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ecco la guida psycho narcisiste perverse borderline.....entrate tutti contribuite


Enjoyourself1

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Ho avuto la conferma che una delle due mie amiche quelle molto molto belle di cui ogni tanto parlo, è psycho ma di brutto proprio. Ha tutte le caratteristiche descritte in questo lungo thread. Starle vicino fa sentire prosciugati. Pronta a mille confidenze un giorno e il giorno dopo a toglierti il saluto perché hai osato non risponderle a un messaggio (di lamentele sulla sua situazione) perché stavi male (ma come sta male lei tu no, solo lei ha il tumore, o sta morendo da un momento all'altro)

Scrivo qui perché io ho potuto tastare con mano una piccolissima parte dell'inferno che voi dovete sorbirvi ogni giorno, tentando anche di recuperare la situazione. Avevo già avuto dei segnali quando quest'estate, io ammalata, e lei completamente sparita salvo poi tornare per riempirmi delle sue cronache di amori malati che costantemente attira. 

Ho già avuto modo di vedere una situazione identica, e vi assicuro che la bellezza non c'entra, ma si sono comportate seguendo lo stesso copione manco se lo fossero preparate insieme prima. 

In genere queste persone ritornano quando hanno bisogno di una spalla o di una persona da travolgere con le loro storie per ore e ore, sia al telefono che dal vivo.  Non sono assolutamente pronta per essere presa come un burattino da una così. Se hai bisogno ci sono ma appena schizzi male perché sei psicopatica e rifiuti la terapia che ti è stata proposta al grido di "io non credo negli psicologi", beh col cavolo che ci sarò ancora. È già la seconda volta che vengo in contatto con una persona così travolgente e così manipolativa, imparerò mai a riconoscerle prima per evitarle?

La speranza è l'ultima a morire. Ad ogni modo non posso più di tanto lamentarmi perché se sono finita nella loro rete proprio perché non sono maschi che mi possano dare dei vantaggi, è colpa mia. Non capisco perché con le amicizie vado in "one itis" piuttosto facilmente, non ha proprio senso. Altro punto da tenere in considerazione: non sempre i cliché e i pregiudizi sono totalmente campati in aria e se dicono "vox populi vox Dei" ci sarà un motivo

Io stolta

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sfulcrum
Il 14 dicembre 2018 alle 15:11 , purple pill ha scritto:

 Stare qui a spaccare il capello in quattro dopo un po' non solo non serve a nulla, ma è dannoso. Molto dannoso.

Hai perfettamente ragione, purtroppo l'accettazione della cosa ha tempi diversi da persona a persona...

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7 ore fa, purple pill ha scritto:

 

ps. :mi rendo conto che queste ultime righe suonano parecchio contraddittorie, ma in realtà non è proprio così

il punto è che in queste situazioni devi imparare ad agire soltanto laddove è utile o necessario. Per il resto, l'unica abilità che ti è richiesta è quella di metterti l'anima in pace.

Il che è facile solo a dirsi, comunque.

Ciao vecchiaccio 😉

 

Da come scrivi sembra che ad ogni passaggio riesci sempre piu a dare un TUO personale e viscerale senso a tutto ciò.

 

 

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Capisco, o almeno se l’allegoria mi è chiara. È proprio la paura di perdere quella mano che ti fa credere agli altri che possono tagliarla. 

 

Al momento che la metti in pasto, prego accomodi, tagliala , con sorriso beffardo. Anzi me la taglio io e la omaggio alla vostra vanagloria. 

A quel punto ti “svegli” ed è sempre al suo posto. 

 

C’è una conversazione di Gurdjeff ad un suo allievo che gli spiega di recitare una parte esteriormente e di sentirsi libero interiormente. Fa quello che le persone si aspettano, ma interiormente impara a non sentirti coinvolto. Con il tempo saranno tue schiave. 

Ma se con il tuo atteggiamento vuoi la loro considerazione, la tua rivalsa, la tua giustizia, tu appartieni più a loro che a te stesso. Sei tu lo schiavo

 

E lo sto dicendo piu a me che a te

 

la via via che porta dall’uomo all’uomo vero, passa per l’uomo pazzo. 

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L’esitazione c’è sempre , la reazione c’è sempre. Cambia la capacità di recupero ed una sensazione  di tempo dilatato. E come se un secondo puoi inserire diverse varianti. 

A volte il successo sta anche nel rimettersi in piedi in giorni quando prima occorrevano settimane. C’è sempre un senso di scala. Da dove partivo e dove sono oggi. 

