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ecco la guida psycho narcisiste perverse borderline.....entrate tutti contribuite


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La frase in cui dici che tua madre le ha mandato un messaggio mi ha fatto venire la pelle d'oca.

Ricordatevi SEMPRE che la prima regola per avere una vita sentimentale felice è gestire e mettere al proprio posto le donne che ci hanno messo al mondo, c'è chi lo impara natuaralmente verso i 16 anni. Io con mia grande colpa e dispiacere ho dovuto impararlo (ebbene si perchè mettere al proprio posto la mamma è doloroso, ma ne va della propria felicità) a 25 suonati.

Se non riusciamo a gestire e dare dei limiti a loro non riusciremo MAI a gestire le ragazze che amiamo.

Pena trovare psycho come se piovesse.

Se hai davvero 38 anni prendi il telefono e faglielo mangiare (a tua madre e in senso figurato :-)).

Lei ti ha fatto e gli vuoi bene ma DEVE stare al proprio posto.

Nei rapporti sentimentali le madri non contano, loro hanno come unica funzione quella di ascoltare (se richiesto), e niente di più.

Ci partoriscono, ci accudiscono da piccoli, ci cibano e ci educano, ma noi non siamo e non possiamo diventare il prolungamento della loro vita, delle loro frustrazioni e dei loro problemi e soprattutto NON DEVONO vivere la nostra di vita.

Anche le migliori mamme al mondo che sono le gatte ( riescono a stare 3-4 mesi COMPLETAMENTE distese per dar da mangiare ai piccoletti e stargli dietro), quando i gattini sono svezzati e autosufficienti se ne liberano e gli aprono le porte verso quest' avventura chiamata VITA.

Facciamo i seri,sei un uomo, e per cortesia smettiamola di nasconderci dietro alle cazzate, la maggior parte degli italiani maschi sono bambini mai cresciuti (e fino a 1 anno fa mi ci metto pure io).

Nel resto del pianeta la mamma che manda un messaggio alla ex del proprio cuccioletto di 38 anni perchè sta male e è tanto triste è un buon modo per farsi ridere dietro a vita, come minimo.

Il proprio dolore bisogna saperselo sorbire e gestire, sopportarlo e affrontarlo, ma la mamma che si permette di mandare un mex alla ex è roba al limite dell'inverosimile.

Corri su amazon, in biblioteca, in libreria e per il tuo bene comprati TUTTI i libri di Cesare Giacobbe, imparateli a memoria e mettili in pratica. Per vivere un vita felice e degna di essere vissuta. Risolvi il rapporto con tua madre e avrai risolto il più grande probema della tua vita.

Sono stato duro e forse cattivo ma so quello che dico, perchè lo dico, so cosa ho provato e so quanti danni può fare la propria madre con il suo "amore incondizionato".

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freefall

Due miei amici quarantenni vivono con la mamma.

Uno, operaio, terza media.

L'altro, vice dirigente, laurea e conto in banca buono.

Entrambi, ogni volta, cercano una femmina autoritaria, che finisce molto presto per trattarli come bambini idioti.

E più la tipa di turno li strapazza, più si inzerbinano per ubbidirle. Fino al fancul* che viene loro somministrato con violenza dalla medesima.

Un caso?

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Enjoyourself1

Si Freefall purtroppo è normale e uno anche inconsciamente le cerca così , perchè sono la rappresentazione di quello che non si sa gestire dentro di se e nella propria vita. Più è autoritaria più la sfida cresce, ma purtroppo è la sfida sbagliata. La mamma è l'inizio e il cardine di ogni uomo, è da lì che si comincia ad avere a che fare con le donne.

A prescindere dal fattore "crisi" che comunque si è fatta sentire dal 2008 in poi, l'italiano è sempre stato famoso perchè non sa gestire la propria madre.

Nei casi più gravi come mi disse confidandosi la ragazza di un amico poco prima di lasciarlo " io gli voglio bene, tanto bene, ma ho una realazione da 2 anni con sua madre e non con lui".

Capite bene i disastri. Io ho imparato e mi sono imposto di gestirla dopo l'ultima psycho, e ripeto fa male, tanto male all'inizio, far capire alla propria madre che deve stare al proprio posto e che la vita è la mia e non la sua ,ma cazzo va fatto. Ho "imparato" tardi ma ho imparato.

Essendo vostra madre lo accetterà e vi vorrà ancora più bene perchè siete uomini e non vi fate mettere i piedi in testa. Nelle relazioni è uguale, più vi rispetterete e sarete il fulcro di voi stessi e più la donna vi rispetterà e vi amerà, perchè sa che non siete dei criceti che dicono sempre e stupidamente di si. Con questo non sto dicendo che dovete essere crudeli con le vostre donne e tanto meno maltrattarle ma solo essere assertivi e fargli capire fin dove possono arrivare, ed essere totalmente intransigenti quando sbagliano.

