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La donna è mobile, Qual piuma al vento...


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marlboro848

Posso contribuire anche io nell intervento e confermo che oltre ad essere irriconoscenti sono anche completamente insensibili.

Rimanendo in tema di soldi,capisco come si senta FMJ, non lo fa per rinfacciare o per sborraggine, bensì per una questione di principio e di riconoscenza.

I sacrifici sono anche questi,uno lo fa con il cuore e alla fine la prende nel culo.

Vi vorrei raccontare un particolare successo anni fa con la mia ex restando in tema.

Ero giovane, primo lavoro da 1000 euro il mese.

La mia ex voleva prendere la patente, e mi chiese per l'appunto un consiglio su una scuola guida economica, le consigliai quella dove sostenni l'esame io.

Al momento di pagare, prima dell'esame pratico, la madre scompare letteralmente salvo poi riapparire dopo un mese e ridermi in faccia.

Morale della favola l'esame lo pagai io, cosi come tutte le colazioni, benzina regali ristoranti e uscite senza considerare che per 1 anno ha convissuto da me e dato che avevamo una macchina sola, in pausa pranzo spesso e volentieri saltavo per andare a prenderla.

Le sono semprr venuto incontro anche quando la madre non aveva i soldi per fare la spesa, o quando i primi tempi ci addormentavamo e dovevo riportarla la mattina alle 6 a casa.

Dividivo più della metà del mio stipendio per lei, e ora che guadagno decisamente di più e sono da solo mi rendo conto di quanto abbia fatto per lei.

Eppure nonostante questo nemmeno un grazie,solo un"non farle se devi rinfacciarle".

No ciccia,

Io le ho fatte col cuore, ma prima di sbattere la porta ed andare dall'altro avrei preferito tu mi avessi ringraziato e avermi fatto almeno gli auguri di compleanno.

