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Secondo Webinar Esclusivo con ^'V'^


TAuRus

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Mi sono perso il primo, ma sono riuscito a vedere questo secondo webinar.

Leggere le parole di Aivia mi ha sempre fatto un certo effetto. Un misto di ammirazione nei confronti della sicurezza in quella che sembra essere una conoscenza sconfinata, e il desiderio di poter attingere il più possibile a questa conoscenza.

Inutile dire che udirle pronunciare ha avuto un effetto ancora maggiore. Aivia, non hai nemmeno la più vaga idea del numero delle domande che vorrei farti se mai mi capitasse di incontrarti.

Per ora mi limito ad una domanda semplice, ma basilare.

Come ho già scritto, ogni volta che scrivi/parli dai prova di una conoscenza non indifferente. Ma il tuo carisma deriva non tanto da quello che dici, ma dal modo in cui lo hai interiorizzato e in cui lo esprimi come se tu stesso fossi un avatar di questa conoscenza. Questo, a sua volta, fa sì che qualunque cosa tu dica acquisti carisma.

La domanda è: come proteggi te stesso da questa influenza?

Mi spiego. Tu sei fottutamente convincente, tutti quelli del forum che ti seguono lo possono testimoniare. I tuoi post trasudano di risposte argomentate che sembrano manna dal cielo per chi, come me, sente un bisogno atavico di un maestro che abbia lasciato delle orme da seguire. Inoltre la tua filosofia è del tutto chiara a te stesso e a chi ti legge, al punto che è facilissimo scimmiottarti.

Il punto è che tutto questo ti/ci rende immuni ad eventuali cambiamenti. Lo sappiamo tutti come funziona: ognuno vede quello che vuole vedere e rifiuta quello che non fa parte della sua visione del mondo. Ti sei mai chiesto se sei mai stato ingannato dalle tue stesse idee? E se, come suppongo, sì, in che modo ti sei risposto?

Questa domanda non è solo una provocazione, ma è soprattutto un modo per chiederti in che modo selezioni le fonti delle tue informazioni, e in che modo le verifichi. Ripeto, la conoscenza che trasmetti ogni volta è veramente da lasciare a bocca aperta, ma viene da chiedersi in che modo te la sei procurata e in che modo la alimenti.

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^'V'^

Leggere le parole di Aivia mi ha sempre fatto un certo effetto. Un misto di ammirazione nei confronti della sicurezza in quella che sembra essere una conoscenza sconfinata, e il desiderio di poter attingere il più possibile a questa conoscenza.

Inutile dire che udirle pronunciare ha avuto un effetto ancora maggiore. Aivia, non hai nemmeno la più vaga idea del numero delle domande che vorrei farti se mai mi capitasse di incontrarti.

Per ora mi limito ad una domanda semplice, ma basilare.

Come ho già scritto, ogni volta che scrivi/parli dai prova di una conoscenza non indifferente. Ma il tuo carisma deriva non tanto da quello che dici, ma dal modo in cui lo hai interiorizzato e in cui lo esprimi come se tu stesso fossi un avatar di questa conoscenza. Questo, a sua volta, fa sì che qualunque cosa tu dica acquisti carisma.

La domanda è: come proteggi te stesso da questa influenza?

Non sono "protetto" dalla mia influenza, infatti quando mi riguardo in video posso andare in semi catalessi. Bocca socchiusa, occhi da stoccafisso... E posso trascinarmi per il naso a provare quello che voglio farmi provare.

Il punto è che tutto questo ti/ci rende immuni ad eventuali cambiamenti. Lo sappiamo tutti come funziona: ognuno vede quello che vuole vedere e rifiuta quello che non fa parte della sua visione del mondo. Ti sei mai chiesto se sei mai stato ingannato dalle tue stesse idee? E se, come suppongo, sì, in che modo ti sei risposto?

Questa domanda non è solo una provocazione, ma è soprattutto un modo per chiederti in che modo selezioni le fonti delle tue informazioni, e in che modo le verifichi. Ripeto, la conoscenza che trasmetti ogni volta è veramente da lasciare a bocca aperta, ma viene da chiedersi in che modo te la sei procurata e in che modo la alimenti.