Se si vive in casa e purtroppo per un motivo o per l'altro si dipende ancora finanziariamente il discorso non cambia. Avere bisogno non significa sottostare a profonde mancanze di rispetto, come ad esempio sortite in camera non volute, porte aperte mentre si è con qualcuna, caffè la domenica mattina nudi nel letto con la tipa. La madre fa la madre, la propria donna fa la propria donna. Non vanno confuse. A volte la propria donna può sorreggerci come farebbe nostra madre, ma lo fa da compagna, anche un uomo ha il diritto di aprirsi e a volte di essere stanco e aver bisogno d'aiuto (e li si capisce anche che compagna si ha affianco, perchè se non è disposta ad aiutarci senza poi rinfacciarcelo o trattarci da deboli significa che non ci ama).

Quello che le donne italiane lamentano del "NON TROVARE PIù VERI MASCHI" altro non è che quello che ho scritto sopra. E allora da chi vanno ?! Dai calciatorini fannulloni di paese da torneo dei bar, che non hanno la terza media e non sanno coniugare mezzo verbo,ma a 15 anni la mamma l' hanno messa al proprio posto e i piedi in testa non se li son fatti mettere. E di conseguenza non si fanno schiacciare dalla ragazza normale o matta che sia perchè il problema iniziale, in maniera giusta o sbagliata, aggressiva o dolce, ignorante o colta, lo hanno risolto. E lo hanno fatto alla radice e nel momento giusto, in cui un uomo deve diventare uomo.

Con il cambiamento profondo della nostra società, sono venuti a mancare i riti di passaggio che in qualsiasi cultura (ad esempio tribale, africana, ma anche italiana), c'erano. Non ci sono più i "riti" che sanciscono che un uomo diventi tale come ad esempio il servizio militare ( oppure nelle gang americane il pestaggio di gruppo, in africa una festa propiziatoria con l'uccisione di un animale) e così via. Il risultato, eserciti di bambini mai cresciuti che si fanno imboccare, con la barba ma con la testa di un bimbo di 7 anni, senza autostima, senza interessi, che vivono una vita di giorni tutti uguali senza mai rischiare niente.

Perchè tanto la mamma si!, è una rompicoglioni, ma mi stira, mi fa le lavatrici, mi prepara il budino, mi da la paghetta, mi porta il caffè alle 8.

E allora ditemi voi come cazzo ci si può rapportare e fare gli "uomini" davanti a una ragazza di 23-24-25 anni, figa, sveglia, con il mondo in mano, che fuori di casa ci sta divinamente, che fa la cameriera per pagarsi gli studi, che sa 4 lingue ed è al 4 erasmus che si è pagata da sola, che sa abitare dovunque, parlare con chiunque senza tante seghe mentali, a cui piace scopare, che sa farlo e che te lo dice in faccia. In questo post abbiamo ampiamente parlato delle psycho, io per primo, ma adesso analizziamo anche quanto noi siamo stati e siamo bambini. A volte sono psycho, ma a volte, sono solo ragazze prese dalla disperazione perchè vivono, parlano, si confidano e scopano con dei bambini mai cresciuti e viziati.

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Initial.D

“Mi manca l’amore di un uomo” - "mi manchi, ma non mi basti più" ecc..

(chissa quanti di voi hanno sentito queste frasi della propria psyco)

ma andiamo ad analizzarla insieme

eccovi 1 breve intervista rilasciata di recente e che voglio condividere anche con voi

(le risposte ve le ho scritte in blu.)


------------------------------------------------

Non ho un uomo. Il mio problema è la mancanza di amore nella mia vita.

- Solo tuo? chi altri ha un problema simile?

Non mi interessa. Anzi mi intristisce.

- Questo è il vero problema: la separatività, la mancanza di empatia e amore. Sei come una stella che non emana

più luce perché si è rinchiusa in se stessa. E si lamenta perché altre stelle non la illuminano e la scaldano.

Ma gli altri non amano. Fanno finta, sono egoisti, pensano solo a sé.

- Demoni interiori la tua Ombra: tu pensi solo a te, tu non ami, fai finta. lo neghi e ti giustifichi dicendo "gli altri"

Ma nessuno mi ama veramente.

- Demoni interiori la tua Ombra: tu non ami nessuno veramente, a partire da te stessa. vuoi solo convincerti che siano gli altri

Infatti, mi odio, mi disprezzo.