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Stefa91

Buon giorno, cara lucebianca. In primis, voglio dirti che i miei scritti, sono volutamente asettici e il più oggettivi possibile. Non è forse questo lo scopo del forum? Cercare di offrire un quadro il più oggettivo possibile in modo da permettere al lettore di farsi un'idea, la meno contaminata, del caso? Se avessi voluto esprimere il mio amore per questa donna, avrei scritto in versi, non in prosa. Avrei composto una bella poesia alla Leopardi, alla Prévert o avrei preso a prestito le parole del Petrarca. Non credi? Detto questo, tu conosci il grande epistemologo Karl Popper? Immagino di sì. Bene. Se lo conosci, saprai che, formulata una teoria, al fine di verificarne la validità (peraltro sempre temporanea), si deve provare a falsificarla e non a comprovarla cercando elementi che l'avvallino. Ora, stabilito questo, ti chiedo: se le cose stessero come dici tu, mi spieghi perché questo tipo di problemi, io, li abbia trovati solo con lei? Come mai, se il mio stile è quello dello snob, riccone, che tratta le donne da "piccola fiammiferaia", guardandole dall'alto in basso, ho avuto, fino ad ora, storie più che soddisfacenti e rimango tutt'ora in buonissimi rapporti con le mie ex, al di là del loro status economico o sociale? Questo elemento, sembra confutare il tuo lungo pistolotto. O sbaglio? Io ho amato questa donna, credimi. Sì, ne ho criticato alcune scelte che ritenevo completamente sbagliate e improduttive. Certamente, ho peccato dell'"io ti salverò", errore grave, imperdonabile, perché nessuno salva nessuno, tanto meno chi non vuole essere salvato. Questa donna, è tutt'altro che una fanciulla sottomessa. E' capace di punte di aggressività imbarazzanti: scenate per strada, scenate nei locali pubblici. I motivi? Le mie ex. Ho avuto donne molto belle, alcune modelle e attrici. Non lo sopportava. Conservavo qualche foto sul cellulare e questo, per lei, era una colpa gravissima. Per contro, lei non ha mancato di espormi tutto l'elenco dei suoi ex fidanzati con tanto di nome, cognome e sito internet. Per lei, tutte le mie ex avevano un valore pari a quello del letame. E così, pretendeva che io le definissi: letame. Per contro, i suoi ex, tra i quali un semianalfabeta certificato, erano tutti belli, intelligenti, eccezionali, coltissimi, ricchissimi. Io capivo molto bene queste sue insicurezza e gliele facevo presenti. Ho cercato molte volte di farla ragionare ma i suoi scoppi d'ira erano devastanti. Per più di un anno mi ha rinfacciato quelle quattro foto. Le dicevo che si trattava di zombie, di cadaveri del passato, ma nulla. Tutto vano. Fatica sprecata. Io non potevo avere avuto e non avrò mai, a detta sua, nessuna donna migliore di lei. La sua specialità era la critica. L'ho portata nei migliori hotel del mondo, nei ristoranti più raffinati, nei locali più alla moda, senza mai chiederle un centesimo ma lei, ogni volta, mi faceva notare qualcosa di negativo: una volta ero stato troppo freddo; la successiva non l'avevo abbracciata abbastanza; l'altra ancora, avevo guardato il culo della cameriera; quell'altra, invece, avevo buttato l'occhio sulle tette di una turista. Io, di queste cose, ci ridevo. Cercavo continuamente di rassicurarla dicendole che, a me, piaceva fare un po' il guascone, ma nulla di più. Quando ho comperato la villa, comperata in cinque giorni essendo stata un'occasione da prendere al volo, ho speso 5 milioni di euro. Lei, mi ha rinfacciato che non l'avevamo comperata insieme e che non poteva sentirla sua, dato che non l'aveva visitata con me, prima dell'acquisto. Questo il suo unico commento. Vedi, cara lucebianca, io ho il mio carattere. Un caratteraccio. Tuttavia, sono capace di perdonare anche l'imperdonabile, sono capace di superare le difficoltà, i problemi, non porto rancore, non colpevolizzo, non svaluto. Ho una grande accettazione verso tutte le persone che incontro e ancor più verso le persone che amo. Sono capace di chiedere scusa. L'ho anche fatto, in qualche occasione. Ma, ad un certo punto, stacco la spina. Dico basta. E' quello che ho fatto con lei. Dico basta, quando non c'è più la volontà di superare il problema ma solo la volontà di caricare colpe sull'altro, di deresponsabilizzarsi, di autoassolversi, gettando tutte le responsabilità sull'altro. Per due mesi ho cercato di recuperare il rapporto arrivando anche a dire di sì a cose che meritavano un grande e sonoro no! Sono stato accomodante. Le ho proposto di andare a fare un viaggio di un mese negli USA, un coast to coast sulla U.S. Route 66. Le ho chiesto di prendere tempo per noi, di lasciar decantare le cose, di non prendere decisioni sull'onda della rabbia, del rancore, delle incomprensioni. Poi è saltato fuori questo fantoccio. Il classico cogli-clone, liquidato in quindici giorni usato, a scopo terroristico-punitivo-sanzionatorio, contro di me. "E' colpa tua", mi ha detto, "Tu mi hai spinta verso questo qui". Deprimente, vero? E' così che si risolvono i problemi? E' questa la risposta di una donna matura? Vedi, il paradosso è che io avevo puntato su di lei. Io avevo immaginato di poter trovare stabilità, famiglia e figli, con lei. Avevo comperato casa per noi due. Le avevo chiesto di provare ad immaginare una vita insieme. Altro che lei vittima e io persecutore. La vittima, per certi aspetti, sono stato io. Con questo, non voglio di certo assolvermi dai miei errori e dalle innumerevoli stronzate che ho compiuto ma, diamine, siamo esseri umani e io, voglio poter vivere con leggerezza, voglio poter godere della compagnia della mia donna, potendo anche permettermi di provocare, di stuzzicare, di fare un po' il guascone e anche di sbagliare. Voglio poter sbagliare e voglio poterlo fare, certo che la mia donna sappia capire, accettare e superare. Così farò io per lei. Come si può vivere sotto un cielo di piombo? Come si può vivere sotto la cappa soffocante della gelosia, del sospetto, dell'accusa, del timore della rottura della relazione. Bisogna capire che il compagno o la compagna, non sono i responsabili della soddisfazione di tutti i nostri bisogni e nemmeno coloro cui spetta risolvere le nostre insicurezze, i nostri problemi infantili o le nostre nevrosi. La sicurezza e l'autostima, non stanno fuori di noi ma dentro noi stessi. Non dobbiamo chiedere all'altro di fare un lavoro che, in verità, spetta solo ed esclusivamente a noi.

(Per le riflessioni finali)... 92 minuti di applausi!!!!

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exumed

Posso contribuire anche io nell intervento e confermo che oltre ad essere irriconoscenti sono anche completamente insensibili.

Rimanendo in tema di soldi,capisco come si senta FMJ, non lo fa per rinfacciare o per sborraggine, bensì per una questione di principio e di riconoscenza.

I sacrifici sono anche questi,uno lo fa con il cuore e alla fine la prende nel culo.

Vi vorrei raccontare un particolare successo anni fa con la mia ex restando in tema.

Ero giovane, primo lavoro da 1000 euro il mese.

La mia ex voleva prendere la patente, e mi chiese per l'appunto un consiglio su una scuola guida economica, le consigliai quella dove sostenni l'esame io.

Al momento di pagare, prima dell'esame pratico, la madre scompare letteralmente salvo poi riapparire dopo un mese e ridermi in faccia.