 

Ad maiora my friend , grazie sempre dello scambio 🙏

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Migliorarsi
Il 14/12/2018 alle 15:11 , purple pill ha scritto:

 

infatti questa discussione sarebbe stato molto meglio chiamarla "relazioni tossiche" e bon.

La maggior parte delle informazioni di carattere "clinico" disseminate qui sopra sono fuorvianti, e nel loro essere fuorvianti a volte finiscono pure per essere ingiustamente discriminatorie verso individui che non hanno mai fatto un cazzo di male a nessuno nella vita.

Le diagnosi sono per gli specialisti, o per chi ha voglia e tempo di studiarle a fondo certe cose. 

Ma anche conoscerli a fondo certi meccanismi e certi caratteri clinici/patologici, per quelli che sono i "nostri" scopi, serve fino a un certo punto. Oltre il quale si scade nella ruminazione e nella masturbazione intellettuale  pura.

E' la meccanica che conta.

Alla radice di una relazione tossica, nella stragrande maggioranza dei casi, c'è un anelito al controllo dell'altro. O dell'altra.

Questo desiderio, nel quotidiano, finisce per essere declinato secondo varie modalità di comportamento, che possono mirare ad esempio a controllare le emozioni dell'altro o la sua immagine sociale , la sua auto--immagine, le sue possibilità, i suoi movimenti, certi eventi della sua vita.

  Eccetera, eccetera, eccetera. 

una volta compresa la natura di questo desiderio, la sua potenza ottusamente distruttiva e le varie modalità secondo le quali - di volta in volta - viene declinato, la cosa migliore è cominciare a ragionare ed agire in modo pratico, utilitaristico.

 Stare qui a spaccare il capello in quattro dopo un po' non solo non serve a nulla, ma è dannoso. Molto dannoso.

Finalmente qualcuno che capisce che il collegamento "Border = troie" è assolutamente falso ed infondato. La mia ex non è mai stata una troia e non lo sarà mai per una questione di "assoluta mancanza di fiducia negli altri". Anzi, quando la lasciai mi disse "Ti aspetto, sei tu l'uomo che voglio e nessun altro poggerà le mani sul mio corpo, le mani degli altri sul mio corpo mi fanno vomitare".

Un anno dopo mi informo bene bene su quello che ha fatto in quell'anno in cui non siamo stati insieme e cosa vengo a scoprire? NON E' USCITA CON NESSUNO, NON HA FREQUENTATO NESSUNO, NON HA SCOPATO NESSUNO, ha perso tutte le amiche, non esce con nessuno, è rinchiusa in casa a fare servizi e ad occuparsi dei nipoti piccoli.

Parla di CONTINUO di me agli altri, è una stalker professionista dei social per sapere che faccio, dove vado e se frequento qualcuna.

Questa donna NON E' UN MOSTRO, non lo sarà mai. E' una persona disturbata, perchè ha sempre subito violenze dalla madre narcisista patologica che l'ha distrutta, in tutti i sensi, è solo e soltanto una donna che soffre come una bestia per la sua condizione e NON HA LA FORZA per uscirne. Non è che non vuole, non ce la fa da sola.

Io ora non voglio in nessun modo compatire queste persone, queste sono persone malate che, quasi inconsapevolmente fanno molto male alle persone che le stanno vicino, ma non so nè diavoli, nè bestie, alla fine la mia lei mi confessò una sola volta queste parole: 

SONO SOLO UNA PERSONA CHE VUOLE AVERE UNA VITA NORMALE.

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freefall
Il Friday, December 14, 2018 alle 11:43 , Edo ha scritto:

Ho avuto la conferma che una delle due mie amiche quelle molto molto belle di cui ogni tanto parlo, è psycho ma di brutto proprio. Ha tutte le caratteristiche descritte in questo lungo thread. Starle vicino fa sentire prosciugati. Pronta a mille confidenze un giorno e il giorno dopo a toglierti il saluto perché hai osato non risponderle a un messaggio (di lamentele sulla sua situazione) perché stavi male (ma come sta male lei tu no, solo lei ha il tumore, o sta morendo da un momento all'altro)

Scrivo qui perché io ho potuto tastare con mano una piccolissima parte dell'inferno che voi dovete sorbirvi ogni giorno, tentando anche di recuperare la situazione. Avevo già avuto dei segnali quando quest'estate, io ammalata, e lei completamente sparita salvo poi tornare per riempirmi delle sue cronache di amori malati che costantemente attira. 

Ho già avuto modo di vedere una situazione identica, e vi assicuro che la bellezza non c'entra, ma si sono comportate seguendo lo stesso copione manco se lo fossero preparate insieme prima. 

