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ecco la guida psycho narcisiste perverse borderline.....entrate tutti contribuite


Enjoyourself1

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freefall
Il 11/6/2023 at 12:04, Scannachiappolo ha scritto:

Scrivo qui perché aprire un thread mi sembra eccessivo.

La tipa in questione è abbastanza Psycho, quindi questo mi sembrava il thread giusto. Sta facendo adesso una vacanza con la sua migliore amica giusto nel posto in cui sono stato io l'anno scorso, quelle cose che appena le vedi dici "oh, che casualità", ma al contempo poi ci rifletto e dico "non sarò mica così narcisista da pensare che l'abbia fatto in un certo senso per me"... ma il cit nella testa, il mini tarlo rimane. Boh. Sarò pazzo narci anch'io.

In ogni caso...

Passano i mesi e nutro sempre un fastidio allucinante nei suoi confronti.

Detesto la distanza, il non esserci mai confrontati.

Forse mi sarei sentito liberato nel parlarci, nel mandarci a cagare pesantemente, nel sentirmi dire "sei un bastardo". Le avrei detto che anche lei non era da meno, che forse si, mi interessava solo chiavarla, ma neanche del tutto così. In un certo senso le ho voluto bene. L'ho sempre vista chiusa, sfuggente, evitante, in un certo senso la capivo, empatizzavo perché vedevo del buono in lei, cercavo di farla schiudere, godevo nel vederla felice e sorridente...

Diceva sempre che ha difficoltà in tale ambito, che ha subito traumi relazionali etc. Sembra quasi la povera vittima.

E sotto un certo punto di vista sono io lo stronzo della situazione. Lei era la mia amante inconsapevole. Non lo sapeva. Per due anni.

E in un certo senso mi sento io il bastardo.

In un'altro però, no. Guardando i fatti.

Si. Le ho mentito per due anni. Ma al contempo le ho sempre offerto vicinanza emotiva, non è mai stata solo una scopata. 

E al contempo mi viene da dire "si, però ti sei fatta scopare per due anni e direi che ti andava bene, senza particolari eccessivi moti nei miei confronti. Ti eri presa un attimo di me? Bene. Potevi renderlo manifesto. Non l'hai fatto per problemi tuoi, per paura etc? E io che ci posso fare?" Poi decide di chiuderla, ma fa il vai e vieni senza nemmeno concretizzare una uscita per un caffè, mi ricoprì di frasi come "vedrai che troverai la persona giusta" che a momenti mi sento preso per il culo, e appena succede impazzisci come una 15enne. Allora li sei innamorata persa, mi rivuoi, poi tenti di fottermi quando scopri il tutto, e non mi parli più. Per te sono una persona di merda, ma ogni tanto stai lì a guardarmi le storie. Vai fuori con amiche in comune che non cagavi da una vita, e guarda che curiosità...

Nutro una rabbia di fondo. Mi sento come snobbato. Ma non totalmente. Mi sembra quasi la classica persona che è girata dall'altra parte ma ogni tanto un occhio indietro lo butta. Il tutto nella mia testa sarebbe stato molto più facile con un parlarsi, mandarsi a cagare, e magari separarci per sempre o capirci e accettare il tutto, ma non aver mai avuto tutto questo mi fa dannatamente strano, mi fa incazzare, mi lascia con quella sensazione di inconclusione.

Forse la mancanza di un confronto non mi ha mai dato la possibilità di chiuderla definitivamente nella mia testa, e affrontare la vera fine del rapporto.

@freefall, mi piacerebbe un tuo parere a riguardo, so che sei molto lucido...

Rimuginare. Cercare una soluzione che non esiste. I conti non tornano e si riparte da capo. Intanto si rimane sospesi. Per me l'unica soluzione è quella di Alessandro Magno col nodo gordiano. Non lo districhi. Lo tagli a metà con un colpo di spada. 

Applicato al caso reale: decidi un eject.  E non seguire cosa fa, cosa dice, dove va etc. Certo, dovrai fare i conti col 'vuoto' che dovresti sentire. Anche quello si può sconfiggere. 