Morale della favola l'esame lo pagai io, cosi come tutte le colazioni, benzina regali ristoranti e uscite senza considerare che per 1 anno ha convissuto da me e dato che avevamo una macchina sola, in pausa pranzo spesso e volentieri saltavo per andare a prenderla.

Le sono semprr venuto incontro anche quando la madre non aveva i soldi per fare la spesa, o quando i primi tempi ci addormentavamo e dovevo riportarla la mattina alle 6 a casa.

Dividivo più della metà del mio stipendio per lei, e ora che guadagno decisamente di più e sono da solo mi rendo conto di quanto abbia fatto per lei.

Eppure nonostante questo nemmeno un grazie,solo un"non farle se devi rinfacciarle".

No ciccia,

Io le ho fatte col cuore, ma prima di sbattere la porta ed andare dall'altro avrei preferito tu mi avessi ringraziato e avermi fatto almeno gli auguri di compleanno.

Modificato da exumed
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exumed

Marlboro...collega di "sventura" ( o meglio di percorso che in fin dei conti una sventura non lo è ) non faccio la lista delle cose che ho fatto per la mia ultima ex...si tratterebbe di un papiro...tra le tantissime cose ti dico soltanto due...magari le più importanti di tutte quante...la prima...che appena sceso sull'aeroporto di Milano ( pur di stare per due settimane con lei ) avevo avuto la "bella" notizia che mio padre era appena entrato in ospedale ( situazione la sua davvero pessima e che si trascinava da minimo 12 anni )...e che io non ero tornato per stare al suo fianco...conseguenza? E' morto un fottuto pomeriggio prima del mio rientro, così, all "improvviso" che le sue condizioni non sembravano così critiche da far presumere un'emergenza totale...e la mia ex quasi moglie nemmeno al suo funerale mi accompagnò....E la seconda...che avevo piantato il mio lavoro e una metropoli in cui vivevo...per andare ad imboscarmi nel suo paesiello di 5000 anime e sbattermi per minimo 4 mesi per trovarne un altro a minimo 50 km di distanza con tutti le incognite del caso...Un grazie da parte sua? Stiamo scherzando ovviamente....Dunque, niente auguri di natale, niente auguri di compleanno, dopodomani sono due anni dalla morte di mio padre...notizia che ebbi a casa sua ed in sua presenza...e figurati se mi aspetto un qualsiasi messaggio da parte sua...Il punto è che un ringraziamento da lei non l'ho mai aspettato, nemmeno voluto...per nulla di tutto quello che avevo fatto...Semplicemente perchè mi sentivo di farlo...ma non mi sarei nemmeno aspettato uno sputo nell'occhio...cioè "alla fine cazzo hai fatto per me"...o la bella frase di sua madre al telefono che io l'avevo abbandonata, perchè avevo "osato" di prendere le mie cose ed andarmene dopo mesi di solitudine in sua presenza e di totale menefreghismo nei miei confronti ( se togli le scopate, i viaggetti e quelle cose che per la mia ex fossero "divertenti" che col cazzo che non se le prendeva ), e tornare a casa mia ( dove come il classico coglione di turno mi sarei rotto i cojotes per aprire un'attività tutta mia e l'avrei portata da me...cosa che per fortuna alla fine non è successa )....Se ci fanno del male, non è colpa di chi ce l'infligge...ma nostra che gliel'abbiamo permesso...Tutto quì...Sarà banale, sarà cinico, ma non c'è nulla da fare. E la realtà delle cose...Un saluto e perdonami se mi sono permesso, fa male e lo so...anche s'è passato di tempo, ricordarsi certe cose tocca sempre qualche nervo scoperto...nemmeno io ne sono immune...e di sicuro la mia intenzione non era quella di fare il maestro...che non lo sono...Ma se le persone non apprezzano l'altro quando ancora stanno insieme o "insieme"....quando le cose vanno "bene" o bene...figurati se lo faranno quando per loro una storia è moribonda o morta...E no nparlo di ricambiare o sentirsi in debito...ma appunto...almeno non "regalare" all'altro dei docissimi calci sui coglioni...Chiudiamo una storia, si litiga pure se lo si sente...non ringraziamo se non lo sentiamo...ma almeno non buttiamo merda su certe cose che l'altro ha fatto ANCHE PER NOI...Perchè l'altruismo ragazzi...è una balla immensa...nessuno fa niente per nessuno se non gli da qualcosa indietro...anche l'essere contenti perchè abbiamo fatto qualcosa di "bello" per la persona amata o "amata"...è un tornaconto...E in quei casi i ringraziamenti da parte di chi ne aveva beneficiato IMHO sono superflui...