- Questa è quella che io chiamo: la danza relazionale alla quale partecipi: quella del disprezzo, del rifiuto.

In questa danza, nessuno ama. Ognuno pensa solo a sé. Quando pratichi questa danza, non hai empatia e compassione

per alcuna persona, a cominciare da te.

Ma come posso amarmi se nessuno mi ha mai amato, e se mi sento in colpa per essere così chiusa?

- Verità parziale: hai ragione. Partecipando a questa danza non puoi amarti, e non puoi amare nessuno.

Quindi non c’è speranza.

- No, continuando a praticare questa danza puoi solo peggiorare. che tu stessa continui a fare

Sento dentro una grande rabbia.

- Verità parziale: hai ragione. E’ impossibile non essere arrabbiati, quando si è intrappolati nella

danza del rifiuto e del disprezzo.

Ma quindi, dipende da me? Sono io che mi sono rovinata la vita? Questo mi fa sentire ancora peggio.

- Verità parziale: hai ragione. Vista in questi termini, rabbia e senso di colpa sono inevitabili.

Rabbia contro di sé e contro un destino avverso. Colpa perché si intravvede la propria responsabilità.

In realtà ce l’ho con mia madre, perché è stata succube di mio padre. Mi ha insegnato a svalutarmi.

- Verità parziale: anche in questo, hai perfettamente ragione. La danza del disprezzo a cui partecipi si fonda sulla

causalità unidirezionale: causa effetto. Tua madre è la causa. Tu sei l’effetto. La tua sofferenza è stata causata

da tua madre. Quindi: rabbia e disprezzo nei confronti di tua madre.

Ma è proprio da lei che ho imparato, come dici tu, la danza del disprezzo.

- E tu sei stata un’ottima allieva.

Ma mi sento anche in colpa

- Verità parziale: hai ragione anche qui. Sai perfettamente di essere ormai adulta, e che il fatto di proseguire nel tempo

la danza del disprezzo dipende da una tua decisione. Quindi sono vere entrambe le affermazioni: tua madre è la causa

della tua sofferenza; tu sei la causa della tua sofferenza. La danza del rifiuto e della svalutazione prevede sempre come passaggi rabbia e senso di colpa. E’ inevitabile.

Ma sento anche paura. Paura della solitudine, paura del futuro.

- Verità parziale: certo, è del tutto logico. Anche la paura è un segnale che stai partecipando alla

danza relazionale del rifiuto e del disprezzo.

Quindi non c’è spazio per l’amore nella mia vita. Non c’è speranza.

- Verità parziale: no.

Perché verità parziale, se non c’è uscita? Le cose stanno proprio così.

- Verità parziale, perché guidata da una visione a tunnel: Tu hai ristretto la tua visione ad alcuni elementi soltanto.

La tua mappa si è impoverita. Dentro questa mappa, attraverso cui tu vedi il mondo, non c’è soluzione alcuna.

esci dal tuo delirio e uscirai dal tunnel in cui tu stessa ti sei rinchiusa

Infatti, mi sento disperata.

- Sei disperata, è naturale. Solo tu? Chi altro è disperato? a chi altro manca l’amore?

Non mi interessa.

- Torno a ripetere, questo è il tuo vero problema. Nella visione a tunnel che hai adottato, che è parte essenzale

della danza del disprezzo, tu sei sempre al centro della scena, in primo piano. Gli altri, il mondo quasi non esistono, se

non come comparse o come sfondo del tuo dramma personale.

(la parte narcisistica che prevale e che vuole avere controllo)

Ma è un vero dramma, anzi una tragedia. Per questo sono così centrata su me stessa, su quello che mi succede.

- E lì non puoi trovare la soluzione che cerchi, perché non esiste proprio.

Quindi mi stai dicendo che per uscire dalla mia prigione devo adottare una visione più ampia?

- Esattamente. Sei come una mosca che tira craniate, cercando di uscire dal vetro, mentre la finestra è aperta.

E dove si trova l’apertura?

- Dove non l’hai mai cercata: nel guardare a te come parte di un processo più grande, come parte del grande arazzo della vita. Tu sei solo un filo, sei solo una goccia, non sei il mare. Se credi di essere di essere il mare, se credi di essere l’unica cosa che veramente conta, sei fuori della realtà. Sei 1 psicoticopatica narcisista da rinchiudere immediatamente

Ma non sono l’unica a fare così.

- Certamente. In molti partecipano alla stessa danza distruttiva alla quale stai dedicando la tua esistenza.