 

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Scannachiappolo
25 minuti fa, freefall ha scritto:

Rimuginare. Cercare una soluzione che non esiste. I conti non tornano e si riparte da capo. Intanto si rimane sospesi. Per me l'unica soluzione è quella di Alessandro Magno col nodo gordiano. Non lo districhi. Lo tagli a metà con un colpo di spada. 

Applicato al caso reale: decidi un eject.  E non seguire cosa fa, cosa dice, dove va etc. Certo, dovrai fare i conti col 'vuoto' che dovresti sentire. Anche quello si può sconfiggere. 

 

Grazie freefall.

Sotto certi aspetti anche grazie ad interventi simili, mi sento "meno solo", come se fossi supportato, con qualcuno vicino, che forse anche lui ha subito o vissuto certi intoppi, e ti indica la strada, stile fratello maggiore.

Sarà fatto.

 

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Sensei10
Il 11/6/2023 at 12:04, Scannachiappolo ha scritto:

Scrivo qui perché aprire un thread mi sembra eccessivo.

La tipa in questione è abbastanza Psycho, quindi questo mi sembrava il thread giusto. Sta facendo adesso una vacanza con la sua migliore amica giusto nel posto in cui sono stato io l'anno scorso, quelle cose che appena le vedi dici "oh, che casualità", ma al contempo poi ci rifletto e dico "non sarò mica così narcisista da pensare che l'abbia fatto in un certo senso per me"... ma il cit nella testa, il mini tarlo rimane. Boh. Sarò pazzo narci anch'io.

In ogni caso...

Passano i mesi e nutro sempre un fastidio allucinante nei suoi confronti.

Detesto la distanza, il non esserci mai confrontati.

Forse mi sarei sentito liberato nel parlarci, nel mandarci a cagare pesantemente, nel sentirmi dire "sei un bastardo". Le avrei detto che anche lei non era da meno, che forse si, mi interessava solo chiavarla, ma neanche del tutto così. In un certo senso le ho voluto bene. L'ho sempre vista chiusa, sfuggente, evitante, in un certo senso la capivo, empatizzavo perché vedevo del buono in lei, cercavo di farla schiudere, godevo nel vederla felice e sorridente...

Diceva sempre che ha difficoltà in tale ambito, che ha subito traumi relazionali etc. Sembra quasi la povera vittima.

E sotto un certo punto di vista sono io lo stronzo della situazione. Lei era la mia amante inconsapevole. Non lo sapeva. Per due anni.

E in un certo senso mi sento io il bastardo.

In un'altro però, no. Guardando i fatti.

Si. Le ho mentito per due anni. Ma al contempo le ho sempre offerto vicinanza emotiva, non è mai stata solo una scopata. 

E al contempo mi viene da dire "si, però ti sei fatta scopare per due anni e direi che ti andava bene, senza particolari eccessivi moti nei miei confronti. Ti eri presa un attimo di me? Bene. Potevi renderlo manifesto. Non l'hai fatto per problemi tuoi, per paura etc? E io che ci posso fare?" Poi decide di chiuderla, ma fa il vai e vieni senza nemmeno concretizzare una uscita per un caffè, mi ricoprì di frasi come "vedrai che troverai la persona giusta" che a momenti mi sento preso per il culo, e appena succede impazzisci come una 15enne. Allora li sei innamorata persa, mi rivuoi, poi tenti di fottermi quando scopri il tutto, e non mi parli più. Per te sono una persona di merda, ma ogni tanto stai lì a guardarmi le storie. Vai fuori con amiche in comune che non cagavi da una vita, e guarda che curiosità...

Nutro una rabbia di fondo. Mi sento come snobbato. Ma non totalmente. Mi sembra quasi la classica persona che è girata dall'altra parte ma ogni tanto un occhio indietro lo butta. Il tutto nella mia testa sarebbe stato molto più facile con un parlarsi, mandarsi a cagare, e magari separarci per sempre o capirci e accettare il tutto, ma non aver mai avuto tutto questo mi fa dannatamente strano, mi fa incazzare, mi lascia con quella sensazione di inconclusione.