Per quanto riguarda lo "spronare" la/il proprio/propria compagno/a a migliorarsi...s'è stato lui/lei a esprimere un tale desiderio, non ci vedo nulla di male. Certo che ogni persona hai i suoi di "bottoni" che se non vanno premuti nella maniera giusta, può sembrare che cerchiamo di sminuirlo. Ma se uno è felice e contento di stare nello stato in cui si trovi...beato lui/lei e beati noi insieme a loro....Ma da là a dover "abbassarci" noi soltanto per non gonfiare i loro eventuali complessi d'inferiorità...ce ne vuole...Io, come credo tantissimi altri in questo posto ( e non soltanto ) si sono sudati l'anima per raggiungere qualche meta per loro importante...non ho mai messo il mio titolo professionale o nessun altro dei miei piccolissimi successi some medaglia sul petto...mi sono sempre comportato allo stesso identico modo con chiunque...sia con chi mi stesse apparentemente più in "alto" che con chi stesse apparentemente più in "basso"...con rispetto ed umiltà ma senza mai farmi mettere i piedi in testa o lasciarmi mordere quel piede...e non credo che dovevo giustificarmi con nessuna delle mie ex compagne se qualche volta mi sono mostrato "arrogante" su certe cose....Se loro non si sentivano all'altezza in certi posti e con certe mie frequentazioni...non potevo ( come nessuno credo ) "chinarmi" io per fare sentire meglio loro...La persona che ci sta accanto ci deve arricchire...darci la voglia di migliorare per noi stessi...anche soltanto con il suo esempio...e non possiamo aspettare che lui/lei regredisca per non sentirci in "difetto" noi...E per fare l'esempio scemo...non è che il falco debba diventare un canarino solo per far star meglio l'ultimo...ma è il canarino a dover elevarsi...sempre che ne abbia la voglia...Poi ognuno con le sue idee e il suo modo di essere...basta essere consapevoli di chi siamo e di cosa ci faccia stare bene...E se uno non ha mai nascosto il suo carattere...pur quanto difficile...se uno ha saputo accettare e rispettare il carattere del proprio compagno...non gli si può dare nessuna colpa per essere chi è...Dalle mie parti si dice che per indossare una mutanda di seta, uno debba avere il culo abile...Buona giornata al forum...

K

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Ma poi la fattura gliel'hai mandata a casa?

Ironia a parte (e voglio sottolineare che mi astengo volontariamente dal commentare i tuoi post iniziali su "voi esseri inferiori avete voluto la parità, ma non siete in grado di gestirla. L'universo è maschio", andremmo OT), lei è un'opportunista, con seri problemi di equilibrio interiore. Ma tu queste cose le sai perfettamente, tant'è che parli di lei con sempre maggiore disprezzo.

Per cui mi chiedo: perché la rivuoi? Non credo alla storia "lei è squilibrata quindi mi dà quel senso di instabilità all'interno della stabilità che credo di volere ma che non sono ancora pronto ad affrontare" (oddio, mi sono persa un attimo!). Io penso che tu sia un uomo con la perenne smania di dimostrare prima di tutto a se stesso di saper dominare situazioni difficili. Una donna tranquilla, equilibrata, che sa il fatto suo e non ha certo bisogno del tuo vino o della tua villa per avere una vita appagante ti annoia. La devi gestire, la devi dominare, la devi "salvare" come dicevi tu. Il punto è che il tuo volerla salvare non ha come obiettivo primario il suo bene, che è solo un'eventuale conseguenza. L'obiettivo primario del tuo volerla salvare è solo l'appagamento e l'accrescimento del tuo già percettibilmente enorme ego.

Perdonerai la franchezza, ma sono sicura che sei abbastanza intelligente da saperle perfettamente queste cose anche se non le affermi.

In ogni caso lei tornerà di sicuro, falle mancare attenzioni (materiali e non) e tornerà ancora prima.

Scusa, ma da cosa hai dedotto che il mio Ego sia ipertrofico - anabolizzato? Siamo alle solite? Per voi donne, un uomo che non si fa strada nella vita è un fallito, un uomo che riesce ad ottenere un qualche successo, invece, è un Egocentrico. Il primo, non è degno di voi, principesse sul pisello, il secondo, invece, vi oscura, vi fa ombra, e questo, voi, principesse sul pisello, non potete tollerarlo. L'unica differenza, in genere, è che nel primo caso, lo abbandonate senza pietà, nella seconda situazione, invece, lo cornificate, ma solo dopo esservi impossessate della sua carta di credito.