Per liberarti da questa danza e adottarne un’altra, la devi comprendere molto bene, in tutti i suoi passaggi

in modo da saperli riconoscere con chiarezza. (come vedete, continua a cercare scappatoie attraverso giustificazioni.)

Ma come faccio, se ci sono dentro?

- Non solo ci sei dentro, ma ti ci sei blindata. Ti sei chiusa. Hai smesso di essere recettiva, di osservare ed ascoltare in modo aperto e libero dalla paura. Quindi, ti sei impoverita. Gli schemi di pensiero che utilizzi, sono sempre gli stessi. E sono questi schemi la vera causa del TUO problema. del TUO vuoto interiore che continui a sentire

Non sono schemi solo miei. Erano anche di mia madre, e di tante persone che ho conosciuto, quasi tutte.

- Questi schemi sono una sorta di lingua che hai imparato da quando sei bambina. Ora hai bisogno di diventare

consapevole di questa lingua, in modo da accorgerti quando la stai parlando. Essa è diventata una sorta di automatismo:

per liberartene, la devi conoscere molto bene. E poi hai bisogno di imparare una nuova lingua, che ti consenta di vedere

ciò che non hai mai visto veramente.

Intendi l’amore?

- Sì. Se qualcuno ti amasse, non te ne accorgeresti neppure. Ai segnali d’amore non dai alcuna importanza, li svaluti.

L’unica cosa che sei attenta a percepire sono i segnali di rifiuto e disprezzo, cioè i segnali della danza che ha guidato

la tua vita, e che hai regolarmente praticato con te stessa. Non solo: hai imparato a erotizzarli. Per cui hai finito di

innamorarti regolarmente di persone che ti tenevano a distanza. E in tal modo hai potuto confermare il tuo senso di indegnità.

(per questo motivo continuano a negare, mentire, tradire e scappare: amore/odio.)

Stai dicendo che tutte le persone che praticano la danza del disprezzo soffrono come me? Non mi sembra proprio. C’è pieno di persone arroganti e prepotenti. E sembrano ben soddisfatte della vita che conducono.

- Certamente. E vengono anche premiate in tutti i modi dal consenso sociale e dai privilegi. Molti dirigenti sono psicopatici.

Il che significa apatici nella psiche, cioè nei sentimenti. Quindi hanno facilità a compiere azioni immorali, che danneggiano

gli altri e l’ambiente, ma apportano vantaggio, almeno nei tempi brevi, all’organizzazione alla quale appartengono.

Per questo sono premiati. (in 1 società disfunzionale, dove le maschere vincono ma dietro 1 falso mito si

nasconde sempre 1 vergogna, c'è 1 persona povera, misera, falsa, una merda: i cosidetti "topi di fogna" )

Io non potrei mai farlo. Mi ripugna.

- Però, anziché rallegrarti della tua morale, ti deprimi. (l'incoerenza, è nella loro natura)

Mi deprimo perché, come dici tu, le persone prepotenti sono premiate in tutti i modi: non solo nel lavoro,

ma anche nelle relazioni con l’altro sesso.

- Quindi ti senti vittima di un’ingiustizia, e questo ti fa soffrire.?

Esattamente.

- Riconosci a te stessa un rigore morale, e rimani delusa e amareggiata che questo non solo non venga apprezzato,

ma addirittura disprezzato. Anche con gli uomini.? (notate, che il suo "vittimismo" in realtà è pura invidia repressa)

Proprio così.

- Demoni interiori la tua Ombra: gli altri non hanno un senso morale = io non ho un senso morale.

Stai dicendo che anch’io manco di etica.?

- Assolutamente sì.

Ma poco fa avevi detto che invece io ho un senso morale.

- L’ho detto, ed è una mezza verità. L’altra mezza verità è che tu, insieme alle persone di cui ti lamenti, manchi di etica.

Cioè sei prepotente, arrogante, centrata su di te. Come gli altri di cui ti lamenti, non ami nessuno, a partire da te stessa.

Per usare le tue parole, ti senti come un vacca portata al mercato per essere venduta. E una vacca può essere venduta

ad alto prezzo se possiede certi requisiti. Altrimenti la si può solo svendere. Che è quello che fai con te stessa. Se io fossi

una cellula del tuo corpo, sarei imbestialito con te. Sarei imbestialito con il tuo io-governo che non sa guidare e

proteggere il suo paese. Se potessi, ti farei fuori, in questo preciso momento

Questa è la rabbia di cui parlavi?

- Esattamente. Una rabbia di cui sei consapevole solo in parte.

Demoni interiori la tua Ombra: la rabbia non riconosciuta viene proiettata sugli altri. Il mondo diventa un luogo pricoloso,

dove pullulano avversari e nemici da cui guardarsi. Dopo un po’, anche una relazione d’amore diventa pericolosa.

