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Credete ad una vita dopo la morte?


onirius

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onirius

@curiosa

Fondamentalmente non ha un senso la vita, se non quello che gli possiamo dare noi, ogni cultura riempie il significato con diversi assiomi che dipendono dalle sovrastrutture della società, in Italia il significato è quello di avere una vita benestante che ti permetta di soddisfare i bisogni di tutti i giorni e qualche sfizio.

Ma una volta che spogliamo l'essere umano di tutte le imposizioni della società, dei traumi infantili, dei dogmi religiosi, cosa rimane?

Un essere istintivo con una forte componente emotiva.

Ma anche qui potremmo fare uno spoglio delle nostre componenti basilari, analizzando quelle che portano beneficio e quelle che danneggiano.

Io ne trovo 2, i sentimenti negativi e quelli positivi.

I primi racchiudibili nell'odio, invidia, rancore ecc, non servono all'essere umano, perché lo chiudono in se stesso, lo logorano, lo affliggono non gli permettono di avere armonia.

I positivi, racchiudibili in un unica parole l'amore, per la vita e per le persone, gli permettono di aprire il cuore, di essere ricettivi di evolversi e di essere pro-attivi.

In sostanza, credo che l'uomo abbia il dovere di migliorarsi, di evolvere e questo è un senso intrinseco della sua esistenza, applicabile solo con una approccio alla vita positivo e amorevole.

Credere che il senso della vita sia quello di vivere, lavorare, scopare e morire lo trovo molto restrittivo alla luce della nostra poliedricità.

In questo senso la scienza (direi per fortuna) sta mettendo molto in discussione i suoi dogmi, io ad esempio ero un assiduo sostenitore della scienza, biologia e fisica tra tutti, ora sono molto vicino alla mia parte spirituale, perché in fondo siamo anche e soprattutto questo, esseri di spirito.

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onirius

mh, perchè hai quotato proprio me? :give_rose:

Era un pretesto, nulla di personale ;)

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curiosa

Si? Sembrava che stessi rispondendo ad un mia domanda XD

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Tony Montana

Recentemente ho incrociato questo teorema matematico (i teoremi di incompletezza, si trovano anche su wikipedia) che mi ha fatto pensare molto:

"Nessun sistema coerente può essere utilizzato per dimostrare la sua stessa coerenza" (Cit Goedel)

Noi possimo vederci come dei sistemi perfettamente funzionanti e coerenti (siamo un insieme di ricordi, esperienze, emozioni, ecc...), ma forse proprio per questo motivo non siamo in grado di definirci.

Se fossimo in grado di definirci allora siamo esterni al sistema e quindi siamo esterni a noi stessi.

Tutte le qualificazioni sono arbitrarie. Perchè ogni definizione di noi stessi prevede un'altra assimatizzazione. Possiamo definire l'assioma ma per fare questo creiamo un altro assioma. Un cerchi infinito.

È lo stesso teorema che ha spinto Penrose a ipotizzare che la mente umana possieda una intuizione per la "verità" non algoritmica. Il che indica chiaramente che non ha capito il teorema di Goedel.

Ti assicuro che non possiamo definirci come sistemi formali del prim'ordine. E poi, perché non filosofeggiare sul Teorema di Completezza?

Modificato da Tony Montana
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onirius

Si? Sembrava che stessi rispondendo ad un mia domanda XD

Si rispondevo a te certo, ma era anche per contribuire alla discussione

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Rise

Da qualche "parte" si va, magari con coscienza, corpo, forma diversi, ma non smettiamo di esistere.

Anni addietro feci una seduta spiritica, e comunicai, per certo, con mio nonno, morto 15 anni prima.

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curiosa

@oni: ah :) per quanto riguarda il discorso che hai fatto posso dire di essere abbastanza d'accordo con te. Per quanto riguarda la domanda, io mi stavo chiedendo 'perchè dovrebbe avere per forza un senso una vita dopo la morte' e non 'che senso ha la vita' :)

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onirius

@oni: ah :) per quanto riguarda il discorso che hai fatto posso dire di essere abbastanza d'accordo con te. Per quanto riguarda la domanda, io mi stavo chiedendo 'perchè dovrebbe avere per forza un senso una vita dopo la morte' e non 'che senso ha la vita' :)

Allora ho capito male, tu intendi perché dovremmo avere una vita dopo la morte e che senso abbia questo?

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curiosa

Sì, ho quotato la frase di Sihon:

Come già è stato detto, non avrebbe senso stare qui e poi sparire.

Secondo me siamo parte di un disegno molto più grande di quello che pensiamo di conoscere.

E mi sono chiesta spontaneamente:

Perchè non dovrebbe avere senso 'sparire' e basta dopo la morte?

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