Forse la mancanza di un confronto non mi ha mai dato la possibilità di chiuderla definitivamente nella mia testa, e affrontare la vera fine del rapporto.

@freefall, mi piacerebbe un tuo parere a riguardo, so che sei molto lucido...

Tralasciando la storia per come è stata vissuta, perché, te lo dico da amico, è abbastanza normale la sua scelta di terminarla, capisco il tuo senso di sospensione. 

Ed è comune. Però ormai da quanto tempo dura?

Perché è successo a me e credo a chiunque abbia avuto a che fare con i distacchi silenziosi e tutti i dubbi atroci che si portano dietro. Ma, posto il periodo in cui ti passa per la testa qualsiasi ipotesi, c'è sempre un limite di stress emotivo. Entro il quale, ad un certo punto, i pensieri si allentano, si fanno radi, fino non dico a sparire ma ad essere leggeri e casuali. 

Leggeri forse è il giusto termine. Ciò che dapprima ti pressava come una morsa, diventa lieve, abbozzato, semitrasparente. 

Ho letto spesso i tuoi post e i riferimenti alle storie di IG. Perché non la cancelli del tutto? Rimuovila. Ma in modo fattivo. 

Quanto al resto del thread e non mi rivolgo a te, che hai spiegato bene a più riprese le differenze, mi sembra che gli utenti facciano un po' troppa confusione tra borderline e narcisismo (oltretutto c'è una miriade di tratti e di disturbi intermedi).

Modificato da Sensei10
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Scannachiappolo
22 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Tralasciando la storia per come è stata vissuta, perché, te lo dico da amico, è abbastanza normale la sua scelta di terminarla, capisco il tuo senso di sospensione. 

Ed è comune. Però ormai da quanto tempo dura?

Perché è successo a me e credo a chiunque abbia avuto a che fare con i distacchi silenziosi e tutti i dubbi atroci che si portano dietro. Ma, posto il periodo in cui ti passa per la testa qualsiasi ipotesi, c'è sempre un limite di stress emotivo. Entro il quale, ad un certo punto, i pensieri si allentano, si fanno radi, fino non dico a sparire ma ad essere leggeri e casuali. 

Leggeri forse è il giusto termine. Ciò che dapprima ti pressava come una morsa, diventa lieve, abbozzato, semitrasparente. 

Ho letto spesso i tuoi post e i riferimenti alle storie di IG. Perché non la cancelli del tutto? Rimuovila. Ma in modo fattivo. 

Quanto al resto del thread e non mi rivolgo a te, che hai spiegato bene a più riprese le differenze, mi sembra che gli utenti facciano un po' troppa confusione tra borderline e narcisismo (oltretutto c'è una miriade di tratti e di disturbi intermedi).

Grazie Sensei

Per quanto la riguarda... Beh, ormai non so più dire se cosa e come. Ho sempre avuto l'impressione che, appunto, fosse sempre girata con la testa da un'altra parte ma l'occhio buttato verso la mia, ma ad una certa non riesco a capire se sono io che esagero certe sensazioni o cosa...

In ogni caso.

Il problema è il mio.

Forse sono uno di base ossessivo, ma questa storia ha attivato diversi trigger: la mia necessità di ascolto comprensione/capirsi (mai fatto), di concluderla chiaramente (facendo pace o mandandoci a cagare), la storia vista dal mio punto...

Forse poi in se, tutti questi miei tentativi/rabbia/frustrazione sono quasi un tentativo inconscio di tenere ancora aperto qualcosa. Sotto certi aspetti la invidio, ha avuto la possibilità di vedersi una porta chiusa definitivamente in faccia. Fa male, ma almeno metabolizzi. Io invece sta porta in faccia definitiva da lei non l'ho mai avuta ( e questo riflette anche una mia scarsa capacità di prendere posizione nel vero senso , ossia "ma allora chiudila te definitivamente dentro te stesso!").