Hai centrato un punto non da poco: come spiegavo nel 3d LTR fra teoria e pratica

http://www.italianseduction.club/forum/t-43730-ltr-fra-teoria-e-pratica/

Se io e le persone che mi ascoltano ci dedichiamo ad imparare ad imparare, invece che ad imparare delle prassi e dei concetti, se ci dedichiamo a guardare tutto con curiosità e con senso di possibilità e di meraviglia, se passiamo da un pensiero economico a pacchetti preconfezionati ad uno stato di processo, di processo delle informazioni in entrata, se ritroviamo quella voglia fanciullesca di sperimentare e quella capacità di sbagliare come scemi, allora saremo tutti al sicuro, io per primo, dalle cose che già crediamo.

Riguardo all'essere ingannati dalle proprie idee...

  • Qui occorre fare una disambiguazione fra ciò che è vero in senso oggettivo e ciò che è utile.

Se mi sono fatto l'idea di un atomo secondo il modello planetario, che è un modello di fantasia, e con quel modello riesco ad ottenere molecole di acido solforico, che era il mio obiettivo, allora è un'idea utile.

Anche il modello della signorina e della Dea, della donna programmata socialmente e della donna primitiva che vive in lei, è un modello di fantasia, sono layer nominati. Strati, come Freud può nominare ego, super ego, es, che sono cose che non esistono, e farle vivere per averle nominate, allora posso nominare la Dea e la signorina ed operare secondo quel modello, e vedere l'effetto che ottengo, secondo la legge Believe Nothing - Test Everithing.

Se ci fermiamo a riflettere, è ovvio che sia proprio la donna primitiva, ad essere programmabile socialmente, perché per sopravvivere e riprodursi ha bisogno della protezione del gruppo, della sua approvazione: per lei essere rispettata e approvata dal gruppo secondo le regole del gruppo vale molto di più di una singola scopata.

Però Dea e signorina sono un modello comodo, perché porta dei risultati. Bypassare la signorina e parlare il linguaggio della Dea porta dei risultati. Come lo è, comodo, il modello planetario dell' atomo.

  • Serve inoltre la capacità di far collassare gli opposti.

Se vale tutto e il contrario di tutto, siamo nel relativismo più assoluto, terreno dell'eristica.

Non mi riferisco a questo. Ma alla capacità di capire che gli opposti coesistono, che una visione del mondo non esclude un altra visione del mondo, solo, ci sono circostanze in cui una è funzionale e altre circostanze in cui un'altra è funzionale.

Faccio spesso l'esempio di "chi fa da sé fa per tre" apparentemente contrapposto a "l'unione fa la forza". Finché si crede una delle due vera, e l'altra no, le proprie idee sono ingannevoli. Bisogna capire che c'è un tempo e una situazione in cui è vera una, e un tempo ed una situazione in cui è vera l'altra.

Dovremmo sottoporre i frame a test di efficacia, più che di verità.

Efficacia come e quando. Non efficacia assoluta.

Le nostre verità saranno derise fra 150 anni, e le verità del 1800 sono derise oggi.

Ma i nostri risultati no.

La gente è piena di credenze sciocche e disfunzionali?

Da un punto di vista della verità possiamo giudicarle e criticarle, fino a deriderle.

Ma un Ninja... invece di ridere delle superstizioni della gente le ha vestite, le ha cavalcate, e ha soffiato come un mantice sul loro fuoco per ravvivarlo, all'insegna di un pragmatismo estremo.

Possiamo ridere della legge di attrazione, possiamo ridere dell'astrologia, o possiamo far intuire all'hb che ci ha conosciuti per una sincronicità dovuta alla sua mente e a ciò che richiama, o che il nostro incontro è stato sotto l'influenza delle stelle.

In poche parole...o sei uno di quelli che credono alle cose, o sei uno di quelli che le usa per i propri scopi.

