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La donna è mobile, Qual piuma al vento...


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Inviato (modificato)

Per ora, la ignoro. Di certo, io non la cerco. Vedi, il fatto che lei, in qualche modo, emozionalmente, mi manchi, non è ragione sufficiente per cercarla. Mi spiego meglio: è ovvio che se io dovessi ascoltare e seguire le mie emozioni, la cercherei, le scriverei, ma l'uomo, non è solo fatto di emozioni. L'uomo è fatto anche di intelletto, di valori. E allora, io dico che è stata lei a voler interrompere la relazione, per quanto in maniera incerta, con molti dubbi, con il timore di sbagliare. Grazie alle sue incertezze, io, dopo la rottura, ho potuto rivederla altre tre volte. Addirittura, paradossalmente, ho conosciuto suo padre, sono stato a casa sua, cose, queste, che lei non mi aveva mai chiesto di fare quando stavamo assieme. Insomma, un'anima allo sbando. Una donna, che non è più una ragazzina, ma che si comporta da ragazzina. Vedi, alla fine, credo che ci si debba far governare dalla ragione e non dalle emozioni. Se si ascoltassero solo le emozioni, faremmo cazzate su cazzate. Le emozioni, vanno governate con l'intelletto. E' come incanalare un fiume impetuoso in una canalizzazione: solo così se ne potrà trarre un vantaggio. Per ora, aspetto. La pazienza è l'arma dei forti. E il tempo, com'è noto, è galantuomo. La lascio fare. Se dovesse tornare, ascolterò me stesso e deciderò cosa fare.

Modificato da FMJ
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Andy Kaufman

Purtroppo tornerà...spero davvero per te che saprai ascoltarti...

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lalucebianca

Per ora, la ignoro. Di certo, io non la cerco. Vedi, il fatto che lei, in qualche modo, emozionalmente, mi manchi, non è ragione sufficiente per cercarla. Mi spiego meglio: è ovvio che se io dovessi ascoltare e seguire le mie emozioni, la cercherei, le scriverei, ma l'uomo, non è solo fatto di emozioni. L'uomo è fatto anche di intelletto, di valori. E allora, io dico che è stata lei a voler interrompere la relazione, per quanto in maniera incerta, con molti dubbi, con il timore di sbagliare. Grazie alle sue incertezze, io, dopo la rottura, ho potuto rivederla altre tre volte. Addirittura, paradossalmente, ho conosciuto suo padre, sono stato a casa sua, cose, queste, che lei non mi aveva mai chiesto di fare quando stavamo assieme. Insomma, un'anima allo sbando. Una donna, che non è più una ragazzina, ma che si comporta da ragazzina. Vedi, alla fine, credo che ci si debba far governare dalla ragione e non dalle emozioni. Se si ascoltassero solo le emozioni, faremmo cazzate su cazzate. Le emozioni, vanno governate con l'intelletto. E' come incanalare un fiume impetuoso in una canalizzazione: solo così se ne potrà trarre un vantaggio. Per ora, aspetto. La pazienza è l'arma dei forti. E il tempo, com'è noto, è galantuomo. La lascio fare. Se dovesse tornare, ascolterò me stesso e deciderò cosa fare.

ho letto le tue risposte abbastanza attentamente, hai descritto la situazione in modo minuzioso comprese caratteristiche psicologiche dettagliate della donna in questione...però c'è un "ma"

il "ma" è che al tuo scritto manca del tutto l'anima ... pare di leggere una "relazione sociale", hai presente le cartelle degli utenti delle varie assistenti sociali?

penso che ciò che hai trasmesso a me leggendoti tu lo abbia trasmesso anche alla donna di cui parli, non mi stupisco quindi che sia restia a seguirti ciecamente e a darti piena fiducia. Traspare anche dal monitor che non hai stima di lei, la consideri una fallita, inconcludente e di classe economica sociale inferiore... pensi che questo messaggio non sia arrivato alla tua donna?