Ho notato di stare molto meglio inoltre avendola per certi aspetti "perdonata" (si, ripeto per l'ennesima volta che fa strano detto da me...), anche perché non riesco ad avercela su con la gente a cui il qualche modo tenevo.

Se la fine dei rapporti è un lutto, ho sempre avuto la fortuna di vedere, fino a prima, la persona cara "morire improvvisamente". In sto caso sembra quasi una malattia cronica e terminale: è un lento strazio che prosegue ogni giorno, sempre un po'meno, ma veramente poco...

Vabbè

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Marco73
Il 11/6/2023 at 12:04, Scannachiappolo ha scritto:

Scrivo qui perché aprire un thread mi sembra eccessivo.

La tipa in questione è abbastanza Psycho, quindi questo mi sembrava il thread giusto. Sta facendo adesso una vacanza con la sua migliore amica giusto nel posto in cui sono stato io l'anno scorso, quelle cose che appena le vedi dici "oh, che casualità", ma al contempo poi ci rifletto e dico "non sarò mica così narcisista da pensare che l'abbia fatto in un certo senso per me"... ma il cit nella testa, il mini tarlo rimane. Boh. Sarò pazzo narci anch'io.

In ogni caso...

Passano i mesi e nutro sempre un fastidio allucinante nei suoi confronti.

Detesto la distanza, il non esserci mai confrontati.

Forse mi sarei sentito liberato nel parlarci, nel mandarci a cagare pesantemente, nel sentirmi dire "sei un bastardo". Le avrei detto che anche lei non era da meno, che forse si, mi interessava solo chiavarla, ma neanche del tutto così. In un certo senso le ho voluto bene. L'ho sempre vista chiusa, sfuggente, evitante, in un certo senso la capivo, empatizzavo perché vedevo del buono in lei, cercavo di farla schiudere, godevo nel vederla felice e sorridente...

Diceva sempre che ha difficoltà in tale ambito, che ha subito traumi relazionali etc. Sembra quasi la povera vittima.

E sotto un certo punto di vista sono io lo stronzo della situazione. Lei era la mia amante inconsapevole. Non lo sapeva. Per due anni.

E in un certo senso mi sento io il bastardo.

In un'altro però, no. Guardando i fatti.

Si. Le ho mentito per due anni. Ma al contempo le ho sempre offerto vicinanza emotiva, non è mai stata solo una scopata. 

E al contempo mi viene da dire "si, però ti sei fatta scopare per due anni e direi che ti andava bene, senza particolari eccessivi moti nei miei confronti. Ti eri presa un attimo di me? Bene. Potevi renderlo manifesto. Non l'hai fatto per problemi tuoi, per paura etc? E io che ci posso fare?" Poi decide di chiuderla, ma fa il vai e vieni senza nemmeno concretizzare una uscita per un caffè, mi ricoprì di frasi come "vedrai che troverai la persona giusta" che a momenti mi sento preso per il culo, e appena succede impazzisci come una 15enne. Allora li sei innamorata persa, mi rivuoi, poi tenti di fottermi quando scopri il tutto, e non mi parli più. Per te sono una persona di merda, ma ogni tanto stai lì a guardarmi le storie. Vai fuori con amiche in comune che non cagavi da una vita, e guarda che curiosità...

Nutro una rabbia di fondo. Mi sento come snobbato. Ma non totalmente. Mi sembra quasi la classica persona che è girata dall'altra parte ma ogni tanto un occhio indietro lo butta. Il tutto nella mia testa sarebbe stato molto più facile con un parlarsi, mandarsi a cagare, e magari separarci per sempre o capirci e accettare il tutto, ma non aver mai avuto tutto questo mi fa dannatamente strano, mi fa incazzare, mi lascia con quella sensazione di inconclusione.

Forse la mancanza di un confronto non mi ha mai dato la possibilità di chiuderla definitivamente nella mia testa, e affrontare la vera fine del rapporto.