Questa domanda non è solo una provocazione, ma è soprattutto un modo per chiederti in che modo selezioni le fonti delle tue informazioni,

Rispondendomi alla domanda "a cosa mi serve".

Quando poi però contengono degli errori logici tanto lapalissiani da farli capire anche a me, allora le butto.

Ad esempio quando Bruce Lipton dice che siccome le nostre cellule producono una corrente elettrica di 0,4 volt, allora ne deriva che il nostro corpo avendo miliardi di cellule, produce miliardi di volt... beh, abbiamo finito di parlare.

Il modello planetario dell'atomo non sarà vero, ma regge, non è un modello idiota. L'idea che moltiplicare i volt dia più volt è invece un modello idiota, e non è utile.

e in che modo le verifichi.

Se non mi tornano dei conti faccio qualche ricerca, oppure chiedo a qualcuno che ne ha competenza specifica.

Ma il mio scopo non è capire la verità ultima, che è lo scopo dei filosofi.

Il mio scopo è vedere a cosa mi serve.

Per esempio, possiamo stare a discutere ore sulla verità relativa, soggettiva, ma i test del DNA sui cuccioli di specie considerate per secoli monogame, ci dicono che fino al 70% dei figli derivano da copule extra coppia.

Qualsiasi modello ci costruiamo in testa sui rapporti di coppia... non può escludere questo dato, per essere utile, funzionale.

Se no diventa il modello che ha molta gente che poi attacca adesivi disperati sugli sportelli bancari con scritto "sono un padre, non un bancomat."

Ho una certa tranquillità riguardo la mia plasticità e flessibilità al cambiamento di paradigma, perché mi sono osservato cambiare modello del funzionamento dell'aggressività ogni volta che scoprivo un saggio più accurato e moderno, che metteva in luce le falle dei modelli precedenti, da Lorenz in avanti.

Quello che vorrei trasmettere alle persone, non è la mia idea di Aggressività del 2003.

Ma è quella plasticità che mi permette, nel 2014, di aver cambiato idea 5 o 6 volte, e di essere ancora curioso di come funzioni.

Poi ultimamente sul forum ho espresso un'idea che per me è funzionale a mantenere in piedi il mio concetto di tempo, un'idea sull'etere prima smentito e poi forse in qualche modo "osservato" dagli scienziati.

Un utente illuminato e molto colto, che studia al Politecnico di Torino, invece di scrivermi in pubblica: AiViA sei un idiota perché quello studio è del 95 e ora sappiamo che...

Mi ha scritto in privato su Fb dandomi degli ottimi spunti di riflessione, di cose che non potrò approfondire perché dovrei diventare un fisico, ma che mi hanno aiutato ancora di più a capire la mia percezione del tempo, pur invalidando il mio modello alla luce di dati più freschi.

Grazie.

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^'V'^

EDIT: ah, unica cazzatina, ogni tanto c'era come una sorta di rimbombo strano e fastidioso. Forse per colpa del microfono (?) boh.. però vabbé :)

Colpa dei sabotatori di regime, chi ne conosce qualcuno deve darne notizia o sarà considerato suo complice.

Ah e 10/10 would bang ahahahah

Sta buono che noi stiamo tutto il tempo a cercare di sembrare maschi (come le icone gay) e ieri con quell'improbabile vestito da donna ho acceso gli animi di milf e bimba, e mi son dovuto rivestire così per milf subito dopo e sta sera per bimba.

Sarà un caso che a Sailor Moon piace Milord, che è una donna vestita da uomo...

Sgrunt... preferivo Batman. XD XD XD XD

L'unica a cui ho fatto schifo è la mia sorellina trans, che ricevendo la foto ha risposto...No Comment.

le domande sul webinar dove le si possono fare? non so se scriverle qua in pubblico visto che la stanza era privata.

Scrivi, se sono troppo interessanti e meritano una risposta che potrebbe rasserenare molti, ti risponderò in privato più per esercizio di un sano sadismo che per privacy concettuale.

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Rispondendomi alla domanda "a cosa mi serve".