è arrivato eccome! e nessuna donna è felice di sentirsi la piccola fiammiferaia di turno, credimi.

perchè una donna dovrebbe scegliere un uomo da cui non si sente minimamente stimata?

anche i tentativi di aiuto di cui parli, il tuo spronarla a migliorare... servono solo a sottolineare ancora di più che lei è inferiore a te e che tu di conseguenza hai più potere, sono anche questi un modo subdolo per manipolare l'altra persona, solo che sono mascherati da buone azioni ("lo faccio per il tuo bene", "voglio che tu sia felice")

Una persona però vuole sentirsi amata per ciò che è! Non si vuole sentire amata per ciò che potrebbe diventare nè tanto meno vuole avere la sensazione di essere messa tra le voci "beneficenza", sulla tua agenda.

Poche donne rimarrebbero a queste condizioni! nonostante i tuoi soldi e nonostante il tuo status sociale, risulti poco appetibile e poco degno di fiducia...

Secondo me quindi in questo caso non si parla tanto di spartizione di potere uomo - donna, ma di te che (non so per quale motivo) hai bisogno di lei come progetto, hai bisogno di tenertela vicino perchè guardarla ti possa ricordare di quanto tu sia nettamente superiore e speciale. Lei dal canto suo cerca di imporsi, non tanto di prevalere su di te elevando il proprio potere sopra al tuo, cerca semplicemente di farsi posto come persona, di riprendersi la sua dignità di persona con i propri pro ed i propri contro certo, ma cmq di persona, non di "caso umano".

Non c'è anima, non c'è amore per lei... lasciala andare...

Troverai un altro trastullo per il tuo ego.

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Inviato (modificato)

