvero interessante!

E' una domanda abbastanza difficile,ed è altrettanto difficile rispondere con sicurezza,per chi come me è poco incline ad esprimere i propri sentimenti.Non ho avuto moltissime relazioni,ma posso essere sicuro di aver amato solo e unicamente una volta.Ne sono convinto,essendo giovane mi è sembrato tutto stranissimo,sopratutto nel primo periodo,era come se stessi vivendo un periodo nuovo.

Cosa ne è rimasto?! E' questa la domanda più complessa.Spesso la odio,altre volte torno a chiedermi se ha risolto i suoi mille problemi, e altre volte ancora torno a chiedermi come sarebbe andata se il tutto avesse preso una strada diversa.Nonostante sia passato del tempo è l'unica donna e l'unica relazione sulla quale non ho mai finito di farci pensieri/domande.In definitiva non so dirvi cosa sia rimasto di questo amore :pardon:

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