@freefall, mi piacerebbe un tuo parere a riguardo, so che sei molto lucido...

Ciao Scannachiappolo, Ti capisco perché anch'io vivo una situazione simile alla Tua , storia chiusa ormai da molto tempo, più di un anno e mezzo durata quasi due anni, lei che nella fase finale sabota il rapporto per gelosia assurda e cose inesistenti (fase svalutativa) e relativo blocco su tutti i social senza aver avuto un confronto finale per metterci un punto e questo ti lascia intrappolato. Considera che la settimana scorsa nel fine settimana tra sabato e domenica mi ha sbloccato e ribloccato 4 volte nonostante sia passato tanto tempo, ovviamente io non faccio nulla anche perché nella mente di queste persone disturbate non si capisce a quale fine, molto probabilmente l'idea che mi sono fatto io è che non vuole essere dimenticata e vedere se ci sto ancora sotto e riempire il loro vuoto..e poi una persona interessata non fa questi giochetti da bimbi ma Ti scrive in modo diretta , ci vedo molto sadismo e cattiveria in questi atteggiamenti.

Noto che il modo di agire di queste persone ( la mia comportamenti da border ma anche un po' narcisa) sono tutti uguali e per certi aspetti prevedibili.

Il problema secondo me è perché anche in noi c'è qualcosa che non va , nel mio caso dipendenza affettiva e nel caso specifico con questa persona dipendenza da sesso, il più bello della mia vita , un'attrazione e chimica pazzesca che solo loro sono capaci di farti provare ma sono arrivato alla conclusione che anche quello era manipolazione , pura illusione e strumento per farti legare e sottometterti. Attualmente frequento una persona equilibrata con cui sto bene , il sesso non sarà come con quella folle ( haime'non c'è paragone 🙄) ma ne guadagna la mia salute mentale.

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Scannachiappolo
2 ore fa, Marco73 ha scritto:

problema secondo me è perché anche in noi c'è qualcosa che non va , nel mio caso dipendenza affettiva

Questo è anche il punto. Non capisco quanto ci sia di presunta dipendenza affettiva o se il mio sia quasi un vittimismo che maschera una sorta di narcisismo di fondo, quindi le carte si giocano al contrario, ma vabbè

2 ore fa, Marco73 ha scritto:

il più bello della mia vita

Anche in sto caso... Sono arrivato ad una conclusione: parte da "il cazzo lo muovevo io". Che sostanzialmente non era lei fantastica, ero io che facevo, ma più precisamente, più realmente: era ciò che mettevi tu nel sesso (sensazioni, sudore, emozioni), a rendere tali cose indimenticabili. In realtà viene tutto da te, non era lei che era una pornostar in tale ambito, per capirci.

 

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Sensei10
20 minuti fa, Scannachiappolo ha scritto:

In realtà viene tutto da te, non era lei che era una pornostar in tale ambito, per capirci.

Sì, ma appunto... 

Non erano mica bugie. Per quale motivo trapanarsi la testa, ammesso e non concesso che queste donne orbitino ancora attorno a noi?

Sapete tutti benissimo che la verità non è una materia eterea, ma concreta e grezza: se una ti vuole, ti cerca nelle modalità più varie.

A maggior ragione una donna problematica è diversa dalle altre, perché ha quella capacità, quel potere se vogliamo, di dare segnali di interesse espliciti, sorprendenti, quasi "magici". Così come poi si ritrae, lasciandoci altrettanto increduli. Sono persone con un'abilità di stupore superiore alla norma, spesso. In bene e (soprattutto) in male.