Buon giorno, cara lucebianca. In primis, voglio dirti che i miei scritti, sono volutamente asettici e il più oggettivi possibile. Non è forse questo lo scopo del forum? Cercare di offrire un quadro il più oggettivo possibile in modo da permettere al lettore di farsi un'idea, la meno contaminata, del caso? Se avessi voluto esprimere il mio amore per questa donna, avrei scritto in versi, non in prosa. Avrei composto una bella poesia alla Leopardi, alla Prévert o avrei preso a prestito le parole del Petrarca. Non credi? Detto questo, tu conosci il grande epistemologo Karl Popper? Immagino di sì. Bene. Se lo conosci, saprai che, formulata una teoria, al fine di verificarne la validità (peraltro sempre temporanea), si deve provare a falsificarla e non a comprovarla cercando elementi che l'avvallino. Ora, stabilito questo, ti chiedo: se le cose stessero come dici tu, mi spieghi perché questo tipo di problemi, io, li abbia trovati solo con lei? Come mai, se il mio stile è quello dello snob, riccone, che tratta le donne da "piccola fiammiferaia", guardandole dall'alto in basso, ho avuto, fino ad ora, storie più che soddisfacenti e rimango tutt'ora in buonissimi rapporti con le mie ex, al di là del loro status economico o sociale? Questo elemento, sembra confutare il tuo lungo pistolotto. O sbaglio? Io ho amato questa donna, credimi. Sì, ne ho criticato alcune scelte che ritenevo completamente sbagliate e improduttive. Certamente, ho peccato dell'"io ti salverò", errore grave, imperdonabile, perché nessuno salva nessuno, tanto meno chi non vuole essere salvato. Questa donna, è tutt'altro che una fanciulla sottomessa. E' capace di punte di aggressività imbarazzanti: scenate per strada, scenate nei locali pubblici. I motivi? Le mie ex. Ho avuto donne molto belle, alcune modelle e attrici. Non lo sopportava. Conservavo qualche foto sul cellulare e questo, per lei, era una colpa gravissima. Per contro, lei non ha mancato di espormi tutto l'elenco dei suoi ex fidanzati con tanto di nome, cognome e sito internet. Per lei, tutte le mie ex avevano un valore pari a quello del letame. E così, pretendeva che io le definissi: letame. Per contro, i suoi ex, tra i quali un semianalfabeta certificato, erano tutti belli, intelligenti, eccezionali, coltissimi, ricchissimi. Io capivo molto bene queste sue insicurezza e gliele facevo presenti. Ho cercato molte volte di farla ragionare ma i suoi scoppi d'ira erano devastanti. Per più di un anno mi ha rinfacciato quelle quattro foto. Le dicevo che si trattava di zombie, di cadaveri del passato, ma nulla. Tutto vano. Fatica sprecata. Io non potevo avere avuto e non avrò mai, a detta sua, nessuna donna migliore di lei. La sua specialità era la critica. L'ho portata nei migliori hotel del mondo, nei ristoranti più raffinati, nei locali più alla moda, senza mai chiederle un centesimo ma lei, ogni volta, mi faceva notare qualcosa di negativo: una volta ero stato troppo freddo; la successiva non l'avevo abbracciata abbastanza; l'altra ancora, avevo guardato il culo della cameriera; quell'altra, invece, avevo buttato l'occhio sulle tette di una turista. Io, di queste cose, ci ridevo. Cercavo continuamente di rassicurarla dicendole che, a me, piaceva fare un po' il guascone, ma nulla di più. Quando ho comperato la villa, comperata in cinque giorni essendo stata un'occasione da prendere al volo, ho speso 5 milioni di euro. Lei, mi ha rinfacciato che non l'avevamo comperata insieme e che non poteva sentirla sua, dato che non l'aveva visitata con me, prima dell'acquisto. Questo il suo unico commento. Vedi, cara lucebianca, io ho il mio carattere. Un caratteraccio. Tuttavia, sono capace di perdonare anche l'imperdonabile, sono capace di superare le difficoltà, i problemi, non porto rancore, non colpevolizzo, non svaluto. Ho una grande accettazione verso tutte le persone che incontro e ancor più verso le persone che amo. Sono capace di chiedere scusa. L'ho anche fatto, in qualche occasione. Ma, ad un certo punto, stacco la spina. Dico basta. E' quello che ho fatto con lei. Dico basta, quando non c'è più la volontà di superare il problema ma solo la volontà di caricare colpe sull'altro, di deresponsabilizzarsi, di autoassolversi, gettando tutte le responsabilità sull'altro. Per due mesi ho cercato di recuperare il rapporto arrivando anche a dire di sì a cose che meritavano un grande e sonoro no! Sono stato accomodante. Le ho proposto di andare a fare un viaggio di un mese negli USA, un coast to coast sulla U.S. Route 66. Le ho chiesto di prendere tempo per noi, di lasciar decantare le cose, di non prendere decisioni sull'onda della rabbia, del rancore, delle incomprensioni. Poi è saltato fuori questo fantoccio. Il classico cogli-clone, liquidato in quindici giorni usato, a scopo terroristico-punitivo-sanzionatorio, contro di me. "E' colpa tua", mi ha detto, "Tu mi hai spinta verso questo qui". Deprimente, vero? E' così che si risolvono i problemi? E' questa la risposta di una donna matura? Vedi, il paradosso è che io avevo puntato su di lei. Io avevo immaginato di poter trovare stabilità, famiglia e figli, con lei. Avevo comperato casa per noi due. Le avevo chiesto di provare ad immaginare una vita insieme. Altro che lei vittima e io persecutore. La vittima, per certi aspetti, sono stato io. Con questo, non voglio di certo assolvermi dai miei errori e dalle innumerevoli stronzate che ho compiuto ma, diamine, siamo esseri umani e io, voglio poter vivere con leggerezza, voglio poter godere della compagnia della mia donna, potendo anche permettermi di provocare, di stuzzicare, di fare un po' il guascone e anche di sbagliare. Voglio poter sbagliare e voglio poterlo fare, certo che la mia donna sappia capire, accettare e superare. Così farò io per lei. Come si può vivere sotto un cielo di piombo? Come si può vivere sotto la cappa soffocante della gelosia, del sospetto, dell'accusa, del timore della rottura della relazione. Bisogna capire che il compagno o la compagna, non sono i responsabili della soddisfazione di tutti i nostri bisogni e nemmeno coloro cui spetta risolvere le nostre insicurezze, i nostri problemi infantili o le nostre nevrosi. La sicurezza e l'autostima, non stanno fuori di noi ma dentro noi stessi. Non dobbiamo chiedere all'altro di fare un lavoro che, in verità, spetta solo ed esclusivamente a noi.