Ti rendi conto, vero, che questo setting mentale è potenzialmente pericoloso?

Non per te, immagino. La tua realtà è stata provata e riprovata in anni di esperienza, su questo non ci piove più di tanto perché altrimenti non saresti l'Aivia che prendiamo come esempio e modello. Ma, vedi, la tua realtà ha delle basi già solide, a differenza di me o di tanti altri. Non c'è dubbio su quale sia lo scopo a cui un'informazione deve essere utile, dal momento che la tua esperienza ti ha finora dimostrato che il tuo modello della realtà funziona. Questo, ovviamente, a grandi linee, perché non posso sapere quali curve e quali deviazioni ci siano state nel percorso che ti ha portato ad assimilare questa realtà.

Sta di fatto che tu la tua realtà ce l'hai, io no. La sto ancora cercando, e ogni volta che trovo un pezzo del puzzle che combacia, altri due si staccano e cambiano forma. Tu non hai bisogno della conferma nella realtà oggettiva, perché il tuo modello funziona. Ma funziona per te perché è tuo, e questo lo sai benissimo dato che hai specificato che non intendi insegnare nozioni, ma modi di apprendere.

Ora arrivo al punto. Cosa succede se una persona che sta ancora cercando di creare la propria realtà fa suo il concetto del "seleziona ciò che è utile al tuo scopo?"

Difficilmente saprà come selezionare le informazioni. Se uno cerca, trova tutto e il contrario di tutto. Qualunque realtà può essere un mezzo per ottenere qualunque scopo, e a quel punto è necessaria la ricerca di una realtà oggettiva.

Milioni di persone negli Stati Uniti hanno scelto di credere che i vaccini rendano i bambini autistici, perché il loro scopo è quello di preservare la salute dei propri figli. L'informazione "il vaccino è causa di autismo" è utile a tale scopo ed esistono "prove" a favore di questa tesi. Certo, queste "prove" possono venire facilmente confutate dal più ignorante studente di medicina, ma si sceglie di non vederle, di selezionarle, di etichettarle come inutili. Il risultato è che il tasso di nuovi nati autistici non è diminuito e sta nascendo una nuova epidemia di morbillo.

Userò quest'esempio che mi hai dato.

Per esempio, possiamo stare a discutere ore sulla verità relativa, soggettiva, ma i test del DNA sui cuccioli di specie considerate per secoli monogame, ci dicono che fino al 70% dei figli derivano da copule extra coppia.

Qualsiasi modello ci costruiamo in testa sui rapporti di coppia... non può escludere questo dato, per essere utile, funzionale.

Ora io potrei chiederti dove hai pescato quest'informazione, se quando ti ci sei imbattuto eri già nel sistema di idee che "la monogamia non è naturale", se questo sistema di idee non ti ha influenzato nell'etichettare quest'informazione come reale solo perché corrisponde alla visione che tu hai scelto di adottare, se e quanto hai cercato di confutarla con oggettività.

Modificato da Reverie
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^'V'^

Ti rendi conto, vero, che questo setting mentale è potenzialmente pericoloso?

Non per te, immagino. La tua realtà è stata provata e riprovata in anni di esperienza, su questo non ci piove più di tanto perché altrimenti non saresti l'Aivia che prendiamo come esempio e modello. Ma, vedi, la tua realtà ha delle basi già solide, a differenza di me o di tanti altri. Non c'è dubbio su quale sia lo scopo a cui un'informazione deve essere utile, dal momento che la tua esperienza ti ha finora dimostrato che il tuo modello della realtà funziona. Questo, ovviamente, a grandi linee, perché non posso sapere quali curve e quali deviazioni ci siano state nel percorso che ti ha portato ad assimilare questa realtà.

Sta di fatto che tu la tua realtà ce l'hai, io no. La sto ancora cercando, e ogni volta che trovo un pezzo del puzzle che combacia, altri due si staccano e cambiano forma. Tu non hai bisogno della conferma nella realtà oggettiva, perché il tuo modello funziona. Ma funziona per te perché è tuo, e questo lo sai benissimo dato che hai specificato che non intendi insegnare nozioni, ma modi di apprendere.

