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La donna è mobile, Qual piuma al vento...


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Stefa91

Scusate sto facendo un macello con i tasti. Leggendo la tua storia direi che a parte qualche piccolo passo falso hai condotto il gioco in modo esemplare (a mio avviso). Come si evince dal racconto lei in qualche modo è sempre stata "sotto", subendo le tue decisioni, rincorrendoti e accettando il tuo essere maschio e giustamente detentore del potere nel rapporto. Dove sta l'intoppo? Quando le dai potere. Le chiedi di venire a vivere con te, lei tentenna, tu giustamente e sottolineo con grande forza torni uomo e lei inizia a sbarellare un altra volta. Analizziamo ora il vostri tira e molla, non lo capisci che fintantoche sa che la ami, che sei disponibile perdi potere contrattuale e quando ti percepisce come indomabile si bagna al solo pensiero di te che ti fai spompinare dalla modella di colore in una stanza di albergo mentre le infili una bottiglia di laurent perrier rose nell ano?. Ora il suo "senza aspettative" è , a mio modo di vedere, OVVIAMENTE una timida mossa per recuperare quel minimo di controllo che tu, cadendo umanamente nel sentimento, e credo anche data l'età dalla voglia comprensibile di una compagna stabile le hai dato. Torna uomo, subito! Per questo il mio post precedente. Fatti percepire come se stessi sfuggendo ancor di più al suo controllo.

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Stefa91

Comunque va per inciso che gli altri hanno ragione. La tua y è instabile, insicura e permettimi anche immatura. Io lascerei perdere , sei un uomo di successo il mare è pieno di pesci.

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FMJ, sei una persona che, almeno da quanto scrivi, ha raggiunto ottimi risultati professionali ed economici nella vita, le donne non ti mancano, 3 tizie contemporaneamente ti impegneranno più del tuo lavoro, ci sta che a 45 anni tu decida di pensare a qualcosa di serio, ma da quanto leggo Y non mi sembra la persona più stabile del mondo.

Sembra insoddisfatta, ha un convivente, un amante a distanza e comunque cerca altro (il tizio di cui ti ha parlato, sono convinto non sia l'unico)...

Probabilmente cerca stabilità e si chiede: "Se lascio quel poco che ho ora (mutuo col fidanzato) e questo un domani mi molla io che fine faccio?"

Scrivi tu stesso che lei è un tipo che si lamenta per ogni cosa, e al momento siate solo amanti!

Vivete distanti e nel tempo che vi ritagliate viaggiate e fate la bella vita, se sorgono problemi già con questi presupposti cosa succederà nella routine di tutti i giorni.

Se te la giochi bene sono convinto che tu abbia tutte le carte in regola per farla tornare, ma sei proprio sicuro che questa sia la cosa migliore?

In effetti, questa qui, è molto instabile. Scenate a non finire, gelosie allucinanti, fissata con le mie ex, vede avversarie ovunque. Ha avuto un'infanzia travagliata, con rilevanti deprivazioni affettive. Sul fatto che abbia più di un problema psicologico, non ci piove. Lei, qualche volta, mi accennava al fatto che, se avesse lasciato il fidanzato, e con me fosse andata male, si sarebbe ritrovata con il culo nell'acqua. A nulla sono mai valse le mie rassicurazioni. Ultimamente, poi, ha saputo che il fidanzato frequenta un'altra donna. Sulle prime, l'ha presa molto male ma poi, se l'è messa via. Attualmente s'è riempita la vita di corsi di ogni tipo dando l'impressione di essere in uno stato d'ansia permanente. Credo che cerchi stabilità, famiglia, figli, ma che non riesca a ragionare a mente fredda, travolta com'è dalle proprie emozioni. Ha un curriculum piuttosto ingombrante in fatto di relazioni, tutte finite male. Ovviamente, a sentirla, sempre per colpa degli altri. Mai per colpa sua.

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Qui si parla sempre delle solite cose. Non è che devi metterti una maschera e fingere un comportamento che non ti appartiene, perché fidati....le donne lo vedono lontano chilometri.

Devi proprio andartene, accettare di perderla e recuperare la tua vita. Quando non te ne fregherà più un cazzo, lei sicuramente sarà di nuovo lì, pronta a succhiarti anche le palle.