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lalucebianca

Buon giorno, cara lucebianca. In primis, voglio dirti che i miei scritti, sono volutamente asettici e il più oggettivi possibile. Non è forse questo lo scopo del forum? Cercare di offrire un quadro il più oggettivo possibile in modo da permettere al lettore di farsi un'idea, la meno contaminata, del caso? Se avessi voluto esprimere il mio amore per questa donna, avrei scritto in versi, non in prosa. Avrei composto una bella poesia alla Leopardi, alla Prévert o avrei preso a prestito le parole del Petrarca. Non credi? Detto questo, tu conosci il grande epistemologo Karl Popper? Immagino di sì. Bene. Se lo conosci, saprai che, formulata una teoria, al fine di verificarne la validità (peraltro sempre temporanea), si deve provare a falsificarla e non a comprovarla cercando elementi che l'avvallino. Ora, stabilito questo, ti chiedo: se le cose stessero come dici tu, mi spieghi perché questo tipo di problemi, io, li abbia trovati solo con lei? Come mai, se il mio stile è quello dello snob, riccone, che tratta le donne da "piccola fiammiferaia", guardandole dall'alto in basso, ho avuto, fino ad ora, storie più che soddisfacenti e rimango tutt'ora in buonissimi rapporti con le mie ex, al di là del loro status economico o sociale? Questo elemento, sembra confutare il tuo lungo pistolotto. O sbaglio? Io ho amato questa donna, credimi. Sì, ne ho criticato alcune scelte che ritenevo completamente sbagliate e improduttive. Certamente, ho peccato dell'"io ti salverò", errore grave, imperdonabile, perché nessuno salva nessuno, tanto meno chi non vuole essere salvato. Questa donna, è tutt'altro che una fanciulla sottomessa. E' capace di punte di aggressività imbarazzanti: scenate per strada, scenate nei locali pubblici. I motivi? Le mie ex. Ho avuto donne molto belle, alcune modelle e attrici. Non lo sopportava. Conservavo qualche foto sul cellulare e questo, per lei, era una colpa gravissima. Per contro, lei non ha mancato di espormi tutto l'elenco dei suoi ex fidanzati con tanto di nome, cognome e sito internet. Per lei, tutte le mie ex avevano un valore pari a quello del letame. E così, pretendeva che io le definissi: letame. Per contro, i suoi ex, tra i quali un semianalfabeta certificato, erano tutti belli, intelligenti, eccezionali, coltissimi, ricchissimi. Io capivo molto bene queste sue insicurezza e gliele facevo presenti. Ho cercato molte volte di farla ragionare ma i suoi scoppi d'ira erano devastanti. Per più di un anno mi ha rinfacciato quelle quattro foto. Le dicevo che si trattava di zombie, di cadaveri del passato, ma nulla. Tutto vano. Fatica sprecata. Io non potevo avere avuto e non avrò mai, a detta sua, nessuna donna migliore di lei. La sua specialità era la critica. L'ho portata nei migliori hotel del mondo, nei ristoranti più raffinati, nei locali più alla moda, senza mai chiederle un centesimo ma lei, ogni volta, mi faceva notare qualcosa di negativo: una volta ero stato troppo freddo; la successiva non l'avevo abbracciata abbastanza; l'altra ancora, avevo guardato il culo della cameriera; quell'altra, invece, avevo buttato l'occhio sulle tette di una turista. Io, di queste cose, ci ridevo. Cercavo continuamente di rassicurarla dicendole che, a me, piaceva fare un po' il guascone, ma nulla di più. Quando ho comperato la villa, comperata in cinque giorni essendo stata un'occasione da prendere al volo, ho speso 5 milioni di euro. Lei, mi ha rinfacciato che non l'avevamo comperata insieme e che non poteva sentirla sua, dato che non l'aveva visitata con me, prima dell'acquisto. Questo il suo unico commento. Vedi, cara lucebianca, io ho il mio carattere. Un caratteraccio. Tuttavia, sono capace di perdonare anche l'imperdonabile, sono capace di superare le difficoltà, i problemi, non porto rancore, non colpevolizzo, non svaluto. Ho una grande accettazione verso tutte le persone che incontro e ancor più verso le persone che amo. Sono capace di chiedere scusa. L'ho anche fatto, in qualche occasione. Ma, ad un certo punto, stacco la spina. Dico basta. E' quello che ho fatto con lei. Dico basta, quando non c'è più la volontà di superare il problema ma solo la volontà di caricare colpe sull'altro, di deresponsabilizzarsi, di autoassolversi, gettando tutte le responsabilità sull'altro. Per due mesi ho cercato di recuperare il rapporto arrivando anche a dire di sì a cose che meritavano un grande e sonoro no! Sono stato accomodante. Le ho proposto di andare a fare un viaggio di un mese negli USA, un coast to coast sulla U.S. Route 66. Le ho chiesto di prendere tempo per noi, di lasciar decantare le cose, di non prendere decisioni sull'onda della rabbia, del rancore, delle incomprensioni. Poi è saltato fuori questo fantoccio. Il classico cogli-clone, liquidato in quindici giorni usato, a scopo terroristico-punitivo-sanzionatorio, contro di me. "E' colpa tua", mi ha detto, "Tu mi hai spinta verso questo qui". Deprimente, vero? E' così che si risolvono i problemi? E' questa la risposta di una donna matura? Vedi, il paradosso è che io avevo puntato su di lei. Io avevo immaginato di poter trovare stabilità, famiglia e figli, con lei. Avevo comperato casa per noi due. Le avevo chiesto di provare ad immaginare una vita insieme. Altro che lei vittima e io persecutore. La vittima, per certi aspetti, sono stato io. Con questo, non voglio di certo assolvermi dai miei errori e dalle innumerevoli stronzate che ho compiuto ma, diamine, siamo esseri umani e io, voglio poter vivere con leggerezza, voglio poter godere della compagnia della mia donna, potendo anche permettermi di provocare, di stuzzicare, di fare un po' il guascone e anche di sbagliare. Voglio poter sbagliare e voglio poterlo fare, certo che la mia donna sappia capire, accettare e superare. Così farò io per lei. Come si può vivere sotto un cielo di piombo? Come si può vivere sotto la cappa soffocante della gelosia, del sospetto, dell'accusa, del timore della rottura della relazione. Bisogna capire che il compagno o la compagna, non sono i responsabili della soddisfazione di tutti i nostri bisogni e nemmeno coloro cui spetta risolvere le nostre insicurezze, i nostri problemi infantili o le nostre nevrosi. La sicurezza e l'autostima, non stanno fuori di noi ma dentro noi stessi. Non dobbiamo chiedere all'altro di fare un lavoro che, in verità, spetta solo ed esclusivamente a noi.

