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Sondaggio: Quanti F-Close hai ottenuto?


shinobi

Numero F-Close  

351 utenti hanno votato

  1. 1. Quanti F-Close hai ottenuto nella tua vita seducendo le donne?

    • Da 0 a 10 F-Close
      230
    • Da 10 a 25 F-Close
      69
    • Da 25 a 50 F-Close
      24
    • Da 50 a 100 F-Close
      17
    • + di 100 F-Close
      7
    • + di 250 F-Close
      4


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DreamSpirit
7 minuti fa, Ghost Rider ha scritto:

Una volta, per queste situazioni, avevano inventato le meretrici.

Ci sono anche adesso 

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Joe Vicenza
6 hours ago, Monkhor said:

Un hobby più interessante sarebbe andare in cerca di ragazze che rispondano a "Ciao, secondo te questo fazzoletto sa di cloroformio?" e tenere il conto.

Atomico, imperiale.

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Zupper
7 ore fa, Giulioone95 ha scritto:

Aprimi [gli occhi], se puoi.

Lo hai sul serio chiesto?

 

Ommini dai n f-close... posso sapere se ogni f-close corrisponde ad un (vero) orgasmo regalato?

 

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Tony Stark
3 ore fa, Zupper ha scritto:

Ommini dai n f-close... posso sapere se ogni f-close corrisponde ad un (vero) orgasmo regalato?

 

Nel mio caso, purtroppo, la risposta è no.

Con grande rammarico e disappunto confesso che sono riuscito a regalare uno o più orgasmi solo al 70% di loro.

Uno dei motivi per cui mi sono iscritto qui è anche quello di affinare, imparando dai maestri, la mia abilità nella suprema e nobilissima arte di far star bene le donne, farle fiorire, sbocciare e farle esplodere di piacere.

Vedere, ascoltare, toccare, annusare, gustare e vivere una donna che gode e viene è per me una tra le cose più belle, se non addirittura la più bella del mondo.   

Pertanto non voglio che accada mai più che una donna che stia con me non abbia neanche un orgasmo.
 

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Giulioone95
11 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Ok, ma dopo lunedì che mi sono addormentato sulla sedia mentre andavo avanti a editare Hurricane 2 e ho i tempi strettissimi, ora vado di lungo fino a domenica sera sperando di finire, volevo cenare ma ormai è pure tutto chiuso e non mangio da... boh. 

Intanto ti lascio alcuni spunti: 

1) L'unico motivo che vedi possibile per cui farti qualcosa è cosa questo dimostri agli altri... E con queste lenti osservi il mondo... e vedi qualcuno fare qualcosa e ti chiedi cosa voglia dimostrare facendolo.... come gli piaccia sentirsi rispetto agli altri... ma questa non è una cosa che appartiene alla realtà della sua esperienza, è una posizione tua, che vedi come movente per i gesti altrui. 

2) "Mi sono fatto delle grasse e non mi è piaciuto, preferisco le fitness model" è una frase ben formulata. Basata sull'esperienza. 

Anche "ho provato a farmi delle grasse ma mi viene il voltastomaco, non ci riesco, non fa per me, quando invece mi si avvicina una fitness model mi scoppia il cuore in petto, la desidero tantissimo " è una frase ben formulata. 

"se vedo una grassa penso che è contro natura farsela/ non capisco perché uno se la debba fare se può avere anche una magra/ penso che se uno se la fa è solo per dimostrare qualcosa / penso penso penso..." 

Sono frasi che derivano da ragionamenti e filtri mentali, non da esperienze o sensazioni. 

I ragionamenti e i filtri mentali possono essere più o mano in voga in una data società o in un dato periodo storico, ma non hanno alcuna aderenza con la realtà dell'esperienza interiore. 