Guarda, io, per questa ragazza, ho fatto molto. Come Marlboro 848 e Exumed, ho messo a sua disposizione tutto quello che avevo, risorse economiche, materiali e immateriali, supporto morale, incoraggiamento, motivazione. Poi, che ci posso fare se io ho avuto successo nella vita, nello studio e nel lavoro, e lei no? Io l'ho incoraggiata, motivata, spronata. Lei non era soddisfatta del suo impiego, oggettivamente insoddisfacente e al di sotto delle sue possibilità. Pensa che oltre alla villa, le avevo acquistato anche uno studio, da 150 mq, all'interno del quale avrebbe potuto esercitare la sua professione, licenziandosi dall'insoddisfacente lavoro attuale. E' lei che non ha saputo gestire un uomo come me. E' lei che si sentiva, costantemente, in posizione subordinata. Sicuramente, soffriva di questo. Soffriva per il mio stile e tenore di vita. Soffriva per le mie conoscenze femminili, per le mie ex. Pensa che ero arrivato al punto di dirle che un'attrice con la quale ero stato per qualche mese, era una povera deficiente. Cosa, ovviamente, non vera. Ma pur che tacesse... Aveva questo bisogno profondo ed impellente di sentirsi al centro del mondo, di essere messa su un piedistallo. Voi donne, siete un po' tutte così. L'autostima vi fa spesso difetto. E' un problema vostro, che scaricate sulla relazione. Non è compito del vostro compagno farvi da psicoterapeuta. Non è compito del vostro compagno curare la vostra autostima. Sono fermamente convinto, che molte relazioni finiscano per queste dinamiche. Ovvio che, poi, basta il primo stronzo che passa, che vi lisci un po', che vi corteggi, che vi dia quella carica di autostima che bramate più di quanto un assetato brami l'acqua, e ci cascate come delle pere mature. Certo, dura qualche settimana, qualche mese. Poi, vi accorgete che le cose non stanno come ve le immaginavate nella vostra testolina. E cominciate a ripensare a quel povero disgraziato che vi ha sopportate per anni, che ha spinto la carriola tra mille tempeste, che ha tirato il carro tra mille difficoltà e che avete scaricato come l'immondizia, per rincorrere l'illusione che qualcun altro possa risolvere le vostre nevrosi infantili. Sempre il prossimo. Una follia. Accusate il vostro compagno di non essere più lo stallone che avete conosciuto ma di essersi trasformato in un asino, dimenticando che è proprio quell'asino che, per anni, ha portato, curvo, il basto pesante della vostra relazione, delle vostre soddisfazioni. Perché quella relazione, care principesse, è ed era anche vostra. Ma si sa, la specialità è quella di dimenticarsi di ogni cosa, di caricare l'asino di ogni responsabilità e di ogni colpa, per poi fuggire via con il nuovo stallone. Ma il tempo, com' è noto, è galantuomo... voi ancora non sapete, non capite, che anche il nuovo stallone, tra un po' di tempo, nella routine quotidiana, che non è Disneyland, che non è un racconto Harmony, si trasformerà, pure lui, in un bell'asino. Un bel somaro, un ciuco, dalle orecchie lunghe e dal manto grigio. Un "Equus asinus" adatto a tirare la carriola, avvezzo al lavoro della vita. Un asino, che la sera arriverà a casa stanco, che non vorrà più sentire le vostre lamentele, curare le vostre frustrazioni, rispondere ai vostri bisogni egocentrici. Meno passione, scomparse le farfalle nello stomaco, finita la fregola. Bollette, mutui da pagare, figli da allevare... Allora, che farete? Altro ramo? Altra liana? Romperete i coglioni a vita? Leggo le storie di questo forum e vedo una mancanza di rispetto e una slealtà che mi fanno semplicemente orrore. Leggo, in questo forum, che un UOMO deve imparare a fare l'UOMO. Bene, sono d'accordo. Ma io dico che anche una DONNA deve imparare a fare la DONNA.

E di DONNE, in giro, ne vedo molto poche. Pochissime.

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sedotto_abbandonato

di questo intervento, stamperei milioni di volantini e li spargerei con l'aereo. La mia ex mi disse col tono da gran figa: "Oggi come oggi quando le cose non vanno le coppie si rompono, non è più come una volta" e sticazzi!... Bella mia non hai più vent'anni! Il tempo è galantuomo, è vero, a favore dell'uomo. Io ho investito molto meno economicamente, lei stava bene, ma ha prosciugato tutta la mia energia maschile, per darsi un ruolo da gran donna nel suo ambiente e raggiunto il suo obiettivo mi ha scaricato. Ma chi la conosce bene come me, lo sa, che lei è sempre lo stesso epico disastro che è sempre stata.

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Posso contribuire anche io nell intervento e confermo che oltre ad essere irriconoscenti sono anche completamente insensibili.

Rimanendo in tema di soldi,capisco come si senta FMJ, non lo fa per rinfacciare o per sborraggine, bensì per una questione di principio e di riconoscenza.

I sacrifici sono anche questi,uno lo fa con il cuore e alla fine la prende nel culo.

Vi vorrei raccontare un particolare successo anni fa con la mia ex restando in tema.

Ero giovane, primo lavoro da 1000 euro il mese.

La mia ex voleva prendere la patente, e mi chiese per l'appunto un consiglio su una scuola guida economica, le consigliai quella dove sostenni l'esame io.