Ora arrivo al punto. Cosa succede se una persona che sta ancora cercando di creare la propria realtà fa suo il concetto del "seleziona ciò che è utile al tuo scopo?"

Difficilmente saprà come selezionare le informazioni. Se uno cerca, trova tutto e il contrario di tutto. Qualunque realtà può essere un mezzo per ottenere qualunque scopo, e a quel punto è necessaria la ricerca di una realtà oggettiva.

Milioni di persone negli Stati Uniti hanno scelto di credere che i vaccini rendano i bambini autistici, perché il loro scopo è quello di preservare la salute dei propri figli. L'informazione "il vaccino è causa di autismo" è utile a tale scopo ed esistono "prove" a favore di questa tesi. Certo, queste "prove" possono venire facilmente confutate dal più ignorante studente di medicina, ma si sceglie di non vederle, di selezionarle, di etichettarle come inutili. Il risultato è che il tasso di nuovi nati autistici non è diminuito e sta nascendo una nuova epidemia di morbillo.

Di tutto quello che hai scritto, cosa possiamo mettere in una carriola? Perché se ci perdiamo nel metastudio dei metastudi delle metariflessioni, allontanandoci dai dati, possiamo fare della gran bella filosofia, ma finiamo nel relativismo assoluto.

Nel relativismo assoluto tutti hanno ragione. E tutti hanno torto.

E va benissimo per lo scontro dialettico, ma se usciamo dalla dialettica e mettiamo nella carriola quello che ci serve...

Allora vedrai che ci sono strumenti, mindset e concetti che ti servono a vivere meglio con le donne, e altri che non ti servono a nulla.

Durante il primo webinar ho detto che il motivo per cui ogni cultura, chi più chi meno, ha sfornato il suo mito di demoni vampiri e predatori della notte, è che in ogni cultura è stato messo in ombra il lato predatorio, selvaggio e vivo in favore dell'accettabilità sociale.

Cioè ho detto che ognuno di noi ha una parte estremamente affascinante, sepolta dentro di sé.

E cosa hanno capito molti?

Che IO sono un mezzo vampiro o lupo, e che questo frame ha senso solo su di me.

Altri, invece, hanno corretto questi ultimi dicendo che IO non sono un vampiro o un lupo, ma un essere umano, e che non bisogna mitizzarmi...

Ma IO non parlavo di me.

Parlavo di tutti gli uomini di tutte le culture ad organizzazione sociale complessa, che hanno proiettato nell'ombra dell'inconscio collettivo questa figura del predatore, che è dentro ognuno di noi, ognuno.

Lo so benissimo che IO ho alcuni punti forti, come l'aspetto, e alcuni punti deboli, come il denaro e il lifestyle.

Ma se un domani proponessi un miglioramento di sé e delle proprie caratteristiche attraenti, come base solida sulla quale costruire approcci diretti ad alto grado di sessualizzazione...

Mi rammaricherebbe leggere di qualcuno che mi dice: su di te funziona perché hai gli addominali.

Perché parlavo di miglioramento di sé, nel mio caso specifico dovrò concentrarmi di più su alcuni punti in cui sono carente, mentre un altro dovrà concentrarsi su quelli in cui è carente lui.

A volte dire a me che uso cose che funzionano per me è come dire ad Anton che la TCP funziona per lui perché ha una bella macchina e dei bellissimi occhi azzurri.

Userò quest'esempio che mi hai dato.

Ora io potrei chiederti dove hai pescato quest'informazione, se quando ti ci sei imbattuto eri già nel sistema di idee che "la monogamia non è naturale", se questo sistema di idee non ti ha influenzato nell'etichettare quest'informazione come reale solo perché corrisponde alla visione che tu hai scelto di adottare, se e quanto hai cercato di confutarla con oggettività.

Mi imbattei la prima volta nel dato grezzo in un articolo su un giornale che rimandava al testo "il Mito della monogamia". Poi acquistai il testo, in cui sono presentati una quantità enorme di dati grezzi sul DNA.