Guarda che io non voglio fingere nulla. Io faccio un lavoro che mi porta ad esprimere una leadership fortissima. Se così non fosse, sarei già in un reparto psichiatrico. Sai cosa vuol dire gestire centinaia di persone e bilanci da centinaia di milioni di euro? Io la lascio pure andare. Mi dispiace, questo è certo. Le volevo bene e facevamo del gran sesso. Con lei, come con altre, questo è certo. Non è certo l'unica donna del mondo ma non la considero nemmeno una qualunque. Per me, una non vale l'altra. Il mare è piano di pesci ma ogni pesce è unico. Ora, devo fare sicuramente quello che mi consigli tu: sparire. Questo è certo. E' l'unico modo per creare distacco ed elaborare la storia in maniera produttiva. Grazie per il consiglio.

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Scusate sto facendo un macello con i tasti. Leggendo la tua storia direi che a parte qualche piccolo passo falso hai condotto il gioco in modo esemplare (a mio avviso). Come si evince dal racconto lei in qualche modo è sempre stata "sotto", subendo le tue decisioni, rincorrendoti e accettando il tuo essere maschio e giustamente detentore del potere nel rapporto. Dove sta l'intoppo? Quando le dai potere. Le chiedi di venire a vivere con te, lei tentenna, tu giustamente e sottolineo con grande forza torni uomo e lei inizia a sbarellare un altra volta. Analizziamo ora il vostri tira e molla, non lo capisci che fintantoche sa che la ami, che sei disponibile perdi potere contrattuale e quando ti percepisce come indomabile si bagna al solo pensiero di te che ti fai spompinare dalla modella di colore in una stanza di albergo mentre le infili una bottiglia di laurent perrier rose nell ano?. Ora il suo "senza aspettative" è , a mio modo di vedere, OVVIAMENTE una timida mossa per recuperare quel minimo di controllo che tu, cadendo umanamente nel sentimento, e credo anche data l'età dalla voglia comprensibile di una compagna stabile le hai dato. Torna uomo, subito! Per questo il mio post precedente. Fatti percepire come se stessi sfuggendo ancor di più al suo controllo.

Sì, lei è sempre stata sotto. Io ho sempre dominato la scena. Forse, l'ho dominata fin troppo e lei, si è sentita una nullità. Posso teorizzare questo. D'altra parte, io so di essere una persona "ingombrante": ho un curriculum di studi, diciamo, notevole, e occupo una posizione lavorativa e socio-economica piuttosto elevata. Io mi chiedo se veramente, le donne, cerchino, oggi, un uomo dominante. Siamo sicuri che questo corrisponda alla realtà? Oppure, dopo le quote rosa in politica, le donne non pretendano le quote rosa anche nelle relazioni? Il che, corrisponderebbe alla loro parte di potere, ottenibile solamente con un uomo "scendiletto", "lustrascarpe" e "leccapiedi". Un uomo zerbino che, a proprio discapito, faccia sentire loro al centro della scena. La mia impressione è che stia avanzando una tipologia di donna, che pretende la sua fetta di potere maschile. Accade in politica, come nel mondo del lavoro. Parallelamente, vedo tanti uomini "leccapiedi" pronti a correre quando la padrona chiama. Uomini fragili, eunuchi, senza palle, sottomessi al potere della vagina, pronti a soddisfare ogni bisogno della propria donna. Un semi capovolgimento dei ruoli che fa apparire l'uomo simile ad un servo della gleba, uno schiavo al servizio degli estrogeni ovarici. Le ovaie sottomettono i testicoli? E' questo che vogliamo? Vogliamo tornare al matriarcato? alla dea madre? Alla fine dei tempi, teleologicamente, che c'è? Una grande vagina che ingoierà ogni essere di sesso maschile? Ho l'impressione che, oggi, sia l'uomo a segnare il passo. Ho l'impressione, lo ripeto, che quando l'uomo fa l'uomo, la donna non voglia più fare la donna. Ho visto molti uomini perbene, grandi lavoratori, cercare inutilmente di tenere assieme la propria famiglia di fronte a donne spregiudicate e ribelli, felici di aver scoperto il potere della vagina. Troie, che scorrazzavano a destra e a manca, inebriate dal gusto del potere ovarico, distruttrici di famiglie, umiliatrici di uomini perbene, che poi, alla fine, si sono ritrovate invecchiate, fruste e sole. Le donne, oggi, pretendono il potere. Peccato che non lo sappiano gestire. Peccato che la loro natura, ne faccia un essere irrazionale, vittima dell'estro, dell'endometrio in espulsione. Sono certo, tuttavia, che le cose andranno a posto. Andranno a posto, quando questa società marcia fino al midollo, s'accorgerà che la natura ha un senso e un suo ordine spontaneo delle cose. Il tempo è galantuomo. Ne sono certo. Tempo al tempo. Alla fine, ride bene chi ride per ultimo.