rileggendo ciò che ho scritto sembra che io abbia attaccato te e santificato lei...

invece da ciò che ho letto penso che pure lei abbia i suoi problemini, e non indifferenti. Il primo in assoluto, il fatto che sia estremamente immatura!! (sembra che parli di una ventenne da come scrivi)

...e non direi però che abbia un carattere forte! le scenate e le urla non sono sinonimo di carattere forte, anzi... (mi ricordano più che altro una bambina che batte i piedi a terra e fa i capricci).

Per tutto il resto, mi spiace, ma anche leggendo i nuovi dettagli che hai detto (vacanza negli states, villa da 5milioni di euro) la mia sensazione non cambia, ossia il fatto che lei si senta per te una bambolina fragile da salvare (con questo non voglio dire che tu agisca con cattiveria o che abbia un disegno diabolico da attuare, ci mancherebbe), ma a LEI trasmetti questo... si sente in balia di te e delle tue decisioni...

Anche il fatto che ti abbia criticato di aver comprato una villa senza dirle nulla potrebbe sembrare di primo acchito il capriccio di una bimba stupida (chi non vorrebbe un uomo che ti offre una vita da sogno e che ti dice di aver comprato per te e per lui una villa stupenda??), secondo me la sua critica deriva dal fatto che per l'ennesima volta si è sentita come un oggetto nelle tue mani... si è sentita destinataria di un """regalo""" non richiesto.

Per assurdo, avrebbe apprezzato di più comprare un monolocale col mutuo, ma condividendone passo dopo passo l'acquisto e la scelta con te! Avrebbe apprezzato senz'altro che tu la trattassi da Pari per una scelta simile e che Condividessi con lei tutti i passaggi, chiedendole il suo parere... ed invece ti poni, senza volerlo, nel ruolo di padre - padrone - salvatore (ripeto, secondo me, senza cattiveria).