L’altro diventa un nemico. (x questo arrivate ad 1certo punto, tutte fanno di smontare/sabotare la relazione.)

Da qui origina l’ansia, la paura di fondo.

- Sì. Sei in lotta con te stessa = sei in lotta con il mondo = il mondo è in lotta con te.

C’è la lotta, la competizione, la guerra. C’è la danza della guerra. Tu partecipi a questa danza, e ovviamente

sei arrabbiata e spaventata.

E non vedo futuro.

- Verità parziale: hai ragione. Il futuro che ti aspetta è buio.

Una ripetizione peggiorata del passato, guidata sempre dagli stessi schemi.

Ma questi schemi non me li sono inventati io.

- Infatti, sono schemi impersonali. Tu sei una musicista. Potresti affermare che il do maggiore è proprietà di qualcuno?

La tonalità maggiore è un pattern, uno schema di relazioni tra altezze diverse del suono. Chiunque può praticare

questo pattern, e ottenere una tonalità maggiore. Lo stesso vale per gli schemi interiorizzati. Chiunque praticasse

gli schemi e i tipi di pensiero che pratichi tu, otterrebbe un risultato analogo al tuo: si sentirebbe amareggiato e depresso.

(ecco perche in tanti sofronto nella tela delle psyco. e si sentono distrutti e afflitti dalle sue disfunzioni recettive)

Comincio a sentirmi un po’ meglio.

Allora sembra che tutto il mio sistema venga mantenuto da insufficiente consapevolezza.

- Sì.

Quindi, come ho imparato a suonare il piano, e ad eliminare via via i difetti di esecuzione, posso imparare

a lasciar andare questi schemi e adottarne altri?

- Sì. Ma ci sono due differenze fondamentali: quando studi sai che 6 dentro un processo di appredimento. e non ti stupisci di trovare difficoltà che dovi impegnarti a superare. Non ti arrabbi non ti impaurisci, non ti intristisci. Non lo senti come un’ingiustizia, ma come un fatto naturale. Non ti senti in colpa, perché non c’è colpa. La seconda differenza è che non hai provato a far tutta da sola, ma ti sei affidata ad una persona esperta, che ti potesse insegnare. Una persona che, non a parole, ma con il suo comportamento concreto, mostra di averci la competenza necessaria..

Stai dicendo che ho bisogno di aiuto per cambiare gli schemi mentali?

- Sì, di aiuto a sviluppare la consapevolezza necessaria. E per questo è bene che ti affidi a qualcuno che, non a parole, ma nel suo comportamento concreto, dimostri di possedere questa competenza. Come il tuo insegnante, non si tratta di trovare la persona perfetta, ma quella che è più avanti di te su questo cammino. Una persona che certe cose le ha capite bene, e può aiutarti a rilevare i tuoi difetti di impostazione mentale. Ma per imparare lo studio impiegherai molto tempo. Alla scuola hai dedicato molto tempo. A imparare a utilizazzare bene la tua mente, fino ad oggi, ne hai impiegato pochissimo. impararerai a capirti bene, e a stare bene con gli altri, è questo molto, molto più importante di concentrarti solo su ciò che ti danneggia.

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Peter46

Si Freefall purtroppo è normale e uno anche inconsciamente le cerca così , perchè sono la rappresentazione di quello che non si sa gestire dentro di se e nella propria vita. Più è autoritaria più la sfida cresce, ma purtroppo è la sfida sbagliata. La mamma è l'inizio e il cardine di ogni uomo, è da lì che si comincia ad avere a che fare con le donne.

A prescindere dal fattore "crisi" che comunque si è fatta sentire dal 2008 in poi, l'italiano è sempre stato famoso perchè non sa gestire la propria madre.

Nei casi più gravi come mi disse confidandosi la ragazza di un amico poco prima di lasciarlo " io gli voglio bene, tanto bene, ma ho una realazione da 2 anni con sua madre e non con lui".

Capite bene i disastri. Io ho imparato e mi sono imposto di gestirla dopo l'ultima psycho, e ripeto fa male, tanto male all'inizio, far capire alla propria madre che deve stare al proprio posto e che la vita è la mia e non la sua ,ma cazzo va fatto. Ho "imparato" tardi ma ho imparato.

