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Credete ad una vita dopo la morte?


onirius

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Apollodoro

Infatti tu parli di qualcosa che debba agire dall'esterno effettuando un'operazione (copiare e trasferire su un altro supporto). Io invece ipotizzo l'esistenza di qualcosa che semplicemente c'è ma che non fa assolutamente nulla di così "cosciente" come lo farebbe un uomo. Non stiamo parlando di Dio. 

Dio è morto da un pezzo e prima ce n'erano tanti. Tutti nella nostra "mente" letteralmente. Teoria delle mente bicamerale (so cose toste, il libro intendo, Julian Jaynes).

Io parlo di qualcosa che in qualche modo "colleghi" la specie a se stessa per un concetto di sopravvivenza. non so, molti ipotizzavano che infatti la specie umana fosse molto simile a quella delle api. 

Modificato da Apollodoro
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Apollodoro
12 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Mi piace credere che dopo la vita ci sia il bacino

Che tipo di bacino? 😂

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sfulcrum
7 ore fa, Apollodoro ha scritto:

Infatti tu parli di qualcosa che debba agire dall'esterno effettuando un'operazione (copiare e trasferire su un altro supporto). Io invece ipotizzo l'esistenza di qualcosa che semplicemente c'è ma che non fa assolutamente nulla di così "cosciente" come lo farebbe un uomo. Non stiamo parlando di Dio. 

Dio è morto da un pezzo e prima ce n'erano tanti. Tutti nella nostra "mente" letteralmente. Teoria delle mente bicamerale (so cose toste, il libro intendo, Julian Jaynes).

Io parlo di qualcosa che in qualche modo "colleghi" la specie a se stessa per un concetto di sopravvivenza. non so, molti ipotizzavano che infatti la specie umana fosse molto simile a quella delle api. 

No, non necesseriatamente ipotizzo l'esistenza di un'ente esterno, bensì seguo in maniera consequenziale il tuo ragionamento ovvero (cit): "se ho una mia coscienza adesso in questo corpo, perché dopo morto non potrei averla in un altro??? "

A quel punto ti ho fatto notare un paio di problemi: serve una capacità virtualmente infinità di storage e di energia sia per immagazzinare i dati dell'eventuale stato di coscienza di un corpo al momento t0 sia successivamente per ricostruirne il fronte d'onda (poi in linea teorica i dati su un hard disk si potrebbero riconfigurare da soli come nell'altro....nel tempo pari alla durata di una sommatoria di n universi).

Se consideriamo il principio di economicità della natura mi sorge spontanea la domanda:

 Perché dovrebbe esistere questa rete che colleghi la nostra specie? Non è più probabilmente un modo, comune a gran parte delle culture umane, di far fronte alla paura della morte?

Questa struttura riguarderebbe solo la nostra specie o anche altri homo (l'accesso si basa su sequenze geniche?) e nel caso anche esistesse dovrebbe essere soggetta essa stessa ad evoluzione, ma a questo punto qual'è la differenza fra questa rete e un ente  qualsiasi che posso immaginare...chessò....l'invisibile unicorno rosa?

Ognuno ha certamente diritto alle sue opinioni però se ipotizzo A credo si debbano argomentare i fatti per cui A e più probabile di B o C.

 

Modificato da sfulcrum
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Apollodoro

Ti rispondo velocemente poi eventualmente scrivo di più. Ci sono molte opinioni che dicono che l'universo non sia altro che lo specchio di noi stessi in quanto nulla potrebbe esistere senza un'osservatore che osservi. 

Il fatto che quello che percepiamo possa essere davvero una creazione all'interno del nostro cervello non è affatto da escludere per quanto possa essere "reale" ciò che osserviamo. 

Uno spazio di immagazzinamento e di infinita energia quindi sarebbe lo stesso universo.

Ma la coscienza o quello che può rappresentare, potrebbe esistere a prescindere e potrebbe essere una sola ed unica per l'intera specie per una sorta di direzionamento di essa stessa. 

Potrebbe essere il DNA o un qualcosa di più, diciamo, profondo che ancora non si conosce. Ma queste sono tutte mie supposizioni che sto scrivendo a caldo.

E beh, sì, da quando l'uomo ha la... "coscienza" di dover morire, non ha fatto altro che cercare modi che travalicassero questa paura. 

La funzione di questa specie di rete di "coscienza"  dovrebbe essere appunto una sorta di memoria per far sì che la stessa specie non si dimentichi cosa sia. 

Diciamo che in linea generale non mi dispiace pensare alla reincarnazione. Ma non è che per me sia più o meno importante. 

Quello che mi fa paura, è quella cosa che chiamano "vecchiaia" più che la morte stessa. 

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Sonia

Esiste una vita dopo la morte. Alcuni episodi famigliari mi hanno portato a pensarlo. 

C'è un libro che si chiama "la vita oltre la vita"'che lo spiega, basandosi su testimonianze di persone che per qualche minuto erano clinicamente morte e poi sono tornate in vita.

Sono riuscita a leggerne le pagine iniziali, poi l'ho abbandonato, mi procurava malessere.

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moneymaker

Non ci sarà nulla, moriremo e basta come è giusto che sia.

 

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Resilienza....
Il Wednesday, August 30, 2017 alle 16:27 , sfulcrum ha scritto:

A quel punto ti ho fatto notare un paio di problemi: serve una capacità virtualmente infinità di storage e di energia

L universo?

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Dunque, vediamo un po'....... .

Per rispondere a questa domanda bisognerebbe fare un ragionamento, innanzitutto: chiederci cos'e' la vita e cos'e' la morte?

La vita e' determinata dalla nostra coscienza, da cio' che il nostro cervello e' in grado di percepire: il tempo, la luce, l'energia, il mondo esterno, la materia e via di seguito.

La morte invece e' il nulla piu' assoluto. Tutto si ferma, persino il tempo si ferma.

Se ne deduce che la nostra coscienza continua all'infinito ma in un altra forma di vita (anche animale perche' anche loro hanno una coscienza)

puo' succedere dopo miliardi e miliardi di anni in un altro pianeta abitabile distante miliardi di chilometri,

ma per la tua coscienza sara' passata solo una frazione di secondo.

Immaginatevi un lunghissimo sonno: quando vi risvegliate non vi rendete nemmeno conto del tempo che e' passato.

Si dice addirittura che questo tempo non e' nemmeno calcolabile perche' in realta' il tempo non esiste.

Considerando che con la morte il nostro cervello non percepisce piu' nulla (spazio, tempo e materia) se ne deduce che la morte semplicemente NON ESISTE.

Per cui esiste solo la vita e la nostra coscienza.

 

A questo punto qualcuno potrebbe obiettare e chiedermi: ma se la vita ricomincia in un altro corpo e in un'altra forma vivente perche' ci spaventa cosi tanto la morte?

Non e' la morte in quanto tale che ci spaventa,

ma e' la fine di tutto: il sapere che non rivedrai mai piu' i tuoi cari, il dover salutare tutti, la sofferenza fisica e psicologica che ti porta alla morte.

Questo spaventa, non la morte in se perche', come ho detto prima: la morte NON ESISTE.

Esiste solo la trasmutazione della nostra coscienza da una forma vivente a un'altra forma di vita.

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BlackSwan

"Non ho paura della morte, sono un vecchio fisico. Ho paura del tempo." (Professor Brand) - Interstellar

Modificato da BlackSwan
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