Scrivo questo per portare un punto di vista femminile, anzi il mio punto di vista, per carità. Però penso ti possa essere utile avere una visione diversa della cosa, che non sia quella classica maschile! Ciò non toglie che a parte le motivazioni per cui lei si comporta così, e come tu consideri lei... beh, penso che sia un storia già consumata e finita, e che tu possa benissimo passare oltre!

p.s- anche tu però non brilli di maturità a far vedere ad una donna che frequenti, le foto delle tue ex ... ma penso che non ci sia bisogno che te lo dica io ;)

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sedotto_abbandonato

L'ultimo intervento è da scolpire sulla pietra.

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lalucebianca

Per quanto riguarda le foto, non sono stato di certo io, volontariamente, a mostrargliele. Le ha viste accidentalmente. Resta comunque il fatto che, a me, vedere le foto di ex della mia compagna, non mi fa né caldo, né freddo. Chissà perché. Magari, non temo confronti. So di non essere il miglior uomo del mondo, ma nemmeno il peggiore. Non sono questioni che riescano ad attivarmi un solo neurone corticale. Se lei avesse a che fare con un uomo separato o divorziato, che fa? Spara alla moglie? Voi donne, a volte, non avete il senso del ridicolo.

Non so se lei si sentisse una bambolina da salvare. Una cosa, però, la so: soggiornava nei migliori hotel del mondo, mangiava e beveva vini da 1500 dollari alla bottiglia, ben volentieri e senza problemi. In quelle occasioni, non esistevano problemi di sorta. Proprio l'ultima volta che l'ho vista, ha accettato tre bottiglie di vino che valevano, complessivamente, 6000 euro. Nessun problema. Niente complessi da "piccola fiammiferaia", niente travagli cervellotici, niente parti ideativi della verde gelosia di shakespeariana memoria. Curioso, no? Era lei che mi diceva: "la mia è una vita di merda". Ma allora, dico io, migliorala! Datti da fare, diamine! Studia, fai concorsi, migliorati, muovi il culo! Mi sono persino offerto di pagarle gli studi, viste le sue difficoltà economiche. Ultimamente, mi ha pure accusato di impedirle di fumare. Anni fa, ebbe un problema e i medici, le intimarono di non fumare assolutamente. Ma lei, voleva fumare. Lo stronzo, ero io. Ovvio. Lei, chi altri, se non la povera vittima. A volte, mi telefonava chiedendomi di risolverle dei problemi, di fissarle degli appuntamenti, di accomodarle alcune questioni. Nessun problema a trovare la "pappa pronta". La strada spianata. Dal mio punto di vista, lei, è un'ingrata e un'opportunista. La sua è stata nient'altro che una lotta per il potere. Esigeva considerazione. Quando l'autostima è bassa, ci si illude che la strada sia quella di portare "in diminuzione" gli altri. Lei, con me, ha cercato di fare questo: sminuirmi. Io con lei, ho cercato di fare questo: aiutarla a migliorarsi. Questo è stato il mio errore. Ci sono donne che pensano che il loro valore sia tutto nella loro bellezza o in ciò che hanno da offrire, sessualmente, ad un uomo. Sono bella è quindi "sono". Valgo. Mi dispiace, care ragazze, ma non funziona così. Se vali qualcosa, lo devi dimostrare con i fatti, nei diversi ambiti della vita. A me, non bastano due tette e un bel culo. Questo, basta più o meno, per essere una femmina. Ma non sono queste le cose che attestano il valore di una donna e vi rendono tale. Le donne vogliono l'uomo vincente, l'uomo alpha, l'uomo che sappia garantire stabilità, sicurezza economica e sociale alla sua famiglia? Benissimo. E' tempo ed ora che alla stabilità, alla sicurezza economica e sociale della famiglia, contribuisca anche la donna. Se un uomo deve dimostrare quanto vale, è tempo ed ora che anche la donna dimostri il suo valore e venga giudicata in relazione a questo. Parità? Benissimo, che parità sia. Non sono il tipo d'uomo che si prostra davanti ad una donna solo perché è bella. Nulla è dovuto a nessuno. Tutto si guadagna. Compresa la stima e il rispetto. A me va bene persino la tua paternale sulla condivisione di ogni singolo passaggio e di ogni singola decisione, mi va bene tutto, ma poi, il portafoglio che si apre, è il mio. Guarda caso. Io dico che bisogna imparare a praticare meno "masturbazione mentale". Voi donne, dovete imparare a masturbare di meno i vostri neuroni fronto-temporali. Basta psicologismi! Tirarsi su le maniche e muovere il culo. Ho letto di storie terrificanti in questo forum. Uomini scaricati come l'immondizia dopo un decennio nel quale si sono fatti in quattro per assecondare le bizze e le voglie della propria donna. Donne umorali, instabili, volitive, convinte che il prossimo sia sempre migliore del precedente, per poi ritrovarsi nella merda e rimpiangere l'uomo che hanno, inopinatamente e stupidamente, lasciato. Ma che credete? Che la vita sia Disneyland? Credete che le vostre madri e i vostri padri stiano assieme perché c'è la "passione"? Perché trombano dalla mattina alla sera? Per il brivido? Responsabilità, lealtà, rispetto, impegno. Imparate, care ragazze: Responsabilità, lealtà, rispetto, impegno. Donne di quarant'anni che si comportano come adolescenti immature, gelose, psicotiche, volitive, instabili. Convinte che due tette, un culo e una fica, autorizzino ad ogni nefandezza. Ne ho conosciute tante. Mi consola il fatto che, poi, in genere, il tempo è galantuomo. Mi consola il fatto che, alla fine, in genere, questi soggetti, non approdano che ad un solo ed unico porto: IL NULLA.