Essendo vostra madre lo accetterà e vi vorrà ancora più bene perchè siete uomini e non vi fate mettere i piedi in testa. Nelle relazioni è uguale, più vi rispetterete e sarete il fulcro di voi stessi e più la donna vi rispetterà e vi amerà, perchè sa che non siete dei criceti che dicono sempre e stupidamente di si. Con questo non sto dicendo che dovete essere crudeli con le vostre donne e tanto meno maltrattarle ma solo essere assertivi e fargli capire fin dove possono arrivare, ed essere totalmente intransigenti quando sbagliano.

Se si vive in casa e purtroppo per un motivo o per l'altro si dipende ancora finanziariamente il discorso non cambia. Avere bisogno non significa sottostare a profonde mancanze di rispetto, come ad esempio sortite in camera non volute, porte aperte mentre si è con qualcuna, caffè la domenica mattina nudi nel letto con la tipa. La madre fa la madre, la propria donna fa la propria donna. Non vanno confuse. A volte la propria donna può sorreggerci come farebbe nostra madre, ma lo fa da compagna, anche un uomo ha il diritto di aprirsi e a volte di essere stanco e aver bisogno d'aiuto (e li si capisce anche che compagna si ha affianco, perchè se non è disposta ad aiutarci senza poi rinfacciarcelo o trattarci da deboli significa che non ci ama).

Quello che le donne italiane lamentano del "NON TROVARE PIù VERI MASCHI" altro non è che quello che ho scritto sopra. E allora da chi vanno ?! Dai calciatorini fannulloni di paese da torneo dei bar, che non hanno la terza media e non sanno coniugare mezzo verbo,ma a 15 anni la mamma l' hanno messa al proprio posto e i piedi in testa non se li son fatti mettere. E di conseguenza non si fanno schiacciare dalla ragazza normale o matta che sia perchè il problema iniziale, in maniera giusta o sbagliata, aggressiva o dolce, ignorante o colta, lo hanno risolto. E lo hanno fatto alla radice e nel momento giusto, in cui un uomo deve diventare uomo.

Con il cambiamento profondo della nostra società, sono venuti a mancare i riti di passaggio che in qualsiasi cultura (ad esempio tribale, africana, ma anche italiana), c'erano. Non ci sono più i "riti" che sanciscono che un uomo diventi tale come ad esempio il servizio militare ( oppure nelle gang americane il pestaggio di gruppo, in africa una festa propiziatoria con l'uccisione di un animale) e così via. Il risultato, eserciti di bambini mai cresciuti che si fanno imboccare, con la barba ma con la testa di un bimbo di 7 anni, senza autostima, senza interessi, che vivono una vita di giorni tutti uguali senza mai rischiare niente.

Perchè tanto la mamma si!, è una rompicoglioni, ma mi stira, mi fa le lavatrici, mi prepara il budino, mi da la paghetta, mi porta il caffè alle 8.

E allora ditemi voi come cazzo ci si può rapportare e fare gli "uomini" davanti a una ragazza di 23-24-25 anni, figa, sveglia, con il mondo in mano, che fuori di casa ci sta divinamente, che fa la cameriera per pagarsi gli studi, che sa 4 lingue ed è al 4 erasmus che si è pagata da sola, che sa abitare dovunque, parlare con chiunque senza tante seghe mentali, a cui piace scopare, che sa farlo e che te lo dice in faccia. In questo post abbiamo ampiamente parlato delle psycho, io per primo, ma adesso analizziamo anche quanto noi siamo stati e siamo bambini. A volte sono psycho, ma a volte, sono solo ragazze prese dalla disperazione perchè vivono, parlano, si confidano e scopano con dei bambini mai cresciuti e viziati.

Ciao Enjoy, concordo tutto quello che hai scritto ma mi dici una cosa; una persona che ti usa e ti raggira come vuole lei e alla fine ti butta via come un pezzo di ferro vecchio, mi dici cosa ci potremmo aspettare dal futuro da tale persona?

Secondo un mio punto di vista è carattere, una persona che si comporterà male con te si comporterà male anche con gli altri.

Buona domenica a tutti

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jerrywylde

Si Freefall purtroppo è normale e uno anche inconsciamente le cerca così , perchè sono la rappresentazione di quello che non si sa gestire dentro di se e nella propria vita. Più è autoritaria più la sfida cresce, ma purtroppo è la sfida sbagliata. La mamma è l'inizio e il cardine di ogni uomo, è da lì che si comincia ad avere a che fare con le donne.

A prescindere dal fattore "crisi" che comunque si è fatta sentire dal 2008 in poi, l'italiano è sempre stato famoso perchè non sa gestire la propria madre.

Nei casi più gravi come mi disse confidandosi la ragazza di un amico poco prima di lasciarlo " io gli voglio bene, tanto bene, ma ho una realazione da 2 anni con sua madre e non con lui".