Al momento di pagare, prima dell'esame pratico, la madre scompare letteralmente salvo poi riapparire dopo un mese e ridermi in faccia.

Morale della favola l'esame lo pagai io, cosi come tutte le colazioni, benzina regali ristoranti e uscite senza considerare che per 1 anno ha convissuto da me e dato che avevamo una macchina sola, in pausa pranzo spesso e volentieri saltavo per andare a prenderla.

Le sono semprr venuto incontro anche quando la madre non aveva i soldi per fare la spesa, o quando i primi tempi ci addormentavamo e dovevo riportarla la mattina alle 6 a casa.

Dividivo più della metà del mio stipendio per lei, e ora che guadagno decisamente di più e sono da solo mi rendo conto di quanto abbia fatto per lei.

Eppure nonostante questo nemmeno un grazie,solo un"non farle se devi rinfacciarle".

No ciccia,

Io le ho fatte col cuore, ma prima di sbattere la porta ed andare dall'altro avrei preferito tu mi avessi ringraziato e avermi fatto almeno gli auguri di compleanno.

Lo puoi dire forte, fratello! Non si tratta né di rinfacciare, né di fare lo sborone. Si chiama riconoscenza! Si chiama lealtà! E' quella cosa che ti aspetti ti venga riconosciuta. Quell'impegno che hai profuso per rendere migliore la vita alla persona che amavi. Hanno la memoria corta. Molto corta. Tutte amnesiche. Non ricordano. Completamente smemorate! E se provi a farle ricordare qualcosa, allora stai rinfacciando. Altra colpa. Troppo comodo! Specialiste, per contro, nel produrre tonnellate di letame con il quale ricoprirti dalla testa ai piedi. Le colpe? Tutte tue. Le responsabilità? Tue! Gli errori? Tutti tuoi, ovviamente. E sai perché fanno questo? Perché sanno di star per compiere un'azione talmente infame e ignominiosa che, per poter continuare a guardarsi allo specchio, hanno bisogno di autoassolversi, ottenendo questo risultato attraverso l'azione di una macchina del fango, il cui tubo d'uscita ti viene infilato direttamente in culo.

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ElPepita87

Da scolpire nella pietra il tuo intervento.

Io non sono un maschilista,tutt'altro.

Però cazzo,ci sono determinate dinamiche che sfuggono alla logica umana.

Io capisco che non mi ami più,non provi più attrazione nei miei confronti,vuoi un altro uccello ecc ecc...

ma...con la mia ultima relazione ho capito definitivamente quanto si può essere di comodo ad un'altra persona.

In quasi 4 anni l ho aiutata in tutto e per tutto,non ero uno zerbino sia chiaro,ma le volevo bene,la amavo e principalmente la stimavo come persona.

Eravamo amici prima.

Colazioni,cene,passaggi da casa sua all'università,incoraggiata ad avere più le palle e a non prepararsi gli esami e poi scappare via.

Non aveva modo di muoversi e nei ritagli di tempo,anzi quando sapevo che aveva un esame fuori sede,mi organizzavo per accompagnarla,aspettare,e tornarcene.

Lasciamo perdere le mille paranoie anche per ogni minima stronzata.

E non mi pento,lo rifarei altre mille volte perché mi sentivo felice ed appagato.

Eviterei solo l'ultima telefonata quando mi molló:

Io e te non siamo come gli altri ragazzi!

Ci sono rimasto di merda...che cazzo vuol dire?

Poi i soliti discorsi sulla routine,sempre le solite cose ecc ecc...anche sulla buonanotte si attaccó,quando su 100 volte,99 me lo diceva lei.

Certi rospi sono davvero difficili da mandare giù.

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BillyTheCowboy

Leggo molte cose giuste, tuttavia mi permetto di precisare che non si può fare di tutta un'erba un fascio: esistono donne capaci di grande riconoscenza, che sanno cosa significa mandare avanti una relazione paritaria in cui si dà e si riceve.

Sono poche, e non sempre lo fanno, ma ci sono.

Non posso però non precisare quello che sostengo da tempo: la grande maggioranza delle donne, vive esclusivamente nel presente.

Se prendiamo per vera questa ipotesi, non c'è da stupirsi se spesso si verificano comportamenti come quelli sopra raccontati.

Basare la propria felicità su una relazione, su qualcun'altro, su una fica o un bel culo, è un errore madornale, perchè per quanto ci possa essere compatibilità, non solo ogni persona è diversa dall'altra nelle sue convinzioni, nei bisogni, negli atteggiamenti e cosi via, ma si parla di due esseri biologici (uomo e donna) che nascono, si evolvono e si comportano secondo meccanismi profondamente diversi.