In genere queste persone ritornano quando hanno bisogno di una spalla o di una persona da travolgere con le loro storie per ore e ore, sia al telefono che dal vivo.  Non sono assolutamente pronta per essere presa come un burattino da una così. Se hai bisogno ci sono ma appena schizzi male perché sei psicopatica e rifiuti la terapia che ti è stata proposta al grido di "io non credo negli psicologi", beh col cavolo che ci sarò ancora. È già la seconda volta che vengo in contatto con una persona così travolgente e così manipolativa, imparerò mai a riconoscerle prima per evitarle?

La speranza è l'ultima a morire. Ad ogni modo non posso più di tanto lamentarmi perché se sono finita nella loro rete proprio perché non sono maschi che mi possano dare dei vantaggi, è colpa mia. Non capisco perché con le amicizie vado in "one itis" piuttosto facilmente, non ha proprio senso. Altro punto da tenere in considerazione: non sempre i cliché e i pregiudizi sono totalmente campati in aria e se dicono "vox populi vox Dei" ci sarà un motivo

Io stolta

Secondo me, lamentarsi non è sbagliato. È un momento di consapevolezza. Dopo devono seguire i fatti. Prendere le contromisure. Queste persone sono "problemi" per chiunque ci abbia a che fare. L'importante è non incastrarsi mai con loro (sposarle, diventare soci etc). Certo, quando sono parenti stretti (genitori o fratelli), è molto dura. 

Io oramai le 'noto', quando ne conosco una. Non ho timori o necessità di validazione da parte loro.

Se però sono ragazze/donne, specie se istrioniche e belle, c'è sempre la tentazione di rischiare. Questo è un mio difetto, forse temo la noia più di ogni altra cosa (salvo desiderarla quando sono coinvolto da 1000 impegni...).

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m3rc

Sono uscito con una ragazza, grazie a questa guida me ne sono tirato fuori, abbandonata dal padre a 12 anni odiato per sempre, al suo infarto è corsa al capezzale, con un nuovo attaccamento morboso, va dalla psicologa, io interrompo sentenziando, dipendenza affettiva! Lei rimane stupita, in così poco tempo, mi hai capito! nessuno conosce queste cose ( quelli di IS si...), insofferenza verso luoghi e altre persone, soprattutto le cameriere. Ormai le individuo subito, ho tagliato,  peccato che era una gran figa. Purtroppo alla mia età 42 anni, si trova in giro solo sta merda, le sane sono già accasate.

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Sten
Il 24/12/2018 alle 13:28 , freefall ha scritto:

Secondo me, lamentarsi non è sbagliato. È un momento di consapevolezza. Dopo devono seguire i fatti. Prendere le contromisure. Queste persone sono "problemi" per chiunque ci abbia a che fare. L'importante è non incastrarsi mai con loro (sposarle, diventare soci etc). Certo, quando sono parenti stretti (genitori o fratelli), è molto dura. 

Io oramai le 'noto', quando ne conosco una. Non ho timori o necessità di validazione da parte loro.

Se però sono ragazze/donne, specie se istrioniche e belle, c'è sempre la tentazione di rischiare. Questo è un mio difetto, forse temo la noia più di ogni altra cosa (salvo desiderarla quando sono coinvolto da 1000 impegni...).

La noia, spesso, causa anche la morte....

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  • 4 settimane dopo...
Bull49

Ciao a tutti ragazzi, è un Po che non scrivo più qui nel sito, magari i più "datati del forum si ricorderanno di me. Estate 2017 finisco la mia relazione tira molla con BDP riportando vari traumi tra i  un proncipio di disturbo da stress post traumatico. Finito il calvario con la BDP inizia il mio, ansia generalizzata, attacchi di panico, senso di vuoto assoluto, ipocondria marcata, paura a rimanere solo a casa.

Entrai in terapia e iniziai training autogeno..e,   ad oggi, passato un anno i miei problemi sono praticamente risolti. 

Lei 20 anni inizia una storia poco dopo aver chiuso con me con uno 23 anni più grande di lei..tramite amicizie in comune so che lui ne è uscito con le ossa massacrate (come chiunque abbia avuto una relazione) dalla relazione finita da poco. 

Chiedo un consiglio ai più esperti in materia..Circa un mesetto fa si riaffaccia timidamente alla mia finestra chiedendomi l'amicizia su Facebook..io di primo impatto ho rifiutato. Premetto che purtroppo non riesco a eliminare la zona grigia, o meglio l'ho eliminata ma è riuscita a ricrearla (questo fu un consiglio d'oro del buon freefall) agganciando le mie nuove amicizie. Come è giusto che mi comporti?  Se dovesse ripresentarsi e Meglio assecondare queste bestie di Satana  nel sociale o continuare la linea del polso duro? 

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