infatti ti ho consigliato di lasciarla perdere, già due volte...

come già dissi un'altra volta: non puoi voler andare a comprare un bullone dal fruttivendolo.

non puoi trovare stabilità in una persona che stabile non è.

e questo è un discorso che va al di là dei motivi che possono indurla a comportarsi così (ossia il discorso fatto da me in precedenza), gli psicologismi, come li chiami, esistono eccome ma esulano da te, sono cose che dovrebbe risolvere da sola o con un bravo psicologo.

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Grè

L'ho portata nei migliori hotel del mondo, nei ristoranti più raffinati, nei locali più alla moda, senza mai chiederle un centesimo

Quando ho comperato la villa, comperata in cinque giorni essendo stata un'occasione da prendere al volo, ho speso 5 milioni di euro.

soggiornava nei migliori hotel del mondo, mangiava e beveva vini da 1500 dollari alla bottiglia, ben volentieri e senza problemi. In quelle occasioni, non esistevano problemi di sorta. Proprio l'ultima volta che l'ho vista, ha accettato tre bottiglie di vino che valevano, complessivamente, 6000 euro.

Ma poi la fattura gliel'hai mandata a casa?

Ironia a parte (e voglio sottolineare che mi astengo volontariamente dal commentare i tuoi post iniziali su "voi esseri inferiori avete voluto la parità, ma non siete in grado di gestirla. L'universo è maschio", andremmo OT), lei è un'opportunista, con seri problemi di equilibrio interiore. Ma tu queste cose le sai perfettamente, tant'è che parli di lei con sempre maggiore disprezzo.

Per cui mi chiedo: perché la rivuoi? Non credo alla storia "lei è squilibrata quindi mi dà quel senso di instabilità all'interno della stabilità che credo di volere ma che non sono ancora pronto ad affrontare" (oddio, mi sono persa un attimo!). Io penso che tu sia un uomo con la perenne smania di dimostrare prima di tutto a se stesso di saper dominare situazioni difficili. Una donna tranquilla, equilibrata, che sa il fatto suo e non ha certo bisogno del tuo vino o della tua villa per avere una vita appagante ti annoia. La devi gestire, la devi dominare, la devi "salvare" come dicevi tu. Il punto è che il tuo volerla salvare non ha come obiettivo primario il suo bene, che è solo un'eventuale conseguenza. L'obiettivo primario del tuo volerla salvare è solo l'appagamento e l'accrescimento del tuo già percettibilmente enorme ego.

Perdonerai la franchezza, ma sono sicura che sei abbastanza intelligente da saperle perfettamente queste cose anche se non le affermi.

In ogni caso lei tornerà di sicuro, falle mancare attenzioni (materiali e non) e tornerà ancora prima.

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Andy Kaufman

In ogni caso lei tornerà di sicuro, falle mancare attenzioni (materiali e non) e tornerà ancora prima.

Come sempre...come tutte!

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