Possono scrivere mille libri sulla naturalezza della monogamia, magari corredati da poesie e da visioni new age.

Non potranno mai scrivere un libro sulla naturalezza della monogamia che sia corredato da osservazioni scientifiche e dati sul DNA.

Quindi...

Non è che, siccome consideravo la monogamia un'impostura culturale, allora mi sono diretto su quegli studi scientifici che la smembrano, trascurando quelli che la difendono.

Semplicemente, o uno la considera naturale sulla base della fede in qualche religione o morale, o se la affronta dal punto di vista dei fatti oggettivi, l'unico punto di vista esistente è che essa è un'impostura culturale.

Ma è un punto di vista che si può tranquillamente disconoscere per tutta la vita, basta voltarsi dall'altra parte e guardarsi qualche film romantico in più.

Si vive benissimo lo stesso.

Però tu capisci...

Che per uno come me che si è sentito dare del mostro per tutta la vita, avere i fatti in mano e milioni di dati convergenti per poter affermare che sono normale e che ci sono un po' troppi ipocriti o ciechi in giro... è qualcosa di importante.

A me comunque pare sempre di dover trovare le prove che l'acqua sia bagnata, contro un mondo che mi urla inviperito che l'acqua asciuga e che glielo ha insegnato il nonno.

Voglio dire... stiamo parlando di qualcosa che è sotto gli occhi di tutti, non stiamo parlando di teoria delle stringhe e di come confutarla o validarla.

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^'V'^

Cmq...ragazzi, si sta delineando una tendenza che vorrei spezzare con la forza di un estintore su un fiammifero:

La tendenza è quella di considerare AiViA come un tuttologo e di attaccarlo sulla sua tuttologia (mai vantata) per dimostrare che è pericolosissimo ascoltarlo...

Allora arriva il medico e dice: AiViA, mi fa paura che tu possa insegnare agli altri qualcosa sulle donne, perché mesi fa hai scritto una cosa sul vaccino dell'influenza su cui come medico non sono d'accordo.

Poi arriva un fisico e dice: AiViA, mi fa paura che tu possa insegnare agli altri qualcosa sulle donne, e tutti voi guardatevi bene da lui perché due mesi fa hai fatto una metafora basata sul moto parabolico di un corpo così come lo si studia a lezione di fisica in facoltà non di fisica, e inferiore a come lo si studia nella fisica più avanzata.

Poi arriva lo psicologo e dice: AiViA mi fa paurissima che tu possa insegnare qualcosa sulle donne e che qualcuno possa ascoltarti, perché nel parlare di teoria dell'apprendimento hai citato un trittico che in un altro schema più avanzato è ampliato. (schema che peraltro parla di un altro concetto, rispetto al Know How di cui parlavo io).

Poi arriva...la lista è infinita e tendente a crescere.

Ora...io lo so benissimo che se si accende un fuocherello di notte si attirano al 50% piacevoli lucciole e al 50% tafani.

So benissimo che mettermi in mostra come sto facendo avrebbe attirato moltissime critiche, ed è un prezzo che pago volentieri per poter fare una cosa che mi piace e nella quale riesco a far avere dei risultati alla gente diversa da me.

Cmq...anche se il tempo che altri passano dietro un pallone o davanti alla tv io lo passo a leggere libri perché mi piace leggere, da sempre, non sono e non voglio essere un tuttologo! Soprattutto perché una vita umana non basta ad approfondire una sola disciplina... Ars longa, vita brevis...E non trovo alcuna correlazione tra il non essere al contempo un fisico nucleare, uno psichiatra, un medico, un astronauta, un cane da tartufo e l'aver qualcosa di riconosciuto da dire in materia di comune interesse.

Stiamo qui a pipparci manuali scritti da gente di un'ignoranza abissale, e li chiamiamo guru, e ci scandalizziamo se un tizio cui piace leggere e ha diversi interessi vuole dire la sua in fatto di rapporti fra i sessi non essendo laureato in 15 facoltà?