Capite bene i disastri. Io ho imparato e mi sono imposto di gestirla dopo l'ultima psycho, e ripeto fa male, tanto male all'inizio, far capire alla propria madre che deve stare al proprio posto e che la vita è la mia e non la sua ,ma cazzo va fatto. Ho "imparato" tardi ma ho imparato.

Essendo vostra madre lo accetterà e vi vorrà ancora più bene perchè siete uomini e non vi fate mettere i piedi in testa. Nelle relazioni è uguale, più vi rispetterete e sarete il fulcro di voi stessi e più la donna vi rispetterà e vi amerà, perchè sa che non siete dei criceti che dicono sempre e stupidamente di si. Con questo non sto dicendo che dovete essere crudeli con le vostre donne e tanto meno maltrattarle ma solo essere assertivi e fargli capire fin dove possono arrivare, ed essere totalmente intransigenti quando sbagliano.

Se si vive in casa e purtroppo per un motivo o per l'altro si dipende ancora finanziariamente il discorso non cambia. Avere bisogno non significa sottostare a profonde mancanze di rispetto, come ad esempio sortite in camera non volute, porte aperte mentre si è con qualcuna, caffè la domenica mattina nudi nel letto con la tipa. La madre fa la madre, la propria donna fa la propria donna. Non vanno confuse. A volte la propria donna può sorreggerci come farebbe nostra madre, ma lo fa da compagna, anche un uomo ha il diritto di aprirsi e a volte di essere stanco e aver bisogno d'aiuto (e li si capisce anche che compagna si ha affianco, perchè se non è disposta ad aiutarci senza poi rinfacciarcelo o trattarci da deboli significa che non ci ama).

Quello che le donne italiane lamentano del "NON TROVARE PIù VERI MASCHI" altro non è che quello che ho scritto sopra. E allora da chi vanno ?! Dai calciatorini fannulloni di paese da torneo dei bar, che non hanno la terza media e non sanno coniugare mezzo verbo,ma a 15 anni la mamma l' hanno messa al proprio posto e i piedi in testa non se li son fatti mettere. E di conseguenza non si fanno schiacciare dalla ragazza normale o matta che sia perchè il problema iniziale, in maniera giusta o sbagliata, aggressiva o dolce, ignorante o colta, lo hanno risolto. E lo hanno fatto alla radice e nel momento giusto, in cui un uomo deve diventare uomo.

Con il cambiamento profondo della nostra società, sono venuti a mancare i riti di passaggio che in qualsiasi cultura (ad esempio tribale, africana, ma anche italiana), c'erano. Non ci sono più i "riti" che sanciscono che un uomo diventi tale come ad esempio il servizio militare ( oppure nelle gang americane il pestaggio di gruppo, in africa una festa propiziatoria con l'uccisione di un animale) e così via. Il risultato, eserciti di bambini mai cresciuti che si fanno imboccare, con la barba ma con la testa di un bimbo di 7 anni, senza autostima, senza interessi, che vivono una vita di giorni tutti uguali senza mai rischiare niente.

Perchè tanto la mamma si!, è una rompicoglioni, ma mi stira, mi fa le lavatrici, mi prepara il budino, mi da la paghetta, mi porta il caffè alle 8.

E allora ditemi voi come cazzo ci si può rapportare e fare gli "uomini" davanti a una ragazza di 23-24-25 anni, figa, sveglia, con il mondo in mano, che fuori di casa ci sta divinamente, che fa la cameriera per pagarsi gli studi, che sa 4 lingue ed è al 4 erasmus che si è pagata da sola, che sa abitare dovunque, parlare con chiunque senza tante seghe mentali, a cui piace scopare, che sa farlo e che te lo dice in faccia. In questo post abbiamo ampiamente parlato delle psycho, io per primo, ma adesso analizziamo anche quanto noi siamo stati e siamo bambini. A volte sono psycho, ma a volte, sono solo ragazze prese dalla disperazione perchè vivono, parlano, si confidano e scopano con dei bambini mai cresciuti e viziati.

Quoto in tutto e per tutto: il mondo purtroppo è pieno di ragazze disturbate, ma prima pensiamo alla nostra crescita personale ed interiore.

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Enjoyourself1
Inviato (modificato)

Ciao Enjoy, concordo tutto quello che hai scritto ma mi dici una cosa; una persona che ti usa e ti raggira come vuole lei e alla fine ti butta via come un pezzo di ferro vecchio, mi dici cosa ci potremmo aspettare dal futuro da tale persona?

Secondo un mio punto di vista è carattere, una persona che si comporterà male con te si comporterà male anche con gli altri.

