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Chi era Arjuna, chi è il Dio Krishna e che come si medita?


DeGraaf

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Pathfinder

Consiglierei di non meditare dopo i pasti principali, né poco prima di andare a letto. Nonostante ciò, se durante la conteplazione si viene perfasi da un avvolgente torpore, è conveniente lasciarsi addormentare.

Perché?

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Perchè dopo i pasti principali inizia la digestione (alto metabolismo) e meditando il metabolismo lo si abbassa.

Rischi di dare un pò fastidio al processo digestivo, anche se devo ammettere che personalmente l'ho fatto spesso (specie dopo la colazione), e soprattutto quando l'alternativa era non meditare.

Riguardo al torpore credo che Tony intendesse semplicemente seguire i propri impulsi per non far diventare la meditazione uno sforzo: quando si ha sonno è veramente brutto se ci si sforzasse di ripetere il mantra, etc.

Non si riuscirebbe, e verrebbe comunque male, non sarebbe meditazione, ma pura tecnica.

Parlo per me, ma credo che Tony condividerebbe :)

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White Lion

Oddio! Grazie a tutti :)

Avrei delle domande, da profano ovviamente

Voi dite che lo scopo della meditazione non è reprimere i pensieri (cosa che io facevo, come spiegherò sotto) bensì lasciarli vagare, senza cercare di scacciarli o di fissarsi su uno per analizzarlo. Eppure, subito dopo, dite di ripetere un mantra.

Siamo arrivati in una situazione nella quale il mantra viaggia da solo e i pensieri non sono fissati.

Perciò l'obiettivo ultimo è avere la mente vuota da ogni pensiero? Spero di aver capito..

Domanda

1) invece che ripetere un mantra, parola religiosa (che per un non fedele non ha senso) non è possibile concentrarci su qualcosa (respiro, sensazioni) per poter arrivare alla stessa situazione di pace interiore?

2) è possibile sostituire il "mantra" con una sequenza progressiva di numeri? In un articolo in internet consigliavano questa tecnica per "non pensare"

3) è possibile scegliere come mantra una parola in italiano che abbia un senso per noi?

ps. io sapevo che la meditazione base (quella praticata dal Buddha) era la concentrazione, la focalizzazione della mente sull'atto respiratorio. Questo serviva per poter diventar coscienti del proprio corpo e perciò arrivare all'illuminazione (o per gli occidentali: meno ansia, meno stress e via dicendo).

pps. scusate per eventuali errori tecnici o per inesattezze "religiose" :)

Modificato da White Lion
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Tony Montana

Perchè dopo i pasti principali inizia la digestione (alto metabolismo) e meditando il metabolismo lo si abbassa.

Rischi di dare un pò fastidio al processo digestivo, anche se devo ammettere che personalmente l'ho fatto spesso (specie dopo la colazione), e soprattutto quando l'alternativa era non meditare.

Riguardo al torpore credo che Tony intendesse semplicemente seguire i propri impulsi per non far diventare la meditazione uno sforzo: quando si ha sonno è veramente brutto se ci si sforzasse di ripetere il mantra, etc.

Non si riuscirebbe, e verrebbe comunque male, non sarebbe meditazione, ma pura tecnica.

Parlo per me, ma credo che Tony condividerebbe :)

Precisamente, la naturalezza è sovrana. Dopo pasti particolarmente corposi ho notato, insieme ad un certo torpore, una lieve condizione di malessere (e lo stesso è stato osservato da altri).

Oddio! Grazie a tutti :)

Avrei delle domande, da profano ovviamente

Voi dite che lo scopo della meditazione non è reprimere i pensieri (cosa che io facevo, come spiegherò sotto) bensì lasciarli vagare, senza cercare di scacciarli o di fissarsi su uno per analizzarlo. Eppure, subito dopo, dite di ripetere un mantra per poter "sgomberare la mente". Spero di aver capito bene fin qua..

Detto questo, invece che ripetere un mantra, parola religiosa (che per un non fedele non ha un senso. Si può per caso scegliere una parola di senso compiuto, magari in italiano, che per noi ha un senso?) non è possibile concentrarci su qualcosa per poter arrivare alla stessa situazione di pace interiore?

ps. io sapevo che la meditazione base (quella praticata dal Buddha) era la concentrazione, la focalizzazione della mente sull'atto respiratorio. Questo serviva per poter diventar cosciente del tuo corpo e perciò arrivare all'illuminazione (o per gli occidentali: meno ansia, meno stress e via dicendo).

pps. mi spiace per eventuali errori tecnici o per inesattezze "religiose" :)

Quella che segue è una mia visione, frutto di studi ed esperienze; potrebbe benissimo essere una cazzata.

Immagina il tuo corpo, nella sua interezza, come una macchina capace di compiere innumerevoli azioni, tra i quali l'importantissima autoriparazione. Meno incarichi ha da svolgere, più l'autoriparazione è efficace ed efficiente: durante il sonno, per esempio, o melgio ancora durante un digiuno (di corpo e "anima"). Una quantità enorme di studi è presente in letteratura, a tal proposito, ma di questo non ci frega niente.

Ora immagina la tua mente come il sistema operativo del tuo personal computer (quantistico). Anch'esso è in grado di autoripararsi, tanto meglio quanto più la CPU è libera. Il mantra, l'attenzione sul respiro, sul suono primordiale, ... è un "ciclo" che occupa una percentuale irrisoria di CPU, con l'incredibile potenza di limitare l'esecuzione automatica di programmi di pensiero (ti sfido a non pensare per un minuto) lasciando al PC una enorme capacità di autoriparazione. Più la parola è "musicale", breve (una sillaba solitamente) ed insignificante (cioè, coscientemente priva di significato), meglio sembrerebbe andare.