3) Alla tua età, di giorno, conobbi una filippina molto molto bella. Femminile come poche donne sanno essere e priva di rotture di cazzo, paranoie e stress inutili, fu lei a fare di tutto perché andassi a trovarla a casa, fu lei a cercare di conoscermi entrando nel negozio dove lavoravo e mi scrisse il numero su un biglietto dopo avermi fatto girare la testa appoggiandosi col braccio al mio e mantenendo il contatto per molti lunghi secondi mentre mi chiedeva se comprando uno stand da muro per la televisione, sarei potuto andare a montarglielo io in camera.

Avessi saputo, probabilmente non l'avrei avvicinata, per filtri mentali più che altro. 

Avevo fatto amicizia con due trans italiane, in passato, forse su di una qualche pensiero di farmelo succhiare lo avevo fatto, ma per esempio in caserma fui l'unico della mia camerata che non si fece il giro a trans. Ma lei era proprio una ragazza, era femminile, non lo avevo proprio capito. 

Così un giovedì sera la chiamo e al telefono mi viene un dubbio, sentendo la sua voce in modo isolato dalla vista. 

Un dubbio che zittisco con due whisky in un bar sul tragitto. 

Arrivato nella sua stanza capisco subito che non può essere donna... troppo energeticamente intelligente la stanza, nei colori sensuali, nei poster di donne nude alle pareti, la luce soffusa di candela e la musica da imbuto verso il sesso e subito. 

La targhetta dorata "Miss Trans Filippine" che troneggia sopra il comò mi toglie gli ultimi dubbi. 

E forse non so se sia il caso di restare o di... sì, accettare quel calice di vino rosso... 

Che viso stupendo... ho un debole per le orientali... e che tette... 

Parliamo un po' di colleghi buttafuori che conosce (c'è un'antica alleanza non scritta fra butta e trans, forse perché finiamo di lavorare alla stessa ora quando le fighe sono a letto, e abbiamo voglia di compagnia e di un contatto umano... dopo aver fatto clienti tutta sera loro, aver litigato tutta sera noi).

In realtà sto parlando dal nervoso, non me la sento di prendermi la colpa della prima mossa, ma nemmeno esco da quella stanza. 

Così lo capisce e mi bacia. 

Oddio che labbra morbide... 

Un brivido mi scende lungo la schiena e mi rizza la peluria, un pensiero, scende con quel brivido... oddio cosa sto facendo... sto baciando un maschio... 

Quando il brivido arriva giù al cazzo e agli inferi... 

Subito viene respinto in su e il cazzo dice "che diavolo stai dicendo, che sei, frocio? Non hai visto che tette, e quella bocca? Prendi quella testa e porta quella bocca qui, adesso". 

E così... mi fece un gran pompino, tenendosi i jeans addosso. 

Appena venuto ebbi un po' di rimorso dell'acquirente, ma questo ci capita con quasi ogni figa o dopo quasi ogni sega. 

Inventai una scusa qualsiasi per andarmene via di lì, non volevo il seguito, non volevo che si togliesse i jeans, mi metteva a disagio pensarlo, a palle svuotate non potevo contare su quel senso di desiderio che acceca. 

Il giorno dopo... il sole sorse come ogni altro giorno, la vita era normale, stavo bene, e la verità era che era stato bello e che non avevo sentito nessun male che non derivasse da pensieri o seghe mentali. 

I giorni successivi rivalutai la cosa come un'esperienza piacevole, nulla di male. 

E quando con un collega ci fermammo a parlare con due tx in un bar la notte dopo il lavoro, che erano quelle due che conoscevo da anni.... 

Ero in macchina con lui, lui voleva seguire le due a casa per fumarsi una canna in pace, loro avevano l'erba a casa, io non fumavo, ma... certo, sarei potuto scappare in taxi. 

Ma ormai avevo aperto una porticina e avevo visto che non c'era nulla di brutto. 

Così finalmente mi accorsi di che belle gambe aveva la più bella delle due, e di come stessero bene con quelle calze a rete... 

E mi dissi... ok, andiamo. 

Così... la porta era aperta. 

Quella dell'esperienza diretta, non quella dei pensieri riguardo a qualcosa. 

 

 

Grazie.

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