Buona domenica a tutti

Non ci si può aspettare assolutamente niente, così sono e così restano, l'importante è star bene noi e non rientrare nella categoria bambini.

Va però detto che ci sono dei momenti della vita di un uomo o di una donna, in cui la sofferenza provata per storie o situazioni precedenti, può indurirci e farci comportare in modo meschino ed estremamente egoistico con le persone successive senza che ne abbiano colpa; come se la propria sopravvivenza venisse prima ma ovviamente non è come per il discorso psycho. Però sotto certi aspetti possono esserci delle similitudini, se non fosse che la psycho è psycho sempre, in tutti gli aspetti della vita, nelle storie prima dall'inizio alla fine, in pratica tutti sanno che è "una un pò matta". Nell'altro caso invece sono solo ragazze normali che dalla botta della storia vissuta prima per un periodo non capiscono più un cazzo diventando egoiste,sbroccando e scopando a destra e manca per iniettarsi autostima.

Modificato da Enjoyourself1
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Peter46

Non ci si può aspettare assolutamente niente, così sono e così restano, l'importante è star bene noi e non rientrare nella categoria bambini.

Va però detto che ci sono dei momenti della vita di un uomo o di una donna, in cui la sofferenza provata per storie o situazioni precedenti, può indurirci e farci comportare in modo meschino ed estremamente egoistico con le persone successive senza che ne abbiano colpa; come se la propria sopravvivenza venisse prima ma ovviamente non è come per il discorso psycho. Però sotto certi aspetti possono esserci delle similitudini, se non fosse che la psycho è psycho sempre, in tutti gli aspetti della vita, nelle storie prima dall'inizio alla fine, in pratica tutti sanno che è "una un pò matta". Nell'altro caso invece sono solo ragazze normali che dalla botta della storia vissuta prima per un periodo non capiscono più un cazzo diventando egoiste,sbroccando e scopando a destra e manca per iniettarsi autostima.

Mi dispiace Enjoy ma non la vedo così. Le persone non si usano e quello che non vogliamo per noi non dovremmo avere male per gli altri. Quindi se hanno avuto batoste o meno sono affari loro, ciò non li giustifica a comportarsi come tale.

Mi auguro che cambieranno ma attualmente chi paga il prezzo siamo noi

Modificato da Peter46
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Enjoyourself1

In realtà sono convinto che lo crediate o meno che tutti almeno una volta nella vita vengano usati e usino qualcun altro, non è detto che la cosa sia volontaria, nè tantomeno giusta, ma capita. Succede e basta, occorre prenderne atto,accettare e reagire. Partendo da una profonda e onesta autocritica, poi tutto il resto.

Anche quando uno dice "io non ho colpa è stata lei", ricordatevi/iamoci che glielo abbiamo permesso noi, percui la frase corretta è "IO le ho permesso di fare questo, questo e questo, perchè IO ho dei problemi e la colpa che si voglia o no è anche metà mia" poi lei può essere quello che si vuole ragazzi ma noi glielo abbiamo permesso e il non saperle mandare sonoramente affanculo al momento giusto è un atto di volontà, e non è colpa loro ma nostra. Non ci sono mai vittime e carnefici a senso unico, è un cerchio, uno esiste perchè esiste l'altro, è simbiotica la cosa. E comunque insisto sul rapporto che uno ha con la propria mamma.

Io ho amici che raccontavano le scopate alla propria mamma e lei gli diceva da che medico dovevano andare per far si che la propria ragazza prendesse la pillola, e se usavano il preservativo e qua e la, ma dove siamo ?!?! E' ovvio che ti trovi psicopatiche davanti se già di base sei ridotto così, e più aumenta l'età e peggio sarà. Di per sè la mamma è donna e di conseguenza gelosa di un'altra donna che ci ha o avrà, a maggior ragione perchè ci hanno fatti percui meno sanno e meno si impicciano e meglio è !

Io sono ancora "giovanissimo" ma ci sono uomini detti "adulti" e "maturi" di 30-40-50 anni presi così, e allora di che cosa stiamo parlando se a 45 anni certi non hanno ancora le palle di andarsene di casa perchè la mamma gli fa la minestrina la sera e quando va a fare la spesa con il resto gli compra il pacchetto di Marlboro ! Bisogna anche essere un pò oggettivi confidarsi con se stessi e porsi con tutta onestà la fantomatica domanda "ma io cosa cazzo penso di meritare,cosa sto effettivamente facendo per meritarmelo e cosà farò per cambiare le cose ?." Vedrete che le psycho scompariranno come per magia,con me ha funzionato e sta funzionando alla grande !!

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