Pretendere che frà uomo e donna, vi sia qualcosa di vagamente somigliante al "bro code", al rispetto e alla riconoscenza reciproca che c'è tra due uomini che si conoscono da una vita, è inutile.

Non c'è e non ci sarà mai.

Purtroppo, come uomini, per come siamo fatti e cresciuti (una piccola parte di noi purtroppo) rispetto e lealtà sono valori fondamentali, come lo sarebbero in un branco di animali.
Una donna, biologicamente, non contempla questo tipo di valori, i valori contemplati sono altri: appeal del partner, accesso alle risorse, "alphaness" del compagno, procreare e proteggere la prole e cosi via..
Se alla luce di questi presupposti, analizziamo l'inserimento di uomo e donna nella società, ecco che si spiega ogni singolo comportamento che un'essere umano ha.
E qui ritorniamo alla domanda: ma se sono cosi diversi, come fanno a comunicare? a comprendersi?

Semplice: non lo fanno.

Le relazioni, la convivenza, la famiglia, intesa come "e vissero tutti felici e contenti" sono solo un meccanismo fatto funzionare a forza. Una quadrato spinto a forza dentro un cerchio.

Certo, un'uomo (anche io), cosi come una donna, può voler desiderare un figlio, può aver paura di restare solo, può cercare qualcuno con cui condividere qualcosa di costruttivo ed emozionale, e in prima battuta, la soluzione naturale stà nella coppia.
Ma pretendere che la coppia sia il meccanismo perfetto in cui trascorrere la vita perfetta, è un pò approssimativo.
Ci vuole la consapevolezza che sarà richiesto, soprattutto da parte dell'uomo, un massiccio impiego di risorse e una buona dose di bestemmie.

Una volta imparata la lezione, una volta compreso che le persone alla fin fine sono capaci di tutto senza rimorsi e senza rispetto, una volta messi noi stessi davanti a tutto, avere a che fare con persone ingrate o irriconoscenti diventa una passeggiata.

Se c'è una cosa che ho imparato, e che avere poche aspettative sugli altri, aiuta a sopravvivere: si prende quel che c'è, si gode quel che c'è di buono, ma con la consapevolezza che è tutto un grande bluff.

E se non torna niente indietro, si, il tempo sarà galantuomo, ma pazienza; saremo già altrove in cerca di qualcosa di migliore.




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Grè

Scusa, ma da cosa hai dedotto che il mio Ego sia ipertrofico - anabolizzato? Siamo alle solite? Per voi donne, un uomo che non si fa strada nella vita è un fallito, un uomo che riesce ad ottenere un qualche successo, invece, è un Egocentrico. Il primo, non è degno di voi, principesse sul pisello, il secondo, invece, vi oscura, vi fa ombra, e questo, voi, principesse sul pisello, non potete tollerarlo. L'unica differenza, in genere, è che nel primo caso, lo abbandonate senza pietà, nella seconda situazione, invece, lo cornificate, ma solo dopo esservi impossessate della sua carta di credito.