Beh, intanto che stiamo qui a dire che voglio fare il messia senza essere un tuttologo, là fuori è pieno di buffoni che mischiano la fisica quantistica con la religione e con la guarigione che hanno seminari pieni di migliaia di persone paganti e applaudenti.

Signori, c'è gente che riempie sale enormi a 3000 euro al posto, facendo battere le mani alla gente con concetti ancora meno scientifici della PNL. (se è possibile essere meno scientifici della stessa).

Voglio vedere raddoppiate le critiche alle mie argomentazioni smontabili in materie che mi interessano ma non approfondisco. E' ovvio che abbia moltissimo da imparare dagli esperti nelle loro discipline.

Ma se un domani...dovessi scrivere di come ho sturato il lavandino intasato... potrebbe mai venire un idraulico a dire che sono un idiota arrogante perché lui che lo fa di lavoro conosce un acido per smunire molto più efficace di quello del supermercato usato da me? Forse sì.

E potrebbe corollare la sua critica con la frase: mi fa paura che tu possa insegnare qualcosa sulle donne e che qualcuno ti stia ad ascoltare perché non conoscevi l'ultimo acido per sciogliere i capelli nello scarico?

Fermo restando che apprezzerei tantissimo il suo consiglio, essendo lui un esperto nello specifico, sul prodotto migliore da utilizzare.

Però la critica personale e il monito... boh. Sono grotteschi. Fuori luogo.

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revoPUA

Agli psicologi fai paurissima ahahahahah

Quando ho spiegato il discorso di storia aperta (anche se, ovviamente, a mie parole) a uno psicologo, gli ho un po' raccontato di te, mi fa "seriamente.. è questo il tuo modello?" Quasi con una risata di scherno.

Un'altra psicologa a cui non mi ricordo che avevo raccontato, idem. Però io sono per la campagna "fatti, non pugnette". I risultati li ottieni, ci sono, sono visibili, per cui per quanto riguarda la seduzione, mi fido (poi ovvio, riguardo la fisica magari chiedo ad altri ahaha :D ).

Il problema è che, come dicevi per le donne, gli uomini non sono da meno. Vedono una debolezza nell'armatura lucente.. e ci si fiondano. Questo anche perché fornisci così tanto materiale gratis.

Come diceva una mia amica, se vai ad un corso di memoria da 1500€ e chiedi a uno qualsiasi dei partecipanti com'è il corso, nessuno ti dirà "guarda, ho buttato via 1500€". Perché? Perché si darebbe del coglione da solo.. e non criticherà MAI e poi MAI l'istruttore, ma al massimo se stesso che non è riuscito ad arrivare al livello del maestro.

Al massimo "eh, sono io che non sono portato" o cazzate simili. "Molto valido il corso, ma ci vuole veramente tanto impegno"... e sarebbero gli stessi che, ad avere il materiale gratis, ti ci sputerebbero sopra.

Quindi... ritengo che sia una cosa praticamente ineliminabile, purtroppo.

Screen , uno psicologo che conosco mi ha detto (senza che io ne parlassi) : "Molti ragazzi tentano di conquistare le ragazze facendo tira e molla , ma non si rendono conto che è una cosa inutile e controproducente"

...magari lo presento a Max ( Pick Up Artist) ahahah

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E allora arriva il biologo e dice: AIVIA, non mi piace quello che hai scritto sulla poligamia. E non è vero che non mi piace, forse conosco quel concetto anche meglio di te. L'ho solo usato come esempio per arrivare a qualcos'altro.

Mi dispiace averti spinto sulla difensiva. La mia intenzione non era affatto quella di criticare, né te né le tue convinzioni, se è questo quello che hai inteso dalle mie domande. La mia intenzione era piuttosto quella di capire come hai costruito le tue convinzioni per poterlo fare io stesso, dato che non è sono capace e ho la tendenza a mettere in discussione qualunque cosa.

Ora metterò a posto il mio bisturi ;)

Per ora...

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^'V'^

E allora arriva il biologo e dice: AIVIA, non mi piace quello che hai scritto sulla poligamia.