Ora, l'orbiting, in ogni sua declinazione, tra blocchi, riferimenti, sguardi, gesti, NON è interesse. È conferma di sé. A me capitò dal vivo, il che è anche peggio dei social perché implica una reazione; mentre sui social puoi decidere di farti i cazzi tuoi, dal vivo, alla sprovvista, mostrerai sempre qualcosa. Me ne stavo serenamente per i cazzi miei a consultare le mail sulle telefono quando ho sentito, da dietro, una carezza che dalla spalla saliva verso il collo. Il tempo di girarmi ed era la mia ex, che sorridendo mi passò accanto senza dirmi nulla. Non ci parlavamo più. Non ci salutavamo nemmeno. Ho passato giorni a farmi domande, a costruire teoremi. Dopo molti mesi parlammo e le chiesi il perché di quel gesto, la risposta fu disarmante: "Mi andava di risentirti, in fondo mica eri un estraneo, volevo vedere se mi sorridevi" (lasciamo stare, feci la faccia di chi vede un fantasma, altro che sorriso). E non accadde nulla, parlammo di noi ma senza spiegarci realmente. Rimasi con tanti interrogativi che mi porto dietro, anche se poi li ho lasciati andare. Non serve a niente chiedersi il perché. In questi casi è l'unica domanda da non porsi. Complicato, ingiusto, forse disonesto, ma è così.

Bisogna vedere se per noi/voi queste fasi sono acute, pur se di lunga durata, o croniche. Se sono acute non c'è niente di anormale o strano, siamo esseri pensanti e come tali iperanalizziamo ciò che riteniamo oscuro, in cerca di soluzioni. Se sono croniche... beh, sì, potremmo avere noi un problema. Il fatto stesso di aver provato attrazione per gente disfunzionale, oscillante, caricata a molla, dice parecchio sulle necessità di sentirsi vivi solo ad alta quota. E ci si deve porre rimedio, altrimenti il rischio di replicare gli stati d'animo, anche quando non ce ne sarà ragione, è molto elevato. E non farà bene a nessuno.

 

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Scannachiappolo
10 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Sì, ma appunto... 

Non erano mica bugie. Per quale motivo trapanarsi la testa, ammesso e non concesso che queste donne orbitino ancora attorno a noi?

Sapete tutti benissimo che la verità non è una materia eterea, ma concreta e grezza: se una ti vuole, ti cerca nelle modalità più varie.

A maggior ragione una donna problematica è diversa dalle altre, perché ha quella capacità, quel potere se vogliamo, di dare segnali di interesse espliciti, sorprendenti, quasi "magici". Così come poi si ritrae, lasciandoci altrettanto increduli. Sono persone con un'abilità di stupore superiore alla norma, spesso. In bene e (soprattutto) in male.

Ora, l'orbiting, in ogni sua declinazione, tra blocchi, riferimenti, sguardi, gesti, NON è interesse. È conferma di sé. A me capitò dal vivo, il che è anche peggio dei social perché implica una reazione; mentre sui social puoi decidere di farti i cazzi tuoi, dal vivo, alla sprovvista, mostrerai sempre qualcosa. Me ne stavo serenamente per i cazzi miei a consultare le mail sulle telefono quando ho sentito, da dietro, una carezza che dalla spalla saliva verso il collo. Il tempo di girarmi ed era la mia ex, che sorridendo mi passò accanto senza dirmi nulla. Non ci parlavamo più. Non ci salutavamo nemmeno. Ho passato giorni a farmi domande, a costruire teoremi. Dopo molti mesi parlammo e le chiesi il perché di quel gesto, la risposta fu disarmante: "Mi andava di risentirti, in fondo mica eri un estraneo, volevo vedere se mi sorridevi" (lasciamo stare, feci la faccia di chi vede un fantasma, altro che sorriso). E non accadde nulla, parlammo di noi ma senza spiegarci realmente. Rimasi con tanti interrogativi che mi porto dietro, anche se poi li ho lasciati andare. Non serve a niente chiedersi il perché. In questi casi è l'unica domanda da non porsi. Complicato, ingiusto, forse disonesto, ma è così.