Guarda, io, per questa ragazza, ho fatto molto. Come Marlboro 848 e Exumed, ho messo a sua disposizione tutto quello che avevo, risorse economiche, materiali e immateriali, supporto morale, incoraggiamento, motivazione. Poi, che ci posso fare se io ho avuto successo nella vita, nello studio e nel lavoro, e lei no? Io l'ho incoraggiata, motivata, spronata. Lei non era soddisfatta del suo impiego, oggettivamente insoddisfacente e al di sotto delle sue possibilità. Pensa che oltre alla villa, le avevo acquistato anche uno studio, da 150 mq, all'interno del quale avrebbe potuto esercitare la sua professione, licenziandosi dall'insoddisfacente lavoro attuale. E' lei che non ha saputo gestire un uomo come me. E' lei che si sentiva, costantemente, in posizione subordinata. Sicuramente, soffriva di questo. Soffriva per il mio stile e tenore di vita. Soffriva per le mie conoscenze femminili, per le mie ex. Pensa che ero arrivato al punto di dirle che un'attrice con la quale ero stato per qualche mese, era una povera deficiente. Cosa, ovviamente, non vera. Ma pur che tacesse... Aveva questo bisogno profondo ed impellente di sentirsi al centro del mondo, di essere messa su un piedistallo. Voi donne, siete un po' tutte così. L'autostima vi fa spesso difetto. E' un problema vostro, che scaricate sulla relazione. Non è compito del vostro compagno farvi da psicoterapeuta. Non è compito del vostro compagno curare la vostra autostima. Sono fermamente convinto, che molte relazioni finiscano per queste dinamiche. Ovvio che, poi, basta il primo stronzo che passa, che vi lisci un po', che vi corteggi, che vi dia quella carica di autostima che bramate più di quanto un assetato brami l'acqua, e ci cascate come delle pere mature. Certo, dura qualche settimana, qualche mese. Poi, vi accorgete che le cose non stanno come ve le immaginavate nella vostra testolina. E cominciate a ripensare a quel povero disgraziato che vi ha sopportate per anni, che ha spinto la carriola tra mille tempeste, che ha tirato il carro tra mille difficoltà e che avete scaricato come l'immondizia, per rincorrere l'illusione che qualcun altro possa risolvere le vostre nevrosi infantili. Sempre il prossimo. Una follia. Accusate il vostro compagno di non essere più lo stallone che avete conosciuto ma di essersi trasformato in un asino, dimenticando che è proprio quell'asino che, per anni, ha portato, curvo, il basto pesante della vostra relazione, delle vostre soddisfazioni. Perché quella relazione, care principesse, è ed era anche vostra. Ma si sa, la specialità è quella di dimenticarsi di ogni cosa, di caricare l'asino di ogni responsabilità e di ogni colpa, per poi fuggire via con il nuovo stallone. Ma il tempo, com' è noto, è galantuomo... voi ancora non sapete, non capite, che anche il nuovo stallone, tra un po' di tempo, nella routine quotidiana, che non è Disneyland, che non è un racconto Harmony, si trasformerà, pure lui, in un bell'asino. Un bel somaro, un ciuco, dalle orecchie lunghe e dal manto grigio. Un "Equus asinus" adatto a tirare la carriola, avvezzo al lavoro della vita. Un asino, che la sera arriverà a casa stanco, che non vorrà più sentire le vostre lamentele, curare le vostre frustrazioni, rispondere ai vostri bisogni egocentrici. Meno passione, scomparse le farfalle nello stomaco, finita la fregola. Bollette, mutui da pagare, figli da allevare... Allora, che farete? Altro ramo? Altra liana? Romperete i coglioni a vita? Leggo le storie di questo forum e vedo una mancanza di rispetto e una slealtà che mi fanno semplicemente orrore. Leggo, in questo forum, che un UOMO deve imparare a fare l'UOMO. Bene, sono d'accordo. Ma io dico che anche una DONNA deve imparare a fare la DONNA.

E di DONNE, in giro, ne vedo molto poche. Pochissime.

E' ovvio che su questo forum, forum prevalentemente maschile, trovi per lo più storie di donne sleali e senza rispetto per il proprio uomo. Nessuno scriverà "ho messo incinta la mia segretaria dopo 5 anni di relazione clandestina e ho lasciato la mia donna dopo 10 anni di convivenza facendole trovare tutte le sue cose fuori di casa, per strada, al ritorno dal lavoro. Non ho avuto nemmeno il coraggio di dirle una parola".

Inoltre, tu per primo, se non ho capito male parlando di questa donna, dici che almeno all'inizio lei era una (delle tue diverse) amanti. Ecco, vediamo come la pensa la tua compagna (o ex compagna) di tutta questa storia.

In ogni caso, se vogliamo continuare a categorizzare le donne come le stronze, perennemente insoddisfatte, psicolabili, opportuniste, che lasciano il mulo che aveva cercato di aiutarle per il primo stronzo con più soldi dopo che lo hanno umiliato ripetutamente perchè non è più lo stallone di una volta ecc.ecc., facciamolo pure. Ma non andremo da nessuna parte. Come non andiamo da nessuna parte noi donne credendo che tutti gli uomini siano dei bastardi egoisti ed egocentrici, eterni bambini, pronti a svolazzare di fiore in fiore, lasciandoti non appena un altro giocattolino appare all'orizzonte senza alcun rispetto, che siano incapaci di provare qualche sentimento profondo se non per la durata di un battito di ciglia. Non è così, né per gli uomini né per le donne.

Il fatto che tu abbia un ego smisurato l'ho dedotto da ciò che hai scritto e vorrei sottolineare che non sto esprimendo un giudizio di valore sulla persona che sei o non sei. Non ti conosco (e anche se ti conoscessi non cambierebbe nulla perché credo fermamente che ognuno sia libero di essere e fare ciò che vuole, nella piena libertà di chi gli sta intorno), sto solo dicendo "tu, per me, sulla base di ciò che scrivi e di come lo scrivi, sei così per questo motivo vuoi una donna come lei".

Sottolineo il "per me". Esprimo la mia opinione sulla base di quello che io percepisco. Ho percepito questo da te e non sto dicendo "ti meriti tutto questo", ma solo "sei tu che cerchi questo".

Poi mi perdonerai, ma forse a causa della mia emotività da femminuccia (o da principessina sul pisello, scegli tu la definizione migliore), non mi commuovo per un elenco di spese annuali, seppur molto generose, mentre ho una stretta allo stomaco quando leggo di come Exumed sia stato trattato da quella che sarebbe dovuta essere la sua Donna, la sua compagna, in un momento così brutto della vita, la morte di un padre.

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