E io gli rispondo: allora cambia mestiere, perché non troverai nulla che ti piaccia sulla poligamia.

Mi dispiace averti spinto sulla difensiva. La mia intenzione non era affatto quella di criticare, né te né le tue convinzioni, se è questo quello che hai inteso dalle mie domande. La mia intenzione era piuttosto quella di capire come hai costruito le tue convinzioni per poterlo fare io stesso, dato che non è sono capace e ho la tendenza a mettere in discussione qualunque cosa.

Ho colto la palla al balzo per chiarire a tutti che non sono un tuttologo. Stavo usando un estintore a CO2 su un fiammifero, non era difensiva, era volutamente over reacting.

Stai partendo dalla premessa che io abbia delle convinzioni.

Che le abbia costruite è la seconda premessa.

E se invece le avessi prese a calci?

Credi che sia cresciuto in un paese lontano mille mila miglia dall'Italia, perché prendo a calci le convinzioni imperanti con le quali anche io sono stato cresciuto?

Come gli altri, sono stato allattato a cazzate, forse babbo natale è la cosa più vera con cui ci tirano su.

Il 70% dei figli illegittimi di specie considerate monogame è un fatto, non è una convinzione. La convinzione è che esistano specie animali monogame, come scusa per far sembrare naturale la monogamia agli umani.

Da questo fatto, del 70%, mescolato ad altri uno può trarre la convinzione che vuole.

Se gli è utile, se è funzionale, allora ha senso, se gli rema contro e gli è disfunzionale, allora non ha senso.

Non stiamo parlando dei risultati di un questionario telefonico fatto con tecniche che forzino risposte nella direzione desiderata dall'istituto di statistica.

Parliamo di test sul dna.

Che il dna determini il comportamento o che lo determini l'ambiente è argomento di convinzioni, di speculazioni, di punti di vista dinamici e pieni di eccezioni e di aggiustamenti nel tempo.

Che uno sia figlio di suo padre o no, con test alla mano, è un fatto.

Quello che c'è da fare non è costruirsi delle convinzioni, è prenderle a calci. Spezzare le gambe che tengono su il tavolo.

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Non era mia intenzione (giuro!) ma adesso ti lancerò un'altra provocazione. Solo perché me la stai offrendo su un piatto d'argento.

E con la premessa che non sto mettendo in discussione l'argomento in sé, potrei sostituirlo con una teoria sull'esistenza dei puffi che sarebbe la stessa cosa. Tantomeno sto mettendo in discussione te, dato che finora non mi sono mai trovato in disaccordo con nulla di quello che hai esposto nel forum. Il che è il motivo per cui ti sto rompendo il cazzo.

Il 70% dei figli illegittimi di specie considerate monogame è un fatto, non è una convinzione. La convinzione è che esistano specie animali monogame, come scusa per far sembrare naturale la monogamia agli umani.

Da questo fatto, del 70%, mescolato ad altri uno può trarre la convinzione che vuole.

Se gli è utile, se è funzionale, allora ha senso, se gli rema contro e gli è disfunzionale, allora non ha senso.

Non stiamo parlando dei risultati di un questionario telefonico fatto con tecniche che forzino risposte nella direzione desiderata dall'istituto di statistica.

Parliamo di test sul dna.

Che il dna determini il comportamento o che lo determini l'ambiente è argomento di convinzioni, di speculazioni, di punti di vista dinamici e pieni di eccezioni e di aggiustamenti nel tempo.

Che uno sia figlio di suo padre o no, con test alla mano, è un fatto.

Ok, che non esistono coppie monogame nel mondo animale, salvo due o tre eccezioni, è un dato di fatto. Lo dicono diversi studi fra cui uno sul dna dei nuovi nati, che dimostra che il 70% sono il frutto di un rapporto sessuale all'infuori della coppia.

Hai fatto tu questi test? No.

E se un domani scoprissi che sono dati falsi? Che chi ha fatto questi test si è inventato i risultati?

Saresti in grado di prendere a calci anche questa convinzione?

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