Ok, questa è la spiegazione 1.0 della meditazione che ho rubato, con ogni probabilità, per un tipico nerd occidentale =)

Potrebbe accadervi che durante la meditazione, oltre all'accumularsi di pensieri (anche traumatici, fate attenzione), potrebbero verificarsi movimenti muscolari spontanei (involontari) anche bruschi; oppure movimenti "rotatori" o altre variazioni sul tema. Sono anche questi, immagino, segnali di scaricamento dello stress: lasciateli fare e limitatevi gentilmente a ripetere il vostro mantra.

Modificato da Tony Montana
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Precisamente, la naturalezza è sovrana. Dopo pasti particolarmente corposi ho notato, insieme ad un certo torpore, una lieve condizione di malessere (e lo stesso è stato osservato da altri).

Quella che segue è una mia visione, frutto di studi ed esperienze; potrebbe benissimo essere una cazzata.

Immagina il tuo corpo, nella sua interezza, come una macchina capace di compiere innumerevoli azioni, tra i quali l'importantissima autoriparazione. Meno incarichi ha da svolgere, più l'autoriparazione è efficace ed efficiente: durante il sonno, per esempio, o melgio ancora durante un digiuno (di corpo e "anima"). Una quantità enorme di studi è presente in letteratura, a tal proposito, ma di questo non ci frega niente.

Ora immagina la tua mente come il sistema operativo del tuo personal computer (quantistico). Anch'esso è in grado di autoripararsi, tanto meglio quanto più la CPU è libera. Il mantra, l'attenzione sul respiro, sul suono primordiale, ... è un "ciclo" che occupa una percentuale irrisoria di CPU, con l'incredibile potenza di limitare l'esecuzione automatica di programmi di pensiero (ti sfido a non pensare per un minuto) lasciando al PC una enorme capacità di autoriparazione. Più la parola è "musicale", breve (una sillaba solitamente) ed insignificante (cioè, coscientemente priva di significato), meglio sembrerebbe andare.

Ok, questa è la spiegazione 1.0 della meditazione che ho rubato, con ogni probabilità, per un tipico nerd occidentale =)

Potrebbe accadervi che durante la meditazione, oltre all'accumularsi di pensieri (anche traumatici, fate attenzione), potrebbero verificarsi movimenti muscolari spontanei (involontari) anche bruschi; oppure movimenti "rotatori" o altre variazioni sul tema. Sono anche questi, immagino, segnali di scaricamento dello stress: lasciateli fare e limitatevi gentilmente a ripetere il vostro mantra.

Mai risposta poté essere migliore. Non posso aggiungere altro :)

Cito solo un episodio, ovvero, White Lion, feci la stessa domanda a chi mi insegnò la meditazione, e mi disse:

" Se tu scegli una parola di cui conosci il significato, la tua mente lavorerà sul significato"

E posso aggiungere io che con una sequenza di numeri è più o meno la stessa cosa, "contare" è comunque un'attività.

Mentre un mantra è come il nulla, è fissarsi sullo zero per arrivare allo zero :)

Fissarsi su un contenitore (il mantra) vuoto, per raggiungere il Vuoto verò, e cioè il vuoto pieno che contiene tutto.

Qui è metafisica, ma è credo di avere reso l'idea :)

E così ho semplicemente insistito su ciò che ha già detto Tony.

Tony il paragone con la CPU e il concetto di autoriparazione sono magnifici, condivido le stesse idee, ma non avrei saputo trovare questa metafora. :)

Modificato da DeGraaf
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Pathfinder

Propongo di inserire la metafora della CPU nel primo post!

Ma a questo punto...il mantra serve o basta concentrarsi sul respiro?

Che poi il lasciar scorrere i pensieri è una cosa che faccio in automatico durante la mia passeggiata quotidiana, mentre nella meditazione riesco davvero a creare il vuoto nella mia testa...è un bene o un male? La cosiddetta mindfullness è necessaria?

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koram

Propongo di inserire la metafora della CPU nel primo post!

Ma a questo punto...il mantra serve o basta concentrarsi sul respiro?

Che poi il lasciar scorrere i pensieri è una cosa che faccio in automatico durante la mia passeggiata quotidiana, mentre nella meditazione riesco davvero a creare il vuoto nella mia testa...è un bene o un male? La cosiddetta mindfullness è necessaria?

hai vinto!

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Propongo di inserire la metafora della CPU nel primo post!

Ma a questo punto...il mantra serve o basta concentrarsi sul respiro?

Che poi il lasciar scorrere i pensieri è una cosa che faccio in automatico durante la mia passeggiata quotidiana, mentre nella meditazione riesco davvero a creare il vuoto nella mia testa...è un bene o un male? La cosiddetta mindfullness è necessaria?

La vera domanda è. Hai sensazioni positive?

Perchè come dice Koram... Hai vinto! Sempre che tu stia bene :)

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Tony Montana

Tony il paragone con la CPU e il concetto di autoriparazione sono magnifici, condivido le stesse idee, ma non avrei saputo trovare questa metafora. :)

Non credo sia "mia". Se riesco a farmi venire in mente dove l'ho rubata, linko ;)

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Pathfinder

In che senso ho vinto?

Comunque sensazioni a volte positive, a volte neutre. Il mindfullness mentre cammino è una cosa che mi viene da quando son piccolo, tant'è che in momenti di confusione ho l'abitudine di farmi una doccia (anche qui penso parecchio) o camminare. Quando al liceo mi parlarono di Stream of consciousness capii subito cosa voleva dire: i pensieri si susseguono, ma non si accavallano mai.

Ho risolto parecchie situazioni con una camminata :)

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