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exumed

Alla fine, ride bene chi ride per ultimo.

Gran bel ragionamento tutto quello che hai esposto. Però la chiusura pur quanto "banale" è a dir poco ottima.

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Scusate sto facendo un macello con i tasti. Leggendo la tua storia direi che a parte qualche piccolo passo falso hai condotto il gioco in modo esemplare (a mio avviso). Come si evince dal racconto lei in qualche modo è sempre stata "sotto", subendo le tue decisioni, rincorrendoti e accettando il tuo essere maschio e giustamente detentore del potere nel rapporto. Dove sta l'intoppo? Quando le dai potere. Le chiedi di venire a vivere con te, lei tentenna, tu giustamente e sottolineo con grande forza torni uomo e lei inizia a sbarellare un altra volta. Analizziamo ora il vostri tira e molla, non lo capisci che fintantoche sa che la ami, che sei disponibile perdi potere contrattuale e quando ti percepisce come indomabile si bagna al solo pensiero di te che ti fai spompinare dalla modella di colore in una stanza di albergo mentre le infili una bottiglia di laurent perrier rose nell ano?. Ora il suo "senza aspettative" è , a mio modo di vedere, OVVIAMENTE una timida mossa per recuperare quel minimo di controllo che tu, cadendo umanamente nel sentimento, e credo anche data l'età dalla voglia comprensibile di una compagna stabile le hai dato. Torna uomo, subito! Per questo il mio post precedente. Fatti percepire come se stessi sfuggendo ancor di più al suo controllo.

Grazie del consiglio. Farò come dici. Se mi cercherà, devo risponderle oppure no? Ad aprile, la rivedrò ad un congresso e lì, vedremo come si comporterà. Per ora, la ignoro. Se vuole sa come contattarmi. Io non la cercherò di sicuro. Ora credo tocchi a lei e non a me. Io ho già fatto abbastanza e il mio lavoro, richiede molto impegno, energia e tranquillità. Non posso permettermi di perdermi a rincorrerla.

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Stefa91

Un vero leader sa quando concedersi ai suoi sottoposti. Se ti cerca in modo banale rispondile cortesemente, ma con sufficenza. Ovviamente a mio avviso non dovresti cercarla ma su questo sei sulla buona strada. Nel momento in cui dovesse cercarti in modo più insistente, fagliela un po pesare, è lei che ha sbagliato, che ti ha deluso e che ora deve dimostrare di volerti: CON I FATTI. Detto cio approfitta per dedicarti a te e prendere un po di tempo per riflettere sulla questione, in questa sezione c'è anche la mia storia (piuttosto recente), all inizio come te mi spaccavo il cervello per farla tornare, ora sono passati due mesi, ogni tanto la testa va a lei, ma la vedo con un ottica del tutto diversa, in poche parole non ci tornerei mai. Rimango del parere che quando si è troppo immersi in una situazione non se ne cologono certe sfumature e che paradossalmente da lontano si vede meglio che da vicino ;). Tienici aggiornati. In bocca al lupo.

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Un vero leader sa quando concedersi ai suoi sottoposti. Se ti cerca in modo banale rispondile cortesemente, ma con sufficenza. Ovviamente a mio avviso non dovresti cercarla ma su questo sei sulla buona strada. Nel momento in cui dovesse cercarti in modo più insistente, fagliela un po pesare, è lei che ha sbagliato, che ti ha deluso e che ora deve dimostrare di volerti: CON I FATTI. Detto cio approfitta per dedicarti a te e prendere un po di tempo per riflettere sulla questione, in questa sezione c'è anche la mia storia (piuttosto recente), all inizio come te mi spaccavo il cervello per farla tornare, ora sono passati due mesi, ogni tanto la testa va a lei, ma la vedo con un ottica del tutto diversa, in poche parole non ci tornerei mai. Rimango del parere che quando si è troppo immersi in una situazione non se ne cologono certe sfumature e che paradossalmente da lontano si vede meglio che da vicino ;). Tienici aggiornati. In bocca al lupo.