Bisogna vedere se per noi/voi queste fasi sono acute, pur se di lunga durata, o croniche. Se sono acute non c'è niente di anormale o strano, siamo esseri pensanti e come tali iperanalizziamo ciò che riteniamo oscuro, in cerca di soluzioni. Se sono croniche... beh, sì, potremmo avere noi un problema. Il fatto stesso di aver provato attrazione per gente disfunzionale, oscillante, caricata a molla, dice parecchio sulle necessità di sentirsi vivi solo ad alta quota. E ci si deve porre rimedio, altrimenti il rischio di replicare gli stati d'animo, anche quando non ce ne sarà ragione, è molto elevato. E non farà bene a nessuno.

 

Sensei, tanto di cappello.

E ti aggiungerò, mi sono sentito scemo anche solo ad aver scritto il primo post qualche giorno fa.

Perché alla fine vivo da vittima, ma in se certe cose mi struggono più per anche un MIO senso di riconferma. Quando uno sta a posto con se stesso, ste cose non le nota e se le nota fa spallucce.

Che poi... Era la mia amante, e ogni discorso nei suoi confronti si conclude alla stessa maniera:

"Almeno si scopasse ancora!"

Ecco, se uno si vuole fare una idea di quanto "amore" possa nutrire io nei suoi confronti.

Sarò onesto: chi si somiglia si piglia, e questa è una folie a deux

 

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Sensei10
1 ora fa, Scannachiappolo ha scritto:

Sensei, tanto di cappello.

E ti aggiungerò, mi sono sentito scemo anche solo ad aver scritto il primo post qualche giorno fa.

Perché alla fine vivo da vittima, ma in se certe cose mi struggono più per anche un MIO senso di riconferma. Quando uno sta a posto con se stesso, ste cose non le nota e se le nota fa spallucce.

Che poi... Era la mia amante, e ogni discorso nei suoi confronti si conclude alla stessa maniera:

"Almeno si scopasse ancora!"

Ecco, se uno si vuole fare una idea di quanto "amore" possa nutrire io nei suoi confronti.

Sarò onesto: chi si somiglia si piglia, e questa è una folie a deux

 

Bisogna saper lasciare andare.

È un lutto prima di tutto su noi stessi, i noi stessi del tempo che tu, che siamo stati, che siamo oggi con i nostri rimpianti e rimorsi.

Ma questo non è un mondo di supereroi dove si legge nel pensiero, si torna indietro nel tempo o si ipnotizza la mente altrui. Abbiamo dei limiti, tutti. Alcuni ben protetti da steccati, altri più larghi e tendenti allo sbrego. 

L'importante è prenderne atto, così da rendere quei limiti meno angusti e meno sottoposti alle azioni esterne. 

Ci saranno nuove occasioni, migliori, intense, diverse, sorprendenti proprio nel momento in cui sembrava che niente stesse accadendo. Delle affascinanti personalità caotiche - nemmeno io ne sono immune, perché sono cervellotico a mia volta - non sapremo cosa farcene.

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Marco73
3 ore fa, Scannachiappolo ha scritto:

Questo è anche il punto. Non capisco quanto ci sia di presunta dipendenza affettiva o se il mio sia quasi un vittimismo che maschera una sorta di narcisismo di fondo, quindi le carte si giocano al contrario, ma vabbè

Anche in sto caso... Sono arrivato ad una conclusione: parte da "il cazzo lo muovevo io". Che sostanzialmente non era lei fantastica, ero io che facevo, ma più precisamente, più realmente: era ciò che mettevi tu nel sesso (sensazioni, sudore, emozioni), a rendere tali cose indimenticabili. In realtà viene tutto da te, non era lei che era una pornostar in tale ambito, per capirci.

 

Questo passaggio non lo condivido , vero è che il cazzo lo muovevo io ma allora dovrebbe essere cosi con tutte e purtroppo non lo è , con lei non Te lo so spiegare non c'è stato una volta in due anni che in cui ci vedevamo che non lo facevamo e con la stessa intensità della prima volta e mai capitato prima , e la cosa strana che quando è scomparsa l'avevano fatto il giorno prima con un intensità pazzesca e a tutto ciò non c'è spiegazione motivo per cui nel mio caso mi è rimasta un po' dentro..

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