Certamente, l'allontanamento graduale da un "oggetto", ce lo può far apparire in una luce del tutto diversa e far osservare da punti di vista molto originali. E' dal 20 febbraio che non ci sentiamo. Il mio ultimo messaggio è stato quello di comunicarle che, ora, "il sole tramonta". Me ne vado. Che scenda il buio. Basta giochetti. Basta "tira e molla". Mi sono stufato. Se ripenso all'anno e mezzo passato con lei vedo, abbastanza chiaramente, alcune dinamiche sottostanti il rapporto. Io, persona molto sicura e decisa, leader, con in mano, saldamente, le redini del rapporto. Lei, insicura, bisognosa, che cerca, tuttavia, di ridurre il mio potere e di afferrarne almeno una parte, timorosa e preoccupata di un eventuale abbandono. Una donna che, in fondo, non voleva lasciarmi fare l'uomo. Ha sempre provato a stuzzicarmi con corteggiatori, con ex, con tirapiedi falliti, con lustrascarpe senza cultura e senza un centesimo. Io, glieli demolivo uno a uno. Compreso quello che trovai, un giorno, su facebook, totalmente incapace di scrivere due righe senza infarcirle di imbarazzanti errori grammaticali. Esilarante e deprimente. Un monumento all'ignoranza. I nostri litigi, avvenivano sempre per la stessa ragione: la gelosia. Lei non sopportava l'idea che io potessi aver avuto o potessi avere, in potenza, altre donne. Lei doveva essere posta al centro della mia esistenza. Lei, voleva essere considerata unica ed indispensabile. Prima e dopo di lei, il deserto. Era lei il "premio". Un giorno, scherzando, le dissi che era stata fortunata ad incontrare uno come me. Lei, subito, mi chiese perché non dicessi che io ero stato fortunato ad incontrare una come lei. Lei al centro. Lei sul piedistallo. Lei il "premio". E io? Un servo in adorazione. Alla fine, credo abbia giocato l'unica carta possibile che le avrebbe, in qualche modo, permesso di rovesciare la situazione: rompere la relazione. A quel punto, sbagliando, ho accettato il capovolgimento del rapporto e mi sono messo, più o meno, a rincorrerla, pur evitando di mostrare troppo il fianco e con momenti nei quali, tuttavia, ho rimesso in gioco il mio stile direttivo e autorevole. Lo stile che uso per gestire centinaia di dipendenti. Ecco, questo è il punto. Qui, volevo arrivare. Le donne, in questi frangenti, andrebbero trattate come un dipendente che viola il codice disciplinare. Vanno sanzionate. Duramente. Fino al licenziamento, senza preavviso. Lei, questo vizio, il vizio di scaricare i conflitti "sulla" relazione, invece di risolverli "nella" relazione, ce l'ha sempre avuto. In un anno e mezzo, mi avrà lasciato 10 volte. Durava 48 ore. Poi tornava. Questa volta, la presenza di un coglio-clone, le ha dato la forza di resistere e di ingaggiare questo conflitto. La forza, come dice lei, di "uscirne". "Uscire" da cosa? Da cosa cerchi di "uscire", beata fanciulla? Non si esce dalle proprie contraddizioni, dalle proprie insicurezze, dalle proprie debolezze, uscendo da una relazione. Quelle, t'inseguono. Quelle, te le porti con te. Ovunque andrai. Dal 20 di febbraio, non la sento e non la vedo. La lascio lì a bollire. La lascio lì con il suo tarlo, con il dubbio d'aver compiuto uno sbagliato clamoroso. Non si risolve qualche problema di definizione dei confini, sganciando la bomba atomica. E' un'illusione. Dopo il fungo atomico, quando ci si guarda attorno, non rimane che distruzione e solitudine. Al massimo, un'illusione: che il successivo sia migliore del precedente. Un'illusione, per l'appunto. Quell'illusione che siano gli altri a far migliori noi stessi.

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Se posso vorrei farti una domanda, sei arrivato ad una veneranda età e ora hai deciso di "mettere la testa a posto" come mai con una tipa così poco stabile, cosa c'è che ti attrae cosi tanto in lei.............

scusa giusto per sapere cosa affascina cosi tanto un uomo come te.............

Ciao

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